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Autore: AlexCrissColfer    20/04/2012    1 recensioni
Essendo la mia prima FF, ho deciso di costruirla intorno alla mia coppia preferita nel telefilm: Kurt Hummel e Blaine Anderson. Tutta la storia è narrata dal punto di vista di Kurt e parla del suo stato d'animo nel momento in cui si lasciano. Naturalmente ci saranno dialoghi tra i due e diverse situazioni (a momenti quasi imbarazzanti) in cui entrambi si imbatteranno, quindi, sperando di avervi infuso (anche solo minimamente) curiosità, vi auguro una buona lettura chiedendovi anche un minimo di clemenza nelle critiche!
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Blaine Anderson, Kurt Hummel | Coppie: Blaine/Kurt
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 11: Body And Soul
 
Appena uscito dalla porta della sua camera d’ospedale, vidi i suoi genitori parlare con il dottore.
Capii che avevo fatto la cosa giusta. Lo avevo affrontato prendendomi le mie responsabilità. Cosa che aveva portato i suoi frutti: avevo sentito dire di nuovo da quella meravigliosa bocca che lui, il MIO Blaine Anderson, mi amava ancora.
 
Perchè mi sentivo un groppo in gola, allora? Ero sicuro di avergli detto tutto ciò che dovevo, anche se in cuor mio sapevo che non era così. Avevo omesso una frase che avevo studiato nei minimi dettagli, ma che trovandomi davanti a lui non riuscii a dire.
Mi accorsi che un sorriso era spuntato sul mio viso senza accorgermene e che avevo addirittura versato un paio di lacrime, di gioia, naturalmente.
Una volta uscito poi da quel luogo dopo quasi un giorno intero passato con ansia e sonnolenza, guardai Mercedes dormiente che mi aspettava sulle poltroncine e l’orologio: erano le 4 del mattino.
 
Mi ricordai un dettaglio molto importante nel mentre che svegliavo la mia amica: NON AVEVO UNA MACCHINA PER TORNARE A CASA! A quell’ora non avrei trovato neppure un mezzo pubblico disponibile a parte un taxi, ma con 4$ e 99 centesimi non avrei di certo potuto affrontare una spesa per il taxi.
 
Mercedes, in preda al dormiveglia, mi domandò: “beh com’è andata? Come sta?”
Con uno sguardo sorridente risposi “si è appena svegliato e mi ha detto che non ha mai smesso di amarmi.. è il giorno più bello della mia vita!!!”
 
Lei sbarrò gli occhi incredula e mi chiese “e tu cosa gli hai risposto?”
 
“Beh, in realtà mi sono dichiarato per primo io, quindi è stato lui a rispondere a me!” risi come non facevo da tempo e tornai alla mia preoccupazione sul come tornare a casa, però decisi che avrei chiamato Finn.
 
Non avevo assolutamente intenzione di svegliare e scomodare né mio padre né la mia matrigna, quindi chiamai il mio fratellastro che dormiente acconsentì. In circa un’ora riuscimmo a riaccompagnare la mia amica a casa e a tornare nella mia.
 
Mi buttai a capofitto nel mio letto senza fare parola con Finn della mia conversazione con Blaine e dormii convinto del fatto che non mi sarei svegliato prima delle 2 di pomeriggio saltando senza preoccupazioni la scuola.
 
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Dopo le mie parole, Kurt lasciò la mia stanza di corsa. Mi liquidò con un semplice bacio sulla guancia. Quel semplice bacio mi fece rabbrividire. Era tanto che non sentivo le sue labbra a contatto con me e tutto questo mi faceva stare meglio.
 
Avevo dolori forti dappertutto, ma in quel momento riuscivo solamente a pensare a lui.
Era passato abbastanza tempo da permettere ad entrambi di provare a conoscere nuove persone, ma sia io che lui sapevamo che prima o poi ci saremmo ricongiunti, sapevamo di essere fatti l'uno per l'altro. Un CORPO ed UN'ANIMA. Ci eravamo sempre completati a vicenda. Io ero la parte mancante di quella fierezza che lui per alcune cose ostentava con tanta facilità mentre io ero quasi sempre abbastanza "vergognoso" o troppo confidente nelle opinioni altrui, mentre lui era “semplicemente” tutto ciò che di buono e bello c’era nella mia vita.
Con il tempo, anche grazie al nostro amore, Kurt aveva trovato quell'equilibrio che difficilmente avrebbe perso o capovolto in insicurezza e vulnerabilità, anche se a me facevano impazzire anche quei due aspetti del suo carattere.
 
