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Autore: Alessandra    16/11/2006    16 recensioni
Ron ed Hermione non riescono a dirsi cosa provano l'uno per l'altra.. ma qualcuno li aiuterà...
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy, Lavanda Brown | Coppie: Harry/Ginny, Ron/Hermione
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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                             Non ne ho il coraggio ma dovevo dirtelo

 

-Vi do solo qualche minuto- rispose brusca la Medimago

Ron, Harry e Ginny entrarono in punta di piedi in infermeria e si avvicinarono al letto di Hermione

-Oh, Herm- sussurrò addolorata Ginny.

Hermione era sdraiata supina e aveva gli occhi chiusi, nonostante il pallore, Ron si sentì sollevato nel vedere il respiro regolare della ragazza.

-Dorme?- chiese Harry titubante a Madama Chips che si era avvicinata in quel momento al letto per controllarne le condizioni.

-No Potter è in coma,ha bevuto troppa acqua ed è arrivata appena in tempo-

-Come in coma? Ma ce la farà vero?- rispose atterrito Ron

-Le ho somministrato due pozioni potenti, si riprenderà ma non so dare dei tempi-

Ron accarezzò amorevolmente la guancia dell’amica, non avrebbe mai osato farlo in condizioni normali, ma gli si leggeva in faccia quanto era preoccupato per Hermione.

Harry e Ginny distolsero lo sguardo un pò imbarazzati.

-Adesso per favore andate via, devo somministrarle la cura, tornate dopo cena oppure domani-

Senza una parola uscirono dall’infermeria.

 

-Ehi ragazzi- una voce fece voltare subito Ginny, Ron ed Harry

il loro compagno di grifondoro Dean Thomas li raggiunse correndo a più non posso.

-Vi ho cercato ovunque, non avete sentito di Malfoy?-

Ron a sentir nominare il Serpeverde afferrò Dean per la divisa  

-Parla-

-Calma Ron, vi porto una bella notizia! Silente e la McGranitt hanno fatto l’incantesimo sulle bacchette di Malfoy Tiger Goyle e Zabini… e indovinate un pò? è stata quella di Malfoy a fare la Crucio, gli altri invece hanno buttato Hermione nel lago, quei cretini hanno ancora le divise sporche del terriccio del lago nero-

-Dici davvero?- Harry e Ron non riuscivano a credere ai propri orecchi.

-Si, Silente e la McGranitt vi vogliono parlare nell’ufficio del preside, mi hanno detto di riferirvelo- detto questo Dean salutò i compagni e sparì dietro l’angolo.

Arrivati davanti al Gargoyle di pietra davanti all’ufficio del preside Harry si blocco di colpo, tanto che Ron e Ginny gli arrivarono addosso.

-Ahio, ma che ti prende?- Ginny si massaggiava il naso dolorante

-Non so la parola d’ordine-

-E ora?-

 

Zucchero filato...

 

Disse una voce maschile alle loro spalle… conoscevano quella voce.. si girarono lentamente…

-Buonasera, a cosa deve l’onore il preside per avervi qui davanti?-  Piton con voce melliflua lanciò loro uno sguardo di scherno

-Ha chiesto di vederci - rispose Harry lanciando anche lui uno sguardo torvo al professore.

-Bene, allora sarà meglio non farlo aspettare- disse mentre li spingeva sulla ripida scala di pietra che, non appena vi misero piede, iniziò a salire fino a portarli davanti alla porta dell’ufficio di Silente.

-Avanti- rispose Silente quando bussarono.

Ginny,c he non ci era mai stata, rimase incantata dalla miriade di fragili oggettini d’argento in bella mostra sui tanti tavolini della stanza, si guardò intorno e scorse Fanny, la fenice di Silente (l’aveva vista 5 anni prima quando Harry l’aveva salvata dalla camera dei segreti) lei ricambiò lo sguardo ammirato di Ginny con il suo verso canterino.

-Benvenuti- una voce la riportò alla realtà, Harry Ron e Piton si erano già avvicinati alla scrivania del preside, dove vi erano quattro sedie e la professoressa McGranitt già comodamente seduta, Ginny si affrettò ad imitarli.

Quando si furono tutti accomodati : Ginny tra Ron e Harry e Piton alla destra di Harry,

Silente ruppe il silenzio spiegando il motivo della loro convocazione.

