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Autore: Mizar_89    12/11/2006    0 recensioni
"Durante la mia vita mi sono macchiato d'infinite colpe. Ho tradito, sono venuto meno ai miei doveri di cavaliere, ho spezzato ogni vincolo di sangue per la bramosia di potere. Tuttavia, mi è stata data la possibilità di redimermi, di lasciarmi il passato alle spalle e ricominciare a vivere" *** “No…in realtà c’è un’altra cosa… -mormorò la ragazzina, d’improvviso, prima ch’egli aprisse bocca- Quando combatto, spesso mi dico che non posso permettermi alcuna debolezza…Perché ho fatto una promessa…Non è una motivazione…nemmeno un sogno…Ma ho giurato che vendicherò mio fratello e scoprirò chi sono veramente…”
Genere: Romantico, Azione, Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Gemini Kanon, Gemini Saga, Nuovo Personaggio
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Devil's Heart 1

 

 

Capitolo II: Chrisos Synagein

 

”Chiedo perdono dell’attesa, mia signora. Kanon di Gemini è qui al vostro servizio”

 

Inginocchiato lì, insieme agli altri sopravvisuti, lì, al cospetto della divina Atena.

«Ma sono proprio io? È ben strano pensare che io, Kanon dei Gemelli, sia qui, alla pari di un gold saint, con indosso il cloth un tempo appartenuto a mio fratello…»

La voce di lady Saori lo distolse dai propri pensieri:”Miei fidi cavalieri, vi ringrazio dal profondo del cuore per avere risposto ancora una volta al mio appello di aiuto, nonostante io legga ancora sui vostri volti i segni dei tormenti patiti nel regno di Hades…alzatevi, miei prodi paladini, perché mai finirò di ringraziarvi a sufficienza per tutto ciò che avete fatto”

Kanon la osservò, mentre si rialzava, gettando il mantello dell’armatura oltre le spalle, e sfilandosi l’elmo; rimase stupito al vedere che, nonostante le ferite subite nella battaglia finale contro il dio dei morti fossero già guarite da tempo, la fanciulla divina continuasse a conservare sul suo corpo i segni del sacrificio: la pelle d’alabastro lasciava trasparire le tracce della lunga prigionia nel vaso di Pandora, e il cavaliere sapeva che non sarebbero mai scomparse del tutto. Quanto ichòr(*l’icore, il sangue divino)aveva versato la fanciulla, offrendosi come ostaggio ad Hades, in cambio della salvezza del mondo?

«No, milady, non lodate anche me, includendomi tra gli altri…Dov’ero io, quando i dodici cavalieri d’oro sacrificarono le loro vite per abbattere il Muro del Pianto, che divideva il Tartaro dai Campi Elisi, e permettere così a Seiya e agli altri bronze saints di salvarvi?Io ho potuto solamente togliervi di mezzo Radamantis: morire con lui mi sembrava la cosa migliore, per espiare le mie colpe, dopo tutto quello che ho causato…»

“Kanon”

Il ragazzo si stupì all’udire il proprio nome pronunciato da quella voce dolcissima che apparteneva a Saori. Si ricompose immediatamente, e chinando la testa, mormorò:”Dite, milady”

Atena sorrise: quant’era cambiato in pochi mesi quel ragazzo?Ora come ora, sarebbe stato veramente difficile associarlo al crudele Generale degli Abissi che avevano dovuto affrontare ai tempi della guerra contro Nettuno; grazie anche ad Ikki di Phoenix, Kanon aveva compreso che era possibile mutare il proprio destino, anche quando si pensava di aver ormai toccato il fondo, dopo essere precipitati nell’oscurità. Parola dopo parola, azione dopo azione, il neo cavaliere dei gemelli era riuscito a conquistarsi la fiducia dei suoi compagni, impresa non facile, per uno che sulla coscienza portava incise accuse pesanti come macigni, come l’aver maledetto il proprio fratello, e addirittura aver osato ingannare persino un dio, pur di raggiungere le proprie mire di potere.

