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Autore: Ami For a Dream    19/04/2012    1 recensioni
Scuoiata viva, lacerata cosparse le sue ceneri, seppellito il suo cuore.
Sorgo sopra, alto sopra e vedo..
Prega il tuo dio, apri il tuo cuore. Qualunque cosa tu faccia, non aver paura dell'oscurità... copri i tuoi occhi, il diavolo dentro.
Genere: Malinconico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jared Leto, Nuovo personaggio, Shannon Leto, Tomo Miličević
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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Night of the Hunter

Chapter III

 

 

Sento un suono confuso, cercare di farmi uscire dal sonno in cui sono caduta.

“ No warning sign
  No Alibi
  We faded faster than the speed of light
  Took our chance
  Crashed and burned
  No we'll never ever learn “

Allungo la mano verso il comodino e afferro il cellulare, subito rispondo alla chiamata.

« Pronto » biascico passandomi una mano sul volto.

« Dove sei? »

Jared? Guardo l’orario sul display del telefono, le nove del mattino, sospiro.

« A letto.. » rispondo mettendomi a sedere, mentre con la mano libera, sistemo un poco i lunghi capelli portandoli indietro.

« mh.. di quale casa? »

Ora mi sta scocciando, sa che ieri ho lavorato, che ho fatto tardi e mi viene a svegliare a quest’ora del mattino, facendo anche lo spiritoso.

« Jay, mi dici che vuoi a quest’ora? sono a casa a letto, ieri ho lavorato se non ricordi.. »

Lo sento soffiare una risata nella cornetta e il mio cuore si ferma.

« Sono fuori casa tua, mi apri o devo andare via? »

Mi alzo dal letto, gettando il lenzuolo a terra per precipitarmi alla finestra; da qui riesco a vedere la sua figura di fronte al cancello che si volta verso di me, alza la mano che tiene un sacchettino di carta bianco per salutarmi.

Istantaneo un sorriso si impossessa delle mie labbra, lo saluto a mia volta senza proferire parola.

« Scendo » dico poi.

« Ok » risponde, prima di terminare la chiamata.

In tutta fretta scendo le scale ed apro il cancello premendo il pulsante di apertura, così raggiungo la porta ed apro anche questa.

« Buongiorno » mi dice entrando in casa.

« Buongiorno » rispondo sorridente.

« Siamo sempre suscettibili la mattina è? » la risata che esplode, cura le mie ferite.

« Ero nel bel mezzo di un sogno » gli faccio presente, rubandogli la busta di carta dalle mani.

I suoi occhi si sbarrano scherzosamente « Golosona » mi ammonisce.

Do un’alzata di spalle, raggiungendo la cucina e versandomi un bicchiere di latte fresco.

« Almeno era bello? » mi chiede raggiungendomi in cucina.

« mh » cerco di parlare con la bocca piena.

Lui sorride di nuovo « Ingoia prima, altrimenti soffocherai »

Faccio come dice e quando ho la bocca libera continuo « Bellissimo, c’era un uomo meravigliosamente bello » non è assolutamente vero, ho dormito male per tutte le cinque ore che ho passato a letto.

« Quindi ero io » fa lui con aria risoluta.

« No » gli faccio la linguaccia.

« Cattiva » ride.

In tutta risposta, continuo a mangiare la ciambella che ha comprato appositamente per me.

« Dai che ci fai qui Jay? »

« Visita di cortesia.. »

« Alle nove di mattina »

« Sì, perché no? »

« Vallo a raccontare a qualcun altro che non ti conosce » mi impossesso della sedia di fronte la sua.

Poggio i gomiti sul tavolino e adagio il mento sulle mani, i miei occhi non schiodano dai suoi; anche se è difficile reggere il confronto con quei lucenti zaffiri.

« Dov’è la tua macchina? » mi chiede all’improvviso.

Resto un secondo interdetta dalla sua domanda, poi ricordo che ieri sono corsa via a piedi, dimenticandomi totalmente dell’auto.

Abbasso gli occhi al tavolino, poi li rialzo nei suoi; spero che questa incertezza non mi costi cara.

« Fuori il ristorante » dico sicura, fin qui è facile.