Si era fatto davvero tardi, ma non volevo dormire. L'unica cosa che avrei voluto in quel momento era sentirlo di nuovo con me. Sentire la sua pelle morbida e bianca, che anche per un minimo di imbarazzo diventava scarlatta ed estremamente innocente, a contatto con la mia, era la mia unica prerogativa e dopo quella sera, avevo capito che tutto ciò si sarebbe avverato di nuovo.
 
Dopo qualche minuto mi lasciai accogliere tra le braccia di Morfeo ed iniziai un sonno riparatore che sarebbe durato, ahimè, per pochissimo tempo, dato che avrei dovuto svolgere delle visite da lì ad un paio d'ore di distanza.
 
 Verso le 6 e mezza venni svegliato in maniera brusca dal medico.
 
"Dai Kurt, lasciami dormire!" dissi nel dormiveglia, abituato al mio ex fidanzato che per svegliarmi mi metteva dita nelle orecchie, nel naso e faceva di tutto per darmi fastidio, ma quando mi svegliai vidi il volto del medico perplesso che mi guardava negli occhi. "Signor Anderson non sono questo Kurt di cui parla. Sono il dottor Lee e lei si deve svegliare per sottoporsi alle analisi! Potrebbe essere dimesso tra un paio di giorni se non ci sono complicazioni. Ora però le lascio cinque minuti per svolgere i suoi bisogni in tutta tranquillità, poi le verrà consegnata una colazione adatta al tipo di analisi che dovremmo svolgere e tornerò da lei."
 
 A quelle parole fu come se una nuova forza si stava impadronendo di me, anche se in realtà un pò ero deluso dal fatto che Kurt non era lì.
 
Sapevo che sarebbe passato a salutarmi nell'arco della giornata, o almeno lo speravo fortemente.
 
Avevo bisogno di lui. Di sentire il suo paradisiaco profumo di Jean Paul Gaultier invadermi la narici e di provare di nuovo un tuffo al cuore durante e dopo ogni nostro bacio.
 
Ero follemente innamorato di lui e ne ero consapevole, anche se avevo impiegato troppo tempo per ammetterlo sia a me che al diretto interessato.
 
Sia durante la misera colazione formata da una tazza di latte e due biscotti talmente secchi e stepposi che non riuscii a mangiare, che durante le varie analisi a cui venni sottoposto, non facevo altro che rivedere nella mia mente le immagini di quel breve incontro con Kurt della sera precedente.
 
Alla fine di queste, mi venne lasciato del tempo per riposare, anche se lo impiegai a parlare del mio incidente con i miei genitori e tutti i vari parenti che mi erano venuti a trovare per assicurarsi che stessi bene che però liquidai in quattro e quattr’otto con la scusa del poco tempo lasciatomi per dormire.
 
 
 
 
 
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NDA
 
Scusate se c’ho messo tanto tempo, ma ero in silenzio stampa per il fatto che avrei dovuto comprare il biglietto per GaGa. QUINDI YO, ANDRò A VEDERE LA MIA MOTHER MONSTEEEEER! SIATE FELICI PER ME. :D
 
Passando al capitolo, essendo di 1000 parole precise, diciamo che non l’ho fatto della lunghezza che speravo, ma essendo stato troppo breve nel capitolo precedente, è già troppo che non ho concluso dopo il pensiero di Kurt! ahahah

Grazie a tutti coloro che mettono la storia tra le seguite/preferite e a chi commenta, siete tanto carini e mi riempite d’orgoglioo! *-*
Vi avverto che, ahimè, penso di chiudere la storia tra massimo 5 capitoli, che però cercherò di rendere intensi e facili da leggere.
I love ya ALL!
*saluta con la mano con un sorriso da ebete*
 
Alessandro.
  
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