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Autore: khristie    20/04/2012    0 recensioni
e se il destino decidesse di far incontrare cinque ragazze completamente normali e comuni con cinque ragazzi famosi, affascinanti e super incasinati? e se il destino decidesse di farli innamorare? e se il destino decidesse di mettere loro i bastoni fra le ruote? beh, caro destino, hai tre mesi per realizzare i tuoi piani! questa è una storia verosimile, ispirata ad eventi davvero accaduti, non svelerò la fine, ma non tutto andrà come vi aspettate! alla fine, nessuno sarà più chi credeva di essere... nessuno avrà più la stessa vita di prima! piccolo spoiler dagli ultimi capitoli:
- io sono Chris, sto scrivendo a distanza di dieci anni da quando, in quella maledetta primavera, noi cinque ( io, Dory, Martys, Varry e Ally) vincemmo un viaggio emozionante a Londra. ah, se fossimo state scartate, tutto sarebbe diverso adesso! non avremmo mai conosciuto Liam, Harry, Zayn, Niall e Louis, non ci saremmo innamorate di loro, non avremmo dovuto tornare a casa, non avremmo dovuto...- una lacrima di nostalgia scende dal mio viso.
Genere: Drammatico, Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Erano passati quasi venti giorni da quando avevamo avuto la conferma che saremmo partite per il viaggio anche se ancora non sapevamo quale era la destinazione finale del viaggio-studio. avevamo provato a fare delle congetture sulle possibili mete europee cercando di farle combaciare con i nostri programmi di studi. pensando alla scuola che avevamo scelto, al tipo di indirizzo, credevamo che saremmo state mandate in Grecia, ma era solo un'ipotesi. la Grecia la escludevamo perché credevamo che il viaggio sarebbe stato continentale e, in quel caso, sarebbe stato lunghissimo. del resto, la commissione della borsa di studio non ci aveva voluto dire niente, e non sapevamo neanche il motivo forse perché, il nostro, era proprio l'unico viaggio non previsto e, quindi, il meno organizzato di tutti. impazienti come eravamo,Avevamo preparato valigie e valigette, trolley e quant’altro con ogni tipo di abbigliamento possibile, tutto ovviamente organizzato da me, che ero la più ordinata e organizzata del gruppo. mi ero categoricamente rifiutata di preparare una valigia neutrale, contenente il minimo indispensabile, anche perché ero abituata ad avere sempre qualcosa per ogni occasione, specialmente se stavo via da casa così tanto tempo. Le ragazze erano contrarie alle mie insistenze e così, oltre ai miei bagagli, avevo occupato anche lo spazio rimasto vuoto nelle loro valigie. la nostra professoressa aveva deciso di farci una sorpresa e non ci ave rivelato la meta del nostro viaggio ma sapevache era qualcosa di speciale. Negli ultimi 5 giorni continuavamo a chiamarci in continuazione per sapere, per domandare e ognuna era sempre più eccitata dopo ogni telefonata, non vedevamo l’ora di partire! Avevamo deciso di prendere dei posti in prima classe per stare più comode anche se questi non erano previsti dal budget del comenius ma dovevamo per forza scalare anche a Milano per cui era tutto in forse e questo rendeva l’attesa ancora più snervante perché da li saliva qualsiasi tipo di passeggeri.

<< non sopporto quando non si hanno le cose bene in chiaro >> dissi da precisina come sono.

<< dai, è questo il bello! Non sapere niente di niente, andare all’avventura >> ecco Ally, spericolata e pazza.
<< ha ragione Chris, è snervante non sapere niente, neanche un indizio >> disse Dory.

Le altre due erano troppo impegnate ad ascoltare la loro musica con l’iPod per darci ascolto, stavano continuamente tra le nuvole loro e i loro gruppi improponibili. Dopo aver fatto scalo a Milano, il nostro scomparto di prima classe si riempì di tipi strani e curiosi, mi divertii a guardarli per cercare di capire se ci fosse qualcuno che potesse suggerirmi dove stavamo andando. C’erano due ragazze cinesi troppo ben vestite e troppo magre per essere semplicemente turiste, una coppia ispanica, o almeno così sembrava, che stava davanti ad Varry. Ho presunto subito che lei fosse incinta, dal modo in cui lui le accarezzava il ventre, dal modo in cui il suo pancino sporgeva attraverso il maglioncino di finto cashmere. Di fronte a me c’era un anziano signore impettito e molto serio che mi dava tanto l’idea di un tedesco puritano che mi guardava con sufficienza. Ma quelli che più attirarono la mia attenzione furono cinque ragazzi in gruppo, davvero belli e ben assortiti. Sembrava che avessero sempre viaggiato sugli aeri, si muovevano con sicurezza scherzando e giocando tra di loro. Ce n’era uno biondo e con gli occhi azzurri, mi pare, aveva una risata contagiosa, portava l’apparecchio per i denti e se ne stava a torturare il più bello della comitiva. Questi era un ragazzo moro, ispanico o arabo, che evidentemente aveva tanta voglia di dormire, ma non ci riusciva. Aveva dei lineamenti marcati ma dolci e veniva voglia di abbracciarlo quando si rannicchiava sulla spalla del suo amico biondo, c’era poi un ricciolino troppo simpatico con due fossette che piano piano si stava spogliando, da che aveva giubotto ,felpa e t-shirt era arrivato adesso a stare solo jeans senza maglietta ne scarpe. C’erano poi altri due ragazzi che si punzecchiavano a vicenda, uno era castano, aveva un bel viso e teneva un cucchiaio in mano con il quale mangiava un budino al cioccolato. L’altro ragazzo accanto a lui era completamente terrorizzato e non riuscivo a capire il perché. Feci segno a Dory di guardarli ma lei si era addormentata, poverina, mi aveva sorbita per tutta la notte mentre le parlavo del viaggio; era meravigliosamente dolce mentre dormiva con la testa sulla mia spalla e la mano nella mia. La scena era davvero dolce e divertente, sembravamo due fidanzatine, ma proprio mentre stavo per ridere il vecchio signore mi guardò con il suo sguardo severo e decisi di starmene buona e continuare a studiare i passeggeri. Avete presente la sensazione di essere osservate? Neh, mentre stavo guardando con attenzione una signora bionda dall’altro lato della cabina che evidentemente era stressantissima, mi sentii osservata e cominciai a guardarmi intorno fino a quando i miei occhi incontrarono lo sguardo di un ragazzo, era quello che fino a poco fa stava cercando di addormentarsi. Rimasi decisamente stupita del fatto che lui mi stesse guardando e credo che il mio stupore fu chiaro perché lui mi sorrise con una dolcezza infinita che mi sciolse il cuore. Proprio in quel momento la voce al microfono ci suggerì di allacciare le cinture di sicurezza perché l’aereo stava per atterrare, destinazione LONDRA!!
  
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