Epilogo
And
I'd give up forever to touch you
'Cause I know that you feel me somehow
You're the closest thing to heaven that I'll ever be
And I don't want to go home right now
And all I can taste is this moment
And all I can breathe is your life
'Cause sooner or later it's over
I just don't want to miss you tonight…
C’era
una quiete infinita in quel luogo. Nessuno aveva il coraggio di parlare, come
per non disturbare il sonno dei bambini. Il vento soffiava leggero e il sole
splendeva, era una giornata splendida che metteva allegria. Remus camminava
accanto a Tonks, tenendole la mano. Quella mattina avevano letto il giornale e
avevano deciso di andare a trovare una vecchia amica. Non era sicuro che quella
fosse la scelta giusta, non ci andava da vent’anni. Gli doveva molte visite. Si
fermarono davanti una piccola lapide bianca, ornata da fiori e con una scritta
dorata, fatta incidere da chi l’amava. La piccola foto nel cerchio mostrava una
donna con lunghi capelli neri e gli occhi blu notte. Sorrideva felice, sorrideva alla vita che le aveva voltato le spalle. Tonks
posò dei tulipani gialli nel vaso. Erano i suoi fiori
preferiti, le mettevano allegri. Restarono e contemplare la foto per un
po’. A Remus sembro di vedere un’ombra dietro l’albero,ma
quando si voltò l’ombra era sparita. Il vento si alzò all’improvviso portando
con sé un tulipano. Lo alzò alto nel cielo e i due lo seguirono con lo sguardo
finché non sparì. Remus si accorse che stava piangendo, strinse più forte la
mano a sua moglie, che istintivamente si portò la mano sulla pancia. Sorrise e
abbassò lo sguardo sulla tomba della sua amica e lesse la frase “ Sarai sempre con noi Eiy”.
And
I don't want the world to see me
'Cause I don't think that they'd understand
When everything's made to be broken
I just want you to know who I am
You can't fight the tears that ain't coming
Or the moment of truth in your lies
When everything seems like the movies
Yeah you bleed just to know your alive…
Il
mare sbatteva contro la scogliera e il vento soffiava una brezza leggera, ma
c’erano le nuvole che coprivano il sole. Marta era in piedi e fissava la linea
dell’orizzonte. Aveva ricevuto una lettera quella mattina ed era andata lì.
Erano anni che non andava lì, da, quando la sua mamma era morta. Poteva ancora
sentire le sue urla di bambina che si confondevano con lo scrosciare
dell’acqua. Quel posto era come sua sorella, calmo e impetuoso al tempo stesso.
Un luogo dove ritrovare la calma perduta. Il vento
soffiò all’improvviso, portando con sé dei fiori di campo. Marta rabbrividì e
sentì una mano posarsi sulla sua spalla, un abbraccio da tempo dimenticato. Si
voltò di scatto, ma non vide nessuno. Le lacrime cominciarono a scenderle
veloci sulle guance. Non si può tornare indietro. Eppure,
era come se quella scena, quel dolore, quella solitudine, lei, le avesse già
provate. Poi un raggio di sole illuminò la scogliera e il calore l’avvolse.
Guardò di nuovo il mare. Non si può tornare indietro, si può
solo andare avanti. Si tolse la catenina con il ciondolo a forma di stella, l’ultimo
regalo di Elina. No lo toglieva mai. Era tutto quello
che le rimaneva di lei, che la legava al passato. Sentì la lettera nella tasca della giacca.
Chiuse gli occhi e si avvicinò alla punta della scogliera. E
poi lanciò. La catenina cadde nel mare con un plof. Marta sorrise, non piangeva più ora. La piccola Marta era diventata una donna e aveva
ricominciato a vivere.
And
I don't want the world to see me
'Cause I don't think that they'd understand
When everything's made to be broken
I just want you to know who I am…
Era
notte fonda e uno spiccio di luna illuminava il cielo. Anche
le stelle quella notte brillavano. La brezza soffia leggera facendo ondeggiare
gli alberi. In un piccolo appartamento di una tranquilla strada babbana,
dormivano due giovani. Entrambi, dopo tanto tempo, avevano
trovato quello che stavano cercando: l’amore. Harry si svegliò quasi di
soprassalto. Era sicuro che qualcuno lo avesse chiamato. Si alzò attento a non
far svegliare la ragazza accanto a lui. La guardò. Era bellissima. Le scostò i
capelli castani dal viso. Sorrise, finalmente qualcosa nella sua vita andava al
posto giusto. Si alzò e andò verso la cucina per prendere un bicchiere d’acqua,
ma qualcosa fuori dalla finestra catturò la sua
attenzione. S’avvicinò e scrutò la strada apparentemente deserta. Aveva ancora
avuto la sensazione di essere chiamato. Guardò più
attentamente la strada, poi la vide. Seduta sul muretto di fronte la
casa c’era una donna con lunghi capelli neri e gli occhi blu notte. Indossava
una minigonna di jeans e una giacca di pelle sopra la camicia bianca. Harry
pensò di avere le allucinazioni, ma la donna, gli sorrise.
Harry non riusciva a crede ai propri occhi , ma
sorrise ugualmente. La donna gli mandò un bacio e gli sussurrò ‘grazie’, poi
alzò la mano in segno di saluto. Harry rispose al suo saluto. Elina si voltò e
se andò cominciando a camminare , poi altre figure si
unirono a lei: due uomini e una donna. La donna aveva i capelli rossi.
Harry
guardò la scena stupito, provando una stretta al cuore
, ma era felice perché erano di nuovo insieme. Harry guardò la luna e sussurrò alla notte “ Addio Elina sari sempre con noi!”
And I don't want
the world to see me
'Cause I don't think that they'd understand
When everything's made to be broken
I just want you to know who I am
I just want you to know who I am
I just want you to know who I am...
The end