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Autore: MerylSilversburgh    13/11/2006    4 recensioni
La morte. Il vero amore. La guerra. La vita di tutti i giorni. Tra l'incubo del mondo digitale e quello del mondo reale. La seconda parte, la prima pubblicata, di una trilogia sui digimon.
Genere: Romantico, Drammatico, Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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LA FINE DI QUALCOSA

RITORNO A CASA

MATT –TK!! TK ANDIAMO! RISPONDIMI!-

Il ragazzo stava scuotendo nervosamente il fratello che giaceva ancora immobile disteso sul suolo.

DILY –I cloni sono spariti…-

MAYA –Quei cloni sono qualcosa di molto particolare…sarebbero solo corpi senza il potere di Ainter…sarebbero senza un anima…evidentemente la sua morte ha provocato la loro distruzione…ma non capisco…-

MATT –SI E’ SVEGLIATO!-

MAYA –Meno male…-

MATT –E’ semincosciente…comunque respira ora è meglio che ce ne andiamo subito da qui-

DILY –E come diavolo facciamo quegli imbecilli di Ryota e gli altri ci hanno inguaiato per bene…siamo isolati e circondati dal fuoco-

MATT –Ma il colpo di Tk ha colpito le fondamenta del palazzo qua tra un po’ crolla tutto!-

MAYA –Maledizione…-

GENNAI –Tranquilli…-

MATT –Ehi Gennai…GENNAI?!-

GENNAI –In carne ed ossa…e non sono il clone….non lo ero neanche prima-

MAYA –Ma che dici…?-

GENNAI –Uh…Rumiko Takenouchi e Misato Hida…-

DILY –Gennai…tu sei il vero Gennai?-

GENNAI –Nel futuro non mi avete mai incontrato ma io vi conosco bene…-

MATT –Ma allora tu sei vivo!-

GENNAI –Solo mio fratello non l’aveva capito. Ho solo fatto finta di fare il clone per un po’…e gli ho fatto credere di avermi ucciso…beh in realtà ha ucciso il clone-

MAYA –Mi spieghi perché i cloni sono spariti?-

GENNAI –Ah quelli? Li ho fatti sparire io…tanto senza il potere di Ainter sarebbero stati solo un mucchio di vegetali…-

MATT –Gennai credimi sono estremamente felice di vederti ma ti prego…PORTACI FUORI DI QUI!-

GENNAI –Sempre il solito irascibile tu eh? E tutti questi anni di prigionia non ti hanno aiutato…-

MATT –Per quello dopo faremo i conti…-

GENNAI –Bene…ora andiamo-

IZZY –Non sento più niente…-

DAVE –Accidenti…si sentivano solo un sacco di rumori come facciamo a sapere se la battaglia è andata bene?-

FERN –Beh…di sicuro è finita…-

DAVE –Matt ha urlato qualcosa a Gennai…quindi probabilmente è vivo-

FERN –DA quanto ho capito ha usato il potere di Gennai per annullare l’effetto malefico sulla mente di Tk-

IZZY –MA se Gennai era vivo perché non si è mosso prima? E’ dovuto andare Matt a cercarlo-

GENNAI –Pensate prima di accusare la gente!-

IZZY –GE….GENN…-

GENNAI –Con te dopo faccio i conti Izzy…ti ho chiesto di custodire il D-BOX3 e ti sei fatto beccare da Kanagawa!-

IZZY –GENNAI! MATT! TK!-

MATT –Ciao amico…ti abbraccerei ma ho un fratello da sostenere-

IZZY –Vieni sdraialo sul letto…-

DAVE –Misato…-

MAYA –Ciao Heiji…-

FERN –Sorellina…mi hai fatto penare lo sai?-

DILY –Nessuno può ammazzarmi dovresti saperlo!-

Tra saluti e abbracci vari, pianti di felicità sollievo, Matt e le ragazze raccontarono tutto ai tre all’oscuro di tutto.

GENNAI –E’ ora che io vi spieghi anche un altro paio di cosette…avrei potuto anche battere Ainter se avessi avuto il pieno controllo dei miei poteri…ma purtroppo è riuscito ad isolarmi e catturarmi, prendendo sotto il suo controllo tutta digiworld. Per degli esseri come noi, mandati dal centro ricerche come custodi di Digiworld il potere è estremamente legato alla condizione del mondo digitale. Ainter ha creato una sottospecie di potere oscuro contrario al mio, e quando è riuscito a mettere tutti sotto il suo controllo, purtroppo io mi sono notevolmente indebolito. Non sarei mai stato in grado di batterlo…noi siamo stati modificati con il D-BOX3 in modo da avere queste caratteristiche, non potevo fare nulla. Ho cercato di avvertire Izzy quando la situazione stava peggiorando chiudendo i varchi per Digiworld impedendovi così anche di cadere tra le sue mani, ma quando Ainter ha scoperto i miei piani ha deciso di eliminarmi…e io gliel’ho fatto credere. Ho deciso di starmene buono e di fare il clone aspettando che foste voi a fare qualcosa…e il resto lo sapete…per fortuna sono arrivati Heiji e gli altri dal futuro…-

