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Autore: girlwolf    23/04/2012    1 recensioni
Questa è una fan fiction sull’ultimo libro della saga di Twilight : Breaking Dawn. Essa non ha scopi di lucro tantomeno fini commerciali. È semplicemente un racconto di pura fantasia e di riscrittura rispetto al libro che conosciamo di Stephanie Meyer, di cui sono una fan accanita e i suoi libri quanto i contenuti mi piacciono così come sono, dal primo all’ultimo.
Per quanto riguarda i contenuti assicuro che mi sono solo ispirata al libro e la motivazione di questa Fan fiction nasce dal fatto che volevo semplicemente vedere la storia sotto altri punti di vista. L’idea è stata comunque ispirata anche da una mia carissima amica , V. ,che ho conosciuto proprio grazie a questa saga, entrambe infatti ci siamo chieste un giorno : “ Se Jake non avesse accettato che Bella diventasse sua nemica?” “ Se Bella fosse sopravvissuta anziché morire e diventare vampira cosa sarebbe accaduto?” la risposta a tutto questo è la lettura della Fanfiction e l’aiuto di questo personaggio sconosciuto e che ho puramente inventato : Elena che si scoprirà essere una buona amica, una ragazza piena di coraggio e molto altro … .
Non mi resta che augurarvi buona lettura.
Genere: Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Breaking Dawn
Capitoli:
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Bella e Jake si erano parlati a lungo sul cosa avrebbe dovuto dire a quella donna nel caso si fosse ripresentata al bar di La Push, entrambi speravano di si dato che era l’unica soluzione per aiutare Elena. Il giorno dopo Bella, con la felicità e il sollievo della Signora Call, aveva preso il posto di sua sorella al bar, e, nonostante fosse totalmente inesperta su come si lavora in un posto del genere, la mamma di Embry aveva accettato volentieri l’aiuto offerto. Si sentiva strana con il grembiule, l’idea di prendere ordinazioni e portare vassoi, la metteva decisamente a dura prova, non per l’imbarazzo ma per la paura di rovesciare il contenuto addosso a qualcuno e far fare una figuraccia alla madre di Embry. Ma non era successo perciò si sentiva sicura, sentiva che sarebbe andato tutto bene. Doveva farlo per sua sorella, anche Edward per una volta era concorde di lasciarla andare a La Push a patto che la sua vita non fosse messa a repentaglio. Jake gli aveva assicurato che la cosa sarebbe stata semplicissima e per nessun motivo avrebbe permesso a Bella di cacciarsi nei guai. Certo a Bella non erano piaciuti i loro discorsi, sentendosi trattata come una bambina, nonostante fosse già una donna, una madre, ma se la posta in gioco per andare a salvare sua sorella era quella l’aveva accettata.

〝Certo mi dispiace che tua sorella abbia la febbre alta, cosa hai detto che si è presa?〞domandò incuriosita la madre di Embry.
〝Ah è una specie di malattia esantematica, non può vedere nessuno, al massimo il medico che la cura… è contagiosa, l’eritema si diffonde su tutto il corpo, con delle chiazze rosse… 〞sostenne alzandosi nelle spalle. La Signora Call l’ascoltava attentamente, poi fece una smorfia dispiaciuta.
〝Spero solo che guarisca presto…povera ragazza… tra poco si sposa e si è anche ammalata… Jake è così in pena per lei…〞. Bella annuì con il capo, ma la sua attenzione era rivolta a tutt’altro, ai tavoli a chi entrava e usciva. Lanciò un’occhiata a Jake, che si era appostato su uno dei tavoli insieme a Leah per notare se la donna si faceva viva.
〝Emily mi ha detto che l’ultima volta era abbastanza coperta, aveva un’aria strana…〞gli spiegò Leah sorseggiando il suo frullato.
〝Ma tu sei sicura che fosse lei, la madre di Elena… ?Non è che hai preso un abbaglio…〞. Leah scrollò il capo amareggiata, poi diede una gomitata a Jake, indicando la donna che stava entrando e che si era seduta lontana dalla gente, isolata da tutti, strana molto strana.
〝E’ lei…?〞domandò Jake quasi bisbigliando, Leah annuì con il capo cercando di non farsi notare. 〝Si… è la donna che ha parlato con Elena e a lungo… sembrava a suo agio con lei…〞.  Bella guardò verso Jake e Leah, che le accennarono la donna. Rivolse lo sguardo su di lei, sospirò mentre finiva di mettere a posto le tazzine in fila sulla mensola.
〝Ah ecco la strana signora della settimana scorsa…〞sostenne la Signora Call dandole una pacca sulla spalla 〝…poveretta… sarà una barbona …guarda come si è conciata! portale una tazza calda di caffè caldo… la rimetterà in sesto〞.
