Novità
sconvolgenti
Guardarmi allo
specchio mi faceva abbastanza schifo.
Quel
pomeriggio, dopo quella sottospecie di bacio con colui
che si ostinava a chiamarmi Splendore, ero scappata. Letteralmente.
Fuggita da
lui. Fuggita da Chiara che mi cercava. E non rispondevo più
né a Ilaria né a
Cristian.
Non sapevo
cosa
dirgli. Non gli avevo ancora detto niente. Dovevo dirglielo.
Non puoi
dirglielo.
Come non
posso? Devo!
Ho fatto una cazzata!
Proprio
perché è stata una stronzata, non devi dirglielo.
Ci
starebbe male e basta.
Non mi piace
mentire.
Ma non
mentiresti, ometteresti una cosa.
Cosa? Che ho
infilato
la lingua in bocca a un altro? A Simone?
Su su,
è stata una svista. Capita a tutti.
No, tu non hai
capito. Non è stata una svista. L’ho baciato
io. IO. Non lui. IO. E lui ha risposto.
Questo era
quello che immaginavo il mio riflesso mi stesse
dicendo. Di non dire niente perché nessuno aveva visto
niente. Ma non potevo
farlo, dai. Non ci sarei mai riuscita. O
sì?
Suonò
il mio telefono in quel momento. Guardai il display:
Simone.
Ma che
diavolo…? Pigiai il tasto rosso e si attivò la
segreteria telefonica. Non volevo parlargli. Stupida cretina. Vidi che
aveva
lasciato un messaggio. Lo ascoltai.
“Matty
cazzo rispondi. Dobbiamo parlarne. Tu devi parlarmene
perché non ci sto capendo niente. Chiamami.”
La voce
sembrava decisamente alterata, ma non avevo voglia
nemmeno di parlare con lui.
Stufa di stare
in casa, uscii per una corsa. Mi avrebbe
schiarito le idee, mi avrebbe permesso di pensare a cosa fare, senza
fare altre
stronzate enormi.
Mi diressi al
parco intorno al quale di solito correvo. Sì, è
triste correre intorno a un parco, ma non c’erano posti
migliori in quella
lugubre e inquinata città. Acceso il mio mp3, iniziai a
correre. La musica mi
svuotava la testa e per una decina di minuti mi rilassai totalmente. Ad
un
certo punto vidi Simone e Chiara insieme seduti su una panchina.
Stavano
parlando. Non avrei dovuto ascoltare, di sicuro era una conversazione
privata,
ma non seppi resistere. Guarda caso, poco distante da loro
c’era una siepe e
decisi di approfittarne. Mi misi in ascolto a discorso già
iniziato.
“..non
so perché faccia così! È un
controsenso vivente!”
stava dicendo Simone a Chiara.
“Simo
stai tranquillo. Non ti devi agitare, è solo
tremendamente confusa. Da un certo punto di vista la capisco. Non sa
cosa
pensare e non sa come comportarsi. Tu sei qui, ma lui è
lì e lei sta con lui. In
teoria” gli rispose la mia amica con fare comprensivo verso
di me.
“In
teoria?” le chiese lui sorridendo furbetto.
“Sì,
in teoria. Sarò sincera. Sono dalla tua parte, ma
perché
conosco te e non lui e non sono favorevole ai rapporti a distanza e
vedo quanto
a lei manchi non vedere lui. Poi ti dirò un’altra
cosa, ma solo perché voglio
il meglio per lei. Lui non è mai affettuoso verso di lei
quando sono al
telefono, lei non glielo ha mai detto, ma ne soffre un po’.
Sai com’è fatta..”
Chiara gli
stava
spifferando tutti i fatti miei! Altro che amica! Sì certo,
pensava a me, ma quelli
erano fatti miei! Solo miei e di Cristian! E non potevo nemmeno dirle
niente perché
ero la prima ad essere in torto visto che stavo origliando una loro
conversazione!
Stufa di
ascoltare quella conversazione privata, mi
allontanai quatta quatta e ripresi la mia corsa. Chiara era dalla parte
di
Simone. In pratica mi avrebbe dato consigli da amica, ma pensando alla
mia
possibile felicità con Simone. Mi serviva una persona che
rimanesse neutrale. Potevo
chiamare Ilaria! Lei conosceva Cristian da anni, ma era sempre stata
diretta ed
esplicita con me, quando aveva qualcosa da dirmi, me la diceva senza
giri di
parole.
Decisi di
chiamarla. Presi il cellulare e composi il suo
numero, mi rispose dopo due squilli.
“Matty
finalmente! È una vita che cerco di chiamarti! Cosa
è
successo? Come mai non rispondi?” mi domandò
preoccupata la mia amica.
“Ila
scusa, ma è successo un casino. Ho fatto un casino, Ila.
Non so cosa fare..” iniziai quasi a singhiozzare.
“Tesoro
calmati. Raccontami cosa è successo!” la mia amica
sembrava davvero preoccupata.
“Ila,
ho baciato Simone. Lui parlava parlava parlava parlava,
era così carino Ila! L’ho baciato!
Cazzarola!” iniziai a raccontarle tutto mentre
lei mi ascoltava in silenzio.
“Matty
senti, hai fatto una stronzata. Ma devi dirlo a
Cristian! Non puoi non dirglielo. Non se lo merita” mi
redarguì la mia amica. Poi
mi chiese “Ma ti piace Simone?”
“Ila
non lo so! Non ne ho idea! Non lo so, Ila! Aiutami!”
ormai stavo piangendo dalla tristezza.
“Tesoro,
la cosa migliore è parlarne con lui. Devi essere
sincera. Non farti interrompere da lui e digli tutto. Poi vedi cosa ti
dice. Ma
prima di tutto devi chiarirti le idee tu stessa. Non puoi tenere il
piede in
due scarpe..”
