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Autore: Infinity8    23/04/2012    4 recensioni
Quattro amiche. Cinque ragazzi. Destino e fortuna. A al quadrato e incompresioni.
Genere: Demenziale, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Partire è vincere una lite contro l’abitudine.

5.00 a.m., casa di Beth.
La sveglia era puntata alle 8.00 del mattino, ma Beth era già sveglia.
Non era riuscita a dormire molto, quella notte. Pensava e ripensava al discorso che avrebbe fatto a Niall, su come avrebbe affrontato la questione.

- Che situazione del cazzo. Non posso dirgli “sai Niall, ho paura di trombare con te perché ho mille pippe mentali. Però ti amo, eh!”. Proprio no. Farei solamente la figura della bambina e, l’ultima cosa che voglio al mondo, non voglio perderlo. -

Mentre stava pensando tra sé e sé, sentì suonare il campanello.
- Questo campanello inizia a darmi un po’ sui nervi e poi… Ma chi può essere il matto che disturba a quest’ora?!? – pensò.
Si alzò in punta di piedi per vedere dallo spioncino chi fosse e rimase allibita.
“Ciao Harry! Che succede? Perché sei qui a quest’ora?” Beth fece per salutarlo, quando Harry gli cadde tra le braccia. Puzzava fottutamente di alcol.
“Cazzo, Harry! Non ti puoi ubriacare il giorno stesso della partenza!
“Posso, invece. Tanto il danno maggiore lo farò adesso”. Beth non fece in tempo a controbattere che le labbra di Harry si trovavano sulle sue. Nuovamente.
Questa volta, però, il bacio era diverso. Era pieno di emozioni, passione ed anche timore.
Le mani di Harry iniziarono a toccare Beth ovunque, che non lo bloccava.
In quel momento, Beth non riusciva a capire nulla. Non capiva perché si stesse facendo travolgere dalla passione di Harry, sapendo che era una cosa sbagliata. Lei amava Niall, non Harry. Allora perché non trovava la forza di fermarsi?
Beth levò la maglietta ad Harry ed iniziò a slacciargli i pantaloni, come se fosse la cosa più naturale al mondo. Harry fece lo stesso alla ragazza, che rimase solamente in indumenti intimi.
Mentre erano concentrati a spogliarsi, una voce fuori campo li interruppe.
“Ah, scusate il disturbo. Me ne vado, ciao Beth”. Era Niall. Era la fottutissima voce di Niall che aveva assistito a gran parte della fottuta scena.
“Cazzo… Niall aspetta!”. Beth si mise a gridare e si levò di peso Harry da sopra di lei, prese i vestiti che si era tolta e cominciò a rincorrere Niall.
Il biondino irlandese aveva iniziato a piangere, non voleva credere a ciò che aveva visto ma purtroppo non poteva fare altrimenti. La sua ragazza lo stava per tradire.
Sperava che Beth non fosse come tutte le altre, pensava che lei lo amasse davvero. Invece, come al solito, stava per finire a letto con Harry “sono il più figo” Styles.
Sentì una mano che lo fermava. Era Beth, avrebbe riconosciuto il suo profumo tra mille. Anche se, ora, il profumo era un miscuglio tra il suo e quello di Harry.
“Niall, amore mio… Ti prego, ascoltami”. Beth singhiozzava.
“Perché dovrei farlo?”. Niall le dava le spalle, non voleva vederla in faccia e non voleva farle vedere che piangeva per lei.
“Perché non è come sembra… Io…”. Beth non riusciva a parlare, le lacrime la sovrastavano.
“Non è come sembra? Ah, quindi tu non stavi per andare a letto con Styles. Vi stavate semplicemente facendo le coccole, nudi, da bravi amici? Per favore, Elizabeth. Sono uno stupido, ero anche venuto per svegliarti prima e stare un po’ insieme da soli, io e te”.
“Lui è venuto a casa mia, ubriaco fradicio. Mi è saltato addosso, non riuscivo a spingerlo via. Non volevo andarci a letto, io ti amo. Niall, ti prego, guardami!”.
Il ragazzo sì girò verso Beth. I suoi occhi erano colmi di rabbia e rancore verso di lei. La cosa peggiore era che erano colmi di lacrime.
“Tu non mi hai mai amato. Per favore, ora lasciami andare via”. Si scrollò Beth e iniziò a correre velocissimo, verso una meta sconosciuta.
Beth era distrutta. Si stava insultando compulsivamente dentro di sé.
- Melanie. Devo andare da Melanie -