Bella annuì sorridendole 〝Certamente… 〞prese la tazza e la porse sul vassoio, poi si incamminò lanciando un’occhiata a Jake, che incrociò le dita per lei. La donna la fissava sorpresa, riteneva incredibile quanto la ragazza che le stava venendo in contro somigliasse così tanto ad Elena. distolse lo sguardo quando notò che Bella si era accorta che la stava fissando.
〝Buongiorno … tazza di caffè offerta dalla casa…〞Bella gliela posò sul tavolino cercando di essere il più cordiale possibile. La donna annuì ringraziandola. Bella resto nelle vicinanze, facendo finta di sparecchiare alcuni tavolini accanto, nella speranza che la donna parlasse, se era davvero la madre di Elena ed era andata la per vedere sue figlia e non la vedeva avrebbe sicuramente chiesto di lei. Infatti le domande non tardarono ad arrivare.
〝Mi scusi?〞. La donna si rivolse a Bella cercando di non farsi notare troppo. Bella Lanciò un’altra occhiata a Jake, abbozzandogli un sorriso.
〝Si?〞si voltò briosa.
〝Ma la ragazza che c’era l’altra volta… non lavora più qui? Tu sai dove posso trovarla?〞domandò ansiosa anche se cercava di nasconderlo. La sola idea di aver perso di nuovo le tracce di sua figlia faceva stare male Kimberly.
〝Si riferisce  ad Elena?〞
〝Si… dovrebbe essere lei…?〞fece finta di essere vaga Kimberly.
〝Elena, mia sorella…〞iniziò a spiegarle Bella 〝non sta bene… è a casa ammalata…〞
 Sua sorella? Come erano arrivate a scoprirlo. La  rivelazione la lasciò sorpresa. La donna la fissava preoccupata, cosa era successo a sua figlia. 〝Siediti…〞le propose. 〝Tu sei Bella vero?〞le domandò accigliata. Bella annuì tirando un sospiro. Le cose stavano andando per il verso giusto. Era proprio la madre di Elena, apprensiva e preoccupata per sua figlia.
〝Lo so … sembro Elena… la somiglianza è accecante …〞le disse dimostrandosi incredula.
〝 Si… sembrate quasi gemelle, ti avevo confusa con lei…〞mentì la donna anche se non segava affatto la somiglianza incredibile tra le due ragazze. Ma cosa le è successo?〞sostenne sempre più apprensiva guardandosi attorno.
〝Se mi aspetta qui tra mezz’ora glielo spiego… sa il mo turno non è finito〞. Kimberly la fissava preoccupata, cosa voleva dirle? Aveva scoperto tutto? Elena stava male per questo e si era confidata con sua sorella? Bella le mise una mano sulla sua, per rassicurarla. Kimberly le abbozzò un sorriso,  ricordando Bella da bambina insieme a Charlie, trovava incredibile quanto si somigliassero e quanto fosse diventata bella, una donna ormai, proprio come la sua Elena.  Charlie, ripensando a lui gli occhi le diventarono improvvisamente lucidi. Se solo avesse trovato il coraggio, Elena avrebbe avuto forse una vita migliore, una sorella che a quanto pare, nonostante gli anni di totale ignoranza, per fortuna l’aveva accolta a braccia aperte.
〝Okay… Ma dimmi di Elena… cosa le è successo?〞
〝Dopo… si fidi di me è solo per aiutare Elena, lei non sa quanto bene voglio a mia sorella…〞le sottolineò allontanandosi dal tavolino, lo sguardo corrucciato.
Kimberly rimase sconvolta. Sua figlia era in pericolo, se lo sentiva.  Qualcosa era andato storto, non era abbastanza protetta. Scrollò il capo cercando di non pensare al peggio, anche se temeva fosse accaduto  proprio quello che pensava. Ricordava che nel bosco Blake e i suoi scagnozzi la inseguivano.  Bella ogni tanto le lanciava un’occhiata,  Kim aspettava come richiesto, la mente offuscata dai pensieri su sua figlia.
〝Venga mi segua…〞le disse Bella avvicinandosi a lei, cercando di non farsi notare dalla gente e dalla Signora Call, per fortuna c’era Emily a reggerle il gioco, che conosceva benissimo quanto la madre di Embry amasse chiacchierare e facesse mille domande. Kimberly seguì Bella, che la portò alla sua macchina. La donna la fissava un po’ intimorita.
〝Tranquilla.. è tutto a posto…〞le disse rassicurandola notando che stava indietreggiando 〝… si fidi di me  le ripeto che è per il bene di Elena!〞. La donna la guardava intimorita, salì in macchina, doveva fidarsi di lei, la figlia di Charlie la sorella della sua Elena. Kimberly entrò in macchina,  tirò ancora un sospiro.
〝Dove mi stai portando?〞le domandò notando che la macchina iniziava a muoversi.
〝In un posto sicuro dove lei potrà parlarci con tranquillità…〞le spiegò Bella.