Aggrotta le sopracciglia « Come mai? »

« Ieri notte non voleva saperne di partire, quindi l’ho lasciata lì.. oggi vedrò di andarla a prendere con mia sorella »

« Ti ci porto io, senza che chiami tua sorella »

Perché deve sempre offrirsi volontario?

« Ma no Jay non ti preoccupare » tento.

« Scusa Kate, io sono già qui, tua sorella la devi chiamare e deve venire fin qui per poi portarti al ristorante… » innegabilmente ha ragione.

« Va bene » mi arrendo « Mi preparo allora »

« Non ho fretta » mi avverte, mentre mi segue al secondo piano.

Entro in camera da letto ed ignorando sia Jared che i vestiti che indossavo ieri sera, entro nel bagno per la doccia mattiniera.

Dopo una decina di minuti esco dalla doccia, tanto i capelli sono puliti e non necessitano di essere lavati.

Appena esco dal bagno vedo Jared seduto sul mio letto ed in mano tiene la mia maglia, quella che avevo ieri sera.

« Ora mi raccogli i vestiti da terra? » gli chiedo ridendo.

Lui resta serio, come se stesse pensando a qualcosa di molto importante.

« Forse non sono affari miei… » inizia ed io già mi sento in soggezione, che avrà in mente questa volta?

Resto immobile, aspettando che continui.

« Con chi sei stata questa notte…? »

I miei occhi scendono alla maglia che tiene stretta in mano, per poi risalire ai suoi occhi. Il battito cardiaco accelerato, posso sentire anche le prime gocce di sudore cercare di affiorare; così come i ricordi di ciò che è accaduto ieri sera.

« Sa di uomo.. » continua.

« Immagino.. Tomas mi ha abbracciata ieri sera, gli ho chiesto come sta il padre.. »

« Ah.. come sta? » cambia discorso, credo di essere stata brava.

« come uno che ha il morbo di Alzheimer » mi avvicino all’armadio per scegliere cosa indossare.

Sento il suo profumo inondarmi i sensi e subito dopo il suo corpo, venire a contatto con la mia schiena.

Avvicina il volto al mio orecchio prima di parlare, solleticandomi con il respiro.

« Dovresti fare sesso più spesso, mi stai diventando una zitella acida.. »

Chiudo gli occhi, cercando di calmare sia il mio cuore che il respiro; sta diventando sempre più difficile controllare le emozioni che provo per lui. Questa nostra profonda amicizia non mi è d'aiuto, anche se volessi non potrei mai allontanarmi molto da lui e da Shannon, però stare a stretto contatto con lui, è egualmente difficile. Lentamente mi sto dividendo in due, la parte di me che lo vuole alla follia e l'altra, più razionale, che vorrebbe avere un po' di pace lontano da lui.

« Spiritoso! » cerco di scherzare anche io.

« Non sto affatto scherzando.. da quand'è che non hai un uomo? » ridacchia senza spostarsi di un solo millimetro, a questo punto vorrei gridargli che ultimamente non riesco a stare con nessuno proprio per colpa sua, ma taccio.

« E Mike? »

« Era almeno sei o sette mesi fa! » ribatte pronto.

« Guarda Mr. Leto, che non sono tutti affamati di sesso come te » faccio finta di scegliere i vestiti, ma il mio cervello è da tutt'altra parte.

Mi giro verso di lui sicura di avere la vittoria in mano, ma ciò che vedo mi fa intendere tutto il contrario. I suoi occhi cristallini che mi fissano, con quell'espressione che so usa per rimorchiare, come se ti guardasse in fondo l'anima e ti mangiasse viva.

Non schioda nemmeno quando tento di spostarlo, non è difficile per lui contrastarmi.

« Guarda che con me non attacca » so che sta solamente giocando, ormai sono abituata a queste cose. Solo che sono cambiata io nei suoi confronti, ma lui non può saperlo.

« Ah no? » a che livello di sensualità può arrivare la sua voce? Sicuramente, troppa.

« No.. » non c'è più certezza nel mio tono.

« Stai cedendo e non ti ho nemmeno toccata Katy » sorride sghembo.

« Non chiamarmi Katy e non fare il gradasso Leto » di nuovo tento di scherzare, ma una strana e fastidiosa sensazione si annoda nel mio stomaco.

