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Autore: Alice Cullen Elis    19/04/2012    0 recensioni
La mia vita? è una successione di disastri, delusioni, problemi... insomma è qualcosa di particolarmente incasinata.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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My damned life because of you.

 

life is a threat
stabs
shoulders
when you least
expect it.


 

 

5. Amori non contraccambiati


 

<< Ti sei mai sentita come se la persona che ti piace non ti guardi? >> mi chiese Federico, mentre stavo sfogliando i suoi 

numerosi dischi rock, alzai lo sguardo e lo fulminai da sotto la frangia << Ok, forse era l'ultima domanda da porti >> disse

con uno pseudo sorriso, continuavo a cercare l'album dei Nirvana ma non lo trovavo, ricordavo bene una loro canzone

l'avevo ascoltata a Halloween << Quindi ti è capitato... >> insistette Federico, a quel punto sbottai << Sì, Federico mi è

capitato, mi capita ogni volta che vedo Silvio, ogni volta che cerco il suo sguardo non lo trovo, adesso possiamo cambiare

argomento?! >> dissi alterata, Federico annuì, dopo andammo giù in cucina a cucinare i biscotti, combinammo un macello,

mentre stavo aggiungendo lo zucchero all'impasto Federico mi continuava a parlare di sé, e di come aveva passato il

weekend << Secondo te io sono carino? >> mi rivolse la domanda in modo inaspettato << Io punto più altro >> lo presi in

giro facendogli la linguaccia, lui di romando mi lanciò della farina << Dai veramente secondo te sono carino? >> mi chiese

tremante << Federico, ma tu per me sei solo un amico, non puoi essere qualcosa di più >> dissi << Perché non posso, perché

pensi ancora a Silvio?! A lui che ti ha fatto soffrire, ma a lui e tutto concesso vero! Sono sicuro che se adesso lui ti

chiederebbe di mettersi insieme a lui diresti di sì senza pensare! Dì che è così, vero! >> mi fece una scenata isterica davanti

a me, ero terrorizzata, dopo qualche secondo di esitazione, regnava intorno a noi un assoluto silenzio, ci guardavamo negli

occhi, i miei ormai rigati dalle lacrime, sentivo scendere giù per il mio viso il mascara; mi voltai e corsi per le scale per

prendere la mia borsa e il soprabito bianco, mentre prendevo sentivo Federico salire le lunghe scale di legno, corsi giù, ma

Federico mi bloccò il passaggio con le sue braccia incominciai a urlare << Lasciami stare! Non voglio assolutamente niente

a che fare con te! Mai più! Non mi toccare! Ti ho detto di mollarmi! >> continuai a strillare << Vale scusami, non sapevo

quello che stavo dicendo >> cerco di scusarsi Federico << No! Eri pienamente cosciente di quello che dicevi si leggeva nei

tuoi occhi! >> incomincia a tirargli deboli pugni sul braccio, alla fine non per il dolore fisico ma per la frustrazione mi

lasciò andare,corsi giù dagli ultimi scalini, e uscì dalla porta d'ingresso, per poi sbatterla. Corsi sotto la pioggia, non sapevo

dove stavo andando, ma continuavo a correre, sentivo le persone spostarsi al mio passaggio, corsi finché la pioggia non si

fece più insistente, a quel punto mi fermai, mi guardai intorno cercando, invano, di capire dove mi trovavo; capì che mi

trovavo vicino al bar dove lavorava come cameriera Jessica, mi precipitai dentro, e mi accorsi che nel bar c'era poca gente,

una coppietta di vecchietti e un ragazzo da solo che prendeva un caffè, Jessica lo stava servendo << Pensavo rimanessi sotto

la pioggia >> disse Jessica, con gli occhi ancora arrossati corsi verso di lei, e l'abbracciai, mi lasciò sul suo petto, mentre

mi accarezzava i capelli umidi, << Cos'è successo? >> mi chiese comprensiva, mi avvicinai al suo orecchio bisbigliando

quello che era successo, quando finì il racconto, il ragazzo seduto dietro di noi si alzò ci venne incontro << Desidera il

conto? >> chiese cortesemente Jessica, ma quel ragazzo scosse la testa, infilò la mano nella tasca e mi porse un fazzoletto, lo

accettai << Mi chiamo Alessandro >> si presentò con una voce molto attraente, mi porse la mano quando, aveva un stretta

forte e sicura << Io sono Valentina >> dissi, aveva dei bellissimi occhi color ghiaccio, era muscoloso, aveva un camicia

nera che risaltava il suo corpo perfetto, mi fece gesto di accomodarmi << Non vorrei creare disturbo >> dissi timida <<

Figurati >> mi disse sorridendo, mi accomodai difronte a lui, era un bel ragazzo, aveva all'incirca diciannove anni parlammo

per due ore, mi chiese cosa mi piaceva leggere, la mia musica preferita, il cibo che adoro e quello che odio, mi chiese della

mia vita, e io feci lo stesso, dopo un po' gli arrivò una telefonata, era una donna, il suo viso prima rilassato si fece arrabbiato

“ Ascolta Claudia, non voglio ad avere più niente a che fare con te, mi hai capito?!” disse Alessandro, dall'altra parte del

telefono si sentì un singhiozzo, e poi una frase “ Non volevo, scusami, io amo solo te, perdonami, anche Luca vorrebbe il tuo

perdono!” disse Claudia piangendo “Vedo che Luca è ancora con te, ascolta oramai tu e Luca mi avete tradito e non voglio

più niente a che fare con voi due, digli a Luca che lo credevo il mio migliore amico” e dicendo questo Alessandro riattaccò

violentemente; << Scusami >> mi disse sfoderando il suo sorriso << Figurati, non ti preoccupare >> dissi sincera << Se non

ti sembro troppo invadente, potrei chiederti chi era? >> chiesi super imbarazzata, mi rendevo conto che fosse una domanda

molto personale, aggiungendo il fatto che ci consociavamo solo da due ore << Certo, era la mia Ex, si chiama Claudia, ci

siamo lasciati perché l'ho trovata a letto con il mio migliore amico
Luca >> disse deluso piegando la testa << Oh, mi dispiace >> Alessandro, alzando la testa mi guardò con uno strano scintillio negli occhi color ghiaccio << Vale, devo chiederti una cosa >> annunciò sorridente << Cosa posso fare? >> chiesi incuriosita << Vedi c'è una festa ogni anno a cui partecipano le persone importanti di dove lavoro io >> disse con foga << Che lavoro fai? >> chiesi curiosa << Lavoro in una casa discografica >> disse orgoglioso << Wow >> dissi stupita << Comunque stavo dicendo...in questa festa bisogna andare in coppia contavo su Claudia ma dopo quello che è successo per niente al mondo andrei con lei, quindi visto che sono sprovvisto di compagna mi piacerebbe che tu mi accompagnassi, che ne dici? >> chiese speranzoso, non sapendo cosa dire guardai Jessica, che da dietro il bancone continuava a scuotere il capo in senso di approvazione << Va bene, dimmi solo cosa devo fare! >> dissi allegra.


 

Ciao a tutti scusate se non ho postato prima ma ero impegnato spero vi piaccia P.S. Alessandro è davvero bello!


 

  
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