〝Parlarci?〞domandò quasi ripetendo la stessa inflessione preoccupata di Bella.
〝Si〞sostenne Bella alzando lo sguardo 〝Vede la macchina che ci segue?〞
〝Si…〞le rispose Kim voltandosi a guardare. Dietro di lei una moto con a cavallo un bel ragazzo e dietro di lui una ragazza. Lo sguardo serio.
〝Quello è Jake, il fidanzato di Elena sua figlia, giusto?〞espresse Bella sottolineando la parola “figlia”. La donna iniziò ad avere gli occhi lucidi, Bella non disse nulla per non turbarla, probabilmente era una situazione nuova e difficile anche per lei.
Kimberly era sorpresa, come faceva a saperlo? Come poteva fare per nasconderlo, ormai non ce ne’era bisogno aveva capito che Bella voleva venirle incontro, poteva fidarsi di lei. Kimberly annuì  alla sua domanda 〝Si è… è mia figlia…〞una mano sulla fronte, era confusa e preoccupata per sua figlia.〝Io non so se lei mi perdonerà ma io non sapevo nulla sono vittima anch’io di tutta questa storia…〞si espresse ancora emozionata. Bella si sentiva tormentata quanto lei, capiva il suo dolore, perciò per il momento non disse nulla ritenendo che il silenzio valeva molto più delle parole in alcuni momenti.
〝Ma dove siamo qui?〞sostenne notando con stupore che in pratica era in mezzo al bosco.
〝A casa mia…〞le disse scendendo dalla macchina. Annuì a Jake che rispose al suo cenno. Notando la curvatura delle labbra,la loro carnosità, a Jake venne in mente Elena quando lo notò su Kim. Avevano anche la stessa linea del viso ovale e allungato. Un brivido gli percorse la schiena mentre ripensava a lei. Bella fece accomodare sia Kimberly che Jake e Leah, in casa.
〝Elena è qui?〞sostenne preoccupata volandosi per guardarsi attorno.
〝No…〞le rispose Bella.〝E’  scomparsa dopo essersi trasformata in un licantropo…〞. Le spiegò diretta Bella cercando di non diventare troppo ansiosa. La vicenda di sua sorella scomparsa la faceva stare malissimo, non faceva altro che pensarci sentendosi ancora in colpa.
〝Noi crediamo che centrino gli Hoh… 〞intervenne Jake preoccupato 〝… Ma non c’è modo di poter intervenire, la tengono segregata da qualche parte, solo lei che conosce quel posto può dirci come fare ad entrare passando quasi  inosservati!〞le disse Jake cercando di catturare il più possibile la sua attenzione.
Kimberly scrollò il capo, incredula che tutto quello aveva voluto evitare a sua figlia, le era accaduto, diventare un licantropo, essere rapita da Blake per compiere il sacrificio, quello a cui lei era scampata a suo tempo.
〝Bisogna intervenire subito…〞sostenne la donna preoccupata 〝… se non è già troppo tardi se il rito non si è compiuto…〞si espresse con il volto rigato dalle lacrime. Jake le piombò addosso, adirato, ansioso e pieno di dolore.
〝Cosa vorrebbe dire? Che l’hanno uccisa per un rito….?!〞le domandò incredulo Jake, Bella scoppiò a piangere, Leah cercava di consolarla. Il pensiero di aver ucciso Elena, di non poterla più rivedere se non attraverso la morte aveva messo a dura prova la corazza di coraggio che Jake aveva cercato di ricostruire sapendo che la sua donna era scomparsa, rapita.
〝Si.. Elena era la prescelta…〞lo informò  quasi assente Kimberly, non aveva nemmeno la forza di agitarsi, era completamente stordita dal fatto che gi Hoh ce l’avevano fatta, avevano avuto Elena.
〝Cosa vuol dire? Mi spieghi dannazione!〞Jake iniziava ad infuriarsi. Edward che aveva deciso di non partecipare alla riunione dovette intervenire prima che la cosa fosse sfuggita di mano, per salvaguardare sua moglie.  Notando la presenza di Edward, Jake cercò di calmarsi, ricordandosi che aveva promesso di stare calmo, di non complicare le cose. Capiva il suo dolore ma non voleva tramutare il tutto in una vera e propria tragedia.
〝La prego! Elena è la mia vita… io non posso vivere senza di lei , io la amo non sa quanto!〞Jake quasi la supplicò, in ginocchio, in preda al panico, avvolto dal dolore, dalla disperazione.
Kimberly guardò Jake comprensiva. Si vedeva che era innamorato di sua figlia, aveva notato il dolore nel suo sguardo, in agonia all’idea che Elena fosse morta.