“Volevo ringraziarti personalmente per essere venuto anche tu…questo è il tuo primo Chrisos Synagein, da quando hai ricevuto l’investitura a cavaliere…” la voce di Saori Kido era sincera; in effetti, si sentiva un po’ in colpa per aver dubitato della presenza del ragazzo alla riunione dell’ordine massimo dei cavalieri di Atena, quando aveva spedito i messaggi ufficiali per la convocazione. Non doveva essere stato facile per lui prendere quella scelta: nel suo cuore avvertiva ancora forti i rimorsi per aver praticamente causato la morte di Saga, fratello gemello e precedente custode della Terza Casa del Grande Tempio.

“Non ringraziatemi, mia signora…Non merito queste lodi” mormorò Kanon

«Non sono degno neppure di stare qui, al cospetto di voi, nobili cavalieri» pensò poi.

“Ehi!Te l’ho detto prima, smettila di pensare al passato, fai del male solo a te stesso!” La voce di Milo, seguito da un bel coppino sul collo, che nulla aveva a che vedere con la serietà di un Chrisos Synagein, gli fece riaffiorare un sorriso sul viso, che troppo spesso aveva cancellato.

Sentendo che l’atmosfera si era decisamente rilassata, lady Saori decise di spiegare il motivo di quella convocazione improvvisa, ben rammentando che la situazione restava comunque critica.

“Cavalieri d’oro, vi ho chiamati qui, stanotte, per comunicarvi la triste notizia che, ancora una volta, il mondo e l’umanità sono nuovamente minacciati; auspicavo che, dopo la sconfitta di Hades, per la Terra vi sarebbe stato un lungo periodo di pace e prosperità ma, alla luce degli ultimi fatti, mi duole dirvi che mi occorre ancora una volta il vostro aiuto”

«Mi dispiace dovermi appellare a voi anche questa volta, poiché già tanto avete fatto per me, affrontando la minaccia di Hades…»

“Milady, che cavalieri saremmo, se ogni qualvolta si presenti un pericolo, noi fuggissimo via?”

Era stato Mu, il saint di Aries, ad esprimere i pensieri di tutti.

Saori si lasciò cadere sul trono, un amaro sorriso che le solcava le labbra, mentre con tono triste mormorava, quasi a sé stessa:”Riuscirò mai a donare un po’ di pace a questi ragazzi le cui vite, praticamente dalla nascita, sono state poste al mio servizio?”.

Ripensò a Seiya, Hyoga, Shun, Ikki e Shiryu, ancora convalescenti dopo lo scontro nell’Oltretomba…no, a loro non poteva domandare più nulla: i danni riportati contro Hades non erano ancora stati risanati, e ci sarebbe voluto ancora molto tempo prima che potessero tornare a combattere; non aveva detto loro nulla di quel nuovo pericolo, perché era certa che, se solo avessero ricevuto le prime avvisaglie di una minaccia, si sarebbero precipitati da Nuova Luxor lì, ad Atene.

Questa volta se ne sarebbero occupati i Gold Saints: per i bronze saints ridotti in quelle condizioni, se i suoi sospetti erano confermati, quello era un avversario al di fuori della loro portata.

“Milady, di che si tratta?”

Milo, così come gli altri erano impazienti di conoscere i dettagli di quella storia, che si preannunciava essere a dir poco spinosa.

Con un ultimo sospiro, Atena iniziò mesta la narrazione di una vicenda che risaleva ai tempi del mito, quando gli dei abitavano ancora sulla terra, quando erano temuti e rispettati da tutti gli essere umani…