DAVE –Ovviamente preghiamo Izzy e Matt di non proferire parola di quello che sapete…e di non chiederci altro…-

IZZY –Gennai…dove sono realmente i nostri Digimon?-

GENNAI –Sono morti quello si…e purtroppo Ainter ha distrutto la città della rinascita, o meglio ha cancellato quel file…mi spiace ma li aveva già eliminati prima che io venissi a sapere delle sue intenzioni…e non posso farci niente purtroppo, il potere di Ainter è immune persino al D-BOX3…-

MATT –Ma se Ainter era il secondo guardiano perchè noi e gli altri digiprescelti non l’abbiamo mai incontrato?-

GENNAI –Già a quel tempo era stato bandito dal suo incarico….erano già stati notati diversi comportamenti anomali e tentativi di collaborazione con i ribelli cacciati dal centro ricerche…quelli che poi sono diventati i cercatori. Per fortuna Soichiro è stato bravo a non farsi trovare…anche se con quell’idea di far andare Tai a liberarmi avrebbe fatto ammazzare tutti-

FERN –Beh è per quello che siamo arrivati noi…-

DILY –A proposito…noi dobbiamo parlare di una cosa…-

DAVE –Non c’è nulla da discutere…-

DILY –A me non importa di sparire…è molto meglio che i nostri cari che ci lasciano uno dopo l’altro…-

DAVE –Devi stare tranquilla…con la scusa di addestrare Tk mi sono allenato molto. Sono in grado di battere Ainter adesso!-

GENNAI –Io non credo figliolo…-

DAVE –Cosa?-

GENNAI –…non saresti comunque in grado di battere un Ainter più potente come è quello del vostro tempo. Te lo ricordi o no che tu non hai il potere del digimedaglione?-

DAVE –E non potrei in qualche modo acquisirlo? Insomma non potrei concentrare i poteri di luce e speranza in un unico medaglione?-

GENNAI –Tsk…-

DAVE –Perché fai quella faccia? Dopotutto anche Ken, Yolie e Davis posseggono un potere unito!-

GENNAI –Essere figlio di digiprescelti non comporta il fatto di esserlo a propria volta…non è una cosa ereditaria. Voi non siete dei veri e propri digiprescelti, non avete digimon, non avete potere…sapete solo di Digiworld e di come fare per combattere nel mondo digitale. In ogni caso avete sempre qualcosa in meno…Sono io che scelgo i digiprescelti quando ce n’è bisogno e soprattutto quando i precedenti sono definitivamente morti…i digiprescelti sono qualcosa di speciale…devono proteggere digiworld! Con l’aiuto del D-BOX3 avrei potuto eliminare da solo ogni digimon che loro hanno sconfitto, ma non ci si può affidare ad un aggeggio per salvare delle vite e neanche contare su di me…quando non ci sarò più altrimenti chi mi sostituirà? E se il D-BOX3 venisse distrutto un giorno o dovesse cadere di nuovo in mani sbagliate?! E’ giusto prima contare sulle proprie forze…-

DAVE –MA non puoi fare un eccezione? Si tratta della vita di una persona! I miei genitori sono morti…voglio sostituirli!-

GENNAI –Non è necessario Heiji…verrò io con voi nel futuro e ti aiuterò. Sono in grado di bloccare i poteri mentali di Ainter e questo dovrebbe bastare per riuscire ad eliminarlo, poco fa sono riuscito a farlo nonostante il flusso negativo…siete in tanti dopotutto…-

FERN –Ma non potevi dirlo prima!-

GENNAI –Uff…pazienza Ryota, non hai pazienza…-

Heiji e i ragazzi tirarono un sospiro di sollievo. Dily sorrise, dopotutto era felice di non dovere abbandonare i suoi amici.

MAYA –Rimane un problema…come farai a tornare indietro? Non abbiamo più energia e per fare ricaricare la macchina del tempo occorre un materiale ormai completamente scomparso nel nostro tempo…-

MATT –Neanche qui esiste?-

FERN –E’ un materiale radioattivo speciale che hanno iniziato a produrre circa nel 2020…poi è stato considerato molto pericoloso e hanno distrutto tutti i campioni esistenti. Mio padre ne aveva uno per caso…e sempre per caso ha scoperto che era l’unica cosa in grado di far funzionare la sua macchina del tempo…non so se troverà un altro modo…prima o poi forse…-

GENNAI –Tranquilli…ormai qui non avranno più bisogno di me per un bel po’…e ci penseranno i quattro digimon sacri a rigenerare Digiworld…tanto non sono più sotto il controllo di Ainter-

DAVE –Vuoi davvero venire con noi?-

GENNAI –Certo che si…-

DILY –Grazie…-

Dalla stanza dove stava riposando Tk uscì un Izzy un po’ stravolto. Il suo sguardo si fermò sulla ragazza dai capelli rossicci chiari. Era lei, pensò. Forse era il caso di parlarle…o forse no. Dily si accorse dello sguardo del padre e tentò di evitarlo.