-Oggi, sotto suggerimento della professoressa McGranitt, ho eseguito io stesso un incantesimo sulle bacchette dei signori Malfoy, Zabini, Tiger e Goyle. Ebbene la bacchetta del signor Malfoy sembra essere la colpevole della maledizione senza perdono inflitta alla signorina Granger-

-C-Cosa? Non è possibile, ci deve essere un errore- Piton aveva abbandonato la sua aria di superiorità e sembrava sul punto di avere un collasso.

-Nessun errore Severus- rispose Silente affabile –Inoltre le divise dei signori Tiger, Goyle e Zabini sono sporche di una sostanza scura che si è rivelata essere il fango che si trova sulle sponde del lago nero, dove è stata gettata priva di conoscenza la signorina Granger-

-Convocherò Malfoy per farmi dare una spiegazione, non credo che sia solo lui il colpevole-continuò Piton con un’espressione indecifrabile.

-Infatti sono coinvolti anche alcuni grifondoro- si intromise la professoressa McGranitt.

A quelle parole Piton si girò con uno sguardo pieno di odio verso Harry, Ron e Ginny.

-Noi non c’entriamo nulla, Hermione è nostra amica- disse meccanicamente Harry.

Silente venne subito in suo aiuto

-Sono state due ragazze che rispondono al nome di Lavanda Brown e Calì Patil, che avrebbero collaborato con il signor Malfoy e gli altri compagni di Serpeverde-

-Bene- rispose Piton con uno sguardo velenoso – I ragazzi verranno espulsi?-

a quelle parole Ron sussultò, non riusciva credere che due ragazze tranquille come Lavanda e Calì avessero commesso un’azione cosi orribile e rischiassero l’espulsione, ma non avrebbero dovuto prendersela con Hermione, la SUA Hermione, quindi qualsiasi procedimento sarebbe risultato per lui più che giusto.

Silente interruppe i suoi pensieri.

-Ancora non abbiamo deciso Severus, certo sarebbe un peccato espellere sei ragazzi che fra pochi mesi avrebbero sostenuto i M.A.G.O., ma hanno compiuto un’azione gravissima e una qualsiasi punizione non sarebbe equa-

-Spero che mi farà sapere- rispose asciutto Piton

-Certo, ho intenzione di convocare oggi stesso tutto il corpo insegnanti per un consulto, adesso però potete andare tutti, arrivederci-

Harry, Ginny e Ron non se lo fecero ripetere due volte e se ne andarono, non prima che a Ginny venisse ricordato dalla McGranitt che dopo cena sarebbe stata in punizione con lei.

 

Dopo cena, Harry e Ron si sistemarono nelle poltrone vicino al fuoco, mentre Ginny li salutò sconsolata e si avviò verso l’ufficio della professoressa.

Ron non riusciva togliersi l’immagine di Hermione sdraiata nel letto dell’infermeria, ora capiva di aver perso ogni istante che fino a quel momento non aveva passato con lei, se avesse riaperto gli occhi le avrebbe confessato i suoi sentimenti…

Si girò per proporre a Harry una partita a scacchi magici, ma trovo l’amico che russava, profondamente addormentato nella poltrona.

 

E ora che faccio? non riuscirei a dormire comunque...

Nella testa di Ron riapparve nuovamente Hermione

 

A questo punto vado da lei, visto che non riesco a smettere di pensarla…

Si alzò il più silenziosamente possibile e si avviò all’infermeria.

 

 

-Buonasera Weasley, anche se capisco che la signorina Granger è una tua amica devo chiederti di non fare troppo rumore e non trattenerti troppo-

-Va bene Madama Chips, grazie- rispose docilmente il ragazzo.

Hermione era nella stessa posizione di come l’aveva lasciata quel pomeriggio, solo che era meno pallida e anche le labbra stavano tornando al loro colore naturale.

Merito della pozione

Pensò subito Ron avvicinandosi a lei.

Mentre la guardava fu sommerso da molte emozioni diverse: rabbia per quello che le era successo, paura per averla potuta perdere per sempre, rimorso per averla fatta soffrire e non averle detto subito i suoi sentimenti, amore perché lei era la cosa più importante della sua vita.

Sentì gli occhi pizzicare ma ricacciò le lacrime in un impeto di orgoglio, per fortuna era solo..

Non sapeva neanche lui perché lo fece, ma iniziò a parlare sussurrando piano al suo orecchio.

