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Autore: GiulyHermy99    21/04/2012    1 recensioni
Ho deciso di pubblicare due ff contemporaneamente: La mia vita e Rincominciare a vivere. non so veramente cosa mi spinge a farlo o meglio lo so: l'amore per la scrittura. non sono esattamente "eccezzionale", ma adoro tutto ciò che può essere messo su carta. Vi prego di lasciarmi almeno un commentino per farmi sapere che cosa ne pensate. Dal prologo: Se qualcuno mi dovesse chiedere che cosa voglio dalla vita, risponderei: grazie tante, ho già tutto. _Ginny_ La vita di questa fantastica ragazza, così poco descritta da zia Row, vista dal mio punto di vista Un bacio a tutti.
Genere: Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ginny Weasley, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
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1 Settembre.
La casa è un caos totale. Mamma urla per tutta la casa ai miei cari, dolci e ovviamente sempre obbidienti fratelloni di muoversi a fare le valige, che avevano promesso di aver fatto la sera prima, cosa che si è rivelata la balla più grossa del secolo. Sono in camera di Ron ad aiutarlo a infilare gli ultimi oggetti nella valigia, amche lui il solito ritardatario però!
Lo guardo negli occhi, è agitato. Strano, fino a ieri sera non vedeva l'ora di salire su quel incredibile treno per partire per Hogwarts e adesso non se la sente.
- Ron va tutto bene?
Il mio sguardo è indagatorio: non so che gli prende.
- Ginny, e se non dovessi farcela? Se non dovessi riuscire a essere all'altezza di Fred e George nel Quidditch e negli scherzi? Oppure bravo come Percy? Oppure...
- Ron, sarai te, questo è l'importante. A mamma e papà non importa niente di quanto non sarai come loro. Per i nostri genitori è sempre una felicità e un trauma vedere partire per la prima volta un figlio a Howgarts, non te ne sei mai accorto? Non lo fa solo con i primi, loro stanno male ogni volta perchè tengono ad ogni figlio, indifferentemente da quello che fa.
- Ginny, ora mi inizio a preoccupare, si può sapere come fai a sapere tutte queste cose?
- Io osservo, Ron.
- Anche io osservo, ma non ti saprei...
Un urlo arriva dal piano di sotto:
- Ginny, Ron. Ma che fine avete fatto? Muovetevi che facciamo tardi.
In pochi attimi siamo tutti sulla macchina per dirigerci a King's Cross, la stazione ferroviaria che avrebbe portato i miei fratelli a Hogwarts. Ancora un anno, ancora un anno...
Ma è possibile che la mia mente non sappia ripetersi altro?
La stazione si apre ai miei occhi. Un edificio enorme, non so neppure quanto potrebbe occupare. E' bellissima, ogni volta che la vedo non so descriverla in altri modi. Mia madre invece non riesce a capire il motivo per tutti i Babbani, persone senza neanche una goccia di magia nel sangue, sono lì in tantissimi. E ci avviamo verso i binari 9 e 10 con mia madre che chiede, soltanto per vedere se siamo attenti:
- Allora, binario numero?
- Nove e tre quarti! Mamma posso andare anch'io...

Imploro disperata. Ma è possibile che io sia l'unica a dover rimanere a casa? Tanto la risposta di mia madre è fin troppo ovvia:
- Tu sei troppo piccola, Ginny. Sta' zitta, adesso. Va bene, Percy, vai avanti tu.
Dopo poco Percy è già sparito dietro la barriera fra i binari 9 e 10. Fred e George come sempre si mettono a scherzare facendo esasperare la mamma, che ha perfettamente ragione. Ma è possibile che ci rinfaccino ogni volta che non capiamo chi è uno e chi è l'altro? Nessuno ci è mai riuscito usando un ragionamento, di solito chi ci azzecca è perchè ha avuto fortuna.
Prima che Ron parti verso la colonna si avvicina a noi un ragazzino con i capelli neri e gli occhi verde smeraldo. Ne rimango completamente impressionata. E' molto carino.
Ginny, ma che ragionamenti fai, nemmeno lo conosci!
-Mi scusi!-
-Salve, ragazzo- dice mia madre.
Lui diventa improvvisamente rosso. Fa tenerezza, ha qualcosa di strano, particolare. Deve essere molto timido e impaurito, chissà che fine hanno fatto i suoi genitori...
-E’ la prima volta che vai a Hogwarts? Anche Ron è nuovo.
Lui è ancora più intimidito.
- Sì. Il fatto è... il fatto è che non so come...
- Come raggiungere il binario?
Lui afferma con un cenno della testa alla domanda di mia madre, che gli spiega in poche parole come raggiungere il binario per raggiungere Hogwarts. Lui ascoltando le parole di mia madre si prepara per andare e pochi attimi dopo è già sparito. Io torno alla realtà, mi ha fatto un po' strano parlare con quel ragazzino, chissà perchè? E senza rendermene neppure conto attraverso insieme a mamma e Ron la colonna per ritrovarci davanti al binario nove e tre quearti, di fronte alla grande locomotiva rossa.
Il posto è pieno di gente, dai ragazzi di 11 anni a quelli di 17. Fred e George sono scomparsi nel nulla, mentre io guardo Ron diventare sempre più agitato ed eccitato allo stesso tempo.
Vediamo due teste rosse uguali correre verso di noi al grido di nostra madre:
- Fred? George? Siete lì?
Mamma intanto si mette a pulire il naso di Ron, coperto da una macchia nera, mentre Percy ci viene incontro, preso in giro per essere diventato Prefetto dai miei dolci fratelli.
-Oh, tu sei un prefetto, Percy?- chiese uno dei gemelli con aria di grande sorpresa.
-Avresti dovuto dircelo, non ne sapevamo niente.
-Aspetta un attimo, mi ricordo di avergli sentito dire qualcosa in proposito- disse l'altro gemello.
-Una volta...
-O due volte...
-Un minuto...
-Tutta l'estate...
-Oh, fatela finita!- esclamò il prefetto Percy.

