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Autore: TooLateForU    21/04/2012    28 recensioni
'Quando ti vedo mi viene voglia di gettarmi dalla finestra.'
'Non frenare le tue voglie, Malik.'
Il talebano pronto a farci saltare tutti in aria – meglio conosciuto come Zayn Malik - era il capitano di pallanuoto più stronzo che la Lincoln High School di Londra avesse mai conosciuto. Oltre questo era anche fastidioso, insulso, patetico e più stupido di un Lama.
Genere: Comico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Now and then I think of all the times you screwed me over..
Buonasssera. Come va racazze? Spero bene, e che il sole splenda alto nel cielo da voi, anche se sono praticamente le nove di sera #LOL
Detto questo, vi lascio al capitolo che è a little sad. Ma c’est la vie (?)
Byebye
p.s. mi sembra quasi scontato ringraziarvi immensamente delle kdnjhfgeuthoirtjbchd recensioni che mi fate *-* Siete splendide #muchlove

 
 
 
 
 
“Che palle, se mi avessi detto che c’era anche il tuo ragazzo non sarei venuto..” borbottò Horan, lanciando un’occhiataccia a Zayn che mi stringeva per un fianco, possessivamente.
“Ringrazia che non ti abbia staccato gli occhi a morsi, idiota.” Ringhiò Zayn, duro.
“Non so, uno dei due vuole pisciarmi intorno per marcare il territorio? Smettetela.” Mi intromisi “E poi non eravate amici, una volta? Tipo tutti ‘yo-yo come va, bro’?”
Niall sbuffò, alzando gli occhi azzurri al cielo “Io ero il capitano di pallanuoto e lui era il secondo, dopo me ovvio, miglior giocatore. Era normale che ci frequentassimo” spiegò.
“E adesso sono io il capitano.” Precisò Zayn.
“Solo perché me ne sono andato.”
“Facendo un grande piacere a tutti..”
Emisi un verso innervosito, pestando un piede a terra “E basta! Avete intenzione di continuare fino a casa?” chiesi, guardandoli entrambi.
“Senti bambolina, calmati! Mi stai trascinando in un posto sperduto senza neanche dirmi perché, quindi vedi di non farmi innervosire.” Sbottò Horan, gesticolando.
“Modera i termini quando parli con la mia ragazza, Horan.” Esclamò Zayn, incenerendolo con uno sguardo.
“Altrimenti?” lo sfidò Niall, avvicinandosi pericolosamente. Zayn mollò la presa sul mio fianco e gli si piazzò davanti, superandolo solo di qualche centimetro.
“Altrimenti il mio pugno potrebbe finire sulla tua faccia.” Sibilò.
“Provaci Malik, vediamo quanti denti ti ritrovi alla fine.”
“GUARDATE, UN PICCIONE IN BICI!” urlai, per attirare l’attenzione su di me. I due si girarono, come sperato, e mi lanciarono un’occhiata stralunata.
“Liz, che cazzo dici?”
“Era per farvi smettere.” Mi giustificai, con un alzata di spalle “Guarda, questa è casa mia!” indicai a Niall con un dito il condominio davanti a noi, e lui finalmente prestò attenzione a ciò che dicevo.
“Wow, bello. Grazie per la gita, io torno a casa.” Disse poco dopo, facendo per girare i tacchi ed andarsene. Io mi avvicinai velocemente, trattenendolo per un braccio.
“Guarda che faccio sul serio, Niall. E’ una cosa che ti cambierà la vita!” tentai di convincerlo, concitata. Lui alzò un sopracciglio, scettico “Mi cambierà la vita, eh?” ripetè.
“Se te lo dice ci sarà un motivo, genio.”
“Tappati la bocca, Malik. Non ti ho interpellato.”
Ruotai gli occhi al cielo, rinunciando a sprecare fiato per fare presente ad entrambi che si comportavano come degli idioti. Tirai fuori le chiavi di casa dalla tasca dei miei jeans, e le infilai velocemente nel portone.
