Passarono alcuni mesi, io presi lezioni di chitarra e diventai bravo, feci dei piccoli concerti per Anna ogni settimana. Mi disse che ero bravo, intanto i giorni passavano e arrivò luglio. Fra pochi giorni sarebbe stato il mio compleanno, che strano, forse per una volta avrei passato un bel compleanno.

Giunse il 6 luglio, il giorno prima. Avrei presto compiuto 16 anni, avrei potuto viaggiare da solo da un continente all'altro, se avessi avuto abbastanza soldi avrei potuto andare in America, avrei rivisto i miei amici, li avrei abbracciati ancora una volta, avremmo festeggiato il mio ritorno insieme. Ci sarebbe stato solo un problema: Anna. Non vorrei mai lasciarla, soprattutto dopo il corso di chitarra, magari l'avrei convinta a venire con me, se solo i suoi lo permettessero. Lei era probabilmente la cosa migliore che mi fosse mai capitata, ovviamente da quando era morta mia madre.

Prima avevo il cuore gelido freddo, pensavo di non poter più essere felice, non potermi più fidare di nessuno, ora so che lei mi ha cambiato: sono diventato più felice, ho meno problemi e penso che i giorni non siano tutti delle merde.

Ormai la scuola era finita da almeno tre settimane, e le vacanze estive erano iniziate e l'inizio era promettente, Anna sembrava rinata, iniziava a prendere un bel colore marroncino sulla pelle e iniziava a mettersi i vestiti estivi, stranamente colorati e allegri. I ragazzi del nostro paese iniziavano a guardarla come se fosse improvvisamente diventata bellissima, come se non avessero visto nulla di più bello prima d'ora. Arrivò il 7 luglio e lei, la mia Anna, mi fece il regalo più bello che una persona mi potesse mai fare: due biglietti aerei.

La guardai sbalordito, non pensavo mi volesse talmente bene, non pensavo capisse quanto mi mancano i miei amici, non pensavo percepisse quella vena di malinconia quando parlavo dell'America; evidentemente capiva tutto, evidentemente mi conosceva meglio di quanto pensassi.

La guardai, lei mi guardò, mi sorrise. La abbraccia nel modo più carico di sentimenti che potei, la volevo baciare,la volevo sposare, decisi che lei sarebbe stata l'unica per me. Mi accorsi poi che i biglietti erano due.

-Come mai due?- chiesi io

-Beh se pensavi che saresti andato dai tuoi amici da solo ti sbagliavi.-

-Grazie Anna.-

-Figurati Syn.-