“Tanto tempo fa, ai tempi delle gesta dei grandi eroi Achille ed Ettore, ai tempi in cui Atlantide e Creta si spartivano il dominio sui mari, ai tempi in cui tutta l’Ellade era divisa in regni rivaleggianti che si estendevano fino all’Asia Minore, uomini e dei convivevano fianco a fianco, e il mondo era popolato da creature fantastiche quali centauri, ninfe e satiri…era l’epoca dei miti e delle leggende che si sono conservate immutate sino a noi. Una di queste narra di un guerriero invincibile, che in fama e in potenza avrebbe persino potuto rivaleggiare con il divino Pelide; tuttavia, a discapito della sua forza, era una donna: Pentesilea, la regina delle Amazzoni. Carismatico capo di questa tribù, si dice che nessun uomo mortale l’avesse mai ferita in battaglia, grazie anche alla sua armatura, manifattura divina donatale da Demetra in persona; la dea delle messi le fece dono inoltre di un’arma prodigiosa, la lancia del fato, dotata di straordinari poteri…” Saori si fermò un istante, pensierosa.

“Ovvero?” l’incalzò Aiolia, desideroso di conoscere la verità.

“Xaria, la lancia divina, è in grado di sovvertire gli equilibri naturali della Terra: nelle mani sbagliate potrebbe benissimo distruggere il pianeta”

“Scusate, ma per quale motivo Demetra fece un dono così pericoloso ad una mortale?” sbottò Milo, sommerso dai dubbi.

“Non lo so…credo fosse per via della figlia…quando le venne rapita la dea delle messi si rifiutò di continuare ad occuparsi dei suoi compiti, abbandonando il mondo in un inverno perenne…Immaginate: senza la sua protezione, niente poteva essere coltivato, le piante erano prive di vita, e gli animali e gli uomini stavano morendo…presto il mondo sarebbe rimasto un gelido luogo deserto, se non fosse stato per un gruppo di amazzoni, che veneravano la dea come Madre Genitrice(infatti, Demetra viene vista come seconda personificazione di Gea o Gaia, la Terra); dopo infinite suppliche, una di esse, Pentesilea, riuscì a convincerla a non abbandonare il mondo a quel destino di morte, fu così che allora Demetra consegnò alla regina delle amazzoni l’armatura e Xaria, in modo che fosse lei ad amministrare lo scorrere delle stagioni; in parole semplici, investì la donna dei suoi poteri divini sulla natura, per essere libera di continuare a cercare la figlia…e da lì, accadde tutto: avida di ottenere sempre maggior potere, Pentesilea, alla guida delle Amazzoni, cominciò ad assoggettare i regni dell’Ellade, sedando ogni possibile rivolta con la minaccia di distruggere ogni raccolto o qualsiasi altra forma di sopravvivenza con l’ausilio di Xaria.

Tutto questo finchè colei che da sempre era stata additata come la ’guerriera che nessun mortale poteva uccidere’ venne sconfitta da un eroe che in sé portava sangue divino: Achille, figlio di Teti e Peleo. Dopo l’uccisione della loro regina, le amazzoni furono quasi tutte sterminate dall’esercito del Pelide, e le poche superstiti si dispersero per sempre…della lancia del fato si perse ogni traccia” Saori concluse il racconto, fissando i Gold Saints…

“Milady, ma tutta questa storia cosa c’entra con…adesso?”

Fu Aldebaran del Toro a dare voce ai pensieri di tutti.

Saori alzò le spalle:”Qualcuno vuole impossessarsi di Xaria…ed è fermamente intenzionato a distruggere il mondo, a giudicare dalle sue azioni”

“Ma lady Saori, non ci sono stati attacchi al Grande Tempio o a Nuova Luxor…da quando Hades è stato sconfitto, tutto è tornato alla normalità…”

“Vorrei tanto che fosse così, Shaka, ma la verità è un’altra: chiunque sia il nuovo nemico, non è avventato nelle sue mosse; per ora si è imposto di agire nell’ombra, per non rivelarsi, ben consapevole che a me è affidata la protezione degli uomini e della Terra…Non ha compiuto attacchi diretti, probabilmente perché prima mira ad impossessarsi di Xaria”

“Un nemico così non l’abbiamo mai affrontato…” mormorò Doko, il cavaliere di Libra, sopravvissuto delle ultime due guerre sacre, la preoccupazione dipinta negli occhi…uno sguardo che, nonostante le apparenze giovanili, per duecento anni aveva osservato l’avvicendarsi e il tramontare di numerosi avversari, divini e non, della dea Atena; tuattavia, in quella lunga esperienza, mai aveva conosciuto un nemico che agiva in quel modo subdolo.

