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Autore: La Chiave di Do    20/04/2012    1 recensioni
Il cielo era un’esplosione boreale. Grigiazzurro come acquamarina di notte, ma ferito da larghi solchi brillanti, di un rosa intenso, quasi fluorescente, fiammate; e i due colori si fondevano talvolta in un amplesso violetto.
Genere: Angst, Drammatico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Alex Turner, Nuovo personaggio
Note: OOC, Raccolta | Avvertimenti: Contenuti forti
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- Questa storia fa parte della serie 'Out of nowhere.'
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Non c'è piu' l'aria che mi stanca;
oggi respiro?


 

*



Per la prima volta fu lei ad avvicinarglisi: era come se li', immobile come una statua, bianchissimo, appoggiato al parapetto, non potesse piu' fargli paura. Non lo vide muoversi neppure quando fu a pochi passi da lui, neanche per guardarla.

Solo quando lei ricadde sulle ginocchia sciolse il nodo delle sue braccia e abbasso' gli occhi neri e impassibili su di lei.

E' vuoto” gli disse battendosi una mano sul petto, incapace di piangere ancora.

L'hai chiesto tu” rispose dolcemente il ragazzo.

Allungo' un passo, poi un altro, e si inginocchio' a sua volta, di fronte a lei, catturando completamente la sua attenzione ormai incapace di sentimento. Allungo' l'indice e il medio a sfiorarle il profilo del naso e delle labbra, concentrato.

Perchè continuiamo a tornare?” gli chiese la ragazza con aria esausta, abbandonando il collo alla sua mano fredda.

Perchè non riesci a morire” spiego' semplicemente “Ma il motivo profondo lo puoi sapere solo tu”.

Lei sospiro' a testa china.

Sento come se...” provo' a spiegarsi “come se non smetterà finchè avro' fiato”.

Lui annui' nel suo sorriso strano e oscuro, sfiorandole una mano che lei le porse spontaneamente. Gliela strinse, poi si sposto' alle sue spalle, allungando l'altro braccio oltre la spalla per stringerla a sè all'altezza del petto, costringendosela fra le braccia e impedendole di divincolarsi, se avesse voluto farlo.

Con estrema delicatezza allungo' la mano che stringeva quella di lei a risalirle il collo, e gliela poso' sulle labbra e sul viso fino a impedirle il respiro: non era la mano di lui a tapparle il naso e la bocca, ma la sua stessa, costretta sotto quella del giovane.

Mi hai chiesto di togliertelo?” sussurro' lui, con la voce della tempesta.

La risposta fu l'abbandonarsi molle di lei fra le sue braccia, succube della disperata fame d'aria, di una morte dal fiato corto.

Senti' l'ossigeno consumarsi in fretta, gli scarti dei suoi polmoni, tanto disperati da repirare il vuoto, intossicarla, il petto agitarsi convulso, la mente annebbiarsi.

Stretta fra il corpo e il braccio di lui, la cui mano immobile e dura le imponeva il digiuno dall'aria, non fu in grado neppure di tremare.

L'ombra era avanzata sulla città: gli occhi di entrambi erano fissi sull'ultimo raggio di sole sopravvissuto all'orizzonte.

Ma lei non fu in grado di vedere la notte avvolgere la città, perchè la tenebra calo' prima sui suoi occhi.
 

*



                    La Chiave di Do
          Perchè continui a tornare?

   
 
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