-Herm… mi senti? -  poi più a se stesso che a lei aggiunse -Ma certo che no!! che cretino che sono-

-Senti io sono venuto a scusarmi, è solo colpa mia se hai rischiato la vita e io di perderti per sempre. Vedi ….quel bacio di Lavanda non è stato nulla e me lo ha dato lei.. l’unica ragazza che vorrei baciare sei tu Hermione, ma sei lontana da me anni luce…..ormai sono anni che stiamo sempre insieme e mi sono accorto da tempo che io non posso vivere senza di te, mi sono innamorato Hermione… della ragazza più intelligente, più dolce e più speciale che ci possa essere!-

La guardò un attimo…le era sembrato che le dita le si muovessero in maniera impercettibile e anche il respiro sembrava diverso… in qualche modo più profondo…

-Ma che ci fai tu con uno come me? uno che non riesce a mandare al diavolo la sua ex per cui prova solo ribrezzo… vedi io non sarei mai riuscito a dirti tutto questo guardandoti negli occhi…. Non ne ho il coraggio! Voglio stare con te e ho paura, sono solo un codardo!! Ma ti amo Mione, cosi tanto che mi sembra di impazzire-

non riuscì a trattenere un lacrima che fini sulla mano della ragazza.

Ron si asciugò il viso.

-Ora vado, tornerò domani…scusami per lo sfogo ma non ce la facevo più a tenermi tutto dentro-

Se ne andò senza guardarla, il più in fretta possibile per non dover incontrare in quello stato Madama Chips, e nello stesso istante in cui le diede le spalle, una lacrima attraversò le guance ormai rosate di Hermione.

 

…………………………………………………………………………………………………………

 

- Signor Malfoy, Zabini, Tiger,Goyle, e signorine Brown e Patil Calì, avete commesso un’azione orribile, avete aggredito una compagna, causandone volutamente quasi la morte-

Silente aveva convocato i sei ragazzi nel suo ufficio, insieme ai direttori delle quattro case, per comunicare loro la decisione che aveva preso insieme al corpo insegnanti.

-Avete qualcosa da dire?-

Calì e Lavanda scoppiarono a piangere

Malfoy fece per aprire bocca ma uno sguardo fulminante di Piton gliela fece richiudere subito.

-Bene, insieme al corpo insegnanti abbiamo deciso la vostra punizione, che non sarà mai abbastanza rispetto quello che avete commesso, ma potrà farvi comunque capire la gravità dell’azione compiuta-

-Ci espellerà signore?-

Alla fine la lingua di Malfoy aveva battuto le occhiatacce di Piton.

Silente lo guardò per un momento con i suoi limpidi occhi azzurri

-No signor Malfoy-

Tutti e sei i ragazzi alzarono la testa e guardarono stupiti il loro preside.

-Non volevamo espellere un terzo dei ragazzi che devono affrontare fra pochi mesi il M.A.G.O., ma sarete comunque penalizzati all’esame-

-Che vuol dire signore?- rispose sempre Malfoy con aria di sfida

-Che qualsiasi voto prenderete al M.A.G.O. verrà abbassato alla fine dell’esame…-

Silente guardò i ragazzi…..Non avevano capito, continuavano a guardarsi tra di loro con aria interrogativa.

-Vi faccio un esempio… Se all’esame prenderete un Oltre Ogni Previsione, questo voto diverrà un Accettabile alla fine dell’esame-

Si levarono deboli proteste dai Serpeverde.

-Silenzio!!- abbaiò la McGranitt all’improvviso

-Dovete solo ringraziare il professor Silente per non avervi espulso, io al suo posto non avrei avuto ripensamenti-

Calì e Lavanda non riuscivano a parlare, continuavano a singhiozzare disperate.

-Inoltre- continuò Silente come se non fosse mai stato interrotto –Ho deciso di togliere a ciascuno di voi 50 punti-

-Non è giusto che la mia casa ci rimetta- sbottò Malfoy risentito.

-Un’altra parola e i punti diventeranno 100 a testa-

Guardò uno ad uno i ragazzi.

-Bene, potete andare, ah… dimenticavo!! Per voi sono cancellate qualsiasi attività di svago fino a fine anno, e intendo Quidditch, uscite, o la partecipazione a qualsiasi club-

I sei ragazzi uscirono disperati dall’ufficio di Silente.

Uscirono anche tutti gli insegnanti, quando rimase solo la professoressa McGranitt, Silente le fece cenno di rimanere.