Mamma come al solito cerca di far promettere a entrambi i gemelli di stare buoni (come se fosse possibile, dico io), ma uno dei due, non so bene chi, interviene facendole cambiare il discorso, che stava dando l'idea a quei due di far saltare in aria i gabinetti di Hogwarts.
-Ehi, mamma, vediamo se indovini chi abbiamo appena incontrato sul treno! Sai quel ragazzo coi capelli neri che era vicino a noi alla stazione? Lo sai chi è?
-Chi è?
-Harry Potter.

Non ci posso credere. Harry Potter. Ecco che cosa aveva di tanto speciale quel ragazzo: Harry Potter, il bambino sopravvissuto, colui che ha fatto scomparire Tu-sai-chi. Colui che un tempo giuravo che mi sarei sposata.  Allora chiedo con voce supplicante:
-Oh, mamma, posso salire sul treno per vederlo? Mamma, ti prego...
-L'hai già visto, Ginny, e quel povero ragazzo non è mica un animale dello zoo. Ma davvero è lui, Fred? Come lo sai?
-Gliel'ho chiesto. Ho visto la cicatrice. E' proprio... come un fulmine.
-Povero caro... non c'è da stupirsi che fosse solo, mi dicevo. E' stato così beneducato quando mi ha chiesto come raggiungere il binario!
-Ma a parte questo, pensi che ricordi che aspetto aveva Tu-Sai-Chi?
D'un tratto la madre assunse un'aria molto severa.
-Ti proibisco di chiederglielo, Fred! Non ti azzardare a farlo. Non c'è proprio bisogno di ricordarglielo il primo giorno di scuola.
-D'accordo, non ti agitare tanto.
Si udì un fischio.

- Forza ragazzi, salite.
Io sono già scoppiata a piangere e loro fanno di tutto per tirarmi su di morale, come hanno sempre fatto in tutti questi anni.
-Non piangere, Ginny, ti manderemo stormi di gufi.
-Ti manderemo una tazza del gabinetto da Hogwarts.

Ovviamente si beccano le sgridate di mamma ma almeno mi fanno ridere, mentre le lacrime continuano a scendere, formando piccoli fiumiciattoli sul mio viso. Riescono a farmi ridere anche nei momenti più tristi, sono incredibili. E così continuo a seguire il treno, ripetendo a me stessa che l'anno prossimo sarei stata io a entrare in quella scuola, sarei stata io a salire su quel treno per conoscere Harry Potter.

Allora, nuovo capitolo, nuovi incontri... non è esattamente quello che avrei voluto scrivere ma mi è venuto così. e poi ho pensato che l'interesse di Ginny fosse solo perchè è famoso, dal tronde nn può mica provare già qualcosa per lui! cmq spero che qualcuno mi lasci un piccolo commento. Quello scritto in corsivo è ovviamente stato preso dalla versione italiana di Harry Potter e la pietra filosofale, che all'inizio avevo intensione di scrivere con mie parole, ma poi mi sono resa conto che non sarei mai riuscita a eguagliare la Rowling.
Giulia
Ps.: a chiunque faccia voglia ho aperto un nuovo accaunt insieme ad alcune mie amiche in cui abbiamo intensione di descrivere tutte le incertezze che attraversa una ragazza adolescenziale.Abbiamo già postato la prima one-shot, a cui vogliamo collegare altri piccoli Flash-back. Quindi a chiunque vada di leggere le nostre storie cerchi come autore : Beautiful Girls 99. Grazie a tutti quelli che ci seguiranno.
  
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