MATT –Come sta Tk?-

IZZY –Ehm…E’ senza forze e immagino sia un po’ scosso…dovrà rimanere a letto per un po’ di tempo…-

MATT –Quando si sveglia…torneremo a casa-

DAVE –Beh…è ora di andare anche per noi…saluteremo Tk e poi vi lasceremo per sempre al vostro destino-

FERN –Vi preghiamo di non dire nulla su di noi…a nessuno-

IZZY –Tranquillo…comunque è stato un bene conoscere una parte del futuro…magari può evitare alcuni sbagli-

Di nuovo Rumiko si sentì chiamata in causa. Poi lentamente si alzò senza dire una parola, e Izzy decise di seguirla.

Soichiro giaceva pensieroso sulla poltrona. Stava tentando di leggere qualcosa ma i suoi pensieri erano altrove. Heiji tentava di attirare la sua attenzione invano, mentre lui sembrava perso nel mondo dei sogni.

HEIJI –Papà! Papà!-

KARI –Soichiro…tuo figlio ti sta chiamando da mezz’ora!-

SOICHIRO –Ehm…si…si…che c’è piccolo?-

HEIJI –Volevo farti vedere la mia nave…guarda!-

SOICHIRO –Wow…l’hai costruita tu?-

HEIJI –Si…con le costruzioni che mi hai regalato a Natale!-

SOICHIRO –Abbiamo un nuovo architetto in casa….-

KARI –Ehi tu…vieni qui un secondo-

Soichiro si alzò e si apprestò ad andare dalla futura moglie che lo attendeva sullo stipite della porta del soggiorno.

SOICHIRO –Dimmi-

KARI –Che hai?-

SOICHIRO –Ero solo immerso nei miei pensieri…-

KARI –Quali pensieri?-

SOICHIRO –Nulla di importante..-

KARI –Senti…non facciamola tanto lunga…se vuoi andare a vedere cosa combinano Izzy e gli altri va pure-

SOICHIRO –Cosa ti fa credere che sia quello?-

KARI –Perché non è così?-

SOICHIRO –Mi chiedo come fai a conoscermi così bene…-

Kari gli diede un bacio e lo spinse verso la porta.

KARI –Su…vai e poi torna. Vai a vedere quello che ti interessa e poi vieni a cena-

SOICHIRO –Sicura che posso? Non hai bisogno di una mano in casa?-

KARI –Vai o cambio idea-

SOICHIRO –E se è andato storto qualcosa?-

KARI –Non ti resta che scoprirlo…-

SOICHIRO –E va bene…vado e torno-

IZZY –Aspetta…ti prego-

DILY –Non devi sentirti obbligato a dirmi qualcosa…-

IZZY –Voglio solo…parlarti. So che sarebbero inutili scuse o cose del genere…-

DILY -…-

IZZY –Io non ti rivedrò mai più…quando partirai…-

DILY –Io sono solo un errore…-

IZZY -…no-

DILY -…-

IZZY –Non posso certo pretendere che tu mi parli come se fossi davvero tuo padre…-

DILY –No…infatti…perché tu sei diverso da mio padre. Il Koushiro del mio tempo è diverso da te…lui non ha sopportato il dolore…ne è rimasto scottato-

IZZY –Forse non puoi capirlo ma a me sembra impossibile il solo pensare di fare quello che ti ho fatto…-

DILY –Posso capirlo invece…-

IZZY -…-

DILY –Sai..io sono sempre stata l’eterna riserva, la ruota di scorta…in tutto. Anche con Heiji...io sono innamorata di lui…-

IZZY –Questo non dipende certo da te…è la vita-

DILY –Però a volte penso a come sarebbe stato se anche io avessi potuto vivere in una famiglia normale…-

IZZY –Non cambia nulla credimi…il carattere è una cosa personale, noi ci costruiamo quello che vogliamo, non i nostri genitori. Non bisogna sempre assecondarli in ogni loro volere…perché se un giorno poi di capita di non riuscire più a farlo allora rischi di sentirti un fallito…un fallito inutile-

DILY -…-

IZZY –Mi piacerebbe tanto che tu non ce l’avessi con me…ma forse è chiederti troppo-

DILY –Io non ce l’ho con te…non più-

Un urlo in lontananza interruppe la conversazione. Izzy notò la sagoma di Soichiro.