“Non
voglio tenere il piede in due scarpe, Ila! Voglio solo
fare chiarezza. Lo so cosa accadrà: io parlerò
con Cristian, lui si incazzerà
di brutto e mi urlerà contro. Per come sono fatta, poi io mi
incazzerò e ci
diremo cose brutte. E non voglio che finisca così
male!” le dissi agitandomi.
“Matty
ti rendi conto che mi hai detto - non voglio che
finisca così male -, non - non voglio che finisca
-?” mi domandò la mia amica
cercando di illustrarmi la mia situazione.
“Cosa
vorresti dire?”
“Che
il tuo inconscio pensa che finirà già con
Cristian!” mi
fece notare Ilaria.
“Il
mio inconscio? Ma io devo ancora fare chiarezza! Non può
il mio inconscio aver già deciso, mica ha vita a
sé!” le risposi sorridendo per
la prima volta da quella telefonata.
“Vabbè
Matty senti, secondo me dovresti parlare direttamente
con Cristian e basta. Solo dopo che avrai parlato con lui, potrai
pensare in
maniera chiara!”
“Va
bene Ila grazie. Lo chiamo subito, ho le palpitazioni. Non
mi piace dire queste cose per telefono Ila!” continuai a
parlare, non volevo
terminare la chiamata.
“Matty
rimani calma e non agire d’impulso. Ragiona e se si
incazza, lascialo sfogare. Ha ragione, in questo caso hai sbagliato tu.
Adesso vai
a chiamalo, ci sentiamo dopo tesoro!”
“Ciao
Ila, ti richiamo dopo!” e chiusi la telefonata. Dovevo farmi
coraggio e chiamare Cristian e raccontargli tu. Via
la fifa e avanti il coraggio! Che scambio poco vantaggioso!
Rimasi a
guardare il cellulare per cinque minuti e poi
composi il suo numero.
Mi rispose
subito e con una voce sorpresa mi disse “Cosa è
successo Matty? Non mi hai risposto per diverse ore! Mi sono
preoccupato!” Ecco come sentirsi
una merda dopo solo una
frase.
“C-ciao
Cri.. C-come stai?” gli chiesi balbettando.
“Matty
ma chissene frega di come sto io! Come stai tu! Sei tu
che non mi hai risposto!” continuava ad alzare la voce e ad
agitarsi e non gli
avevo ancora detto niente.
“Cristian
è successo un po’ un casino ed è colpa
mia. E
dovevo pensare.” Gli dissi cercando di prendere tempo.
“Cosa
è successo? Dimmi dai! Non sarà niente di grave e
ti
starai facendo delle paranoie inutili! Ti conosco ormai!” mi
rispose Cristian
scherzando. Ecco come far cambiare di
botto l’umore a una persona a cui tenevo. Lo avrei deluso
subito. Che schifo di
persona che ero.
“Cristian
è inutile che ci giro intorno ed è inutile che ti
stia a indorare la pillola, tanto non cambia quello che ho fatto. Stavo
parlando
con Simone e mi stava dicendo un sacco di cose e l’ho
baciato..” Aspettai una
qualche reazione vocale per 78 secondi. Ma lui non diede risposta. La
chiamata
era ancora attiva.
“Cazzo”
disse lui ad un tratto “Cazzo cazzo cazzo. Lo sapevo
di non potermi fidare di quel coglione..” Cristian stava
iniziando a parlare da
solo e io non stavo capendo niente.
“Ma
hai capito cosa ho detto?” gli chiesi per cercare di
capire cosa stava borbottando.
“Sì
che ho capito. Lo hai baciato. E come minimo lui ti stava
dicendo cose carine su di lui e negative su di me, su quanto fossi
distante e
su come tu dovessi meritare una storia migliore. Sbaglio?” Come faceva a sapere cosa mi stava dicendo Simone?
“No,
non sbagli. Ma non capisco perché non sei
arrabbiato!”
gli chiesi stupita.
“Ma
sì che sono arrabbiato e sono anche un po’ deluso
eh! Non
mi piace che tu abbia baciato un altro anche perché stiamo
insieme io e te.. ma
fino a prova contraria è anche colpa mia e colpa di
quel’idiota.. Dovevo sapere
che non avremmo dovuto iniziare una storia a distanza, lo so che non
credi
nelle storie a distanza e nemmeno io a dirla tutta, ma
quell’idiota doveva starti
lontano. Glielo avevo detto di starti lontano, ma quello scemo ha fatto
di
testa sua e adesso me la prenderò con lui. Oh ma vedrai
sì..”
“Temo
di non capire” gli dissi titubante.
“Mio
padre è stato trasferito a Genova e dalla prossima
settimana sarò a Genova..” mi disse con voce
squillante. E non potei far altro
che immaginarmi il suo viso solcato da un sorriso.
“Vieni
a Genova? Per quanto?” gli chiesi, incerta se essere
emozionata o nervosa.
“Immagina
questo: a ricreazione mi vedrai tutti i giorni..”
sentii che ridacchiava.
“Ti
trasferisci nella mia scuola..” non riuscii a finire la
frase perché mi interruppe.
“Esatto
Matty, sarò nella tua scuola e non ho la minima
intenzione di lasciarti a quel coglione.”
Salve a tutti!
Scusate questo
enorme ritardo ma ho avuto qualche problema!! Ehm..
Questo
capitolo è un po’ cortino ma se non lo avessi
diviso,
sarebbe stato troppo lungo.. il prossimo è quasi finito e lo
posterò senza
ritardi promesso!
Mi dite cosa
ne pensate? Secondo voi con chi si metterà Matty
alla fine?? MUAHUAHAUHA *risata malefica*
Alla prossima!
Dafne