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Autore: TuV    21/04/2012    2 recensioni
Mi ha guardata perplessa però ecco che le parole fuoriescono dalla mia bocca come un fiume. Non ci credevo neanch'io a ciò che stavo dicendo, com'era possibile affezionarsi in così poco tempo e racchiudere nel cuore così tanto bene per una persona e riuscire a parlarne così.
Chiara mi ha risposto con un sorriso a 32 denti e ha farcito con entusiasmo un “ dai che andrà bene con Vale, sono sicura che ti vuole bene.”
Genere: Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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 Non ho più una migliore amica da due settimane e non ho più un ragazzo da tre mesi. Sto una meraviglia.

Mi sento vuota, ogni mattina mi sveglio con gli occhi gonfi e rossi come quelli di Chiara quella volta e avevo pensato anche di rallegrarmi un po' con la sua compagnia ma nei giorni seguenti che sono andata al parco non c'era.

Francesco è stato il mio primo vero amore e prima ancora era il mio migliore amico in pratica ho perso sia un amore che un'amicizia. Pensare che ci credevo molto, speravo in qualcosa che sarebbe durato mentre invece si è rivelata per lui una storiella di 10 giorni in cui gli ultimi 3 tirati a fatica.

Ormai tutto è andato perso, sembra che non esisto più per lui.
Ma si sa la colpa non è mai di una persona sola, le cose si fanno insieme e per come sono fatta ¾ della colpa la do a me.

Elena invece era la mia migliore amica, sempre se si può definire così qualcuno con cui litighi una settimana si e una no e perlopiù non apprezza minimamente ciò che fai per lei e pensare che facevi molto, anche più del dovuto. Nonostante ciò le voglio ancora molto bene e non riesco a portare rancore e se tornasse la perdonerei.

 

Con i miei genitori il rapporto si alterna tra amore ed odio. Non so neanch'io cosa vada bene o no per loro. Non importa farò a meno del loro amore platonico, che si dedichino a mia sorella, Cecilia.
Ha sette anni, è magra e per la sua età ha anche una buona altezza. Le voglio bene, quando a casa c'è qualcosa che va male invece di prendere e scappare mi ricordo di lei e del fatto che non posso abbandonarla, siamo un duo impeccabile anche se il 70% dei casi per cui vengo sgridata c'entra qualcosa con lei. Certe volte riesce a farmi venire istinti omicidi ma mi trattengo, il carcere minorile da come lo descrivono non è così accogliente. Nonostante ciò rimane il membro della casa che più amo.

Bene, dopo aver fatto un quadro della situazione deprimente, mi sistemo i capelli e vado a scuola.

La scuola è iniziata da un po', ho fatto subito amicizia con Valentina. E' una ragazza tanto solare, è alta più o meno quanto me, è nata nel mio stesso mese, è riccia e sa volere bene, fin dal primo giorno che ci siamo parlate me l'ha dimostrato.

Credo di volerle già molto bene e questo mi preoccupa non vorrei affezionarmi, non voglio far vedere a nessun altro il mio lato peggiore e migliore. Non voglio passare per la vera me per poi vedere altra gente che se ne va.
Siamo ad Ottobre ed è la persona con cui parlo di più, ma sono comunque molto chiusa e faccio fatica a dimostrarle il bene che le voglio e ciò è dovuto anche dal fatto che me lo impongo. Anche quando vorrei dico a me stessa di non farlo. “Tu stupida scema sei sbagliata! La pazienza umana non è fatta per sopportare te. E nessuno è disposto ad amarti seriamente, aspetta la prossima vita magari andrà meglio”.

 

Mentre cammino in ogni ragazzo cerco qualcosa che mi ricordi Francesco. Cazzo, mi manca.
Mi manca anche Elena, ho paura di perdere Chiara e Valentina...
Non capisco perchè le persone non si possano amare per sempre, eppure ogni tipo di amore è così magico e straordinario, fa palpitare il cuore ad ogni minimo gesto. In amore senti le farfalle, in amicizia gli uccellini e quando sei felice vedi gli arcobaleni che si mischiano ad un sole magnifico.

Perchè non è tutto più semplice ?

 

Finita scuola credo andrò a fare un giro al Duomo con Alice e poi alle 16.30 vado a prendere Cecilia a scuola, mamma deve andare a fare delle compere.

 

Siamo davanti ad uno di quei tizi che ci dice : “Sciaoo Bele guardate questi braccialetti”

Sono per i fatti miei e faccio girare una ciocca di capelli con l'indice, Alice dopo essere arrivata allo sfinimento accetta un braccialetto dal quel tipo.
Infine decidiamo di andare a prendere qualcosa nel bar e ci mettiamo a parlare o meglio dire lei mi parla io ascolto. Sono un po' abbattuta oggi e il sentire Alice che parla solamente del rapporto con il fidanzato mi scaraventa un po' i coglioni.

Poi mentre ce ne stiamo per andare vedo una bambina.

Capelli ricci mori, è di spalle ma ho un fremito di gioia; Potrebbe essere Chiara ma mi fermo ad aspettare che si giri per avere la certezza che sia lei.

Si gira e mi vede, mi viene incontro e mi abbraccia forte forte. Emana gioia da tutti i pori come d'altronde faccio anch'io.

Le ho chiesto come mai non era più venuta al parco e mi ha risposto con voce triste e pacata che sua madre era all'ospedale. Non chiesi altro, percepivo il suo malumore.

Il rivedermi però le ha portato un sorriso sulle labbra, più la guardo e più mi sembra di guardarmi.

Quanta fragilità, voglia di vivere, combattere e sorridere.

 

Alice è andata a casa e nel frattempo ho chiesto alla nonna di Chiara se potevo prendermi cura di lei e portarla a casa più tardi, almeno poteva conoscere mia sorella e farsi una nuova amica.

Prima di andare da Ceci andiamo a comprare in un bar del Duomo tre chupa chuppa ; due alla coca per me e mia sorella e uno panna e fragola per Chiara.

Quando né ha la possibilità parla tantissimo, sembra una bambina tranquilla ma ama divertirsi, scherzare, parlare ma soprattutto ridere. L'avevo detto che mi assomigliava.

Mi ha parlato di come va a scuola, della nonna Camilla, del papà che lavora tanto e della mamma che ha sempre qualche malattia...

 

Quando mi ha chiesto di parlare di me sono rimasta pietrificata e cose le dico io ?

Alla fine le ho parlato di mia sorella Cecilia e ha detto che non vedeva l'ora di conoscerla.

Le ho parlato del mio amore per i delfini, per il mare, il blu e tutte quelle cose che di tanto in tanto mi rendono felice.

Poi ecco che arriva la domanda più indesiderata : << Ma tu ce l'hai una migliore amica? >>

Credo sarebbe stato più facile rispondere alla domanda : hai un ragazzo?

Prima di risponderle, ho sospirato 3 volte, ho picchiettato sulla finestra del tram infine ho farcito un No.
Sì perchè alla fine io una migliore amica non ce l'ho più.

 

Mi ha guardata perplessa però ecco che le parole fuoriescono dalla mia bocca come un fiume. Non ci credevo neanch'io a ciò che stavo dicendo, com'era possibile affezionarsi in così poco tempo e racchiudere nel cuore così tanto bene per una persona e riuscire a parlarne così.

Chiara mi ha risposto con un sorriso a 32 denti e ha farcito con entusiasmo un “ dai che andrà bene con Vale, sono sicura che ti vuole bene.”  

  
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