IZZY –Ecco…devo andare…-

DILY –Si…è meglio che ci prepariamo anche noi…

La ragazza fece per avviarsi quando il padre la fermò prendendole un braccio.

IZZY (sussurrando)-Perdonami…-

Rumiko sorrise. Poi rispose anch’ella sussurrando.

DILY –Se riuscirai a trovare un altro modo per caricare la macchina del tempo…ti verrò a trovare-

Detto questo, si guardarono un’ altra volta.

SOICHIRO –Incredibile….me ne sono perse di cose-

Gennai e gli altri avevano raccontato a Soichiro tutti gli avvenimenti accaduti nelle ore precedenti e tutto il resto. Adesso il figlio di Kanagawa se ne stava con lo sguardo sbalordito a guardare il risorto Yamato Ishida.

MATT –E così tu sei Soichiro…-

SOICHIRO –Già…e tu sei Matt. Ti immaginavo meno barbuto-

MATT –Sai com’è…devo darmi una lavata dopo sette anni e mezzo di prigione-

SOICHIRO –Takeru?-

IZZY –E’ di là che riposa…-

TK –Sono qui…-

Un Takeru con capelli e barba tagliati apparve sulla scena.

MATT –Uh…si è svegliato il morto-

DAVE –E si anche ripulito ben bene….sei irriconoscibile-

MATT –Beh…visto che come ho notato questo posto non è privo di un bagno mi vado a dare una lavata anch’io-

DAVE –Prendi anche tu i miei vestiti se vuoi, o quelli di Fern-

MATT –Penso che per una questione di famiglia mi staranno meglio i tuoi…-

Heiji lo fulminò con lo sguardo, per fortuna sembrava che Tk non avesse fatto caso alla frase.

DAVE –Allora grande uomo, spiegaci come hai fatto-

TK –Non ne ho idea…mi sono svegliato qui e ho dedotto che le cose sono andate bene ma…non mi ricordo molto. So solo che quel bastardo mi ha riempito la mente di cose oscene…ho avuto un sacco di incubi mentre dormivo…-

DAVE –Immagino che sia stata di nuovo la rabbia…la rabbia a te fa fare cose strane…-

TK –La rabbia fa fare a tutti cose strane-

SOICHIRO –Sono contento che tu ce l’abbia fatta…-

TK –Toh…guarda chi c’è…-

SOICHIRO –Sul serio…ero preoccupato-

TK –Si…forse di te stesso-

SOICHIRO –E’ inutile non vuoi proprio fidarti di me…-

TK –No…sono solo un po’ nervoso…-

Passarono diverse ore. Si parlava, si passavano gli ultimi momenti insieme, si scherzava. Ma il momento doveva arrivare.

DAVE –E’ inutile prolungare…è proprio tempo di andare-

MATT –E’ stato bello finchè è durato-

IZZY –E’ meglio salutarsi…-

Tutti si abbracciarono un po’ commossi. Heiji stava per piangere, Izzy, Fern e Dily si scambiavano sorrisi, Matt salutava malinconico le ragazze con cui aveva condiviso anni di prigionia. Tk si avvicinò inconsapevole a quello che sarebbe stato un giorno il volto di suo figlio.

TK –Volevo ringraziarti Dave…per tutto-

DAVE –E io volevo dirti che sono fiero di te…per tutto-

TK –Beh…è stato tutto merito del mio allenatore!-

DAVE –Non solo per quello…un giorno capirai-

TK –Mi mancherai…-

DAVE –Anche tu…-

Attimi di silenzio si susseguirono.

DAVE –Voglio dirti una cosa…-

TK –Ti ascolto…-

DAVE –Non credo che ti piacerà la situazione che troverai quando tornerai a casa, ma voglio che mi prometti una cosa…-

TK -…-

DAVE –Che tenterai di cambiarla…combatti-

TK -…non so se posso prometterlo-

DAVE –Pensa solo che forse non è in gioco solo la tua di felicità…-

TK –Non capisco molto bene ma…farò il possibile-

DAVE –Spero proprio che lo farai…-

TK –Tu non farti scappare Maya-

DAVE –Dopo che battiamo Ainter la sposo e ci faccio una decina di figli…lo giuro-

Tk sorrise e augurò a tutti buona fortuna. Il passo successivo fu quello di vederli scomparire sopra uno strano macchinario…

IZZY –E così quella sarebbe una macchina del tempo…-

MATT –Quando la inventerai li andremo a trovare…-

TK –Già…-

SOICHIRO –Direi che ora possiamo sul serio scrivere la parola fine…-

Izzy abbassò lo sguardo pensieroso. Non era facile dover dire a due appena tornati da un esperienza così sconvolgente cosa li aspettava al ritorno…tante cose erano cambiate…

