Capitolo 5:
Il
giorno dopo, Brittany si svegliò più felice del
solito
e naturalmente questo non passò inosservato ai suoi
compagni.
Tina, Mike e Sam era i migliori amici di Brittany, fin dal primo anno
non si erano
mai separati. Si conoscevano tutti molto bene e di conseguenza nulla
restava
nascosto.
-Buongiorno Brittany- le dissero con un tono complice nella
grande
sala.
-Buongiorno ragazzi- disse Brittany sorridendo.
-Sembra che la notte scorsa qualcuno sia uscito.- disse Tina ai suoi
amici.
-Nooooo, Tina... forse sai di chi si tratta.- disse Mike. Brittany
rise, quel
piccolo teatrino la stava distraendo.
-Non dovete fare tutto questo ragazzi.- disse Brittany ridendo.
– sapete bene
che ero io.
-No! Brittany, eri tu?!- dissero i tre all’unisono.
-Credevo che con tua madre ti avessimo cresciuta bene.- disse Mike
stringendo
Tina fra le sue braccia.
-Basta ragazzi, sembrate dei pazzi.- disse Brittany sempre
ridendo.
-Molto bene, allora...-disse Tina.
-Allora cosa?
-Chi é?- continuò Tina.
-Perché deve esserci per forza qualcuno?- disse Brittany
tentando di cancellare
il sorriso apparso sul suo viso, soltanto ricordandosi quello che era
successo
la sera prima era molto felice.
-Per favore Brittany, c’é per forza qualcuno che
ti fa sorridere così
tanto.-disse Sam.
-É un Tassorosso?- chiese Tina. Brittany tentò di
mantenere un’aria che dicesse
che non stava con nessuno, ma sapeva che i tre amici avrebbero scoperto
tutto
presto o tardi.
-No, non é un Tassorosso.- disse Brittany.
-Grifondoro?- domandò Mike. La giovane bionda
negò con la testa.
-Allora é un Corvonero.-disse Sam convinto.
-No... Serpeverde.-disse Brittany.
-Serpeverde!- si stupirono gli altri tre.
-Si, Serpeverde.-disse Brittany, velocemente i tre ragazzi si voltarono
verso
la tavola dei Serpeverde. Ma tra tutti i ragazzi della tavolata, non
riuscivano
ad immaginare che uno tra loro era il tipo di Brittany.
-Brittany... un ragazzo dei Serpeverde? Sono tutti arroganti e seri.-
disse
Tina.
-Non é vero... non tutti, almeno.-disse Brittany guardando
la tavola dei
Serpeverde, si rese conto che Santana non c’era e smise di
osservare
rapidamente.
-Hum... vista la faccia che hai fatto, possiamo dedurre che non ha
fatto
colazione oggi.- disse Mike.
-Ragazzi, lo so che ci raccontiamo sempre tutto e lo adoro... ma questa
volta,
anche io non veramente cosa sia... quindi per favore, non insistete.-
gli disse
con un tono serio.
-Va bene, non ne parleremo più.-disse Tina.
-Ma se questo imbecille ti fa soffrire, se la dovrà vedere
con noi.-disse Sam,
mentre Mike annuiva.
-Non credo che accadrà.- disse Brittany.- Bene ragazzi, devo
andare... sapete
che sono una nullità in Pozioni.- tutti annuirono- e questo
é il momento dove
voi dite “No Brittany, non é vero”.-
disse lei ridendo.
-No Brittany, non é vero.- dissero i tre amici.
-Adesso va meglio, ci vediamo più tardi.
Brittany se ne andò pensando a quello che avrebbero detto i
suoi amici se
avessero saputo che in realtà non c’era nessun
ragazzo, ma piuttosto una una
bella giovane ragazza e che si trattava della più temuta e
detestata... Santana
Lopez. Quando arrivò nella sala di Pozioni, vide tutti i
Serpeverde che erano
lì, c’erano anche qualche Grifondoro e Corvonero,
ma non riuscì a trovare
Santana... la sola cosa trovò fu lo sguardo curioso e
apparentemente
infastidito di Puck. Decise di ignorare tutto quello che Santana le
aveva
raccontato su di lui e gli sorrise, il ragazzo si girò
rapidamente.
