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Autore: underaheavycloud    20/04/2012    1 recensioni
Pensate di svegliarvi in una stanza bianca, proprio come la vostra mente, e di dover ricominciare a costruire la vostra vita, prima che lo facciano gli altri.
Questo è quello che è accaduto a Roxane.
Un fidanzato odioso, una famiglia assente e ipercritica e una vita frenetica, piena di impegno superflui, l'hanno portata, dopo aver perso la memoria, a capire di voler essere migliore.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Aveva trovato un ritmo.
Certo, le giornate erano tutte uguali, monotone e noiosissime, ma almeno non aveva problemi.
Non erano i pomeriggi passati a studiare o a cavalcare che le dispiacevano, piuttosto il fatto di non avere amici, di essere sola.
A scuola ora tutti sapevano del suo trauma cranico e di ciò che ne derivava, quindi tutto era cambiato.
Le sue amiche, o meglio quelle ragazze che frequentava e comandava a bacchetta, erano dalla parte di Louis e trovavano ripugnante la sua idea di lasciarlo.
Il resto degli studenti non osavano nemmeno avvicinarsi a lei, neanche avesse la lebbra, e lei non li biasimava.
Chissà quante gliene aveva fatte a quei poveretti, era logico che non si fidassero e che portassero rancore!
Almeno i suoi genitori avevano smesso di torturarla e lei aveva capito che più invisibile era, meno problemi creava.
Triste realtà, certo, eppure Roxane che poteva farci?
 Era nella mensa, seduta in un tavolo vuoto e appartato. Mangiava sempre sola, nessuno le si avvicinava, ma almeno non le davano nemmeno fastidio.
Eppure quel giorno era diverso, sentiva qualcosa di strano nell’aria, come se dovesse succedere qualcosa anche se non riusciva a capire il perché.
Vide una ragazza, una che non aveva mai visto prima, cercare un tavolo libero e poi guardare verso di lei.
Quando si accorse che Roxane era sola si avvicinò e le sorrise sicura.
- E’ libero, vero? -
La ragazza annuì e sorrise a sua volta, incerta sulla situazione.
- Sono Claire, comunque. Tu sei Roxane giusto? -
Annuì. Sembrava simpatica, non come il resto delle ragazze di quella scuola.
Aveva un’aria infantile e dal viso sembrava dolce e ribelle, cosa che si poteva notare dalla pettinatura stramba e arruffata che aveva arrangiato.
- Beh, spero non ti dispiaccia se mangio qui oggi. Non c’è posto da nessuna altra parte. -
Roxane scosse la testa decisa. – No, mi fa piacere avere un po’ di compagnia. -
- Ho visto che stai sempre da sola da quando sei tornata. E’ vero che hai perso la memoria? – le chiese a bruciapelo, senza peli sulla lingua.
Che strana ragazza, pensò Roxane.
- Si, non ricordo niente che sia accaduto prima di un mese fa – stava giocherellando con il cibo, non sapeva come comportarsi.
Era contenta che quella ragazza fosse così amichevole, eppure non voleva brutte sorprese.
- Deve essere dura. – disse Claire comprensiva, senza smettere mai di sorridere. – Soprattutto visto che quello stronzo del tuo ragazzo non ti si fila di striscio ora. -
Roxane strabuzzò gli occhi e poi rise. – Si, anche se non mi da fastidio. -
- Avete fatto parlare tutti quando vi siete lasciati, sai. Eravate tipo “la coppia perfetta”. La reginetta della scuola con il giocatore di football. -
Annuì. – Non ne vado fiera. -
Claire allora la guardò con attenzione negli occhi. – E’ per questo che hai lasciato lui e tutta la banda? -
Perché stava parlando dei fatti suoi alla prima ragazza che le rivolgeva la parola? Roxane non sapeva dirlo, eppure sentiva di potersi fidare di quella ragazza.
- Non voglio essere la persona che ero prima. Voglio essere migliore, mi capisci? – Claire annuì e Roxane continuò. – Vedevo l’egoismo e la presunzione in cui vivevo ogni giorno a casa mia, con Louis, con le mie amiche e ho deciso di smettere, di cambiare. -
Claire allungò la mano verso la sua e la strinse forte.
- Sei una persona buona, Roxane. Loro non ti meritano. Ora vieni con me, abbiamo tempo da recuperare. – prese la sua borsa e trascinò la nuova amica con sé.
- tempo da recuperare? – chiese Roxane confusa e Claire le fece l’occhiolino.
- Certo, andiamo! -


