per  recuperare i mesi di  attesa  oggi  posto due  capitoli, questo è il secondo, spero  vi  piaccia, oramai siamo   alle  battute  finali, grazie  per  le numerossime visite, non  me  le  aspettavo e ringrazio  anche   chi  mi  ha  recensito, permettetemi  di  dedicare  questa  mia storia a  tetide  che  ha  commentato   questa  long  fiction  con  le   gentilissime e graditissime  recensioni

 alla prossima e  grazie a  tutti  voi

Giusy

Maya si sentì afferrare da due forti braccia e trascinare via di peso.
Sentì delle voci concitate attorno a lei, ma era come se venisse risucchiata .
cercò di lottare per risalire, ma era impossibile , le forze la stavano abbandonando.
- Maya, - le sussurrò una voce rassicurante, - va tutto bene, stai tranquilla.-
Era Masumi che da lontano la rassicurava, provò ad allungare una mano , sentì una calda stetta avvolgerla, chiuse gli occhi e si lasciò avvolgere da quella oscurità.
 
Masumi aveva ancora Maya tra le braccia.
I suoi occhi azzurri erano pieni di lacrime, lacrime di gioia, di sollievo, per un attimo aveva temuto il peggio.
Guardò gli agenti di polizia che si stavano occupando di Himeko takamija.
Adesso era finita, quell'incubo era finito, grazie al coraggio di due donne che fino a poco tempo si erano odiate e che per uno strano scherzo del destino si ritrovavano sorelle.
Quando Shiori aveva deciso di affrontare la madre, era stato Masumi a prendere la situazione sottocontrollo, dovevano incastrare Himeko una volta per tutte, avrebbero dovuto tenderle una trappola, ma ci voleva un esca, Shiori e Maya non avevano esitato, L'una avrebbe convinto la madre che nonostante tutto era dalla sua parte, l'altra avrebbe fatto da esca ove fosse stato necessario e così era stato.
Quando quella donna aveva puntato l'arma su Maya, masumi si era sentito gelare, prontamente era scattato in avanti, mentre i poliziotti nascosti circondavano Himeko, ma prima che masumi riuscisse ad afferrare Maya era stata Shiori ad allontanarla prontamente.
entrambe avevano un giubbotto antiproiettile sotto gli abiti ma lo spirito di sopravvivenza aveva avuto la meglio.
Masumi guardò il pallido viso di Maya ancora svenuta tra le sue braccia.
Poi guardò Shiori a poca distanza da loro, era pallida ma gli sorrise, e per la prima volta Masumi ricambiò quel sorriso.
era anche merito suo se Maya non avrebbe più dovuto temere per la propria vita.
 
Maya aprì lentamente gli occhi, la prima cosa che vide furono i visi ansiosi di Rei e Masumi.
- Finalmente ti sei ripresa! - esclamò l'altra ragazza sollevata.
Maya provò ad alzarsi, - stai giù.- le disse Masumi riadagiandola dolcemente sui cuscini.
- Che cosa è successo ?- chiese guardandosi attorno, sembrava la stanza di un ospedale.
Masumi le accarezzò una guancia, -Ti abbiamo portato in ospedale, - le spiegò, - ma è stata solo una precauzione, i dottori dicono che stai bene.- vide un profondo sollievo dipingersi sul bel viso di Masumi, ma un pensiero improvviso le attraversò d'un tratto la mente.
- Come sta Yu....- voleva sapere, - ...e Shiori?-
Masumi le si sedette accanto mentre Rei lasciava la stanza.
- Shiori sta bene.- la rassicurò il giovane, - e anche Yu...solo che c'è un problema.-
Maya si a dombrò, - che problema? - chiese allarmata.
Masumi le prese le mani, - I sequestratori di Yu gli hanno dato parecchi tranquillanti, lui è fuori pericolo, ma i dottori credono che prima di domani non sarà cosciente.-
Maya sbiancò, - Ma domani.....ci sarà lo spettacolo rappresentativo...- Stavolta era finita sul serio, senza il protagonista maschile non poteva salire sul palcoscenico.
-Ancora non tutto è perduto , amore mio.- la rassicurò Masumi,
- Yu è un ragazzo robusto, non possiamo sapere se domani sarà in grado o meno di reggersi in piedi.-
Maya gli strinse le braccia al collo e lo baciò con infinito amore, lui aveva il potere di scacciare tutti i suoi timori.
- Portami a casa.- gli sussurrò a fior di labbra.
Masumi sgranò gli occhi, - Almeno stanotte dovresti stare sotto osservazione..-
-A casa starò benissimo.- lo rassicurò Maya, - Preferisco la tua "osservazione" a quella dei medici.-
Masumi ridacchiò, - Stiamo diventando intraprendenti, ragazzina.-
le disse baciandola con ardore e accarezzandole la schiena con movimenti lenti e sensuali...
Forse aveva ragione Maya, a casa sarebbe decisamente stata meglio....
 