MATT –Ho idea che voi due dovrete darci un aggiornamento…-

IZZY –Credimi amico non è così facile-

TK –E’ successo qualcosa di grave?-

IZZY –No…cioè…dipende…boh…forse…invece no…-

SOICHIRO –Beh…ecco…-

TK –Tanto lo scopriremo comunque…sputate il rospo…-

IZZY –Ok…partiamo dalle cose semplici…allora io e Mimi abbiamo avuto un bambino, e anche Cody e Yoko che si sono sposati, hanno una figlia…poi…Tai e Ayumi stanno insieme…Yolie è incinta e ovviamente ha sposato Ken, Joe non ha ancora trovato la donna giusta, Davis è ancora in America ed è in procinto di investire soldi per creare una catena di suoi ristoranti e convive con una top-model californiana…poi…-

SOICHIRO –Ok…per le due rimanenti ho un idea…Matt, Izzy ti porterà da Sora mentre tu Tk…vieni con me-

IZZY –Sei sicuro?-

SOICHIRO –Non c’è altro da fare...è meglio che entrambi vedano con i loro occhi-

IZZY –Aspetta frena stop! Per prima cosa Sora si prende un colpo se si ritrova questo qui davanti!-

SOICHIRO –Tranquillo…non ha ancora il cuore debole-

TK –Io preferirei non incontrarla…-

SOICHIRO –E invece lo farai…-

IZZY –Ho un brutto presentimento…-

Tk se ne stava pensieroso con gli occhi al paesaggio mentre Soichiro lo stava portando con la sua auto verso la verità. Una verità che sinceramente sospettava…chissà perché lui aveva voluto che incontrasse Kari, per far notare la sua superiorità? O perché voleva che Kari li desse un ulteriore prova di qualcosa? Di sicuro Soichiro aveva ancora paura di lui, questo era certo…aveva paura di perdere la Kari che molto probabilmente aveva conquistato con fatica.

SOICHIRO –Devo dire che sei un tipo silenzioso….-

TK –Cos’è…vuoi raccontarmi quanto siete felici tu e Kari? Preferisci? Fa pure…-

SOICHIRO –E’ inutile che fai lo scontroso…non ti faccio venire da lei per farti incazzare-

TK –Non ti faccio? Perché sentiamo avrei bisogno del tuo permesso per vederla?-

SOICHIRO –Non ti ho mai preso per uno stupido…so che hai capito cosa ti aspetta ma è giusto che voi due vi incontriate…lo faccio per lei-

TK –Per lei? Come minimo con quello che le ho fatto terrà la mio foto da usare come bersaglio per il lancio dei coltelli…-

SOICHIRO –Deve decidere se dirti una cosa…una cosa che interessa voi due-

TK –Tsk…immagino che ora dovrei rimanere con la suspense…-

SOICHIRO –E’ importante Tk credimi…-

TK -…-

SOICHIRO –E smettila di fare lo stronzo…faresti meglio a piangere come una fontana se ti fa stare meglio…-

TK –Io sono uno stronzo…-

SOICHIRO –Uff…beh in ogni caso siamo arrivati…-

TK -…-

Tk si stupì. Era un appartamento nel centro di Tokio, inondato dal traffico cittadino. Kari aveva sempre odiato il troppo rumore e la frenesia della città…avevano sempre detto che quando sarebbero andati a vivere insieme avrebbero preso una casa isolata in un posto paradisiaco dove nessuno li avrebbe potuti disturbare. Dove non c’era il caos, lo smog,…ma evidentemente aveva cambiato idea anche su quello…

Salirono fino ad arrivare ad una porta marrone. Una porta marrone che lentamente si aprì.

SOICHIRO –Ecco fatto…-

Da una stanza sbucò immediatamente una Kari svestita un po’ più del dovuto con un asciugamano in mano.

KARI –Tesoro sei tornato finalmente! Potresti preparare la cena io dovrei asciug…-

Le parole le morirono in gola. No. Non in quel momento. Non era pronta. Non era assolutamente pronta a vedere quel volto. Era lui…era sempre lui…le sembrava ancora più bello ma forse era solo un impressione…

Takeru non potè certo rimanere indifferente. Era stata come una pugnalata al cuore…una pugnalata al tempo stesso estremamente dolorosa e piacevole. Quel viso incorniciato dai capelli bagnati, il suo corpo…gli sembrava di non vederla da una vita. Mai aveva provato quella sensazione se non quando la stringeva a sé durante un amplesso…e lui stesso cessava di esistere in un secondo. Esistevano solo loro due, insieme…

Ma in quel momento quella stessa sensazione era qualcosa di unicamente spirituale…una specie di magnetismo che li attraeva e li distaccava totalmente dalla realtà circostante. Ma poi era subentrata la mente a controllare quelle emozioni, a ricordargli le verità, a definire quel sentimento solo una reazione istintiva.

