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Autore: sweety19    23/04/2012    1 recensioni
e se sia damon che stefan decidessero di allontanarsi da Elena per smettere di soffire? E se Elena di accorgesse di non poter vivere senza Damon?
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Damon/Elena
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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GRAZIE A TUTTI PER I COMMENTI... UN PO' CORTINO QUESTO CAPITOLO MA CERCHERO' DI RIMEDIARE AL PIU' PRESTO.

QUINTO CAPITOLO
 
La luce dell’alba stava entrando dalla finestra e Damon ed Elena erano abbracciati in un dolce sonno, stretti l’uno alla altra come a non volersi perdere mai più.
Damon aprì gli occhi e sorrise a vedere quel dolce viso appoggiato nell’incavo del suo collo.
Si rese conto di desiderarla come non aveva mai desiderato niente e nessuno nella sua vita, ma era ben consapevole di dover aspettare, di dover andare con calma per non spaventarla, per non farla richiudere nel suo guscio che troppo spesso usava quando si sentiva confusa. Era così assorto nei suoi pensieri che non si era resa conto che Elena si era appena svegliata e lo stava guardando con uno sguardo rapito.
 -Buongiorno-disse la fanciulla dandogli un timido bacio all’angolo della bocca a cui lui subito rispose con un tenero bacio a fior di labbra.
-Elena, lo sai vero che se vuoi davvero che io continui a dormire con te, a stare con te, dovremmo parlare a Stefan e a tutti gli altri- il vampiro sapeva bene che era un rischio parlare in questo modo ad Elena, ma la ragazza lo sorprese nuovamente rispondendogli che andava bene, che nel pomeriggio sarebbero andati da Stefan.
Damon era così felice che la strinse a se ed iniziò a baciarla, iniziò ad accarezzarla dolcemente e lei rispose a quei baci e a  quelle carezze.
Elena lo fermò e si tolse la piccola camicia da notte che la copriva rimanendo quasi nuda davanti al vampiro.
-Elena, sei sicura che è quello che vuoi?- soffiò Damon, visibilmente turbato ma la risposta di Elena fu chiara. Iniziò a baciarlo con passione e in pochi attimi Damon fu sopra di lei. La loro pelle si stava fondendo in un'unica cosa, mentre lui la prendeva con dolcezza lei non aveva mai smesso di accarezzargli la schiena, di aggrapparsi al suo collo mentre mille sensazioni diverse la attraversavano; lo sentiva, lo sentiva davvero, non solo fisicamente, si sentiva completa e stava provando sensazioni che non aveva mai provato prima. Era felice.
Damon d’altro canto si sentiva finalmente appagato, lei era li, lei finalmente era sua.
­-Non andartene mai più da me- gli bisbigliò Elena mentre erano sdraiati ed esausti uno accanto all’altro e lui sorrise, un sorriso sincero, rispondendogli –Signorina Gilbert, bastava così poco per portarla a perdersi per me?- disse prendendola in giro e lei gli lanciò un cuscino in viso, consapevole del fatto che il suo forte vampiro quando si trattava di emozioni reagiva in modo canzonatorio –Elena, non me ne andrò mai da te, sono tuo, e tu sei mia ora, ricordatelo-
 