〝Jake… Bella …〞disse riprendendo fiato, i due ascoltavano con attenzione, anche Leah era assorta 〝… la situazione non è semplice, gli Hoh avevano pianificato tutto da tempo e se Elena è la con loro la tengono ben nascosta e ignara di quello che le sta per accadere…〞spiegava afflitta 〝… da quanti giorni è … scomparsa…?〞
〝Due…〞intervenne  prontamente Bella, i singhiozzi non le permettevano di terminare la frase 〝… due giorni fa…〞
〝Allora domani è il giorno del rito… sarà celebrato un matrimonio che si concluderà con il sacrificio…!〞sostenne sempre più preoccupata la donna.
〝Cosa dobbiamo fare?!〞Jake sembrava in preda ad una crisi di nervi.  Quella donna doveva dargli una soluzione immediata o sarebbe scoppiato. Bella gli posò una mano sulla spalla, notando che Edward lo guardava sempre più torvo. Kimberly iniziò a spiegargli, a dirgli del passaggio segreto che aveva costruito quando era ancora bambina, quando suo padre non la lasciava respirare, quando voleva avere un momento suo. Quel tunnel scavato di notte, mentre tutti dormivano, che partiva dalla sua stanza e finiva in un’insenatura verso La Push,dove andava a vedere la luna, dove passava spesso le sue nottate. Era l’unica soluzione e Jake doveva andarci immediatamente per salvare Elena, per farla tornare tra le sue braccia, per vivere per sempre con lei.
〝No aspetta!〞Kimberly fermò Jacob prima che al si allontanasse, aveva notato quanto avesse fretta si salvare sua figlia ma doveva spiegargli, proteggere anche lui in un certo senso 〝Aspetta che cali la notte, saranno tutti più stanchi e sarà più facile anche per te… ti accompagno io non posso permettere che mettano in pericolo anche il fidanzato di mia figlia…〞sostenne poi tormentata. Jake annuì ringraziando. Prima di andare via Bella cercava ancora rassicurazione, voleva essere certa che nessuno avesse corso pericoli. Anche Alice con annessa la piccola, gli andarono in contro. Reneesme corse subito da Jake.
〝Promettimi che starai attento Jake…〞sostenne preoccupata Bella abbracciandolo. Jake l’avvolse nel suo abbraccio 〝Tranquilla Bells…  metterò in salvo Elena e torneremo sani e salvi…〞concluse mentre si abbassava per salutare la piccola Nessie.
〝Zio Jake…〞disse quasi cantilenando 〝… di alla zia Elena che le voglio bene…〞poi aprì il pugno  chiuso e che teneva nascosto. L’anello di Elena, ce l’aveva lei, come mai? 〝Tranquilla piccola la riporterò qui  da te…〞le rispose Jake toccandole il nasino e facendola ridere. Erano passati sei mesi dalla sua nascita e sembrava una bimba di tre anni forse quasi quattro. Era incredibilmente cresciuta e ogni giorno era sempre più carina.
〝Nessie perché hai l’anello della zia…?〞intervenne Bella  sorpresa. La piccola guardò prima sua madre, poi Jake e poi Alice pensando di aver fatto qualcosa di sbagliato.
〝L’ha lasciato quel giorno che siete andate… beh l’ultima volta che è stata qui… 〞si espresse Alice scrollandosi nelle spalle cercando di sostenere la bambina. 〝Forse le era scivolato dal dito…〞. Non poteva spiegare quello che era successo davvero, delle visioni sue e di Reneesme davanti alla madre di Elena. Jake se  lo mise in tasca. Reneesme corse subito da sua madre, voleva farle vedere quello che era accaduto in realtà. Alice aveva avuto una visione, Reneesme le aveva fatto vedere quello che pensava, avendo corso un rischio Alice era andata con Emmet e Jasper a recuperarlo in mezzo al bosco, proprio dove era accaduta la trasformazione.
Avendo capito tutto, Bella lanciò un’occhiata dispiaciuta ad Alice. Reneesme mise subito la mano sulla guancia di Bella 〝Non preoccuparti mamma, è stata prudente…〞le fece leggere nella sua mente. Bella l’abbracciò forte, adorava quando la sua bambina  fosse dolce e premurosa con le sue zie e con lei.
La notte era calata. Elena aveva cercato di scappare, poi aveva pensato che se ne fossero accorti se la sarebbero presa con Jake, con La Push, con sua sorella , con i Cullen. Si scrollò nelle spalle mentre guardava l’abito della cerimonia, bianco con delle bordature vermiglie. Un nodo allo stomaco la riportò alla realtà, al fatto che doveva fare qualcosa, non poteva starsene  ad aspettare la catastrofe senza far niente, aspettando un matrimonio che non voleva e un rito, che per quanto glielo tenevano nascosto, l’avrebbe portata alla morte.