-Minerva, ho deciso di dare ad Harry, al signor Paciock ed a i due ragazzi Weasley 50 punti a testa per aver aiutato a trovare i colpevoli, volevo sapere cosa ne pensi?-

-Concordo in pieno, Albus-

 

Ron non aveva dormito bene quella notte… aveva incubi su incubi, continuava a sognare la morte di Hermione e si svegliava in continuazione di soprassalto in un bagno di sudore.

Solo verso le sei si addormentò in un sonno senza sogni.

Harry al contrario aveva dormito anche troppo e preso dai sensi di colpa aveva intenzione di andare a trovare Hermione visto che la sera prima si era addormentato.

Aveva saputo da Neville che Ron aveva avuto incubi tutta la notte, cosi quando si era alzato aveva cercato di non svegliare l’amico, tanto anche se era lunedì le lezioni erano state sospese per un giorno per la storia di Hermione e quindi poteva anche dormire per tutta la mattina.

Nella sala comune trovò (con sua gioia) Ginny che giocava con Arnold la sua puffola pigmea

-Ciao Ginny, come è andata poi ieri sera con la McGranitt?-

Ginny si girò e fece un gran sorriso

-Oh ..Ciao Harry, la McGranitt non è stata molto severa, forse perché sono stati presi i colpevoli!! Mi ha detto anche che daranno a me, te, Ron e Neville 50 punti a testa, ma ci pensi??-

-Veramente? E’una bellissima notizia!! Senti pensavo di andare da Hermione vieni con me?-

-Si certo, aspetta che riporto Arnold alla sua cuccia, torno fra un minuto-

Harry la vide correre via con i rossi capelli sciolti che le danzavano sulle spalle

Devo confessarle quello che provo, non voglio fare come Ron

 

Come promesso dopo pochissimo Ginny era scesa e insieme si erano diretti all’infermeria.

Quando entrarono non videro Madama Chips, ma non se ne preoccuparono, forse era uscita per qualche minuto per prendere altri medicinali, cosi andarono dritti verso il letto di Hermione.

Trovarono l’amica seduta sul letto che sorrideva loro radiosa.

-Hermione!!!- urlarono Ginny ed Harry correndole incontro

-Herm … credevo che fossi morta, non sai che paura ho avuto- Ginny iniziò a singhiozzare tra le braccia dell’amica e l’abbracciò cosi forte che dovette intervenire Harry per non farla strangolare.

-Ginny calmati, sono qui e sto bene ora!! Ci vuole ben altro per farmi fuori- cercò di sorridere ma venne fuori solo un espressione di dolore, aveva avuto una fitta dolorosa ai polmoni.

-Allenta la presa le stai facendo male- Harry l’aveva notata

Lui l’abbracciò con delicatezza cercando di non stringerla.

-Mi hai davvero fatto preoccupare sai?! Non farlo mai più!- le sorrise dolcemente

-Oh Harry, Ginny come fare senza di voi?- Hermione era profondamente commossa

-Ma Ron dov’è?- cercava di nascondere la delusione che aveva provato nel non vederlo insieme ad Harry e Ginny.

-Dorme, era cosi preoccupato che in questi giorni non ha ne chiuso occhio ne toccato cibo… stamattina è crollato e non ho avuto il coraggio di svegliarlo- Harry dopo quello che era successo non si aspettava che Hermione gli chiedesse apertamente di Ron.

- Sapete, Ron è venuto qui ieri sera-

La notizia lasciò si sasso i due amici

- Non mi ha detto che eri sveglia- disse Harry con disappunto… non riusciva a credere che Ron non avesse avvisato il suo migliore amico, va bene che lei era la ragazza di cui si era innamorato, ma era anche la sua migliore amica, avrebbe dovuto informarlo che si era svegliata.

-Beh il fatto è che lui non lo sapeva… in realtà mi sono svegliata e mi sono accorta che lui era li vicino a me…sentivo che parlava...all’inizio pensavo fosse solo un sogno, poi ho sentito una lacrima sulla mia mano e ho capito che era tutto vero- si bloccò con il viso in fiamme.

-Ron piangeva?- disse sconvolta Ginny

-S-Si- disse la ragazza guardando a terra.

-E non gli hai detto nulla?-

-Ero cosi debole che non riuscivo a muovermi ma lo sentivo benissimo-

-Che ti ha detto?- si intromise Harry curioso.

