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Autore: Ari_xx    22/04/2012    1 recensioni
Sono Victoria Russo, ho quasi 16 anni.
Da piccolina mi sono trasferita in Italia con mia madre, e poco tempo fa sono venuta a conoscenza di una verità che fino a quel momento mi era stata tenuta nascosta.
Ho un fratello. Louis Tomlinson; da allora non faccio altro che pensarci..
La mamma mi ha raccontato che quando ha divorziato, Louis è rimasto con “papà” nella parte nord di Londra, io e la mamma invece siamo venute qui a Firenze.. devo dire che l’Italia è a dir poco fantastica, ma sarei curiosa di vedere la mia città natale; e di conoscere mio fratello.
Il mio vero padre non l’ho mai conosciuto. Ho come punto di riferimento Fabio, il compagno della mamma, è con lui che ho vissuto a partire dai primi mesi della mia vita. Si è sempre preso cura di me, più di quanto fosse stato disposto a cercarmi il mio “papà” ..Ma non lo odio per questo; anzi.. La lontananza mi fa capire ancor di più quanto io lo desideri.
Un giorno accadrà. lo incontrerò; incontrerò anche Louis.
I sogni esistono per essere realizzati. Forse..
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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15 Maggio. Ore 7.15 a.m.
‘’Vic! Auguri tesoro!” – Disse la mamma correndo vicino al mio letto.
Mi diede un bacio sulla guancia e mi abbracciò.
“Grazie mamma! ...Grazie mille.” – Le risposi, tanto per non sembrare indifferente.
“Allora? Niente festa? Dai almeno chiama Zayn, fallo tornare indietro. Festeggiate insieme e poi riparte.” – Ribatté la mamma con tono ironico.
Presi un cuscino e glie lo sbattei in faccia.
Rise.
“Dai tesoro! Riprenditi! Il mondo non è finito! Il tuo amico tornerà. Tra soli due anni tra l’altro potrai andarlo a trovare tu stessa!” – Disse.
“Si... Già... Tra due anni.” – Risposi abbassando la testa, facendo attenzione a non mostrare la mia tristezza.
La mamma mi abbracciò.
“Mamma per favore... E’ tardi. Fammi preparare che devo andare a scuola.” – Ribattei.
“Oggi niente scuola! Decido io per te!” – Disse con tono deciso.
“Mamma, ma cosa... Che stai dicendo?” – Chiesi scrupolosa.
“Oggi è il tuo compleanno! E poi ho un giorno libero... Voglio godermelo con la mia bambina... Che poi più tanto piccola non è...” – Conciò a piangere...
“Mamma! Su dai... Non piangere.” – La guardai negli occhi – “Io sarò sempre la tua bambina.
“Si. Lo so... Ma è che stai crescendo così in fretta... A volte ho paura che tu possa andartene prima di quanto dovrebbe essere.” – Mi disse mentre le asciugavo le lacrime.
“Mamma non accadrà. Ricorda sempre che ti voglio bene, e sei tutto quello che una figlia possa desiderare.” –  Sorrisi dolcemente.
“Beh.. Non pensiamoci adesso. Voglio farti un regalo. Anche uno piccolo! La sorpresa la vedrai poi.” – Ma cosa aveva in testa la mamma!?
“Mamma ma che stai dicendo? Quale sorpresa?” – Le chiesi preoccupata e anche un po’ entusiasta.
“No, nulla. Non importa... Dimmi adesso, cosa ti va? Chiedimi qualunque cosa? ...AHH! Idea! Ti va di andare al centro commerciale? Potrei comprarti dei vestiti!” – Ma si sentiva bene!?
Comunque... A quella richiesta molte cose mi vennero in mente, tra cui una...
“Vorrei vedere una foto di “papà” e di Louis... Per favore.” – Chiesi con tono di tristezza.
“Mi dispiace cara, non ne ho più... Decisi di gettarle via, per non soffrire più.” – Le scese una lacrima pensando ai ricordi.
“Non preoccuparti mamma... Non importa. Scoprirò a mie spese quello che voglio sapere.” – Dissi.
“Ché!?” – Chiese dubbiosa.
“Nulla... Dirigiamoci al centro commerciale!” – Continuai sviando il discorso.
In men che non si dica mi fui pronta. Diretti nei più grandi negozi di vestiti!
Arrivammo. Entrai in un negozio... “H&M”. Intravidi subito una felpa bianca, blu e rossa stile college...
Mi piacque tantissimo. Tanto che mi auto convinsi che era stato più che giusto spendere quei 50 euro.
Ma la mamma mi diede campo libero... Quindi non c’era da preoccuparsi.
Continuai a girare per i negozi... Andai da “Promod”, da “Sisley”, passai per “Pimkie”... E tanti altri. Comprai davvero tanti vestiti.
Ma la mamma, in tutto questo, dov’era finita?
A un tratto me la ritrovai davanti. Aveva in mano una maglietta nera con una mia foto sopra!
“Mamma! Perché l’hai fatta fare?” – Le chiesti ridendo.
“Non so. Mi piaceva. Sono fiera di essere tua mamma...” – Rispose dolcemente.
L’abbracciai e le dissi – “Beh... Io sono fiera di essere tua figlia.”
Continuammo a camminare sotto braccio fin quando non le vidi una busta di Sisley in mano.
“Cos’hai comprato mamma?” – Le domandai.
“Nulla... E’ solo un vestitino, delle calze e degli stivali per te.” – Che dolce! ...Ma perché l’aveva fatto?
“Vediamo...” – Continuai.
