EPILOGO
Un’immensa distesa verde
piena di piccoli laghi. Psyche si era immaginata una cosa del genere, l’arrivo
al Giardino non la stupì. L’avevano accolta un druido dai lunghi capelli e barba
bianchi di nome Merlino e un altro druido dall’espressione un po’ arcigna.
Guardandosi intorno vedeva tutti questi giovani demoni impegnati in varie arti,
pensò che alla fine sarebbe diventata un druido anche lei. L’idea non le
piaceva. Non riusciva convincersi
di quello che le era successo, il funerale di Derek qualche ora prima l’aveva
privata di ogni gioia e predisposizione alle belle
sensazioni.
«Vieni, Psyche, ho una cosa
da mostrarti…» le disse Morgan conducendola verso un gazebo decorato da numerose
ghirlande. Lei lo seguì riluttante, non l’aveva ancora
perdonato.
«Non credo che mi troverò
bene qui…» sussurrò al druido raggiungendo la struttura.
«Io invece credo di sì.»
obiettò il vecchio dipingendo un sorriso sulle proprie
labbra.
Psyche non capiva come
poteva essere così felice, lei avrebbe voluto morire. Se non l’aveva fatto era
solo perché non era di natura mortale. «Girati…».
Psyche si voltò quasi per
costrizione…e allora sentì la gioia più grande invaderle tutto il corpo. Derek
era lì, in carne ed ossa, vivo, e le sorrideva.
«Sorpresa!» esclamò il
ragazzo allargando le braccia per accogliere la ninfa che gli saltò in braccio
piangendo di felicità.
«Ma…io…tu…».
«Ero morto, lo so…ma era
tutto calcolato. Quando n protettore muore arriva anche lui al Giardino, è come
un paradiso creato apposta per noi. L’unica clausola è che devo essere ucciso da
un demone e quindi ho pensato bene di cogliere la palla al balzo! Tanto sapevo
che ti avrei ritrovata qui.» spiegò Derek accarezzando dolcemente una guancia a
Psyche.
«Perché non me l’hai
detto???» chiese lei contrariata.
«Perché volevo che fosse
una sorpresa…e volevo vedere come reagivi.» decretò lui.
«Ma perché proprio con
Lucifero dovevi?» domandò ancora Psyche.
«Perché uno come me deve
uscire di scena con un gran finale.».
THE
END