-Beh ecco…- iniziò impacciata

 

-Ragazzi, potete tornare più tardi? La signorina Granger si è svegliata da poco e deve riposare- Madama Chips era appena ritornata.

-Il preside ha inviato un gufo ai suoi genitori… erano molto in ansia-

-Grazie Madama Chips- rispose Hermione grata di essere stata interrotta in un momento cosi imbarazzante.

-Herm, torniamo oggi pomeriggio, riposati ok?- Ginny scoccò un grande bacio sulla guancia all’amica

-E non te ne andare in giro capito?-disse Harry dandole una carezza e facendole l’occhiolino.

-Grazie ragazzi, vi adoro… mi fate un piacere? Dite a Ron che sono sveglia ma non che lo ero anche ieri e che ho sentito quello che diceva… poi vi spiego con calma- Hermione guardò preoccupata le facce interrogative di Ginny ed Harry.

-Va bene- risposero sorridendo entrambi

 

Dai loro sorrisi penso che intuiscano il discordo in questione…

 

-Ron svegliati!!!- Harry lo scuoteva da almeno cinque minuti ma il ragazzo non dava segni di vita

-Guarda che ti perdi il pranzo-

A quelle parole Ron aprì gli occhi

-Allora è davvero la parola magica!!- disse Harry sorpreso

-Ma che ore sono…- rispose Ron con la voce impastata

-E’ tardi dormiglione!! è l’una passata e io ho fame, ti do cinque minuti e poi me ne vado, Ginny, Neville e gli altri avranno gia finito-

-Parli sempre di Ginny… non è che ti sei innamorato?- chiese Ron stropicciandosi gli occhi.

 

Per fortuna non stava guardando Harry in faccia o avrebbe notato il suo improvviso colorito scarlatto

-Non dire stupidate!! Ti aspetto fuori! Sbrigati!- Harry diede le spalle all’amico e se ne andò sbattendo la porta.

-Che miseriaccia gli è preso? stavo solo scherzando- disse Ron alzandosi

 

-E me lo dici solo ora??- Ron guardava Harry con gli occhi di fuori

-Si perché sennò mi avresti fatto saltare il pranzo e avevo fame- Harry cercò di giustificarsi ma Ron lo guardava con aria assassina

-Come sta?-

-Sembra bene, vai da lei appena finito?-

-Perché tu non vieni?- disse inferocito

-No, semmai più tardi, penso che tu voglia vederla da solo no?-

Ron diventò cremisi e non rispose

-Lo prendo per un si.. senti vado a riposarmi in sala comune e ti aspetto li, magari poi ci torniamo insieme prima di cena-

-Ok- riuscì a dire Ron con il cuore che gli martellava in petto.

 

Fece le scale senza ne vedere ne sentire nessuno..

Aveva davanti agli occhi la confessione, in piena regola, che le aveva fatto la sera prima e il cuore gli martellava nel petto cosi forte che Ron non riuscì a sentire neanche il vociare dei bambinetti del primo anno che gli passarono davanti sghignazzando.

-Ehi ma sei sordo??-

Si girò e vide Ginny, Neville, Seamus e Dean che gli correvano in contro

-Ti avrò chiamato almeno tre volte!!!- disse scocciata la sorella

-Torniamo ora dall’infermeria- aggiunse Neville

A quelle parole Ron si girò di scatto verso i compagni.

-Sto andando da Hermione anch'io-

-Menomale!! Perché penso che ci sia rimasta male che quasi tutti i Grifondoro sono andati a trovarla meno che te che sei il suo migliore amico- rispose Ginny con aria di superiorità

-Io Harry lo strozzo!! Me l’ha detto solo ora che si era svegliata!!-

-Dai sbrigati o Madama Chips non ti farà passare- si intromise Seamus

 

-Signor Weasley, torni più tardi per favore- come previsto Madama Chips non voleva far passare più nessuno che volesse vedere Hermione

-Per favore, ho saputo che era sveglia solo ora, la prego solo per un minuto-

La donna scrutò il volto preoccupato di Ron e disse a malincuore

-E va bene… Ma solo per un minuto.. oggi siete venuti in troppi e la signorina Granger è ancora troppo debole-

-Grazie mille- Ron le regalò un sorriso di cuore.

 

Si diresse timoroso verso il suo letto, la trovò che leggeva un libro con i boccoli ribelli che le cadevano sul viso e lei che li metteva in continuazione dietro l'orecchio.