Mentre guardava dalla finestra sorrise per un attimo scrutando La Push, pensava a Jake, al fatto che forse non era riuscito a salvarla. L’ansia iniziò a salirle immaginando che gli fosse accaduto il peggio, che per raggiungerla aveva lottato e si era ferito o peggio non ce l’avesse fatta. 〝No…!〞disse a sé stessa scrollandosi nel capo disperata〝Jake amore so che sei vivo, so che mi stai cercando, noi ci amiamo, ci apparteniamo…siamo legati per la vita…〞si diceva mentre le lacrime le rigavano il volto stringendo il suo ciondolo,chiudendo gli occhi per sperare che lui potesse portarla via da quell’incubo.〝Ti amo Jake…〞mormorò mentre osservava la notte che scendeva, sperando che nessuno dei suoi cari fosse in pericolo. Il picchiare sulla porta la distolse dai suoi pensieri, Blake le comparve sulla soglia come un fulmine a ciel sereno. Emise una smorfia di disgusto osservando sul viso la sua espressione maligna e  da ingannatore. Non riusciva a non percepire la sua cattiveria, la sua malvagità. Quel ragazzo la spaventava a morte.
〝Lo sai che non bisogna vedere la sposa prima delle nozze…〞gli sottolineò astiosa Elena, indietreggiando, notando che lui le si era avvicinato troppo. 〝Ma tu non conosci una tradizione degli Hoh…〞gli ribatté lui, iniziando a stringerla a sé. Elena cercava di togliere le sue mani rugose e incallite, dal suo corpo. Le sue dita incallite e ruvide sembravano carta vetrata, fastidiose〝Non mi toccare! Lasciami!〞gli impose mentre lui cercava di baciarla, toccarla, infastidirla. 〝Lasciami!〞iniziò ad strepitare, ma lui sembrava non voler proprio ascoltare. Fu l’intervento di Prue a farlo cedere. Sua madre lo prese per le spalle, nonostante fosse più minuta di suo figlio.
〝Blake…!〞gli urlò mentre attraversava il corridoio, notando la sua frenesia 〝esci subito dalla stanza di Elena, non è tradizionale vedere la sposa prima delle nozze…〞gli diceva tirandolo via da Elena. Quest’ultima lo guardava amareggiata, sconvolta, scossa. Sentiva il suo odore acre sulla sua pelle,  che stava bruciando per il dolore. Lui rideva,  il suo solito riso sarcastica, perfido, malato.
〝Non vedo l’ora che arrivi domani notte  per averti …〞riuscì a dirle ridendo mentre sua madre continuava a strattonarlo. Quella frase non fece altro che mettere nel panico totale Elena, mandò via la cameriera, non voleva nulla, nessuno in quella stanza a parte sé stessa. Dopo che si era accertata che fosse sola richiuse dietro di sé la porta a chiave. Le lacrime, il terrore, l’idea di ritrovarsi sposata e sotto le grinfie di  quel mostro aveva aumentato i suoi timori, la sua voglia di scappare, fuggire scordarsi di tutto. Presa dallo sconforto si abbandonò dietro la porta, le lacrime avvolsero il suo viso.  Si abbracciò disperata sconvolta abbandonata. Voleva evadere e dimenticarsi di tutto , ma la sola idea che gli Hoh potessero fare del male alle persone a cui lei teneva, la scoraggiava a fare una cosa de genere, era un sacrificio insopportabile ma se sarebbe servito per salvare coloro che amava doveva farlo.
Contemporaneamente Jake insieme a Kim e al suo branco si stava facendo accompagnare in questo posto che probabilmente l’avrebbe portato da Elena. Kim gli aveva spiegato che la stanza era proprio l’ultima in fondo ad un tunnel lungo dieci metri. Jake non poteva sbagliarsi.
〝Mia figlia deve essere davvero fortunata ad avere accanto un ragazzo come te…〞gli disse notando quanto Jake fosse teso, concentrato e apprensivo nell’ascoltare tutte le sue informazioni.  Lui annuì ma non le rispose, per ora voleva solo andare da Elena, la sua Elena e riabbracciarla, portarla via da quell’incubo. Farla sentire amata e protetta.
〝Ma perché ha abbandonato Elena…"le domandò improvvisamente Jake. Kim abbassò lo sguardo, non riusciva a rispondere.
〝E’ stato un errore imperdonabile, credimi Jake sono stata ingannata dalla signora Lorenz da mio padre… ma ora voglio rimediare… voglio che mia figlia sappia tutto… che sappia che l’ho sempre amata nonostante tutto…〞
〝Non so se Elena sarà d’accordo …Ma ci può provare…〞la incoraggiò Jake pensando a quanto la sua ragazza avesse sofferto per quella situazione. Era una situazione complicata, doveva satre vicino ad Elena, era certo che  per lei sapere che sua madre era sempre stata viva ma che non l’aveva mai cercata sarebbe stato un duro colpo.