Erano in un negozio di musica.
Claire stava scegliendo una chitarra, così Roxane diede un’occhiata in giro.
Il fatto di aver perso la memoria poteva essere d’aiuto per ricominciare una vita migliore, eppure c’erano anche tanti punti negativi.
Per esempio non sapeva dove dirigersi, che settore visitare, che musica scegliere. Non aveva idea di ciò che ascoltava prima.
Si avvicinò ad uno stereo collegato alle cuffie e le mise per ascoltare qualcosa, che però non fece un buon effetto.
Troppo rumore, le ci voleva qualcosa di più tranquillo e piacevole.
Roxane si voltò per provare qualcos’ altro quando si scontrò con qualcuno senza volerlo, facendogli cadere i vari libri che teneva in mano.
- Oddio, mi scusi tanto, non l’avevo vista! – disse chinandosi a raccoglierli e li porse al proprietario guardandolo in faccia.
- Oh.. – le uscì e il ragazzo sorrise.
Era Harry. Chissà se si ricordava di lei.
- Ciao Roxy. Come mai da queste parti? – le chiese amichevole e lei gli sorrise.
- Sto accompagnando un’amica. Deve scegliere una nuova chitarra. Tu invece? -
Lui fece spallucce. – Devo prendere qualche spartito, niente di che. -
- Suoni? -
Lui annuì. – Si, il pianoforte, ma non sono così bravo. Tu invece? Alla tua scuola vi insegneranno a suonare almeno tre strumenti contemporaneamente. -
Roxane lo guardò imbarazzata e scosse la testa. Doveva sempre parlare del prestigio della sua scuola, era leggermente fastidioso.
- Non lo so, non frequento corsi musicali. A casa ho un pianoforte però  e credo di saperlo suonare. – disse lei, più a se stessa però, e Harry rise.
- Credi di saperlo suonare? -
- Si beh, non ne sono certa, ho perso la memoria qualche settimana fa. -
Lui la guardò sorridendo, credendo che stesse scherzando, ma poi si accorse che era seria e lui fece altrettanto.
- Non lo sapevo, mi dispiace. Quando ci siamo conosciuti era già successo? – chiese e Roxane rise.
- Certo, non mi ricorderei di te altrimenti. -
Harry si grattò la testa e rise anche lui. – Si, giusto, che scemo. -
- Comunque, tu come te la passi? Il lavoro con tua padre procede bene? -
- Oh si, anche se tra quello e la scuola sono sempre pieno di impegni  e non ho un attimo per me. – sembrava un po’ contrariato, eppure felice.
A Roxane quel ragazzo stava proprio simpatico. Non solo era divertente, ma era anche umile e sincero  e parlarci le veniva così facile!
- Oh, a proposito! Ci vedremo presto nella tua scuola, mi hanno chiamato per una serata. Non posso dirti di che si tratta, visto che dovrebbero ancora annunciarvelo, ma ti assicuro che ti piacerà. -
Le fece l’occhiolino e poi guardò l’orologio. – Ma non dovresti essere a scuola, ora che ci penso? -
Roxane avvampò e si guardò intorno. – Dovrei. Diciamo che abbiamo saltato le ultime lezioni per prenderci una pausa. -
Harry rise. – Tranquilla, il tuo segreto è al sicuro. Ora devo proprio andare. E’ stato bello vederti, Roxy. A presto! – le sorrise per l’ultima volta e poi si allontanò verso la cassa lasciandola da sola davanti ad una montagna di cd.
- Con chi stavi parlando? – le chiese una voce alle sue spalle, così si voltò e trovò Claire con una chitarra in mano.
- Oh, un amico. Tu hai scelto? -
Lei annuì felice. Era così facile farla entusiasmare. – E’ carino! Non è che per caso è un amico che sta per diventare qualcosa di più? -
Roxane la guardò allibita e rise. – Claire! Certo che no, ci ho parlato solo qualche volta! Mi ha detto che ci sarà una serata a scuola, tu ne sai qualcosa? -
Lei scosse la testa e il discorso terminò lì. Magari l’avrebbero scoperto il giorno dopo.
Si salutarono dopo un intero pomeriggio passato insieme e Roxane tornò a casa più leggera.
Aveva trovato un’amica.


Il giorno seguente a scuola erano tutti entusiasti per la notizia.
La preside aveva parlato agli studenti e aveva spiegato che il sabato della settimana successiva si sarebbe tenuto un ballo in maschera nella palestra della scuola.
A Roxane non faceva impazzire come idea, così decise subito che non sarebbe andata.
Claire arrivò correndo e la raggiunse sulla panchina dove era seduta, intenta a mangiare il toast che si era guadagnata dopo la lezione di tennis che aveva affrontato.
- Ballo in maschera! E’ una figata, dobbiamo andare! -
Eccolo di nuovo, l’entusiasmo che contagiava anche le persone più depresse e tristi del pianeta.
- Non credo di venire, Claire. – le disse Roxane e la ragazza fece una smorfia.
- Andiamo Roxy, ci sarà da divertirsi! Anche se non avremo un accompagnatore, sarà un serata memorabile! – poi guardò maliziosa l’amica e sorrise. – E poi, non hai voglia di rivedere quel ricciolino? -
Roxane rise un po’ imbarazzata e scosse la testa. – Sei fuori strada, non mi interessa ‘quel ricciolino’. -
Claire però la stava guardando supplichevole e lei non voleva deluderla. Stavano imparando a conoscersi, magari quell’esperienza sarebbe stata importante per la loro amicizia. Sembrava una ragazza così brava..
- E va bene! Ma niente costumi strani, intesi? -
Claire saltellò battendo le mani, felice come non mai, e poi fece l’occhiolino a Roxane.
- Vedrai, creerò dei costumi belli da mozzare il fiato! -
- Creerai? Sei una stilista famosa e io non ne so niente, per caso? – chiese Roxane curiosa e l’amica annuì.
- Si, Prada e Bulgari non sono niente a confronto! No, a parte gli scherzi. Mi piace disegnare i vestiti e poi sono anche bravina a cucirli. Vedrai, sarà molto utile per tutti i balli e le feste che organizzano in questa scuola! -
Roxane era entusiasta. Non si aspettava niente del genere da lei, e doveva ammettere che era proprio una tipa imprevedibile, quella Claire.
- Grandioso, allora credo proprio che dobbiamo darci da fare! – e così passarono tutto il resto della giornata a programmare la serata.



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ssssssalve!
so che questo capitolo è cortissimo, ma volevo postarvi qualcosina mentre finisco di scrivere la parte più bella *-*
non vedo l'ora di farcìvi leggere li seguito! <3
  
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