A quell'immagine cosi famigliare non riuscì trattenere una leggera risata

Hermione alzò lo sguardo e i suoi occhi si persero in quelli di Ron,

entrambi i loro cuori persero un battito..

 

-C-Ciao Ron... finalmente sei venuto- Hermione aveva distolto lo sguardo e stava lottando con se stessa per impedirsi di arrossire.... le tornavano in mente le parole che Ron le aveva confessato la sera prima.

-Scusa hai ragione- disse il ragazzo avvicinandosi -Harry mi ha detto solo ora che eri sveglia, ma sono stato qui altre volte... ero preoccupato anche io sai?-

-Veramente?- Hermione lo fissò

Ron sentì le orecchie in fiamme ma cercò di non distogliere lo sguardo

-Si-

Notò che aveva gli occhi rossi... forse Hermione aveva pianto recentemente, o forse era dovuto alle sue condizioni, ma gli venne comunque in mente la scena di alcuni giorni prima quando era scappata da lui e Lavanda

-Hermione, è colpa mia di quanto è successo- sbottò all'improvviso

-Che dici? Ginny mi ha detto che è stato Malfoy con i suoi amici... e anche Lavanda e Calì a quanto pare- Hermione non capiva dove volesse arrivare

-Non intendevo questo.. se quel giorno ti avessi fermata tu non saresti mai uscita dalla sala comune...-

-Non potevi saperlo.. e poi eri occupato no?- rispose Hermione gelida

Ron si sentì gelare allo sguardo pieno di odio della ragazza

-Hermione, devo dirti una cosa..- disse Ron con il cuore in gola

Ci fu un lungo silenzio in cui i due si fissarono senza aprire bocca

 

Adesso o mai più... devo dirle tutto...

 

Oddio mi ripeterà le parole di ieri?? sento il cuore che mi scoppia....

 

-Ti chiedo scusa Mione...-

solo a sentirsi chiamare cosi Hermione arrossì di botto, ma Ron sembrò non notarlo

-Lavanda per me non è niente... anzi vorrei strangolarla per quello che ti ha fatto...

non so perchè non ho respinto il suo bacio, ma ti assicuro che mi faceva schifo... No non interrompermi!!!-

Hermione aveva accennato a rispondergli ma richiuse subito la bocca con il viso in fiamme.

-Io sono solo un codardo perchè in realtà l'unica che io vorrei...-

-Signor Weasley, il minuto è passato circa un quarto d'ora fa- Madama Chips entrò nella stanza facendo sobbalzare i due Grifondoro

-Se vuole può tornare stasera.. ma penso che se la signorina Granger continui cosi in un paio di giorni la posso dimettere-

-Davvero?!- rispose Hermione raggiante

-Ne riparliamo stasera?- disse poi speranzosa all'amico

-Meglio quando esci ok?- Ron pensava che magari sarebbero venuti anche Harry e Ginny

-Va bene- rispose lei un pò delusa

Ma la delusione fu spazzata via subito quando sentì le calde braccia di Ron intorno alle sue spalle

Ron la stava abbracciando, un gesto cosi naturale tra due amici e cosi complicato tra due ragazzi che ormai provavano molto più di una semplice amicizia.

-Non farmi più preoccupare così- le sussurrò all'orecchio con voce roca.

 

Nei giorni seguenti Hermione non incontrò più Ron da sola, con loro c’erano sempre Harry e Ginny e qualche volta anche Neville.

Ron si comportava normalmente, anche se ogni tanto lo scopriva a guardarla con la coda dell’occhio e quando lei si girava, le sue orecchie erano leggermente rosse.

Ormai Hermione non si sentiva più debole e anche i genitori, che erano venuti più volte dopo il suo risveglio, avevano trovato bene la figlia.

Finalmente fu dimessa e tutti i Grifondoro festeggiarono il ritorno del loro prefetto con calore…

Naturalmente fu spostata di stanza visto che nella sua c’erano Lavanda e Calì e fu messa nel dormitorio femminile del sesto anno, insieme a Ginny e compagne.

 

-Che bello essere tornati-

Hermione stava sdraiata sul letto con Ginny seduta accanto a lei

-Sono cosi contenta Herm, adesso stiamo anche in stanza insieme, ancora non ci credo!!!-

-Mi siete mancati sai?- disse Hermione sorridendo

-Seee… ti è mancato qualcun'altro semmai!-

-Che dici Gin!?- Hermione arrossì violentemente

-mi vuoi spiegare la storia di Ron che piange e ti parla credendoti svenuta?-

-Sssttt … non urlare.. ecco lui mi ha confessato di essere innamorato di me!- Hermione cercava di non guardare l'amica negli occhi.