“Smettila di dire così, Doko!Non vedere tutto in negativo come al solito!” lo redarguì Milo.

“Purtroppo le parole del cavaliere di Libra non sono da prendere alla leggere, Scorpio; negli ultimi mesi si sono verificati numerosi attacchi ad abitanti di varie zone della Grecia e della Turchia, oltre che in Italia…il raggio delle aggressioni si sta allargando sempre di più ma, soprattutto, delle vittime non ne rimane alcuna traccia se non…-il viso di Saori assunse un’aria orripilata-pochi brandelli del loro cuore…”

Calò un silenzio pesante.

Quanto a malvagità, sembrava il modo di agire di Hades…ma egli era stato sconfitto quattro mesi prima, e il suo spirito era stato di nuovo sigillato nell’Averno, l’inferno più buio, dove anche le anime immortali dei titani e dei nemici di Zeus erano rinchiuse per l’eternità…Soltanto il sommo olimpio avrebbe potuto liberarli, ma per quale folle motivo?

“Quale sarà il da farsi? Comandate, e noi combatteremo, signora”

Saori scosse la testa:”Non si tratta solamente di combattere, Aiolia…è fondamentale trovare Xaria, e allo stesso tempo scoprire chi vuole impossessarsene…”

I Gold Saints si scambiarono un’occhiata, poi Mu propose:”Uno di noi potrebbe cercare l’oggetto incriminato, mentre gli altri resteranno qui a difendervi, Saori…”

“Sì, ma se non sappiamo dov’è quella lancia!Mica possiamo setacciare la Grecia a vuoto!E immagina se fosse da qualche altra parte, magari in…Cina…o che so io…”l’interruppe Aldebaran, per nulla convinto dell’idea del compagno.

“In realtà, ciò di cui volevo realmente informarvi, è che esiste un modo per localizzare il nascondiglio di Xaria…Un medaglione, composto da cinque parti che, congiunte, dovrebbero indicarne la posizione esatta…”intervenne Atena.

“E, scusate se vi interrompo, milady, lasciatemi indovinare…non si sa nemmeno dove sia il medaglione, vero?”

“Più o meno, Milo…in realtà la parte centrale è l’unica di cui ci è dato di conoscere la locazione corretta…è stata la persona che ne custodisce il segreto, ad avvisarmi di ciò che stava accadendo”spiegò Saori a Scorpio, che immediatamente replicò:”è dunque un cavaliere dello zodiaco?” “Non esattamente…diciamo che è l’unica superstite della sua tribù…” ”Un’amazzone?”

“L’erede della regina delle amazzoni, per la precisione…sinceramente, anch’io ero all’oscuro della sua esistenza finchè, settimana scorsa, non ho ricevuto la richiesta del suo aiuto: essendo la custode del sigillo, è stata immediatamente presa di mira dal nuovo nemico, e già a tre attacchi è riuscita a scampare per miracolo…se il medaglione cadesse nelle mani sbagliate, chi ci minaccia verrebbe a conoscenza del nascondiglio di Xaria, e per il mondo degli uomini sarebbe la fine”

Il tono della reincarnazione di Atena era colmo di apprensione.

“Ci dica cosa fare, signora…siamo qui, ai vostri ordini”

“Dovremo procedere con cautela, Shaka; mi occorre che vi rechiate nei posti dove vi sono state le aggressioni più numerose ed indaghiate, senza dare nell’occhio e, in caso di bisogno, interveniate…Nel frattempo, uno di voi avrà il compito di difendere la custode del sigillo…questa missione ha la priorità assoluta su tutto”

“Ma lady Saori…con noi assenti il santuario e voi non resterete privi di difese?” domandò Mu.