〝Me ne rendo conto…〞sostenne Kim fermandosi su un insenatura a metà tra la riserva Quileuttes e la riserva degli Hoh. 〝Eccoci siamo arrivati…〞. La sua voce si spezzò quando notò altri quattro ragazzi che avevano sbarrato la strada. Notò lo sguardo di Jake, scontroso e indurito dalla loro presenza. Sam e il suo branco gli stava ostacolando la strada.
〝Sam, tieniti fuori da questa questione…〞gli sottolineò Jake cercando di farsi strada, ma sembrava irremovibile. Leah scrollò il capo, non riusciva proprio a credere che fosse così ostinato a mettere i bastoni fra le ruote a Jake. Eppure pensava che avesse capito, Elena non era una storiella qualunque era l’imprinting di Jake, doveva cercare di comprendere il suo stato d’animo, mettersi dalla parte di Jake ma ormai sembrava dargli contro.
〝Se tu invadi il loro territorio e la loro tribù gli Hoh metteranno in pericolo la  nostra riserva e tu non vuoi questo, La Push è casa tua Jake, di tua sorella, di tuo padre e dei tuoi fratelli…〞sottolineòcercando di sviarlo, ma anche Jake era irremovibile, Elena era più di un amore era la sua vita, il suo legame a filo doppio, la sua eternità, se succedeva qualcosa a lei  Jake sarebbe impazzito e morto. Si rabbuiò pensando  se le cose fossero già complicate. Non lo aveva accantonato, ma l’idea che Elena fosse morta faceva morire anche lui, perciò cercava di non pensarci. Di pensare a salvarla.
〝Lasciami andare!〞sostenne irritato afferrandolo per un braccio, lo sguardo torvo, irritato. Sam lo fissava contrariato. Paul gli si frappose cercando di calmarli, data la presenza della madre di Elena.
〝Jake non posso… ! E nemmeno voi!〞disse Sam indicando Leah, Seth e Embry.〝Ragionate…〞.
〝Noi abbiamo deciso di seguire Jake… lui è….〞sostenne Leah, non poteva dire davanti alla madre di Kimberly cosa fossero in realtà〝… lui è il nostro capobranco… seguiremo e aiuteremo Jake anche se ci metteremo contro di te〞. Seth e Embry annuirono 〝Perciò adesso andiamo prima che sia troppo tardi…〞aggiunse alla fine Embry.
Jake gli diede una pacca sulla spalla Leah e Embry avevano avuto coraggio a parlare così. L’atteggiamento di Sam, l’aveva sconvolto, deluso, amareggiato, ma gli dava  ragione, non poteva mettere a repentaglio la vita di Leah, Seth e Embry. Se doveva mettersi in gioco l’avrebbe fatto da solo.
〝Sam ha ragione…〞sostenne subito dopo titubante  Jake richiamando vicino a sé Leah e il resto del suo branco 〝Non possiamo mettere a repentaglio la riserva e  i Cullen, anche loro rischierebbero. Non posso mettere a repentaglio  la vostra vita, perciò vi ringrazio ma me la vedrò da solo… siete stati davvero preziosi per me〞
〝Ma Jake… no! No! Noi vogliamo venire con te… non puoi andarci da solo… è pericoloso!〞gli rispose agitata Leah, doveva farlo tornare in sé, poi guardò torva Sam, come poteva ragionare così egoisticamente..
〝Ormai ho deciso…. Vado da solo! Voi siete stati fin troppo gentili e disponibili, ora devo cavermela … sarò prudente ma tocca a me …〞
〝Jake…〞anche Embry era rimasto deluso 〝 non puoi rischiare nemmeno tu… sei sicuro… ripensaci!〞
〝Ci ho già pensato… sono il capo questo è un ordine…!〞sostenne arrabbiato in realtà non voleva pèerdere tempo, se Elena era ancora viva le sue ore erano contate.
〝Okay… okay!〞Leah cercava di tranquillizzare il resto del branco, avendo letto i pensieri di Jake 〝avete sentito è un ordine… !〞. Jake annuì ringraziandola per aver messo pace. 〝Leah occupati della madre di Elena…〞sostenne Jake dandole una pacca sulla spalla. 〝… e parla con mio padre…〞
〝Kimberly.. non so come ringraziarla per l’aiuto…〞Jake poi si rivolse alla donna, preoccupata per quello che stava accadendo.
〝L’unico ringraziamento è far venire fuori mia figlia sana e salva… mi basta questo e so che ce la farai…〞sostenne abbracciando Jake. Leah gli corse in contro, mentre gli altri si erano già incamminati, gli avevano augurato buona fortuna anche se preoccupati per lui.
〝Buona fortuna Jake…〞disse abbracciandolo 〝Noi comunque sorveglieremo la zona…〞gli sussurrò cercando di tutelarlo. Jake annuì poi sparì in quella specie di tunnel scavato nella terra. Con lui solo un paio di torce, qualche fune e la sua audacia nel voler salvare la donna che amava.