-Stai scherzando?- Ginny guardava Hermione con gli occhi di fuori

-E non gli hai detto niente?-

-Ti ho gia detto che non l’ho fatto apposta, non riuscivo a muovermi, ma ora che so cosa prova gli devo parlare-

-Sono felice Mione… finalmente saremo cognate- disse Ginny asciugandosi una finta lacrima con un'imitazione perfetta di Ron che la chiamava con quello stupido nomignolo

-Che scema che sei!! Senti cognatina io vorrei imparentarmi anche con Harry allora! Che ne pensi??-

Questa volta fu Ginny a cambiare colore…

-Magari-

-Io ho parlato con lui e penso che la cosa sia fattibile sai?-

Le due ragazze si guardarono e scoppiarono a ridere

-Penso che parlerò al signor Potter allora-

 

Un gufo nero beccò delicatamente la finestra della sala comune

Harry e Ron, che si stavano sfidando ad una partita di scacchi magici, si fermarono e Ron andò ad aprire la finestra.

-E'un gufo della scuola- disse Ron slegando il piccolo biglietto che portava alla zampa

 

Caro Ron,

ho bisogno di parlarti urgentemente di una cosa importante,

troviamoci a mezzanotte sulla torre di astronomia,

vieni da solo..

Hermione

 

-Chi ti scrive?- domandò Harry curioso

-Hermione…-

-E perché mai ti deve scrivere? poteva parlarti direttamente qui in Sala Comune-

-Non lo so, comunque che ore sono Harry?-

-le undici e mezzo perché?-

-Fra mezz’ora mi vuole vedere in cima alla torre di astronomia-

-Vuole buttarti di sotto? Sarebbe comprensibile-

-Smettila Harry.. sai che vuol dire?-

-Fammi pensare… No-

-Che è giunto il momento che le dica tutto-

-Allora in bocca al lupo!! E vedi di non fare casini- Harry gli fece l’occhiolino

-Ci proverò-

 

Era una notte limpida di primavera e la luna illuminava il viso di Hermione che ormai da mezz’ora aspettava Ron sulla torre di astronomia.

Una folata di vento le scompigliò i lunghi capelli… Iniziò a pensare alla sua situazione…

Certo che ne era passato di tempo da quando aveva conosciuto quello scapestrato di Ron,

all’inizio non lo sopportava proprio, poi aveva iniziato ad apprezzarlo piano piano…

alla fine era successo l’inevitabile… si era innamorata si lui… e la sua razionalità, che le faceva sempre da guida, quando c’era Ron di mezzo andava a farsi benedire.

 

-Ciao-

Una voce famigliare alle spalle di Hermione la riportò alla realtà.

Per la seconda volta i loro cuori persero un battito mentre si guardavano

-Ciao Ron, ti aspettavo-

Il ragazzo si avvicinò in un attimo e arrivò davanti a lei sovrastandola, Hermione riusciva a vedere i suoi occhi azzurri illuminati dalla luna.

-Volevo parlare in privato con te, l’altro giorno stavi facendo un discorso strano quando siamo stati interrotti-

Le orecchie di Ron divennero scarlatte ma lui non distolse lo sguardo

-Si, è vero stavo cercando di dirti una cosa ma.. ecco …io non so se ci riesco ora-

Ron sentiva le sue gambe cosi molli che pensava che sarebbe caduto da un momento all’altro

-Provaci-

-No Hermione, magari un’altra volta… se è solo questo quello che volevi dirmi allora io vado-

Si voltò per andarsene

-Codardo-

Ron si girò stupito e vide scendere delle lacrime sulle guance di Hermione

-Non piangere ti prego- iniziò lui tornando sui suoi passi

-Devo rischiare di morire per avere le tue attenzioni?- iniziò a singhiozzare

-Calmati-

-No mi calmo per niente!! Sembri un’altra persona!! Cos’è che dicevi?? Ah si ecco, che non puoi vivere senza di me!! Beh non me lo dimostri proprio-

Ron guardò senza fiato l’amica

 

Come fa Hermione a sapere che le ho detto questa frase??