KARI -…dovrei asciugarmi i capelli, dicevo…-

Ancora Tk non ce la faceva a parlare. Lei scomparve nella stanza da cui era venuta.

TK –Non credo sia stata una buona idea…-

SOICHIRO –Va da lei…io devo preparare la cena-

TK -…si…-

Il biondo si avviò sul serio. Dopotutto…forse qualcosa da dirsi ce l’avevano.

Kari si accorse di una presenza dietro di lei. Ormai si era messa una maglietta e aspettava seduta.

TK -…ciao…-

KARI –Come stai? Salvatore del mondo…-

TK –Bene…è andato tutto bene-

KARI -…-

TK –Mi ha portato Soichiro qui…-

KARI -…-

TK –Bella la casa-

KARI –Di solito in queste situazioni tu non diventi freddo e insensibile?-

Forse non avrebbe dovuto dire quella frase. Magari lui stava solo cercando di non complicarle le cose…o magari non gliene importava nulla, dopotutto con quello che le aveva detto anni prima…

TK -…senti…se quello che devi dirmi riguarda quel giorno…-

KARI –Quello che devo dirti?-

TK –Me l’ha detto Soichiro…-

KARI –Ah…-

TK –Senti Kari quel giorno io…-

HEIJI –Mamma, mamma! Quand’è pronta la pappa?-

Eh si. Ecco il bello. Se prima era una pugnalata ora era un colpo d’ascia.

KARI –Tranquillo piccolo…papà sta già cucinando…-

HEIJI –Tu non vieni a mangiare? E chi è questo signore?-

KARI –E’ un amico…finisco di parlare con lui e poi arrivo promesso-

HEIJI –Ok!-

Il bambino sparì nel corridoio e i loro sguardì si incrociarono di nuovo.

KARI –“Se solo tu sapessi che quel bambino è il frutto del nostro amore…ma quale amore in fondo…forse non è stato nulla per te”-

Tk fece per andarsene, ma poi si girò nuovamente verso la ragazza.

TK -…è vostro figlio?-

La risposta. Quella risposta era fondamentale.

KARI –Si…-

Mentì.

TK –E’ bello…-

KARI -…cosa mi stavi dicendo prima?-

TK –Non ha più importanza…-

KARI -…-

TK –Sai…mi fa piacere che mi consideri ancora un amico…-

KARI -…Tk…è meglio se…-

TK –Se non ci vediamo…si lo so…-

KARI -…-

TK –Comunque scusa…per tutto. Ora vado, è meglio che vada dai miei genitori…dirò a Matt di venire a trovarti…lui è vivo…lo sai…-

KARI –Davvero?!-

TK –Si…-

KARI –E’ meraviglioso…-

TK -…-

KARI –Allora addio…-

TK –Si…addio-

Lui la guardò con il suo solito sguardo. Uno sguardo velato di tristezza che lei riconobbe. Fece per andarsene definitivamente quando le parole di un amico gli risuonarono nella mente…una promessa…c’era qualcosa o qualcuno per il quale lui doveva combattere…c’era una questione in sospeso e questo l’aveva capito…non sapeva cosa ma questo gli bastò per fargli pronunciare due parole che nel futuro avrebbe considerato le più importanti della sua vita. Quelle parole, in quel momento…

TK –Ti amo…-

KARI -…Tk….-

TK –Forse avrei fatto meglio a diventare freddo e insensibile…-

Una lacrima gli scappò. E lei la vide, e un colpo al cuore la colse. Non capiva come dopo tutto quello che era successo le avesse potuto dire quelle parole…che voleva dire? Ma d’altronde, anche lui stava cambiando il suo destino spinto da qualcosa che neanche conosceva…

MATT –Tu sei fuori di testa…come mi presento da lei! Oltretutto non mi hai neanche detto che vita conduce…se sta con qualcuno…-

IZZY –Non sta con nessuno, la sorpresa è un’altra…-

MATT –Sei un bastardo potresti anche dirmelo…non ci vediamo da anni e già mi tratti così!-

IZZY –E’ solo per una questione di parcondicio…tu fai prendere un colpo a lei e lei a te…-

MATT –Uff…-

IZZY –Su…muoversi-

MATT (scendendo dalla macchina) –Se muore di infarto è colpa tua! Anzi potrei anche morire io!-

IZZY –Di nuovo? No non credo…-

Dopo qualche altra sollecitazione dell’amico finalmente Yamato si decise ad andare verso la porta dell’appartamento di Sora.

Suonò il campanello. Gli tremavano le gambe…era forse il momento più importante della sua vita. L’ultima volta che l’aveva vista erano sul punto di sposarsi…avevano appena iniziato a convivere…se lo ricordava bene. Aveva pensato all’ultimo giorno con lei per tutti gli anni in cui non l’aveva vista. E ora…chi lo sa…cos’era cambiato….