Sento che mi sta mancando l'aria, ho bisogno di respirare.

« Che hai? » la sua voce allarmata.

« Niente.. »

« Ti senti poco bene? Sei tutta bianca... »

Mi prende per le spalle e mi aiuta a raggiungere il letto, dove mi siedo; la testa mi gira velocemente e la nausea non tarda ad arrivare.

« Vuoi un bicchiere d'acqua? » Jared è inginocchiato di fronte a me.

« No.. ora passa, è un giramento di testa »

« Meglio che bevi » fa per alzarsi ma la mia mano è più veloce, afferro il suo polso stringendolo forte.

« Resta qui.. » lo imploro.

« Ok tesoro, sono qui... »

Attendiamo alcuni minuti in silenzio, fino a che la testa non smette di girare e il respiro non torna normale.

Apro gli occhi e ad attendermi trovo il volto preoccupato di Jared, mi dispiace sempre vederlo così.

« Scusa.. » sussurro.

« Scema.. se non cominci a mangiare come si deve e a riposarti, ti prendo a calci.. » mi sgrida bonariamente.

« Ho appena ingurgitato una ciambella enorme, non mi sembra che sto morendo di fame.. è questo caldo infernale che mi uccide... » non è vero, sono i ricordi di ieri sera, il terrore che ho provato e che mi ha assalita all'improvviso; questo è stato a farmi stare male, ma non voglio che lui lo sappia.

« Bene, ora mi vesto e andiamo a prendere questa benedetta macchina » sorrido alzandomi.

« Fai piano »

« Ok.. »

 

 

« Ti giuro che ieri non voleva accendersi » ribadisco il concetto per l'ennesima volta.

« Ma se è partita subito! » continua per la sua strada Jared.

« Forse era l'umidità » tento.

La sua occhiata è tutto un programma.

« Sei tu che sei imbranata » mi prende in giro.

Scoppio a ridere « Ok, hai vinto. Ora torniamo a casa? » ho paura di incontrare Tomas, anche se questa sera lo dovrò comunque vedere a lavoro.

« Perché tutta questa fretta? » mi chiede guardandosi intorno.

« Perché qui ci passo già fin troppo tempo.. » gli faccio notare.

Soppesa la mia risposta e alla fine cede ad una risata « Hai ragione, andiamo! » dice donandomi una pacca sulla spalla.

« aia! » mi lamento.

« Come sei delicata » sorride ancora lui, quel sorriso che lo fa sembrare un bambino e per l'ennesima volta mi sciolgo, cedendo al lato dolce che lo contraddistingue.

Salgo in macchina, tentando per quanto mi è possibile, di non pensare a Jared, la prima cosa che faccio è accendere lo stereo, una cosa automatica ormai.

  Your defenses were on high
   Your walls built deep inside
   Yeah I'm a selfish bastard
   But at least I'm not alone “

Anche attraverso la musica riesce a leggermi dentro, anche se sono pienamente cosciente che non pensava a me quando ha scritto questa canzone; che probabilmente l'ultimo suo pensiero ero in quel preciso istante. Ma ogni testo, ogni nota, ogni parola è come se l'avesse scritta guardandomi dentro l'anima. Questo è il potere di Jared, riuscire grazie alla musica, a farti capire di non essere sola, di essere capita.

Quelle mura sono cadute da tempo ormai, quando ho permesso alle sue mani di arrivare al mio cuore. Io, quella ragazza che non capiva perché tutte le ragazze che conoscevo volessero uscire con lui, anche sapendo benissimo che sarebbe stato solo per il tempo di un eiaculazione. Per poi diventare la ragazza che capiva che a quella bellezza, era difficile opporsi, resistere. Infine la donna che sono ora, innamorata persa del Jared che pochi conoscono, ma che vorrei tutti potessero vedere. Non voglio essere la protagonista di una squallida notte, piuttosto preferisco vivere il resto dei miei giorni nell'ombra; a leccare le ferite auto inflitte.

“ Is this the only evidence that proves it
  A photograph of you and I
  Was it a dream?
  Was it a dream?
  Is this the only evidence that proves it
  A photograph of you and I
  A photograph of you and I
  A photograph of you and I “

Osservo la città in movimento e assolata che mi circonda, davanti a me l'auto di Jared percorre tranquilla e sicura la strada che ci separa da casa. Questa è una delle eccezioni che Jared fa, in genere non ama uscire in macchina, la bicicletta è il suo mezzo di trasporto ideale; per non inquinare troppo.