Ma allora lei era…

 

-Tu eri sveglia-  sentiva l’orrore crescere dentro di se… Hermione aveva sentito tutto.

-Era di questo che volevo parlarti- Hermione smise di piangere e si asciugò gli occhi

-Mi hai preso in giro!!- sbottò Ron all’improvviso

-Che dici?-

-Hai sentito tutto e non mi hai detto niente! Cos’è volevi farmi passare per scemo!!?- sembrava furioso

-Non l’ho fatto apposta ero molto debole e..- Hermione non riusciva a credere che stavano litigando…dopo tutto quello che era successo stavano ANCORA litigando

-Smettila di prendermi in giro Hermione, bastava dirmi che non eri interessata a me, invece mi hai fatto venire quassù per umiliarmi-

-Aspetta Ron-

-No, me ne vado! stammi bene Hermione-

-MA LO VUOI CAPIRE O NO CHE TI HO FATTO VENIRE QUASSU PER DIRTI CHE TI AMO?- gridò Hermione disperata cercando di sovrastare le urla di Ron

Ron rimase paralizzato come se avesse ricevuto una fattura.

-Che miseriaccia stai dicendo?-

-Quello che hai capito.. io ti ricambio Ron… solo che neanche io avevo il coraggio di dirtelo.. sempre se è vero quello che mi hai detto quella sera… e non ti ho detto niente perché ero cosi debole che non potevo neanche aprire gli occhi-

Ron si avvicinò alla ragazza, aveva un’espressione sconvolta ma un sorriso gli illuminava il viso più della luce della luna.

-E’tutto vero Mione- disse dolcemente

La guardò negli occhi e il suo sguardo ora era fermo… non tremava più.. era uno sguardo da adulto

-Ti amo Hermione Granger-

Si chinò su di lei e la baciò

All’inizio dolcemente… poi con passione crescente

-Ancora non ci credo- sussurrò la ragazza appena si allontanarono

-Neache io- Ron in preda ad uno slancio la baciò nuovamente facendole urtare con la schiena la parete rocciosa della torre

Passò quasi un’ora prima che si decidessero a tornare in sala comune… dopo tanti anni il loro sogno si era avverato non potevano essere più felici.

Ma quando varcarono il buco del ritratto qualcun altro non fu tanto felice del loro ritorno

Harry e Ginny si stavano baciando davanti al fuoco e non fecero in tempo a ricomporsi quando entrarono Ron ed Hermione

 -C-Che miseriaccia state facendo voi due?!- Inveì Ron contro la sorella e l’amico

-Quello che stavi facendo tu un momento fa- rispose tagliente Ginny guardando Ron che teneva Hermione per mano

I due diventarono cremisi mentre Harry se la rideva

-Alla fine sapevo che sarebbe successo ma lo accetto quasi volentieri- disse Ron sedendosi vicino alla neo coppia.

-Che sei parente della Cooman?- intervenne Harry sorridente

Hermione abbracciò Ron davanti agli amici e lo fece ridiventare violaceo

-Abbiamo una cosa da dirvi- disse Hermione raggiante

-Anche noi- rispose Ginny sorridente

 

-Ho capito già cos’è- risposero Harry e Ron senza farlo apposta

Scoppiarono tutti e quattro a ridere.

-Ehi guardate …hanno previsto una gita a Hogsmeade!- Hermione si era alzata per vedere il foglio attaccato in bacheca

-Quando c’è?- chiese Ron

-Fra tre giorni-

A quelle parole Ron rabbrividì..

-Non voglio più sentire la parola tre giorni intesi?-

Gli altri tre scoppiarono nuovamente a ridere

-Stai tranquillo- rispose Harry  

-Adesso non serve più-

 

 

Ciao a Tutti!!

Ecco a voi la fine di questa storia!!!

Spero che vi sia piaciuta… io c’ho messo il cuore..

Mi scuso per l’attesa ma ho dovuto lavorare molto in questi giorni..

Vi ringrazio per i vostri commenti e critiche,penso di essere “cresciuta”molto in questo periodo e una parte del merito è vostra.

Non vi ringrazio uno per uno per mancanza di tempo ma vi ho tutti nel cuore.

Ringrazio Valeria,a cui è dedicata questa storia,perchè è merito suo e delle sue storie stupende se adesso ho voglia anche io di scrivere.

GRAZIE VALE TVB

GRAZIE A TUTTI

Alessandra

 

   
 
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