Una voce lo distolse dai suoi pensieri. Era lei. Aveva chiesto chi era. Matt per istinto si nascose per non farsi vedere dall’occhiello.

MATT –“E ora? Che cazzo le dico? Sono Matt! Ma per piacere…”-

Passarono alcuni secondi e la ragazza ripetè la frase più forte.

MATT –“Ok, ora le rispondo…!”-

Mentre Matt, uscendo dal suo nascondiglio, si era sistemato davanti alla porta, quest’ultima venne aperta dalla padrona di casa.

SORA –Ma si può sapere chi diavolo è….è…..-

Erano loro. Loro due. Infondo non era cambiato niente. Perché provavano ancora la stessa cosa l’uno per l’altra. Era più che spavento…era più che emozione…

MATT –Non spaventarti…sono io….sono io sul serio…ho solo i capelli un po’ più corti…tu invece…li hai fatti crescere…-

SORA -….-

MATT –Stai bene…-

SORA -…-

MATT –Sora…non sono un fantasma…sono vivo, sono sempre stato vivo…ma è una storia lunga…ti racconto tutto-

SORA -…OH MIO DIO MATT!!-

Gli era saltata al collo piangendo come una fontana esplosa. Lui sorrise. Beh, era un buon segno.

MATT –Piccola…non piangere…-

Ma forse Matt non sapeva che nella stanza di fianco c’era un’altra persona che avrebbe fatto altro che salti di gioia per il suo ritorno.

TAI –Sora ho sentito un rumore ma che…succede…-

MATT -….Tai…-

TAI -…Sei tu…-

Sora guardò l’amico sorridendo come non aveva mai fatto. Una conferma più che plausibile.

TAI –MAAAAATTT! MATT AMICO MIO!! SEI TU!!-

L’aveva buttato letteralmente per terra. Anche lui piangeva a catinelle.

MATT -…Tai…non dirmi che ti metti a piangere….-

TAI –Allora sei vivo…quel coglione di Izzy aveva ragione!!-

MATT –Già…ce l’abbiamo fatta…niente più Ainter…mio fratello è stato un mito!-

TAI –Sia benedetto Takeru!-

In quel momento Matt non stette lì a pensare cosa ci facesse Tai a casa di Sora e che rapporto li legava. Ma forse era ora di chiarirlo…

Tai e Sora si guardarono. Poi il ragazzo si mise a ridere.

TAI –Allora…è ora di farglielo scoprire no?-

Matt ebbe un sussulto.

SORA –Beh…-

MATT –Tranquilli…più o meno credo di aver capito…-

Lo sguardo triste di Matt fece intuire a Tai la situazione.

TAI (ridendo) –No…invece mi sa che non hai capito proprio niente…-

MATT –Eh?-

AYUMI –Ragazzi che succede?-

Ayumi entrò seguita da un ragazzino biondo.

YAMA –Ehi…quand’è che mangiamo la torta?-

MATT –Ma che…-

Matt ovviamente ci capiva sempre meno. Intanto Ayumi restò interdetta quando mise a confronto il piccolo Yama e quell’individuo che era piombato in casa.

AYUMI –AH!!-

TAI –Ehi amore perché gridi?-

AYUMI –Lui è…-

TAI –Ehm una cosa alla volta…Yama vieni con me che mangiamo la torta ok? Anche tu Ayumi seguimi…-

Erano soli. Ora doveva dirlo.

MATT –Mi si sta contorcendo il cuore…mi dici che succede?-

SORA –Beh vedi quando tu…insomma sei sparito…io…-

MATT –Tu dovevi dirmi una cosa…-

SORA -…te lo ricordi…-

MATT –Mi ricordo che mi nascondevi qualcosa…stavi male ma in realtà c’era qualcosa di più…-

SORA -…ero…-

MATT –E’ una cosa bella?-

SORA –E’ stata la mia salvezza…-

MATT –Allora per me sarà ancora più bella…-

SORA –Ecco…-

MATT -…-

SORA –L’hai visto quel ragazzino di prima?-

MATT –Si…chi è il figlio di Tai e quella ragazza?-

SORA –Beh veramente…-

MATT –Mh?-

SORA –E’ nostro figlio…-

IZZY –Sono a casa!-

MIMI –IZZYY!!-

Mimi gli saltò addosso quasi commossa.

IZZY –Ma che fai sei scema? Svegli il bambino!-

MIMI –Tanto non dorme…dice che non riesce ad addormentarsi…voleva aspettarti…-

IZZY –Ma è tardissimo…-

RYOTA –Papà!-

MIMI –Tesoro! Ma sei scappato dal lettino!-

IZZY (prendendo in braccio il figlio) –Piccolo…perché ancora non dormi?-

RYOTA –Voglio regalo!-

IZZY –Uh giusto…guarda che ti ho portato!-

Koushiro tirò fuori da dietro la schiena un aeroplanino blu.

