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Autore: CallmeAnd    22/04/2012    2 recensioni
-Cazzo non mi aspettavo diventassi così...- disse il riccio sorpreso.
-Così come Styles?- lo guardò lei incuriosita
-Così dannatamente sexy.- rispose un ragazzo dal fondo del locale.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-Dannazione Alice! Vuoi muoverti?- la signora Smith gridava verso la figlia, avvolta ancora nei suoi pensieri. Aveva paura di mettere piede fuori dal aereoporto. Holmes Chapel le ricordava troppe cose: la sua infanzia, la sua vecchia casa, suo padre. Subito scosse la testa per scacciare via quel pensiero e non farsi rovinare una giornata che non era cominciata granchè bene. Brooklyn le mancava di già. Le mancavano i suoi amici, il suo ragazzo. Le mancava la confusione dei clacson, le numerose persone che passeggiavano per i marciapiedi. Un altro richiamo da sua madre la riportò alla realtà. Doveva ricostruire una nuova vita qui, dove già aveva vissuto. Sospirò e andò ad aiutare sua madre con le valige, arrendendosi al fatto che ormai Brooklyn e la sua felicità erano solo un ricordo.


Alice si buttò sul suo letto color lavanda. Quella casa era sempre la stessa, non era mai cambiata. Sul muro c'erano ancora i segni del suo cambiamento di statura da un anno all'altro, alcuni vecchi disegni e anche delle vecchie foto. Tra tutte spiccava quella che aveva fatto in quarta elementare con uno dei suoi amici Harold Styles. Sospirò. A quei tempi stavano così bene. Ma le cose cambiano, e anche le persone. Alle medie sembrava che i suoi migliori amici non avessero più tempo per lei. Erano diventati talmente popolari nella scuola che l'avevano esclusa già due mesi dopo l'inizio delle lezioni. Loro erano diventati bellissimi, tutti e cinque. Mentre lei era rimasta la ragazzina paffuta di smepre, con l'aggiunta di un paio di occhialoni giganti dovuti al suo abbassamento della vista e anche a parecchi brufoli sparsi quà e là sul suo viso. Sorrise a quei ricordi, chiedendosi che fine avessero fatto quei cinque. Ricordava tutto di loro, gli occhi azzurro-oceano di Niall, i ricci ribelli di Harry, i sorrisi incredibili di Zayn, le dolcissime guanciotte paffute di Liam e poi Louis. Aveva avuto una cotta per quel ragazzo per tutta la durata delle medie, fino a che per via del lavoro di sua madre non fu costretta a cambiare continente. Sospirò. Proprio in quel momento la signora Smith entrò in camera della ragazza. -Come ti senti Alis?- le chiese nervosa sua madre. -Tutto ok, sul serio.- cercò di sorridere la ragazza. -Bene, allora perche non vai a farti un giro visto che è ancora giorno?- sorrise la donna bionda di fronte a lei. La signora Smith era una donna davvero bella, aveva dei capelli biondissimi e degli occhi verdi magnetici. Alice era tutto l'opposto. Era castana, semplice e nei suoi occhi regnava il colore marrone, anche se alle volte amava far notare ai suoi amici che a seconda del suo umore nei suoi occhi poteva intravedersi anche un pò di verde. -Si buana idea.- rispose lei alzandosi dal letto. Si rese almeno presentabile sistemandosi i lunghi capelli castani e perfettamente lisci e mettendosi un filo di mascara per poi indossare un paio di converse bianche sopra i pantaloncini e scappare fuori. L'aria fresca aveva un dolce effetto sulla sua pelle bianchissima, facendola tremare. Respirava a pieni polmoni quell'aria meno inquinata rispetto a quella di Brooklyn,del quale sentiva la dannata mancanza. In quel momento l'unica cosa che voleva era Peter, il suo ragazzo, che viveva in tutt'altro continente. Lui le avrebbe sicuramente fatto tornare il sorriso, mostrandole il lato buono della vicenda. Alice sbuffò e sentì un leggero languorino. In fondo era quasi un giorno intero che non toccava cibo, così cercò di fare mente locale. Trovare la caffetteria dove andava anni prima con suo padre non fu facile, quasi quanto non fu facile entrarvi, ma era tornata in quel piccolo posto insieme a sua madre per affrontare il passato, e quello sembrava un buon modo per iniziare.