6.00 a.m., casa di Melanie.
*Dlin dlon*
“Beth? Che cazzo ci fai qui a… Oh”. Rimase senza parole, non aveva mai visto l’amica ridotta in quello stato.
“Ho fatto un casino. Il casino peggiore della mia vita”.
“Entra e raccontami”.
Beth spiegò per filo e per segno tutto ciò che era successo, continuando a piangere come una fontana.
“Dico, sei una cogliona? Ti lamenti tanto che non hai mai nessun ragazzo, e poi? Fai la zoccola con un caro amico del tuo fidanzato? Ma stai bene?”.
“Mel, per favore. Non complicare ancora di più la situazione. Pensi che non ci stia male? Oltretutto tra 4 ore dobbiamo stare in aeroporto per il check-in”.
“Ma tra tanti giorni, proprio oggi dovevi fare questa stronzata?”. Melanie era incazzata nera. Non poteva credere che l’amica sarebbe caduta, nuovamente, nel “tranello” della bellezza di Harry.
“Mica ho deciso io di litigare con Niall. E non ho deciso nemmeno di avere Styles tra i piedi. Vuoi darmi una mano a risolvere o vuoi semplicemente farmi la predica del cazzo?”. Disse Beth esasperata.
“Ok, ti do una mano. Ma solo perché voglio andare a Parigi”.
“Grazie”.

6.30 a.m., casa di Amanda.
Quel giorno, Amy e Rachel avevano deciso di dormire insieme poiché abitavano vicine e avevano bisogno, entrambe, di una mano per finire le loro valige.
“Menomale, almeno le troviamo entrambe qui”. Disse Melanie.
Beth suonò il campanello e Amanda, assonnata, le aprì la porta. Aveva ancora la bocca e gli occhi impastati dal sonno, ma capì immediatamente che era successo qualcosa di grave, poiché non aveva mai visto Melanie con l’affanno che si ha, generalmente, dopo una corsa.
“Qualsiasi cosa sia successa, non ne voglio sapere nulla. Fatemi dormire che tra un po’ partiamo”.
“Il viaggio è a rischio”. Disse velocemente Beth.
“Come? Che cazzo stai dicendo? Entra e spiega!”.
Beth si rimise a spiegare l’accaduto nei minimi particolari.
“Amy cos’è questo casin… Ciao ragazze! Che ci fate qui?”.
“Oddio, mi tocca rispiegare tutto. Amy, per favore, spiegale tu!”.
Amanda spiegò, al posto dell’amica, nuovamente ciò che era successo.
“Scusa, e che ci fai ancora qui? Vai da lui!”. Disse Rachel.
“Facile a dirsi, non so dov’è andato ed ha il cellulare spento. Maledetto Styles, questa me la paga!”.
“Beth, amore mio. Tu sei stata la prima a non fermarlo, non puoi dare la colpa solo a lui”. Disse Melanie.
“In ogni caso, il casino è successo. Cerchiamo di rintracciarlo. Io chiamo Louis, Mel chiama Liam e Rach chiama Zayn. Qualcuno saprà dov’è!”. Disse Amanda.
“Aspettate, ora che ci penso so dove potrebbe essere. Sono le 7 ormai, dovrebbe essere aperto. Io vado”. Disse Beth, uscendo velocemente dalla porta e non dando spiegazioni alle amiche.

7.00 a.m., tetto di Harrods.
- Deve essere qui. Quando tutto è iniziato, mi disse che veniva qui per vedermi e per stare un po’ da solo. Può essere venuto solo che qui, o almeno lo spero – pensò Beth.