IZZY –Guarda…se fai così…ecco…e parte!-

MIMI –Ma come fa? Vola sul serio! E non ha neanche un motore…-

IZZY –E’ uno di quei strani giochi del futuro…me l’ha dato Fern-

MIMI –Fern? E che se ne faceva?-

Izzy sorrise fra sé e sé.

IZZY –Chissà…-

RYOTA –E’ bellissimo!! Grazie papà!-

MIMI –Ma non sarà pericoloso?-

IZZY –No…ha dei sensori particolari che gli permettono di evitare ogni ostacolo gli si pari di fronte…così non si rischia di prenderlo in faccia…e per fermarlo basta spingere il tasto del telecomando-

MIMI –Wow…-

RYOTA –Giochiamo giochiamo!-

IZZY –Eh no! Ora si dorme….-

RYOTA –Uffa…-

MIMI –Dai…ci giochi domani…-

RYOTA –Però papà mi prometti che non vai più via?-

IZZY (sorridendo) –Tranquillo…non ti lascio più-

MATT -…-

SORA -…-

MATT -…ehm…come scusa?-

SORA –Sono rimasta incinta…ero incinta…era questa la cosa che avrei dovuto dirti 8 anni fa…-

MATT -…nostro figlio…-

SORA -…-

MATT –Tu sei pazza….-

Sora si spaventò. Non stava avendo una bella reazione. Poi improvvisamente, sul volto di lui, apparve un sorriso.

MATT –Nostro figlio…Sora…io e te…-

SORA -…-

MATT (abbracciandola) –Ma perché non me l’hai detto stupida?! E’ la cosa più bella che mi sia mai capitata!-

SORA –Matt…-

MATT –Sora…è stupendo…è il momento più felice di tutta la mia vita…-

SORA –Ma tu…cioè…-

MATT –Non ho mai smesso di pensare a te un solo secondo…-

SORA -…davvero?-

Matt annui.

SORA –Io ti amo ancora…-

MATT –Io ancora di più…-

SORA –E’ un sogno vero? Sei di nuovo con me…-

MATT –Altro che sogno…che colpo che mi hai fatto prendere! Sono padre, ti rendi conto?-

SORA –Beh e tu invece? Credevo di non vederti mai più! E da un momento all’altro suoni alla porta…-

MATT –Lui…come si chiama?-

SORA -…Yamato…-

MATT –Scherzi? L’hai chiamato come me? E ora?-

SORA –Credo che quello sia l’ultimo dei nostri problemi!-

MATT –Ma…mi accetterà? Insomma…tu gli hai parlato di me? –

SORA –Lui sa che suo padre è morto…ma gli ho parlato tanto di te…sai ascolta i tuoi dischi di quando suonavi…-

MATT -…mio figlio…-

SORA –Andiamo di là…-

MATT –Come farai a dirglielo?-

SORA –Tanto tu mi devi ancora spiegare come fai ad essere vivo…e poi io ti devo raccontare cos’ho fatto in questi otto anni…-

Sora lo prese per mano, e insieme andarono ad affrontare il destino.

Rabbia. No…non era più rabbia. Era soltanto immenso dolore, immensa tristezza. Autocommiserazione. Ma d’altronde credeva sul serio di tornare e aspettarsi di trovarla a braccia aperte ad aspettare solo lui? A causa di Ainter le aveva detto le peggiori parole del mondo…e lei non se le meritava affatto. E poi si sa…le parole fanno male…

Ha un figlio…ha fatto un figlio con Soichiro…

Era un incubo. Cosa gli restava da fare adesso? Vivere la sua vita forse…già, quale vita? Non si ricordava più neanche cosa voleva fare nella vita, e pensare che prima di partire per quattro anni, aveva le idee così chiare…sposare lei…avere una famiglia…scrivere libri…

Quale vita doveva vivere adesso? Avrebbe fatto prima a suicidarsi…

O forse poteva combattere…già combattere…ci aveva provato…ma con quale diritto le aveva detto di amarla? No…forse era meglio tornare all’ipotesi suicidio. Non avrebbe mai pensato di tornare a quel punto, ma senza di lei, si rese conte che non era nulla…niente…un uomo distrutto.

TK –“ Mi ammazzo…mi ammazzo…per rabbia, per vendetta, per quello che volete…”-

Prese il coltellino svizzero che portava nella tasca. Lo aprì lentamente…con cura…

Era notte…era buio…nessuno l’avrebbe soccorso…la mattina dopo l’avrebbero trovato dissanguato davanti a quella stessa panchina che era stata teatro dei momenti più felici della sua vita. Solo una mossa…un taglio forte.…preciso…profondo…e cominciò a vedere il suo sangue illuminato dal lampione…

Scorreva tutto così veloce…

  
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