-Cazzo Horan è il sesto muffin che mangi!- sbottò Harry. Louis e Liam iniziarono a ridere. -Non rompere Harry! Io mangio i muffin e tu guardi il culo alla cameriera, chi è messo peggio?- gli rispose il biondino mentre addentava il dolce. Zayn stava giocando con il cellulare mentre seguiva attentamente il litigio dei due. -Oh andiamo!.- rispose il riccio -guarda che culo che ha! come si può non fissarglielo!- Tutti insieme risero all'imprecazione di Harry. Ad un certo punto l'attenzione dei cinque ragazzi venne attirata da qualcuno che entrava dalla porta della caffetteria. Una ragazza alta, con dei capelli lisci e castani e delle gambe mozzafiato entrò e si sedette ad un tavolo vicino ai ragazzi accavallando le gambe. -Porca puttana!- disse Harry. Zayn notò la bavetta che gli scendeva e non potè trattenere le risate. Harry era fatto così. Niall aveva lasciato perdere il suo muffin e fissava incredulo anche lui la ragazza. Liam era incantato, e Louis la fissava senza staccarle gli occhi di dosso. Zayn era incantato almeno quanto gli altri, ma gli sembrava di aver già visto quel viso, ma dove? -Di certo non è di Holmes Chapel.- affermò subito Liam. - Harry riuscì finalmente a tornare con i piedi per terra e sorridendo disse -sono aperte le scommesse- tutti lo guardarono preparati a giocarsi qualcosa. Era uno dei loro giochi preferiti, soprattutto se poi dovevano scegliere la punizione su chi perdeva. Una volta il povero Niall aveva dovuto correre nudo per i corridoi del suo liceo, ricevendo tre settimane di punizione e una sfilza di ragazze urlanti in piena fase ormonale. -Vado io!- esclamò Harry sicuro di se. -Perfetto...- rise Zayn -ma se perdi vogliamo passare un giorno per uno con tua madre Styles, ok?- disse con un sorrisino sulle labbra. Harry corrugò la fronte. -Simaptico Malik, moooooolto simpatico- disse. -Ma per me va bene, tanto vincerò- e così dicendo si alzò dal tavolo per andare verso quello della ragazza. La esaminò con cura prima di rivolgerle la parola. Dall'abbigliamento non era una delle tante troiette che si trovavano nel suo liceo, anzì sembrava più tosto per bene. -Scusami posso sedermi qui?- chiese sfoggiando uno dei suoi sorrisi sghembi alla ragazza. Appena lei si voltò lo guardò dalla testa ai piedi, non ci credeva. Harry Styles, il suo vecchio amico Harry Styles era davanti a lei. Non si stava sbagliando, quei ricci, quegli occhi, quel sorriso e quel profumo erano suoi, li ricordava bene. -Harry!- esclamò lei sorridendo. -Non mi riconosci?- Harry si sedette di fronte a lei. -Che strano non credo di conoscerti, una bella ragazza come te me la ricorderei...- disse lui guardandola negli occhi. Alice rise. -Andiamo Harry! Hai dimenticato la prima persona al mondo che ti ha dato il soprannome di Hazza?- Gli occhi del riccio si illuminarono e ad Alice sembrò di aver visto la lampadina accendersi nel cervello del ragazzo di fronte a lei. -Cazzo- disse con un filo di voce -sei tu Aliss?-



...
Ciao a tutte! Questa è la mia nuova storia, spero vi piaccia. Alice credo che sia un personaggio davvero stupendo, è la ragazza più normale del mondo (tranna per il fatto che è seduta ad un tavolo con Harry sonodavveroungranfigo Styles). Vorrei ringraziare Camilla e Valeria che mi hanno convinta a buttare giù qualcosa di nuovo nonostante tutto, siete fantastiche!
Fatemi sapere se la storia vi piace, e magari lasciate una recenzione!
  
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