Mi chiedo quanto io sia stata cieca in tutti questi anni, se davvero non lo amavo o, se continuavo a fare finta di nulla, nascondendo la testa sotto la sabbia, certa che lui non mi avrebbe mai vista diversamente dall'amica di una vita.

Perché se vivere così fa male, un suo rifiuto sarebbe mille volte peggio; come potrei restargli a fianco dopo una cosa simile?

Finalmente raggiungiamo casa, ma mentre io parcheggio vedo Jared restare in macchina con il motore acceso. Una volta che ho parcheggiato bene mi avvicino e lo vedo al telefono, è così assorto che non si accorge di me.

« Ok tesoro, arrivo tra poco dammi dieci minuti » la sua voce è così dolce, un tono che non ho mai sentito indirizzato a me.

« Anche io ti amo... a dopo.. »

Una coltellata in pieno petto mi avrebbe fatto meno male, immagino anche che starei meglio persino tra le fiamme dell'inferno che in questo momento di fronte  a lui, che si volta verso di me con un sorriso dolce stampato in volto.

È innamorato. Ora lo so. Ora ne sono certa. E fa male. Dannatamente male.

« Mi perdoni se scappo? » mi chiede.

« Certo, tranquillo vai.. » sorrido, falsa come non sono mai stata in vita mia; come lui non avrebbe mai voluto che fossi nei suoi riguardi.

Resto ferma sul ciglio della strada, mentre lo vedo allontanarsi con la sua auto. Ma questa volta non è come tutte le altre, non sta andando via per poi tornare da me; questa volta andrà via per sempre lontano dal mio cuore.

Sapevo che sarebbe arrivato questo giorno, che prima o poi si sarebbe innamorato di qualche ragazza; ma pensavo che quel giorno sarei stata felice per lui. Mentre ora mi ritrovo a piangere, alla luce del giorno accecante, senza nemmeno un paio di occhiali da sole a coprire le lacrime.

Rientrando a casa spengo il cellulare, non voglio sentire niente e nessuno; solo di una cosa necessita il mio animo. Mi avvicino allo stereo, unica fonte di felicità apparente. Premo play e la casa viene inondata dalla sua voce, unita alla chitarra di Tomo e la batteria di Shan. Li amo, con tutta me stessa, anche prima di amare Jared e sicuramente, per il resto dei miei giorni.

Alzo ancora di più il volume, fino a che non sento vibrare i timpani, fino a che nella mia cassa toracica non sento le vibrazioni provocate da loro. Ora mi sento meglio, come nuova, risanata dall'interno, come se niente e nessuno potresse farmi del male.

“ Try and stop me
Try and save me
I want to fall...
Try and cross me
Take me, tease me
I want to fall
I want to fall
I want to fall...
I want to fall
I want to fall
I want to fall... “

 

 

 

Note:

La suoneria del cellulare di Kate è ovviamente “ Alibi ”

“  Nessun segnale d’avvertimento, nessun alibi
Stiamo svanendo più veloci della velocità della luce
Abbiamo colto le nostre occasioni
Siamo caduti e ci siamo schiantati
No, non impareremo mai “

 

 

Mentre la canzone che ascolta è “ Was It A Dream? “

 

“Le tue difese erano alte
Le tue mura costruite in profondità
Sì sono un egoista bastardo
Ma almeno non sono solo “

 

“ E’ questa l’unica prova che lo dimostra
Una fotografia di me e di te
Era un sogno?
Era un sogno?
E’ questa l’unica prova che lo dimostra
Una fotografia di me e di te
Una fotografia di me e di te
Una fotografia di me e di te “

 

Ed in fine l’ultima “ Buttel of one “

 

“ Cerca di fermarmi
Cerca di salvarmi

Voglio cadere…

Cerca di attraversarmi
Prendimi, tormentami

Voglio cadere…

Voglio cadere…

Voglio cadere…

Voglio cadere…

Voglio cadere…

Voglio cadere… “

 

 

 

 

 

 

   
 
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