“Horan, promettimi che non ti metterai ad urlare e non scapperai.” Gli dissi, guardandolo serissima.
Sul suo volto si dipinse un’espressione leggermente preoccupata “Si può sapere di cosa si tratta? Mi stai facendo salire l’ansia, cazzo!”
“Lasciati dire solo una cosa amico, dovresti frequentare più spesso le farmacie.” Continuò Zayn, divertito, ed io gli lanciai uno sguardo di fuoco.
“Eh?”
“Lascialo perdere.”
“Okay, aspetta qui sul pianerottolo e appena dico ‘Entra’ tu..entri, ovvio.” Spiegai a Niall, davanti alla porta di casa mia.
Lui batteva ritmicamente un piede a terra, nervoso “Come ti pare.” Rispose solo.
Io lanciai uno sguardo d’intesa a Zayn, il quale però si stava specchiando sulla teca di un quadro appesa accanto alla mia porta, aggiustandosi i capelli corvini.
Gli diedi uno schiaffo sul braccio, che lo fece sobbalzare. “Devo presentarti a mia cugina, Zayn!” Gli ripetei, per l’ennesima volta, prima di prenderlo velocemente per una mano.
Aprii la porta d’ingresso,  ed entrando urlai un sonoro “Sono a casa!”
Mi guardai intorno, trascinandomi dietro Malik, e trovai mia cugina sdraiata pacatamente sul divano.
“Ehi Mad, devo presentarti qualcuno..” cominciai, stringendo più forte la presa sulla sua mano. Madeline alzò gli occhi verso di me, e notando il mio tres magnifique ragazzo si drizzò subito in piedi.
“Ah, ciao!” esclamò, allegramente. Zayn la squadrò dalla testa ai piedi, sorridendo sornione.
Feci una smorfia, infastidita. Perché la guardava così? Perché mia cugina doveva essere così figa?
“Ciao, io sono Zayn.” Si presentò, porgendole una mano che lei si affrettò a stringere vivacemente. “Il mio ragazzo.” Puntualizzai, e notai lo sguardo di Mad farsi leggermente meno interessato.
“Io sono Madeline, comunque e..Perchè hai lasciato la porta aperta?” mi domandò, lanciando uno sguardo confuso alla porta.
Grazie a Dio dei passetti incerti si fecero sentire dalla cucina, ed apparve la minuscola figura di Jesse, che tendeva le manine verso Mad.
Zayn mi lanciò un’occhiata furtiva, ed io mi schiarii rumorosamente la gola mentre vedevo Mad prendere in braccio Jesse. “Ciao piccolo, saluta gli ospiti..” cominciò, prima di scoccarli un bacio sulla guancia liscia.
“Entra!” esclamai, verso la porta. Mad aggrottò la fronte al sentire le mie parole, mentre dalla porta faceva la sua apparizione Niall Horan, decisamente confuso.
Madeline impallidì, e per un momento temetti che stesse facendo scivolare Jesse a terra. Divenne bianca cadaverica, strabuzzando incredula gli occhi nocciola, e cominciò a boccheggiare.
Niall le lanciò uno sguardo interrogativo, notando poi il bambino biondo che portava in braccio.
Guardò Mad, poi il bambino, poi di nuovo Mad, ancora il bambino ed infine si voltò verso di me.
“Ma che cazzo sta succedendo?!” urlò, strozzato.
“Niall, ti presento tuo figlio e la ragazza che hai messo incinta un anno fa al Ballo di Primavera.” Dissi, serissima.
Ci fu un momento di silenzio assoluto, dove l’unico rumore percettibile erano i versetti incomprensibili di Jesse e lo sguardo di Niall si fece improvvisamente vacuo. Il tempo sembrò quasi cristallizzarsi per qualche attimo.
Poi udimmo un tonfo, e l’improvviso pianto isterico di Jesse.
Madeline era svenuta.
 
