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Autore: Annieslost    20/04/2012    3 recensioni
Vidi la perfezione, fatta e finita; forse ringrazia madre natura per non avermi creata cieca... ma forse la ringraziai per aver creato lui.
Era alto, con il corpo scolpito, con un sorriso talmente smagliante da far paura al sole di quel giorno, con dei capelli mossi ad incorniciargli il volto nato dalla creta di Venere. (?) Quegli occhi di un verde-azzurro impossibili da identificare perfettamente da lontano... Brillavano troppo.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Phoebe era felicissima per me, disse che avevo più possibilità di conoscerlo, e di certo non avrei dovuto restare solo a guardarlo da distante. 
Passamo di fatto due ore al telefono, cercando una qualsiasi scusa per avvicinarmi a lui. 
"Potresti chiedergli se può aiutarti in educazione fisica!" mi urlò stremata Phoebe dopo l'intero pomeriggio passato a suggerirmi tutte le opere che avrei potuto compiere.
"Phoebe, lo so che è tutto il pomeriggio che cerchiamo qualcosa!" le risposi con un tono tra il disperato e lo sconsolato "ma io sto cercando una scusa seria!" 
"Senti Sunshine, ho capito, ma se tu dici cose tipo: oh no! oppure: non lo potrei mai fare! o ancora :è troppo bello! Potrei morirgli in faccia! Io non riuscirò mai ad aiutarti!!!" 
Phoebe 2 Sunshine 0. Yeep, aveva troppa ragione.
Dopo aver respirato profondamente ripresi "okay, hai perfettamente ragione... mi arrendo! Cercherò di parlargli!" mi arresi sospirando nuovamente. 
"Allora andrai a parlargli per un qualsiasi progetto di arte!" mi ordinò la mia amica dall'altra parte del filo. 
"ma non stiamo facendo nessun progetto a scuola!" protestai a mia volta.
"bene, allora aspetterai di fare qualsiasi cosa! Contentaa Donna?" 
"Contentissima!" E sigillai la cornetta al telefono per poi lasciarmi cadere sul letto.

**

Le prime due ore della mattina erano di arte, e sinceramente non vedevo l'ora che ci affidasse qualsiasi progetto che potesse coinvolgere per qualsiasi strano motivo anche le terze.
"Buongiorno ragazzi!" Esordì il prof di arte. Un uomo basso, mezzo pelato, e con i pochi capelli rimasti tutti grigi, sulla sessantina.
"Buongiorno prof!" rispose all'unisono la classe con la classica aria da studente della prima ora, ovvero "non-scassate-perchè-ho-ancora-la-testa-nel-cuscino".
"Bene, oggi cominciamo il progetto in collaborazione con la città della speranza" iniziò lui "Questa cosa non ci occuperà molto tempo, soprattutto perchè potrete farlo in collaborazione con gli studenti di terza" a quelle parole mi illuminai: perchè mai quelli di terza avrebbero dovuto aiutarci? Non avrebbero potuto aiutarci quelli di seconda? O quarta? Riflettevo in preda ad una qualche crisi inspiegabile, avrei dovuto essere felicissima, il mio progetto stava cominciando avere delle basi. 
"Quindi dovrete procurarvi il materiale, la scuola dispone di sole 150 sterline per classe" uno sbuffo generale invase la classe "lo so che non tenete particolarmente a sborsare qualunque cosa di tasca vostra...ma non siate cromiri!" e qui, per chiunque non conoscesse questo linguaggio "antico" cromiro sta per tirchio, con le manine corte o come volete definire chiunque non voglia spendere soldi per cose... inutili diciamo. Be, io sono proprio quel genere di persona: non sopporto spendere i MIEI soldi per qualcosa di cui non me ne potrebbe fregare di meno; di certo preferisco inverstirli in qualcosa di più costruttivo per la mia vita sociale: vestiti, trucchi, scarpe, borse, cinture.... insomma, suppongo di aver reso l'idea.
"Dunque, loveremo con i ragazzi di terza A" ci informò il vecchio, e quasi cadevo dallo sgabello... avrei lavorato con la classe dei fighi,... con HARRY STYLES? Mi stava prendendo in giro vero?  E invece no, aveva davvero detto quelle paroline magiche che mi ustroirono il cervello, e quanto parve anche i condotti respiratori. 
Mi ritrovai a cercare aria come un beduino nel deserto del Sahara. "Signorina Mayn? Mayn?" La voce del prof si faceva sempre più pressante "Sunshine??" sbraitava "Portatela in infermeria!" "SUBITO!" aggiunse. E qualche anima pia mi trascinò in infermeria.

"Calo di zuccheri" mi informò l'infermiera al mio risveglio.
E io che pensavo di aver immaginato troppi fighi. Pazienza.
"Ti teniamo qui per una decina di minuti poi puoi pure andare" mi sorrise lei gioviale. Io ricambiai con un "grazie". 
Mi sedetti su una sediolina nera poco dopo la porta d'entrata con una barretta al cioccolato in mano. Ne smangiucchiai qualche pezzetto, che quasi mi andaò di traverso quando vidi quella figura angelica sull'uscio...

Stavo forse morendo oppure era davvero colui che inseguivo quel ragazzo con il ghiaccio sulla spalla? 


Che bello! Qui non mi caga nessuno! :D 
Bene, per volontà di Cristo ho aggiornato, ma tanto.. sto parlando da sola perchè questa ff fa schifo a tutti, nessuno la legge, quei pochi che si degnano, nemmeno la recensiscono.
Ebbene... Grazie a quelle povere anime (quali Michela e Cristiana) che hanno recensito.
Ann-
  
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