TRA TETSUYA E DOREMė NON ERA CAMBIATO NIENTE EPPURE ERA PASSATO UN MESE DA QUELLO CHE ERA SUCCESSO, DOREMė  NON SI VOLEVA FIDARE E TETSUYA NON VOLEVA MOLLARE.

 

Quella mattina Doremė era particolarmente stanca non voleva saperne di alzarsi dal letto.

Tetsuya al contrario suo si era giā alzato da un'ora.

Era davanti al fioraio stava aspettando che aprisse.

Nel frattempo Doremė si era vestita e truccata, scendeva per far colazione al bar con Marina.

Da due settimane non aveva pių grave; avuto notizie delle altre, era tutto cosė strano.

Doremė aveva smesso di collegarsi tutte le sere, aveva sempre molto da studiare e stava sempre meno in casa, si era fatta dei nuovi amici, aveva un suo gruppo grazie a Marina che le era stata vicino.

Erano le 7 : 40 e il fioraio aprė Tetsuya si fiondō dentro.

 

Sign : ''Buongiorno ragazzo, non mi hai dato nemmeno il tempo di togliermi la giacca, era da tanto che aspettavi?''

T : ''Mezz'ora signore, mi scusi.''

Sign : ''Oh ma non fa niente, che posso fare per te?''

T : ''Vorrei un mazzo di fiori e insieme un girasole.''

Sign : ''sono per la tua ragazza?''

T : ''Magari.. sono per una persona da cui voglio farmi perdonare''

Sign : ''Son sicuro che se le dici quanto hai aspettato stamattina ti perdona senza pensarci''

T : ''Non č cosė semplice''

Sign : ''Capisco.. ma si risolverā ragazzo. Arrivederci.''

T : ''salve''

 

Quando Tetsuya arrivō Doremė era giā in classe che leggeva la lezione del giorno.

Doremė lo vide entrare e vide quel mazzo di fiori.

Prese il cellulare e mandō un messaggio a Marina che era all'ultimo banco nella fila centrale.

 

''Mentre chiede perdono a me porta i fiori ad un'altra''

Marina : ''Magari sono per te''

''Cos'č una battuta??''

 

Non ricevette risposta dalla sua amica perchč entrō subito la professoressa di inglese.

''Ragazzi so che č presto ma per come la vedo io per farvi parlare bene l'inglese bisogna farvelo fare 24 h su 24 cosė ho chiesto in consiglio di potervi portare due settimane a Londra e loro hanno accettato.

Partiamo tra una settimana, portatemi entro dopodomani tutte le manleve firmate''

 

La classe scoppiō in un boato, erano tutti sorpresi e felici, sembrava un sogno.

La professoressa ricompose tutti e iniziō a fare le sue due ore di lezione.

Dopo le due ore c'era ginnastica, Tetsuya scappō al campo da calcio con gli altri compagni.

Le ragazze andarono a cambiarsi nello spogliatoio.

Doremė andō verso il suo e li vicino c'era il mazzo di fiori con un bigliettino.

''Per Doremė'' lo aprė.

 

''Ciao Dojimi, non so pių cosa fare per farmi perdonare, penso che questa sia l'ultima idea che mi sia rimasta. Tetsuya.''

 

Marina che era dietro di lei lesse tutto. ''In effetti ha provato di tutto e tu non l'hai calcolato per un mese.''

Doremė : ''Giā.. son stufa pure io''

 

Doremė uscė dallo spogliatoio e lo vide alle prese col pallone come sempre.

Da quando avevano avuto quella discussione lei rimaneva a studiare in classe con Marina e lo guardava sempre dalla finestra, migliorava di giorno in giorno.

Ginnastica era molto libera i ragazzi giocavano a calcio e le ragazze a pallavolo.

Ma Doremė non ne aveva voglia era rimasta a guardare Tetsuya.

Marina la chiamō un paio di volte ma lei fece finta di non sentire.

Passarono le due ore, i ragazzi uscirono dal campo complimentandosi a vicenda per la partita.

Doremė corse incotro a Tetsuya con un dito puntato ''Tuuuu, razza di stupido non ti avevo detto di lasciarmi in pace?? perchč non lo vuoi capire??''

Si fermarono tutti a guardare..Tetsuya non sapeva che dire ma subito dopo Doremė lo prese per il colletto della maglia e lo baciō, davanti a tutti.

Tetsuya non ci pensō due volte, mise le sue mani sui suoi fianchi e rispose appassionatamente al bacio.

Erano tutti intorno sbalorditi, le ragazze iniziarono ad applaudire e urlare ''Che cariniii, che dolci, che cosa romantica'' e i maschi dietro con un coro di fischi.

Suonō la campanella dell'uscita Doremė corse nello spogliatoio si rivestė e mise la tuta nello stipetto.

 

Marina : ''Oh amica mia sei stata grandiosa, una scena romanticissima''

Doremė : ''SISISISISISISI AHISUOSOBAIAONA son contentissima, non hai idea''

 

Tetsuya la aspettava fuori appoggiato al muretto.

 Doremė : ''sapevo che mi avresti aspettata''

 

Tetsuya le mise le mani tra le guancie e la baciō.

 

Doremė : ''Perchč un girasole?''

Tetsuya : ''Perchč mi sa di allegro, come te piccola Dojimi.''

 

Doremė lo abbracciō forte forte a sč e lui ricambiō.

 

Tetsuya : ''Ti starō sempre vicino''

 Le prese la mano e la accompagnō a casa.

Doremė era felice come non mai.

Era in assoluto il suo giorno pių bello.

Non se lo sarebbe mai dimenticata.

Era proprio l'ora di dire ADDIO al passato.

Tetsuya era il suo presente ora.