“Oddio, oddio e se è morta?”  chiesi preoccupata, mentre tamponavo la testa di Mad con un fazzoletto bagnato.
Zayn sbuffò, continuando a far dondolare Jesse tra le sue braccia, per calmarlo “Smettila, è solo svenuta!” rispose, deciso.
Feci una smorfia poco convinta, mentre osservavo gli occhi ancora chiusi di Mad e il suo colorito ancora pallido. “Dov’è finito Niall?”
Zayn fece spallucce, mentre Jesse si divertiva a tirare un filo della sua felpa rossa “Non lo so, è uscito di corsa dopo che hai fatto l’ultimatum..”
“Non era un ultimatum!” protestai “Era la verità, e lui doveva saperlo.”
“Non pensi che sarebbe stato meglio farlo decidere a lei..” fece un cenno con il capo verso Mad “che è la madre?” continuò. Io posai la pezza bagnata sul divano, e mi voltai per lanciargli uno sguardo infastidito.
“Grazie per il supporto, Zayn.” Sibilai, sarcastica. Lui mi fece la linguaccia, e la cosa parve divertire da morire Jesse, che scoppiò a ridere.
Zayn gli rivolse un sorriso dolce, prendendo a fargli il solletico sul pancino, e quella scena mi intenerì da morire.
Malik sembrava davvero portato per stare con i bambini, ed era..adorabile.
“Sei bravo con i bambini.” Diedi voce ai miei pensieri, e lui scrollò le spalle.
“Ho tre sorelle, di cui due sono più piccole di me. Mi hanno sfruttato come babysitter per anni.”
Stavo per ribattere che non ce lo vedevo proprio Zayn-sexy and I know it-Malik a fare da babysitter, quando Mad sbattè lentamente le palpebre, confusa.
“Mad, Mad come ti senti?” le chiesi subito, prendendole una mano. Lei aggrottò le sopracciglia, boccheggiando per qualche secondo.
“Ho..Ho fatto un incubo terribile, c’eri tu, e il tuo ragazzo e..” il suo sguardo si posò su Zayn, che teneva in braccio Jesse e strabuzzò gli occhi, mettendosi bruscamente seduta e divincolandosi dalla mia presa.
“Ti prego, dimmi che non l’hai fatto.” Disse tra i denti, guardandomi fissa negli occhi.
Improvvisamente tutto il piano che avevo organizzato per farla stare meglio sembrò perdere significato, e crollare su stesso come un castello di carta.
“Io..Madeline, volevo farti sentire meglio! Eri così triste, si vedeva che ti mancava, e poi avevi bisogno di aiuto e..”
“Non hai pensato che dovessi decidere IO sulla vita di MIO figlio? Eh?” mi interruppe, urlando.
“Mad, ti giuro, l’ho fatto solo per te!”
“Bhè, hai sbagliato, va bene? HAI SBAGLIATO!” gridò istericamente, allontanandomi dal divano con una spinta. La guardai ferita, aprendo la bocca in una ‘O’ muta.
Madeline puntò i suoi occhi su Zayn, sempre più furibonda, e velocemente si alzò dal divano “E tu che cazzo ci fai con mio figlio in braccio? Mollalo!” gli gridò contro, prima di strappargli bruscamente Jesse dalle braccia, che protestò debolmente.
“Ehi, calmati, non stavo facendo niente!” si difese Zayn, irritato. Mad gli lanciò un’occhiataccia, poi si guardò intorno.
“Lui è ancora qui?”
“No, è usc..”
“Bene, tanto meglio. Non sarebbe servito a niente.” Continuò, interrompendomi. Poi Jesse battè una manina sul suo collo, mormorando un “Pappa..” e lei sospirò.
Mi riservò una lunga occhiata penetrante, sistemando il bambino tra le sue braccia.
“Mi hai delusa, Liz.” Disse soltanto, in un soffio, prima di girarsi ed entrare nella cucina.
Sentii il gelo farsi velocemente largo dentro di me, e qualcosa pizzicarmi gli occhi.
Avevo combinato un disastro.
Di nuovo.
“Oh, Liz..” esclamò Zayn, con un sospiro, ed io scoppiai a piangere tra le sue braccia.

 
   
 
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