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Autore: Bellatrix Malfoy    14/11/2006    16 recensioni
Pansy Parkinson perde una scommessa e deve imparare a volare da Potter, che detesta con tutta se stessa.
Riusciranno i due a sopravvivere l'uno all'altra?
Genere: Romantico, Commedia, Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ginny Weasley, Harry Potter, Ron Weasley | Coppie: Draco/Hermione, Harry/Pansy
Note: OOC | Avvertimenti: Spoiler!
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Destinazione Paradiso

Hola gente! ecco a voi l'8 chappy!

spero proprio che vi piaccia! Stavo pensando, siccome questa storia si preannuncia lunghetta, di aggiungere un'altra coppia alla ff, voi che dite...

Una Ginny/Draco

Una Draco/Hermione

Una Ron/Hermione

Votate! E fatemi sapere! (Io sarei molto più propensa per una delle ultime due! la prima coppia proprio non la reggo! scusate...)

E ora, vi lascio al chap! (Buona lettura...e fatemi sapere!) ^^

 

 

 

CAPITOLO 8: Smells Like Teen Spirit

 

Wake up in a dream
frozen fear
all your hands on me
I can't scream

Evanescence- Snow White Queen

 

"Sapevo che sarebbe successo!" urlò Ron, complimentandosi con l'amico.

Harry gli aveva appena raccontato di essersi messo con Ginny, la sorella del rosso...e in parte, avrebbe creduto che Ron se la fosse presa...invece sembrava contento.

"Davvero? Te l'ha detto la Cooman?" domandò Harry, versandosi del succo di zucca.

Erano entrambi in Sala Grande, ma di Hermione non c'era traccia.

"Tu piuttosto...ho saputo che hai lasciato Lavanda!" continuò Harry, ammiccando alla giovane dall'aria smorta a e funebre, poco distante da loro.

"Saputo? Più che altro si è sentito..." ribattè Ron, rabbrividendo al ricordo delle sue urla disperate.

"Già...Cioè, io sinceramente non ho sentito molto le sue grida affrante..."

Ron lo guardò scettico, inarcando un sopracciglio.

Harry sorrise, alzando le mani in segno di resa. "Ok, si...l'ho sentita...ma che cosa le hai detto?"

Ron sembrò pensarci su, mentre raccontava.

"Bè, non mi ricordo molto...le ho detto che non eravamo fatti per stare insieme...e roba del genere!!"

"Oh" mormorò Harry, stupidamente. "Semplice, ma efficace!"

Ron lo guardò. "Già...efficace, di sicuro..."

"Potter!"

Harry si voltò, sentendosi chiamato.

"Oh, no!" gemette.

Pansy Parkinson seguita da Millicent Bullstrode, stava vendendo proprio verso la loro Tavolata.

Parecchi Grifondoro, alzarono le loro testa dai piatti per guardarle.

"Parkinson!" la salutò Harry, lanciando a Ron uno sguardo disperato. "Cosa vuoi, Parkinson?" si intromise Ron, scocciato.

"Nulla, Weasel...solamente complimentarmi con Potter! Ho saputo del tuo fortuito ricongiungimento con la Piattola!"

"UNO, Lei si chiama Ginny, non Piattola! DUE, si ci siamo messi insieme! TRE, nessuno ti ha chiesto di farmi le congratulazioni! E comunque...come diavolo fai a saperlo?" ribattè Harry irato, precendo Ron.

Pansy sorrise, per niente turbata. " Andiamo, Sfregiato! La gente mormora a scuola...e comunque, chi non perderebbe mai un pettegolezzo che riguarda Harry Potter? Strana cosa, tuttavia...non sta Dean Thomas?"

Harry sospirò irritato.

"Stava...con Dean Thomas! Si sono mollati...è un vero peccato che non l'abbiano deciso, quando tu avevi fatto quella stupida scommessa...almeno mi sarei risparmiato di insegnarti come si monta una scopa!" soffiò Harry, sapendo di farla irritare.

"Tu...cosa? Era questo che dovevi dirgli nello spogliatoio?" chiese Ron, impallidito voltandosi verso Pansy.

"Esatto, Weasley! Finalmente ci sei arrivato! Hai vinto mille galeoni! Ti servirebbero proprio!"

"Ah, ma che spiritosa!"

"Comunque..." sussurrò lei, voltandosi nuovamente verso Potter. "Non prendere impegni con la tua....ehm, ragazza, oggi pomeriggio! Verrò a prenderti davanti al Dormitorio di Grifondoro alle 5 in punto!" e detto questo, si allontanò facendo segno alla Bullstrode di seguirla.

Harry e Ron la guardarono allontanarsi.

"Tu...ehm...tu ci vai?" chiese Ron, incerto.

"Ho forse scelta, Ron?" domandò Harry, tornando sul suo porridge. "Quella è capace di farmi a fette e seppellirmi nella Foresta Proibita, facendolo passare per un incidente!"