Si girò un po’ intorno per vedere se Niall si trovava lì e lo vide, in lontananza, seduto per terra in un angolo. Si avvicinò piano a lui, per non farsi sentire, ed iniziò a parlare.
“Sapevo di trovarti qui. Le cose che mi dici, me le ricordo tutte sai? Ricordo che mi avevi detto che era stata da qui la prima volta che mi avevi vista e mi ricordo che amavi questo posto perché era l’unico posto dove potevi stare un po’ da solo. Mi ricordo ogni singola cosa di te, e voglio continuare a farlo per molto tempo. Voglio continuare a conoscere i tuoi pregi e, soprattutto, i tuoi difetti. Voglio condividere le mie prime esperienze con te. Sai perché stavo in quello stato con Harry? Perché non avevo il coraggio di affrontare alcuni argomenti con te, di conseguenza non ho dormito per tutta la notte. Per questo, non ero lucida e non riuscivo a capire bene cosa stesse succedendo. Sai qual è la mia preoccupazione? Fare l’amore con te. E’ da bambine, ma io non sono mai andata a letto con nessuno. Ho paura, tanta paura. Forse perché mi è venuta a mancare la figura maschile di mio padre, non lo so. Ma ho timore. E mi sento una merda, perché io ti amo e vorrei riuscire a vivere con tutta me stessa questo rapporto”. Aveva le lacrime agli occhi.
Niall rimase zitto ad ascoltarla, senza guardarla negli occhi, per tutto il tempo.
“Con Harry ci stavi riuscendo”. Furono le uniche parole che riuscì a dire.
Beth si abbassò verso Niall e lo abbracciò più forte che poteva.
“No, sicuramente mi sarei fermata prima. Io ti amo, Niall. Ti prego credimi. Senza di te la mia vita non ha senso”.
Niall l’abbracciò, ma non riusciva a smettere di pensare alla scena di Beth e Harry seminudi.
“Anche io ti amo, ma non posso passare sopra a tutto così, come se niente fosse”.
“Non ti sto chiedendo questo, ti chiedo semplicemente di partire lo stesso con me e gli altri. Dammi un’altra possibilità, ti prego!”.
Niall la guardò dritta negli occhi e la baciò. Era innamorato, non poteva non perdonarla.

Insieme, si diressero verso casa di Beth dove c’era ancora Harry mezzo nudo che puzzava di alcol.
“Portalo a casa, per favore. Puzza ancora di alcol ed è meglio che non lo vedo per qualche ora”. Disse Beth.
“Okay, anche se ora vorrei ammazzarlo”. Rispose Niall.
“Sappiamo entrambi che non lo farai”.
“E’ fottutamente vero”.
“Dai, ci vediamo dopo. Mi preparo, finisco di prendere le ultime cose e poi partiamo!”. Disse entusiasta Beth.
“Sì… Ciao”. Niall chiuse la porta col piede, poiché si era coricato Harry sulle spalle.
Beth avvertì le amiche che la faccenda si era, più o meno, sistemata e che non vedeva l’ora di partire.

10 a.m., aeroporto.
“Ragazzi, ci siamo tutti?” Domandò Liam.
“No, amore. Manca Beth. Chissà dove si è cacciata!” Disse Melanie.
“Dai, starà venendo…” sentenziò Rachel per calmare il clima ansioso.
Ormai tutti erano al corrente di cosa fosse successo quella mattinata, poiché l’atmosfera tra Harry e Niall era pesante.
Ad un tratto, arrivò Beth trapelante e affannata.
“Scusate il ritardo, eccomi! Non trovavo le chiavi di casa”.
“Idiota. Andiamo a fare il check-in”. Disse Amanda.

11.00 a.m., dentro l’aereo.
Beth era riuscita a sedersi vicino a Niall, poiché un signore aveva acconsentito a scambiarsi di posto con lei. Anche le altre coppiette erano tutte sedute vicine, mentre Harry era seduto vicino ad una bella ragazza mora.
“Sono così contenta che stiamo per partire. Spero di riuscire a farmi perdonare, a Parigi!”.
“Vedremo se ci riuscirai”. Disse Niall, tenendola stretta per mano.


Note.
Zan zan zaaaan!
Beth dovrà farsi assolutamente perdonare da Niall... poverino!
Questo capitolo è un po' ansioso LOL
Grazie ad Alessia e Federica che sono le uniche che recensiscono
:'D
Sveva xx
  
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