“Cavaliere di Aries, non temere per la mia incolumità…ho già dato ordine di richiamare Marin dell’Aquila e Shaina dell’Ofiuco” “Due soli silver saint?Mia signora, avete corso seri pericoli quando eravamo tutti noi presenti e sono arrivati gli spectre di Hades!”protestò Aiolia.

“Come vi ho detto, la mia difesa è irrilevante!Devo essere certa che l’ultima delle amazzoni non corra pericoli, e che il segreto di Xaria rimanga tale, fino a quando non avremo scoperto chi ci minaccia! Chi di voi se la sente di occuparsi di ciò?Sappiate che dovrete recarvi lontano da qui, su una sperduta isoletta del mediterraneo, nell’arcipelago delle Ionie…”

Per diversi istanti ci fu silenzio, nessuno che voleva allontanarsi troppo dal Grande Tempio, poi…

“Ci vado io”

Ci fu un coro di “eh?!” generali: era stato Kanon ad offrirsi volontario.

“Scherzi, vero?” balbettò Aiolia incredulo.

“Certo che scherza…” gli fece eco Aldebaran.

“Cosa sono quelle facce?!” il cavaliere di Gemini cominciò ad arrabbiarsi: «begli amici davvero!Prima mi dicono che non devo più pensare al passato, poi però mica si fidano!»

“Allora?!Vuole andarci qualcun altro o cosa?Non è un gioco, non è l’estrazione di mister universo o altro!Sono l’unico che conosce bene quella zona al punto da sapermici muovere ad occhi chiusi, dato che ci sono nato, e poi voi servite qui, il più vicino possibile ad Atene!” proseguì Kanon, che si ritrovò a dover sopportare su di sé più di uno sguardo ostile. “Si può sapere che vi prende?!”

“C’è che tu, da solo…non sei affidabile” gli disse schietto Doko.

Il saint di Gemini socchiuse gli occhi, il cosmo che gli ribolliva di rabbia: quanto ancora avrebbe dovuto pagare, per dimostrare la propria lealtà?!

“Non sono affidabile, vecchio maestro?Mi pare che nell’ultima guerra sacra abbia dato sufficiente prova di quanto sia cambiato…” sibilò il giovane a denti stretti.

“Chi può assicurarci che dietro a quel viso d’angelo non celi di nuovo l’animo di un demone?In fondo, i fatti parlano chiaro!” replicò secco il cavaliere della Bilancia.

A quelle accuse, Kanon strinse i pugni, ma prima che potesse muoversi, la voce dura di Atena pose fine a quell’acceso scambio di opinioni:”Ora basta. Questo Chrisos Synagein non è stato indetto per creare conflitti intestini al Santuario! Doko! Mi aspettavo che, con duecento anni di esperienza sulle spalle, fossi un po’ più saggio di quello che sarebbe il comportamento di un qualsiasi adolescente scapestrato!” “Ma lady Saori…” proferì il saint, fulminato da un’occhiataccia dalla dea. “Non voglio sentire altro; e tu, Kanon, controlla la tua collera: non puoi pensare di aggredire un tuo compagno”

«Non se questo mi accusa davanti a tutti!Ho il mio orgoglio da difendere!Sono stanco di essere giudicato per ciò che ho fatto…»

“Scusate, mia signora” borbottò a bassa voce.

Saori parve risollevata; le era dispiaciuto dell’atteggiamento del cavaliere di Libra, ma anche Kanon doveva riuscire a conquistarsi la fiducia altrui da solo: lei non poteva interferire.

“Auspico non accada più; chiarito ciò, a meno che non vi siano altre obiezioni, affiderei a te la missione di custodia, appunto perché sei nativo di quei luoghi, e in caso di pericolo sapresti come muoverti…”

Gli altri cavalieri non aprirono bocca, annuendo in silenzio.

“Bene…partirai al più presto, non appena sarai pronto, Kanon”

“Cioè anche subito. Non ho nulla che mi trattenga qui; mi metterei in viaggio stanotte, se possibile”. La voce del saint di gemini era di nuovo calma, ma dentro di se non vedeva l’ora di allontanarsi dal Grande Tempio, dove, a quanto aveva appena constatato, non era ben accetto.

