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Autore: Kikka_chan99    22/04/2012    2 recensioni
Ho sempre visto delle cose , cose che gli altri non vedevano , non percepivano , ne credevano possibili .
Posso andare oltre alle parole , posso andare oltre ai semplici sguardi , posso sentire e vedere in maniera diversa .
Ma nessuno mi ha mai creduto.Per questo cominciai a scrivere un diario .
Mi chiamo Hannah Larsen e a diciassette anni , sono morta .
Genere: Malinconico, Romantico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il diario Proibito
 
Prologo
 
Acqua .C'è  acqua dappertutto . 
 Non vedo altro che nero , blu , il lieve risplendere del sole in lontananza . Dove sono ?
Sento che mi manca il fiato ho bisogno di inspirare . Mi brucia la gola , i polmoni , sento che se non riesco ad uscire , soffocherò .
Ma uscire da dove ? 
Ho gli occhi sbarrati , intrisi di una sostanza che mi spinge a chiuderli . Provo a muovere le braccia , ma sono dure come bastoni , gelate  e intorpidite . 
Mi guardo le gambe , anche loro sono immobili e grazie ad  uno spicchio di luce mi rendo conto che stanno diventando dello stesso colore dell'acqua .
" Devo respirare , devo respirare ! " il panico inizia a crescere vorace , come una stretta .
Vedo un'ombra sopra di me : agita le mani , forse vuole aiutarmi . 
Mi sforzo al massimo , allungo le braccia verso di lui , con un ultimo disperato gesto : chiunque lui sia è la mia ultima speranza .
Affonda le braccia nell'acqua , inizia  a cercare le mie mani , il mio viso , il mio corpo . 
Sto lentamente tornando in superficie , ora riesco a vederlo meglio : ha un vestito scuro , nonostante sia primavera inoltrata .
Finalmente sento il suo tocco sulla fronte . 
Ma me ne rendo conto troppo tardi . Non sta cercando di aiutarmi .
Sta cercando di uccidermi . 
Mi afferra il collo , la fronte , cerca di trattenermi , di spingermi ancora più in basso . Le sue mani sono enormi , la sua, è una presa d'acciaio , di quelle che non si arrendono facilmente .
Provo a graffiarlo, ma in acqua i miei movimenti sono terribilmente goffi e lenti , senza contare che il mio corpo non risponde ai comandi che li impongo .
Alla fine mi arrendo . Smetto di combattere . 
Non ho mai pensato alla morte, prima d'ora . Non ho mai pensato a come si sarebbe spenta la mia vita , a come lentamente , dolorosamente si sarebbe spezzata per sempre .
Non avevo mai calcolato , creduto o temuto , che la morte sarebbe arrivata così presto , così inaspettata , senza preavviso . 
E muoio così , annegando tra il blu e il nero , tra il freddo e il gelo .
Sento che il peso che avevo sul petto sta lentamente scomparendo , il cuore inizia a farsi più leggero . 
Vedo i miei capelli scuri volteggiare tra le acque , anche loro sembrano leggerissimi . 
Forse è proprio vero , che quando sei sul punto di morire , rivedi tutta la tua vita in un attimo , dai ricordi più dolci a quelli che hanno segnato la tua esistenza .
Mi chiamo Hannah Larsen , ho diciassette anni , i capelli neri come la notte e gli occhi verdi come il mare .
Ho molti amici nella piccola scuola che frequento , e sono una delle migliori della classe . 
Voglio diventare un chirurgo di guerra , anche io voglio salvare la gente , anche io voglio che il mio nome sia ricordato nel tempo . 
Vivo sola con mia madre , l'unico membro della mia famiglia che non mi ha mai abbandonato , che ha sempre creduto in me . 
Sin da bambina sono sempre stata un po' diversa , fuori dal normale . 
Ma che cos'è la normalità ?
Ero in grado di fare cose che gli altri bambini non conoscevano , ma che , nella loro ignoranza , temevano .
Mi hanno sempre fatto sentire diversa , forse è per questo che ho smesso da molto tempo di considerarmi " umana " .
Ho sempre visto delle cose , cose che gli altri non vedevano , non percepivano , ne credevano possibili .
Io posso vedere il passato , il futuro , se una persona mente o se è sincera .
Vedo il peccato negli occhi delle persone da quando avevo otto anni , e da sempre la considero una maledizione , una punizione divina . 
Posso andare oltre alle parole , posso andare oltre ai semplici sguardi , posso sentire e vedere in maniera diversa .
Ma nessuno mi credeva . Ma in fondo , chi può credere ad una bambina ?
Iniziarono ad isolarmi , a guardarmi con sospetto o con tremenda compassione .
Mi dissero che ero pazza , e a furia di sentirlo , probabilmente cominciai a pensarlo anche io . 
Per questo decisi che non avrei mai più detto a nessuno di ciò che ero in grado di fare . Nessuno avrebbe mai dovuto scoprirlo , sarebbe stato il mio più intimo segreto . 
Ma le mie visione si fecero sempre più forti , più reali e sempre più dolorose .
Sapevo che non sarei riuscita a tenermi tutto dentro ancora per molto , ma sapevo anche che non avrei mai potuto parlarne con qualcuno , o sarei stata di nuovo sola . 
Per questo cominciai a scrivere un diario . Bé , in realtà non era un vero e proprio diario giornaliero , ma semplici appunti  su ciò che vedevo .
Parlai di amici , di persone che non conoscevo , di chi incontravo per  caso , e di chi guardavo in continuazione , dall'ombra , senza che nessuno potesse sospettarlo . 
Nessuno sapeva dell'esistenza di quel diario , nessuno oltre me . 
Mi chiamo Hannah Larsen , e all'età di diciassette anni , sono morta .




Note dell'autrice : 
Grazie a tutti per aver letto questo breve prologo , spero che vi sia piaciuto . So di non essere una grande scrittrice , anzi sono poco più di una ragazzina,
ma era da un sacco di tempo che volevo provare a scrivere qualcosa .
Spero che mi facciate sapere cosa ve ne pare e spero anche che riuscirete ad aiutarmi a migliorare .
Un abbraccio ed  un'inchino , Kikka .
  
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