〝Sembra di essere su un film di Indiana Jones…〞disse ghignando  mentre scendeva sempre più nel profondo del tunnel, con la luce di una torcia. Il tunnel era un po’ basso ma fatto accessibile e attraversabile. Passò circa  mezz’ora quando finalmente iniziò ad intravedere un po’ di luce.
〝Devo uscire di qui…〞mormorò Elena ritornata in sé, aveva ricominciato a tastare il pavimento alla ricerca di quel pezzo di legno che le aveva permesso di poter aprire la porta dietro a camino, il tunnel buio che sentiva l’avrebbe portata fuori da quell’ oppressione . Jake intanto aveva capito di essere sotto una stanza ma non era certo fosse quella di Elena. Cercando di fare meno rumore possibile, si arrampicò su una sorta di roccia, intravide da una fessura del legno, Blake, il solo vederlo lo fece trasalire. Armeggiava con un pugnale, lo impugnava  simulando un gesto, mentre ripeteva qualcosa in lingua Hoh. L’idea che potesse aver fatto ancora del male ad Elena lo fece innervosire, sentiva il suo corpo iniziare a tremare. 〝Devo stare calmo!〞si disse  respirando a fondo e proseguendo verso il tunnel. Non ci volle molto per la fine. Si arrampicò per provare a vedere qualcosa dalle fessure del pavimento di legno, poi tastò qualcosa sembrava una sorta di scala, un gradino. Vide Elena era china sul pavimento, emise un sospiro rassicurato, quando notò
che si muoveva ed era viva.
〝Elly…〞Elena strabuzzò gli occhi, come era entrata la voce di Jake nella sua testa. Forse aveva le allucinazioni. Sentiva quella voce 〝Elly sono qui… aprimi… sono venuta da te…!. Elena si scrollò nelle spalle 〝 No! Non è possibile!〞  si ribadì mentre seguitava a toccare il pavimento cercando il tassello che aveva fatto aprire quel tunnel  〝 Sto impazzendo! Devo restare lucida…〞. Improvvisamente venne presa dal panico, non riusciva a tranquillizzarsi. Temeva   che Blake potesse entrare da un’altra stanza, perciò andò in giro per tutta la stanza, scoprire i suoi piani. Si mise  a controllare  nella stanza e nel bagno ma non c’erano altre entrate, la finestra era troppo alta da scavalcare, sembrava a posto ce la poteva fare. Jake continuava a chiamarla, era stupito anche lui di poter entrare nei suoi pensieri, ma  dato che anche lei era un licantropo poteva succedere. Elena sentiva ancora la voce, si protese verso il camino. 〝Non può essere…〞disse mentre continuava a fissare quel camino.〝Jake ma sei tu….?〞si sorprese nel dire quella frase.
〝Si amore sono io…〞fu la riposta che le era arrivata nella mente 〝Non sai quanto sono sollevato che stai bene che sei viva! aprimi…〞le  sussurrò Jake apprensivo.  Elena non riusciva a spiegarselo, si lasciò trasportare dal suo istinto. Con molta attenzione e cura, ma allo stesso tempo ansiosa e frenetica si mise a tastare il pavimento, doveva trovare quel tassello. La voce  di Jake continuava a dirle che era la dietro che la stava guardando.  Mise una mano a caso, ecco il rumore, lo scatto del legno. Elena si avvicinò al tunnel. Jake era la davanti a lei. Era lui, vedeva il suo sguardo, il suo viso, il suo sorriso.  Dal volto di Elena sparì immediatamente l’angoscia e il dolore, era Jake, il suo Jake. Ed era venuto a liberarla dal terrore. Lo abbracciò voleva toccarlo, voleva sentire che era lui, toccare la sua pelle calda, lo baciò con frenesia, non poteva non farlo, voleva essere certa che fosse tutto vero. Fu felice e sollevata nel sentire le sue labbra calde, le sue braccia avvolgerla di nuovo, sentirsi amata da chi si ama, sentirsi sua. Jake l’abbracciò con fermezza, non voleva mollarla, non voleva perderla mai più. Elena si discostò da lui. lo fissò negli occhi, gli prese il viso tra le mani. Quanto le era mancato quel suo sguardo penetrante, dolce e avvolgente. Lo guardava ancora incredula, sorpresa, intontita.
〝Amore…〞la sua voce si sciolse in un sussurro, le lacrime le sgorgavano mentre si abbracciava a lui. 〝Sei qui…〞mormorò toccandogli il viso.