“Come preferisci…quanto a voi altri, Mu e Aldebaran resteranno qui ad Atene, dove si sono verificate diverse aggressioni, mentre Shaka e Doko andranno ad Istambul e Aiolia e Milo a Roma: sono le città dove si sono verificati gli attacchi, ci deve essere un filo logico che le collega, ma mi sfugge quale…Il mistero è fitto, e il tempo non è molto…”

“Non si preoccupi, lady Saori, anche questa volta ce la faremo” la rassicurò il cavaliere di Leo.

«lo spero con tutto il cuore…siete l’unica difesa rimasta, miei paladini…»

 

Concluso il Chrisos Synagein, Kanon si diresse in fretta nel suo piccolo alloggio, si sfilò l’armatura d’oro e, agguantando le prime cose a tiro, preparò un leggero borsone. Lo aspettavano, ad occhio e croce, diciotto ore di viaggio tra pullman e traghetti vari…anche perché non c’era la benchè minima possibilità di un collegamento aereo, per dove era diretto lui.

Controllò d’aver preso tutto, dopo di che uscì rapido dalla sua stanza, deciso ad andaresene il prima possibile: era a dir poco furibondo, e non tanto per ciò che gli era stato detto, ma da chi! Begli amici che s’era illuso d’avere, pronti subito a sparlargli contro! Chi era stato quello che aveva messo fuori gioco Radamantis, nella battaglia degli Inferi?Lui!Chi, alla fine, aveva rivelato come rimprigionare Nettuno?Lui…ok, i casini li aveva causati lui, ma poi aveva cercato di redimersi!

“Ce la battiamo, neh?”

La voce di Milo lo raggiunse sarcastica alle spalle; si voltò di scattò:”Non sto scappando da nessuna parte: ho una missione da compiere, e pure tu, se non ho capito male”

“Ehi ehi, siamo nervosetti, vedo”

Kanon si rigirò, deciso a non abboccare a stupide provocazioni.

“Il tuo sarcasmo non mi tange, Scorpio. Usalo con Doko, magari con una buona battuta diventa meno acido di quello che è” cominciò a scendere le scale ripide che portavano all’ingresso del Santuario.

“Ehi Kanon!” gli urlò il saint dell’ottava casa.

“Che vuoi Milo?”replicò in risposta l’altro.

“Buona fortuna!”

Il cavaliere di Gemini rimase interdetto un attimo.

“Grazie, anche a te!” disse poi, pensando che forse che almeno una persona in quel posto gli credeva… anzi, due, con Saori. E questo gli bastava.

“Guarda che intendevo con l’amazzone…magari questa è la volta buona che trovi una che ti sopporta!” specificò Scorpio sghignazzando.

Kanon chiuse gli occhi, voltandosi:”Questa la metto in conto, quando torno t’ammazzo!Stammi bene!”

“Cerca di non farti uccidere, specialmente da lei, se ci riesci!”

Risero entrambi, l’uno che rientrava al Santuario, l’altro che scendeva quei gradini ripidi che lo conducevano verso un’avventura che mai avrebbe dimenticato.

 

Ed ecco anche il 2* capitolo!

Povero Kanon, sta cercando di redimersi, e quell st**nz* di Doko gli dice papale papale "Sei inaffidabile"

Tuoni, e fulmini, fossi stata io al suo posto, avrei mandato ql vecchiaccio pel di carota direttamente alle Bermuda col GOLDEN TRIANGLE o in orbita con il GALAXIAN EXPLOSION.

Milo è un grande, lo adoro, anche se mi dispiace che non abbia un ruolo da protagonista...mmm, un pensierino nei prossimi capitoli potrei anche farcelo però!

Uh, e la storia del nuovo nemico??Che starà architettando la mia mente contorta?Mah, chi lo sa...^_^

Sarei felicissima di avere qualche vostro parere!

Mizar89 

 

 

 

 

 

 

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