 
E venne il giorno tanto atteso.
Tutto era oramai pronto.
La tribuna stampa era gremita dai giornalisti, molte emittenti televisive avrebbero seguito la rappresentazione della Dea Scarlatta.
La signora Tzukikage era seduta al suo posto d'onore, il suo viso una maschera di concentrazione.
Da li a poco avrebbe ceduto lo scettro della Dea Scarlatta, ma chiunque tra le due attrici avesse trionfato era sicura che il capolavoro scomparso avrebbe avuto una nuova e degna rinascita.
Il gruppo che si sarebbe esibito per primo sarebbe stato quello di Ayumi, la ragazza bellissima e leggiadra come sempre era già entrata nella parte della divina protagonista.
Seduto nella sua poltrona, Masumi la osservava affascinato.
Ayumi incarnava la perfezione divina, l'essenza stessa degli elementi della natura che si fondevano in un solo essere.
Il pubblico rimase affascinato da quella interpretazione e l'applauso prolungato alla fine dell'ultimo atto ne fu un'ulteriore conferma.
 
Maya sentì il boato di quegli applausi e guardò l'orologio con aria affranta, Rei e Satomi erano in ospedale, da ki a poco sarebbero tornati o con Yu o con la definitiva conferma della loro sconfitta.
Come evocati i due ragazzi entrarono nel camerino di Maya, Sayaka, Mina e Kuronuma osservarono l'aria sconsolata della giovane coppia.
Maya chinò lo sguardo, - Non si è ancora svegliato.- sussurrò avvilita.
Rei annuì, - mi spiace , Maya.- sussurrò con le lacrime agli occhi.
Kuronuma si alzò, - Dobbiamo dirlo al resto della compagnia.- disse con voce incolore avviandosi.
Maya e gli altri seguirono il regista, poco dopo erano tutti a raccolta dietro le quinte.
In quello stesso istante sopraggiunse Masumi, alla vista di Rei e Satomi senza Yu capì tutto.
- Non possiamo andare in scena.- disse Kuronuma col suo tono diretto, - il protagonista non è in grado di salire sul palcoscenico.... ragion per cui ...-
- Un momento.- si intromise Rei, poi si volse a Satomi, - Non potresti interpretare tu la parte di Yu? -
Tutti gli occhi si volsero verso il giovane attore,- Non posso.- rispose mortificato, - non conosco abbastanza la parte per poter salire sul palcoscenico.-
Maya sospirò ci avevano provato fino alla fine, era destino che la Dea Scarlatta non fosse sua.
- Vado a comunicare alla giuria che la nostra compagnia si ritira.- annunciò Kuronuma.
Masumi guardò il viso di Maya , era l'occasione della sua vita, aveva lottato tanto per interpretare la DS , sospirò, stava per fare la più grossa pazzia della sua vita , ma dopo tutto l'amore era una pazzia.
Prese Maya per mano, - Aspetti, Kuronuma.- lo fermò, Maya e gli altri si volsero verso il giovane con aria interrogativa.
- Salirò io sul palcoscenico assieme a Maya.-
Tutti rimasero sbigottiti , - Ma....ne sei.... sicuro? - chiese la ragazza senza fiato.
Gli altri attori lo guardavano ancora sbigottiti.
Incurante dei presenti, Masumi la prese tra le braccia, - Sono cresciuto con l'ombra della DS.- disse con un sorriso, - Conosco quest'opera praticamente a memoria.-
Maya sentì gli occhi velarsi di lacrime, quella era la più grande prova d'amore che Masumi poteva darle, salire con lei sul palcoscenico e mettere in gioco tutto, il suo prestigio , la sua reputazione...tutto per amore suo...
- Basta con le smancerie, voi due! - li interruppe il regista con nuovo vigore, - andate a preparvi, c'è uno spettacolo da mettere in scena.-
Masumi lasciò la mano di Maya e si diresse in camerino scortato da Satomi e dai truccatori, si stava preparando alla sfida più importante di tutta la sua vita , quella contro se stesso.