POV STEFAN
 
Era andato a svegliarla, per vedere come stava.
Si era reso conto che dalla partenza di Damon lei non era più la stessa, ma non si sarebbe mai aspettato di sentirli insieme, di sentire i loro sospiri mentre facevano l’amore. Lei aveva scelto, era chiaro. Si sentì a pezzi, Stefan l’amava, e il pensiero di averla persa lo lacerò dentro ma come potevano avergli fatto questo. Non si erano nemmeno degnati di parlare con lui, avevano passato la notte insieme senza preoccuparsi di lui. Quella non era la sua Elena, cosa aveva fatto Damon alla sua ragazza?
Decise di entrare in camere e li vide li, nel letto, vicini ed abbracciati.
Elena arrossì immediatamente, era in quel letto con Damon e non si sarebbe mai aspettata di farlo sapere in quel modo a Stefan
-Vedo che hai preso la tua decisione- disse il vampiro in tono grave
-Stefan, io… non avrei voluto che lo venissi a saperlo così- cerco di scusarsi la ragazza
-Elena, era una settimana che non uscivi di casa, avevo capito che era Damon il problema, non mi sarei mai aspettato che ci andassi a letto prima di parlarne con me, ma sicuramente non è la scelta che mi lascia stupito. Damon riesce sempre ad ottenere quello che vuole, se non indossassi la verbena penserei addirittura che ti stia soggiogando, perché non c'è più nulla in te della Elena che avevo conosciuto-
-Fratello, ora stai esagerando, eravamo d’accordo che avremmo rispettato la sua scelta- ringhiò offeso Damon
-Ed è   quello che farò infatti.. vi auguro il meglio- disse e spari esattamente come era apparso.
Damon si voltò istintivamente verso Elena, che appariva sconvolta e in cuor suo ebbe il timore che l’apparizione di Stefan le portasse nuovamente via il suo piccolo amore
-Elena, se vuoi cambiare idea, è questo il momento di dirlo- le disse prendendole la mano
-No, non voglio rinunciare a te, sono solo triste per come l’ha scoperto Stefan, mi sento una persona orribile- le rispose la ragazza, alzandosi dal letto e dirigendosi verso il bagno per farsi una doccia
-Non sei una persona orribile, anzi, sei la persona migliore che io abbia mai conosciuto- Elena si voltò sorridendogli e chiuse la porta alle sue spalle.
Una volta sotto l’acqua calda Elena si mise a pensare alla faccia ferita di Stefan, era stata sincera con Damon. Realmente non voleva rinunciare a lui, ma si sentiva veramente triste per come si era comportata. Se pensava a solo un anno prima e all’amore che la legava a Stefan non riusciva a spiegarsi come era potuto accadere, come aveva potuto innamorarsi di Damon.
Si, amava Damon.
Una volta uscita dalla doccia si aspettava di vedere il vampiro dagli occhi celesti, invece trovò solo un bigliettino “Piccola ho delle cose da sistemare, ci vediamo dopo. Un bacio”.
Sorrise portandosi al cuore quel piccolo biglietto.

-Io non ci posso credere- disse Caroline facendola sussultare
-Ho capito che siete ormai tutti vampiri, ma se non volete farmi venire un colpo dovrete iniziare ad entrare dalla porta, e non spuntarmi in stanza ogni tre per due!- disse Elena ridendo già consapevole di quello a cui la sua amica non poteva credere
-Dimmi che non è vero, dimmi che tu e Damon non avete fatto sesso!- le disse seria Caroline
-Non posso, perché è cosi invece, mi sono resa conto di essere innamorata di lui- le disse sinceramente
-Non ci posso credere, quando ho visto Stefan andare via da qua con la faccia triste e mi ha detto il motivo pensavo fosse impazzito.. quindi... sei convinta della tua scelta?- le chiese titubante
-Si, ne sono convinta- sorrise-pero mi devi aiutare, non so come dirlo a Bonnie, lo sai cosa pensa lei di Damon, e sicuramente dopo che ha trasformato sua madre in un vampiro la situazione non è andata a migliorarsi… ho paura che non mi perdonerà mai per aver scelto Damon-
Caroline cercò di tranquillizzarla, si, nessuno sarebbe stato felice di scoprire la sua amica e Damon insieme, ma con un po’ di tempo era certa che tutto si sarebbe sistemato.
 