Tirai fuori tutto... Le calze erano comunissimi collant neri, dello stesso colore degli stivali... Erano neri e di camoscio. Erano stupendi! Avevano anche un quasi dieci centimetri di tacco doppio. Erano semplice, niente borchie, niente paiette, niente brillantini... Per questo mi piacevano.
Ora toccava al vestito.
Era senza spalline, nero a fiorellini viola, un po’ attillato, mi stringeva addosso.
Era davvero bellissimo.
Abbracciai fortissimo la mamma.
“Grazie mamma. Grazie di tutto.” – Mi scese acqua dagli occhi.
“Di niente tesoro... So che ti costa essere felice in questo periodo... Zayn, Louis, tuo padre... Ma vorrei che tu lo fossi comunque.” – Disse sorridendo, con qualche lacrima agli occhi.
Camminammo abbracciate. Continuammo ad entrare in tutti i negozi, e comprare qualcosa.
Adesso, di vestiti, ne avrò abbastanza per tutta la vita!
Fin quando non tornammo a casa.
Eccomi sulla porta di casa, mi feci dare immediatamente le chiavi dalla mamma, così che una volta entrata avrei potuto chiamare Zayn e chiedergli come sta.
Entrai, accesi la luce, e prima che potessi girare la testa mi ritrovai una sfilza di persone davanti a me che gridavano – “Auguri Viic!’’
Non sapevo cosa dire, non avevo idea di cosa fare.
Mi portai subito una mano alla bocca, scese così una lacrima cristallina da quell’occhietto, tra il color marrone e quello verde, che mi ritrovavo.
“Grazie! Grazie davvero... Non so cosa dire. Grazie mille a tutti!” – Dissi piangendo.
In seguito mi girai immediatamente verso la mamma e le dissi – “Mamma, tu ne sapevi qualcosa?”
“Ovviamente cara, ma devo dire che senza l’aiuto di Alexis non ci sarei mai riuscita.” – Disse facendomi l’occhiolino.
Dopo ciò la mamma mi prese delicatamente per un braccio e mi portò in cucina, credo dovesse parlarmi.
“Tesoro bello, guardala, Alexis è la ragazza che mi ha dato la mano ad organizzare tutto questo, e ti piace vero?” – Mi disse.
“Sì! Certo mamma, è tutto fantastico. Insomma... Guarda lì, si stanno divertendo tutti come matti.” – Risposi.
All’improvviso mi ritrovo Gabri che mi appoggia una mano sulla spalla e mi dice: “Vì, questa festa piace a tutti. E quando dico ‘tutti’ è davvero ‘tutti’!”
“Okay mamma, e lo dice Gabriella... Beh! Bisogna crederle! Ahahah.” – Dopo detto ciò, la mamma rise insieme a me.
“Ahahah. Ma il punto è che... Alexis, ha fatto tutto questo per te, e credo che tu non le abbia mai dato una possibilità. Provaci tesoro. Ti dico solo questo, perché poi sarai tu a decidere, io credo solo che ti farà bene distrarti un po’ da Zayn.” – Disse lei.
“Oh mamma, ma io non voglio distrarmi da lui, questo significherebbe dimenticare il mio migliore amico... E non voglio assolutamente!” – Mentre mi scese una lacrima.
“No cara, no. Non lo dimenticherai, so che non lo farai, so che lui è una parte importante della tua vita. Lo è stato e continuerà ad esserlo.” – Dopo ciò abbracciai la mamma e corsi via per qualche minuto. Dovevo telefonare Zayn.
Ma prima che potessi cacciare il telefono mi ritrovai quindici chiamate perse da lui.
Cavolo! Mi aveva cercata! Penserà che mi sia dimenticata di lui! Impossibile. – Pensai
Così decisi di chiamarlo immediatamente.
‘Tu-tu.’
“Insomma principessa, hai deciso di farti viva eh? Sai quante chiamate mie hai perso...”
Prima che potesse continuare lo interruppi.
“Si lo so, perdonami. Mi dispiace davvero, non so come abbia potuto. So che adesso penserai che di te non mi interessi più nulla, ma credimi... Non è affatto così...” – Dissi tutta frenetica.
“Hei, hei hei... Non preoccuparti, so che non è così. Non scusarti... Piuttosto... Auguri! Mi manchi molto, sai?” – Mi disse, tranquillizzandomi.
“Grazie Zà. Lo so. Lo so perché mi manchi anche tu... E non sai quanto vorrei che fossi qui accanto a me.” – Risposi.
“Ma io ci sono. Sono accanto a te con il mio cuore.”
“Mi manca la tua dolcezza, sai?” – Mi mancava davvero.
“Ci rivedremo presto, ne sono certo.” – Disse.
“Già.. Lo spero tanto.”
A quel punto agganciammo la chiamata e tornai alla festa.
Pensai per qualche minuto a ciò che disse la mamma, eh beh...
Andai verso Alexis (o come a me piaceva chiamarla: Alex), che stava ballando con i nostri amici, e la tirai a me.
“Hei Alex, grazie mille di tutto, questa festa è stupenda, si stanno divertendo tutti...” – I miei ringraziamenti erano sinceri.
“Non preoccuparti Viic, l’ho fatto con molto piacere.” – Mi sorrise dolcemente.
“Grazie mille ancora! Sei stata dolcissima.” – Dissi voltandomi, e andandomene.
“Hei aspetta! Ti andrebbe se domani andassimo insieme al centro commerciale? Così, per passare un po’ di tempo insieme. Per conoscerci ancora un po’ meglio.”
“Mi farebbe davvero molto piacere.” – L’abbracciai e continuammo a goderci la festa.
                     

  
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