〝Si.. 〞le sussurrò Jake  tenendola stretta, il fiato sul collo,  le  sue dita tra i capelli, per rassicurarla, per consolarla, per farle temere nulla. 〝Ci sono io a proteggerti!〞Elena sentiva le sue labbra calde premerle sulla testa, sulla spalla,  una lacrima di gioia le scese sulla guancia. 〝Dobbiamo andare ora…〞le  sussurrò  Jake aiutandola a scendere per entrare nel tunnel. Elena annuì. Lo prese per mano, e scese nel tunnel buio, sentiva la terra fredda e umida sotto i piedi, stavolta perònon aveva la sensazione di abbandono. Jake la sollevòtra le braccia, sentiva il suo corpo aderire al suo, le premette le labbra sulle sue ancora una volta. Elena gli accarezzòla guancia. Jake la baciòancora poi si arrampicòcercando di richiudere quel tunnel. Elena accese la torcia. Avrebbe voluto abbracciarlo, baciarlo ancora, ma  non c’era tempo per farlo ora doveva pensare solo alla sua salvaguardia e mettere in salvo le persone a cui teneva prima che potesse accadere il peggio. Dopo aver superato alcune delle stanze. Jake la prese per mano, cercando di velocizzarsi, cercando di fare presto. Nonostante molte strettoie, rallentavano la fuga finalmente arrivarono   all’uscita. Elena gli toccòimprovvisamente la mano, Jake gliela strinse senza mollarla. Elena gli buttòle braccia al collo, Elena affondòla testa nel suo petto. Le lacrime iniziarono a rigarle il volto.
〝Tranquilla amore … è tutto finito〞Jake la stringeva, rassicurandola. Elena doveva sfogarsi, aveva bisogno di rassicurazione, di tornare alla normalità.  Le sollevò il mento, voleva specchiarsi nei suoi occhi. Una lacrima scese dagli occhi di Elena, Jake gliel’asciugò con il dito, passandoglielo sulla guancia.  Gliel’accarezzò mentre lei sembrava essere più calma. lo sguardo di Elena si fece preoccupato, ansioso. Gli occhi nocciola le tremavano per la paura che potesse accadere il peggio. Gli Hoh potevano andargli alle calcagna in qualsiasi istante.
〝Cosa succederà adesso?〞si chiese impaurita mentre si abbracciava a Jake.
〝Nulla amore mio  ti proteggerò, non temere….〞le rispose Jake tenendola stretta al suo petto 〝Non permetterò ti accada nulla!〞Improvvisamente anche Leah, Embry e Seth gli avevano raggiunti. Elena guardò anche loro, fece un lieve cenno della mano per salutarli  poi notò la presenza femminile dietro Leah. La fissava piangendo, emozionata e incredula. Si avvicinava  sempre più a lei. Elena la guardava sorpresa, sembrava conoscerla ma non riusciva a capire chi fosse. Si scostò da Jake sempre più sorpresa. La donna l’abbracciò improvvisamente, scoppiando in lacrime. Elena guardava tutti confusa, istintivamente per pietà, per sensibilità abbracciò la donna cercando di rassicurarla, ma continuava a non capire perché piangeva e perché la stava abbracciando.
〝Figlia mia sei viva….〞espresse Kimberly singhiozzando 〝Sono stata cosìin pena per te!〞quelle parole Elena indietreggiò spaventata. Guardava Jake, poi quella donna. Si ricordò di lei, era la stessa che nel bar le aveva fatto mille domande. Scrollava il capo, sembrava non essere uscita da un incubo. Anzi lo riteneva uno scherzo e di pessimo gusto.
〝No!〞sostenne arrabbiata  〝Lei è…. È morta lei non è mia  madre…〞continuava a dire mentre la donna cercava di riavvicinarsi. Elena l’allontanava. La donna piangendo cercava di starle vicino.
〝Elena piccola mia … ho sbagliato ma mi hanno costretto a farlo!〞cercava di spiegarle, ma Elena non voleva sentire ragioni, non credeva alle parole di quella donna.
〝Mia madre è morta  e per sempre e questo è tutto!〞le urlò arrabbiata tenendola lontana, spingendola e facendola retrocedere. Kim si allontanò sconvolta,  scappò via in lacrime. Jake tentò di fermarla, Leah gli scrollò il capo contrariata. Avvertiva aria di lotta e minaccia. Si stava facendo l’alba, gli Hoh avrebbero scoperto da li a poco che Elena era scappata. Dovevano pensare a come fermarli.
〝Non possiamo pensare a lei adesso! Dobbiamo pensare a come rispondere al contrattacco degli  Hoh…  〞gli chiarì Leah amareggiata nonostante tutto per il clima che si era creato tra Kim e Elena. Jake annuì dandole pienamente ragione anche se confuso. Si voltò verso Elena, lo fissava rabbuiata. Poi sembrò tornata a posto.〝Andiamo…!〞le disse prendendole la mano accarezzandole la guancia. Elena  gli sorrise  poi si mise a correre insieme a lui e  agli altri anche se la mente era totalmente confusa dalle parole di quella donna  che diceva di essere sua madre.
 
   
 
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