La giornata passò tranquillamente, Elena e Caroline si guardarono un film comodamente sul divano mangiando pop corn e caramelle. Elena si sentiva veramente felice, era con una delle sue migliori amiche e stava aspettando Damon, che non tardò ad arrivare, stranamente suonando al campanello questa volta.
-Ciao barby, ciao principessa- esordì sorridendo
-Damon- si limitò a dire tra i denti Caroline, sapeva che doveva farselo piacere per il bene di Elena, ma aveva bisogno ancora di un po di tempo- dove sei stato oggi?- gli chiese poi curiosa
-Da Rebekkah- rispose semplicemente
Le due ragazze si voltarono sbigottite, entrambe sapevano che la bionda aveva un attaccamento morboso ed inquietante verso Damon, e ora che lui usciva con Elena era decisamente strano e contro ogni aspettativa che lui iniziasse a frequentarla
-Come scusa?- gli chiese Elena cercando di nascondere il nervosismo che stava crescendo in lei
-Elena tranquilla, ora che sia Ester sia Alaric, o meglio, l’oscuro Alaric, vogliono ucciderli dobbiamo essere tutti dalla stessa parte, e mentre Stefan si sta occupando con Klaus di cercare il paletto, io e Rebekah stiamo cercando la madre-
-Damon, non so se mi sta bene che tu veda quella vampira- le disse lei guardandolo in cagnesco. Quel dannato vampiro la faceva veramente irritare. Solo poche ore prima erano a fare l’amore e subito dopo lui l’aveva lasciata da sola per passare il pomeriggio con quell’irritante bionda. Non ci poteva credere.
-Scusa Damon, ma io e Caroline avevamo dei programmi- disse per fargliela pagare-ti spiace se ci vediamo domani? Stavamo per uscire.-
Damon alzò gli occhi al cielo… come poteva credere che avesse qualche interesse per qualsiasi altra persona al mondo dopo che aveva passato l’ultimo anno e mezzo a proteggerla e desiderarla?
-Come vuoi- disse sbattendo la porta d’entrata e sparendo dalla loro vista.
 
-Elena, non è il caso che smetti di bere tequila? Di solito non bevi più di una birra- cercò di frenarla Caroline, stupita e divertita dalla gelosia dell’amica, ma nello stesso tempo preoccupata per la quantità di alcol che stava ingerendo.
-Caroline, non fare la guastafeste, non può sempre e solo divertirsi quello stupido vampiro-
Caroline cercò di spiegarle che quello che Damon e Stefan stavano facendo era solamente per proteggere lei e tutti quanti loro, che era palese l’amore che provava per lei e non doveva preoccuparsi, ma tutto sembrava inutile. Elena non voleva sentire ragioni, e stava pericolosamente raggiungendo il limite che il suo corpo poteva reggere.
Caroline preoccupata senza farsi vedere decise di mandare un messaggio a Damon chidendogli di venire e dopo pochi minuti il vampiro fece la sua entrata al Grill.
 
-Da quando bevi?- le chiese divertito
-Da quando sei diventato un moralista?- biascicò lei faticando a stare in piedi
-Non sono moralista, Elena, semplicemente è chiaro che non reggi l’alcol- le disse lui un po’ irritato dalla situazione
-Perfetto, ora se non ti spiace voglio continuare a divertirmi- disse ordinando l’ennesima tequila che venne prontamente disdetta da Damon.
-Cosa fai? Non hai il diritto di passare tutto il pomeriggio con quella vampira e poi venire da me e decidere per me- gli rispose irritata spingendolo via.
-Ora basta- disse Damon caricandosela in spalla e con lei scalpitante sulle sue spalle uscirono dal locale.
 
La posò sul letto e cercò di calmarla nel modo più dolce e tranquillo possibile
-Elena, per quanto io sia lusingato della tua gelosia, non mi piace che tu non abbia la minima fiducia in me, io ti amo, ti amo da sempre, e non ho intenzione di rovinare tutto, te l’assicuro, ma tu non puoi scambiare le carte in tavola… sono io l’ubricone casinista, non te- disse cercando di sdrammatizzare.
La ragazza sbuffò rumorosamente e iniziò a baciarlo
In quel momento Damon si rese conto che quella storia non sarebbe stata tranquilla come aveva immaginato, e gli venne da sorridere.


  
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