Ron deglutì.

 

 

"Ma dai, con la Weasley?" stava dicendo Malfoy, sfogliando una rivista di Quidditch rubata ad un Grifondoro del 4° anno.

"Si..." fu tutto quello che riuscì a dire Pansy. Non aveva mai odiato Ginny Weasley in vita sua.

Il Perchè...non lo sapeva. Gelosa? Certo che NO!

O si?

"Bè, in parte sapevo che sarebbe successo! Insomma, dai...quei due sembrano fatti proprio per stare insieme! Il Principe e la Piccola Fiammiferaia! Perfetti, no? Sembrano usciti da uno di quei romanzi rosa babbani in stile "Harmony"!" sbottò Theodore Nott, cercando di infiammare un foglietto di pergamena con la bacchetta.

A Pansy non piacque affatto, quel commento. "Theodore, cosa diavolo stai facendo?"

"Niente, perchè?"

"Vuoi bruciarci vivi, per caso?" continuò lei, accennando al suo gesto da piromane.

"No, stavo solo..."

"...E piantala di dire cazzate!" continuò lei alzando la voce, detto questo si alzò, e corse fuori dalla Sala Comune sbattendo la porta.

"Ma che cavolo ho detto?" domandò Nott, con ancora la pergamena e la bacchetta in mano.

"Avrà le sue cose..." provò a dire Draco, guardando le soluzione del suo gioco a Quiz sugli sport magici.

 

                                          

                                       §§§§§§§§§§§§§§§§§§§§             

 

 

Il sole del Pomeriggio riscaldava fiocamente l'enorme Parco della scuola. Due ragazzi, seduti vicino al Lago, sembravano discutere animatamente.

"Come sarebbe, oggi no?" esclamò la piccola Weasley alzandosi dall'erba.

Harry, seduto sotto un albero, rimase a fissarla senza sapere cosa dirle. "Mi dispiace, Gin...mi sono ricordato che devo fare una cosa urgente!"

"Ti sei ricordato?" lo schernì la rossa, sorridendo appena.

Harry si alzò, sgrullandosi i pantaloni, e la raggiunse. "Lo so...sei arrabbiata, insomma...doveva essere il nostro primo appuntamento! Ma vedrai che ci rifaremo!" provò a rassicurarla.

Ginny annuì, dispiaciuta. "Posso almeno sapere cosa devi fare?"

Harry rimase a fissarla un pò, imbarazzato. "Nulla di preoccupante...Organizziamo, ehm...degli schemi per la squadra di Quidditch!"

Il volto di Ginny si aprì in un radioso sorriso. "Allora, vengo a vederti!"

Harry si raggelò all'istante. "Ma no, tranquilla...non occorre! E una cosa lunga...ti annoieresti e basta!"

 

Nel frattempo, non molto lontano dal Parco, una furia corvina si abbatteva su qualunque persona ostacolava il suo passaggio.

Pansy Parkinson correva spintonando chiunque, ignorando i loro turpiloqui.

Un solo obiettivo: trovare Harry Potter.

Poi, eccolo lì, come un miraggio. Un segno del fato.

L'esile figura pieni di libri della Granger, fece la sua comparsa nel corridoio. Molto imbranata.

Il volto contratto in una smorfia. Il passo ne troppo lento ne troppo veloce.

Il passo da verginella.

Pansy, che stava arrivando dalla parte opposta, la raggiunse assumendo un'aria dominante.

"Granger!" urlò.

Hermione alzò lo sguardo, per niente impaurito verso Pansy.

"Oddio Santo! Ci mancava solo lei..." la sentì confutare. Pansy si avvicinò, scuotendo le braccia come un' invasata.

"Ho bisogno di te!" le disse, vergognandosi molto di se stessa. Come sono caduta in basso!

"Merlino...Pansy Parkinson che ha bisgno di me? Ho sbagliato dimensione temporale, per caso?"

"No sei in quella giusta!" annunciò frettolosamente  Pansy. "Devi dirmi dove diavolo è Potter!!"

"Harry?" domandò la Granger, scambiandola per una matta.

"Si! Harry POTTER! Quello con la cicatrice sulla fronte! Gli occhiali! I capelli neri! Che vive in un sobborgo babbano con i suoi zii babbani..."

Hermione la fissò, meravigliata. "Sai molte cose di lui, vedo..." esclamò sarcasticamente.

"Leggo i rototalchi, Granger...e sento quello che dicono a scuola! Mi sai dire ora, dov'è?" ribattè la mora, rispondendo alla provocazione.

"L'ho visto andare nel Parco...ma non era solo! C'era anche Ginny con lui..."

"E ti pareva che la Piattola non poteva mancare!" sussurrò a bassavoce la bella brunetta.

"Cosa vuoi da Harry, Parkinson?" domandò Hermione, guardandola seriamente.

Pansy la fissò intensamente. Cosa voleva da Potter?

Nulla, assolutamente nulla. Avrebbe senza dubbio preferito continuare con la sua vita...frequentare di più le sue amiche, tenere meglio d'occhio il suo ragazzo...e invece!

Se non fosse stato per quella stupida scommessa...Ma perchè proprio lei? Cosa aveva fatto di male?

Era una punizione divina?

Si, era senza dubbio, qualche entità superiore a lei, che si divertiva a giocare.

"Devo parlargli!" rispose semplicemente la mora con voce asciutta. "Ora, se non ti dispiace mezz...Granger, dovrei passare!"

 

In between the cover of another perfect wonder
And it's so white as snow
Running through the field where all my tracks will
Be concealed and there's nowhere to go oh!

 

Red Hot Chilli Peppers- Snow (Ehy oh)

 

 

Non le lasciò nemmeno il tempo di risponderle, o di fermarla. La superò senza tanti complimenti e si fiondò nel Parco.

Un attimo dopo li vide. La scena che gli si presentava di fronte, era degna di ogni situation commedy.

Harry Potter era in piedi, alle sue spalle un grosso faggio metteva in ombra sia la sua figura, che quella della Weasley.

La rossa invece era davanti a lui.

Le braccia incrociate sul petto, e sbuffava. "Si sono messi insieme da un giorno, e già litigano?Dio, Potter...sei incomparabile!" sussurrò Pansy, avvicinandosi a un cespuglio per guardare meglio.

La ragazza si avvicinò di più, cercando di non farsi vedere...cavoli, ma come poteva interrompere una scenetta del genere?

"Lo sapevo che avresti reagito così!" escalmò Harry, sfregandosi la fronte.

"Così come, scusa?" ribattè Ginny, furiosa. Harry scosse la testa con violenza.

"Senti, lasciamo perdere...Non voglio discutere, te l'ho detto! Ti prometto che dopo starò con te tutto il tempo...ok?!"

"Me lo prometti?" ripeté Ginny, puntandogli l'indice contro.

"Ma certo!" rispose Harry, dandole un bacio a fior di labbra. Finalmente, Harry riuscì a separarsi da Ginny, al quale volò dritta verso il Castello con il sorriso stampato sulla bocca.

Harry deglutì, lasciandosi cadere di nuovo sotto l'albero.

Passarono pochi secondi, quando decise di alzarsi di nuovo. Si sgrullò le foglie secche di dosso, e si allontanò anche lui verso il Castello, passando proprio vicino al cespuglio di Pansy.

All'improvviso, qualcosa lo strattonò per la maglietta, trascinadolo fra gli arbusti verdi.

"Ehi...ma che cazz..."

"STA ZITTO, POTTER!" urlò la ragazza, tirandolo giù.

"Parkinson? Che diavolo ci fai nascosta qui dietro?" stepitò Harry, non appena si trovò la faccia della ragazza a pochi centrimetri dalla sua.

"Potter, sai leggere l'ora, suppongo...Vero?" domandò, sbattendogli il quadrante del suo orologio in faccia.

"Si, sono le cinque e un quarto e...Oh, merda...Sono già le cinque e un quarto!!" urlò Harry, guardandola scioccato.

"Già...IO e TE avevamo un incontro...Ricordi?"

Harry non sapeva cosa dire. Rimase semplicemente a fissare la giovane, con una strana espressione indecifrabile.

Poi ad un tratto una fragranza di frutta. Frutta glassata. Come un dolce nettare...

Era inebriante.

Ma da dove veniva?

"Potter, ti sei incantato?" domandò Pansy, sentendo le ginocchia cedergli, per la posizione innaturale dietro al cespuglio.

"Eh? No, scusa...è solo che..."

"Solo che, cosa?" chiese Pansy, cominciando a temere per la sua salute mentale.

"Hai un buon profumo, tutto qui..."

Pansy rimase non poco sconvolta, da quell'affermazione.

Se avesse avuto a portata di mano un telecomando per mandare indietro la scena, avrebbe appurato se quella rivelazione fosse stata realtà, o se se lo era solo sognato.

"Davvero?" chiese lei, sorridendo e scuotendo leggermente i bei capelli nerissimi.

Harry annuì.

Rimasero a fissarsi per qualche istante.

Poi, Pansy tornò seria. "Forse, sarebbe meglio se...andiamo! Ho una penitenza da portare a termine!"

Harry sussultò. "Si, forse..."

"Vieni, muoviamoci..."

Harry la seguì, ancora scosso da quel contatto e da quell'aroma...Oh, merda. Ma come gli era venuto in mente?

Ma che aveva in testa?

Non lo sapeva neanche lui...ma qualunque cosa fosse, gli piaceva.

 

And I forget just why I taste
Oh yeah, I guess it makes me smile
I found it hard, it was hard to find
Oh well, whatever, nevermind

 

Nirvana- Smells Like Teen Spirit

 

  
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