Brittany lasciò un posto per Santana vicino a lei, ma aveva
capito che Puck
aveva fatto la stessa cosa e lei non ne era infastidita, Santana si
sedeva
sempre vicino a lui in tutti i corsi.
-Ragazzi, sono io che farò il corso oggi, il professor Piton
si é dovuto
assentare per aiutare il professor Silente.- disse il professor
Lumacorno.
Tutti gli studenti iniziarono a domandarsi quello che Silente avesse
chiesto a
Piton, tranne Brittany che continuava a osservare la porta nel caso in
cui
Santana fosse arrivata.-Qualcuno puo’ dirmi
cos’é questa pozione?- chiese lui
mostrando gli ingredienti scritti sulla lavagna. Brittany la conosceva,
Santana
gliel’aveva insegnato, era Felix Felicis, ma
preferì restare in silenzio,
sapeva che qualcun’altro avrebbe risposto... al contrario
nessuno avrebbe detto
perché Santana non era ancora arrivata.
-É Felix Felicis.- disse un ragazzo con gli occhiali della
casa dei
Corvonero.
-É esatto Signor Abrams.
In quel momento, Santana entrò nella sala.
-Miss Lopez, che felicità vedervi unire a noi oggi...
prendete posto per
cortesia.- Santana annuì e vide che Puck e Brittany le
avevano lasciato un
posto accanto a loro. Restò qualche secondo in piedi
chiedendosi dove doveva
sedersi.-Per cortesia Miss, c’é un posto libero
vicino a Miss Pierce.- disse il
professore.- Si sbrighi.- Santana annuì di nuovo essendo
soddisfatta del fatto
che il professore le avesse detto dove sedersi. Quando si sedette
accanto a
Brittany, un sorriso le si formò sulle labbra.
-Ciao- momorò Santana.
-Ciao- mormorò anche Brittany – come
stai?
-Bene e tu?
-Molto meglio adesso.- le disse sorridendo. Santana le sorrise
timidamente di
rimando.
-Allora... sai qual’é la pozione che é
scritta alla lavagna?- chiese
Santana.
-Certo che lo so... sei tu che me l’hai insegnato.- Santana
notò che una delle
mani di Brittany si trovava sulla sua coscia e decise di stringerla tra
le sue.
Era come se ogni volta che si trovava da sola le mancasse la mano di
Brittany.
-E dunque...- disse stringendo un po’ di più la
mano di Brittany.
-Felix Felicis.- disse Brittany contenta.
-Miss Pierce, potete dirci cosa stavate raccontando a Miss Lopez?-
disse il
professore. Tutti gli sguardi si puntarono su di lei, nessuno riusciva
a
credere che qualcuno che non faceva parte dei Serpeverde potesse
parlare a
Santana. Senza sapere se per paura o per stupidità, Santana
lasciò la mano di
Brittany e la bionda sentì immediatamente una sensazione di
vuoto.
-Sì, dicevo a Miss Lopez- disse Brittany guardando il
professore – che questa
pozione é anche conosciuta come ‘La fortuna
liquida’.- il professore sorrise –
ma ovviamente lo sapeva già.- terminò Brittany,
guardò brevemente Santana che
sembrava a disagio a causa di tutti gli sguardi.
-É esatto... grazie per la vostra precisazione Miss
Pierce.
-Chi avrebbe detto che Pierce potesse avere così tanta
fortuna... parlare a
Lopez senza ricevere un pugno in cambio.- disse Puck. Tutti risero.
Santana
guardò Puck e sentì fino a che punto le tremavano
le mani, aveva una gran
voglia di picchiarlo... prendersi gioco di lei era una cosa, ma di
Brittany era
completamente diverso. Brittany notò i pugni di Santana e le
riprese
timidamente la mano, la mora si tranquillizzò e per la prima
volta intrecciò la
mano con quella della bionda.
-Silenzio Signor Puckerman.- disse il professore.
Dopo qualche minuto di spiegazione, il professor Lumacorno
richiamò di nuovo
l’attenzione degli studenti.
-Quello che vedete qui miei cari- disse lui mostrando una piccola fiala
contenente un liquido color oro – é Felix
Felcis... colui o colei che riuscirà
a realizzare la pozione – disse indicando un’altra
pozione scritta alla lavagna
– vincerà questa fiala.
Tutti gli studenti iniziarono subiro ad aprire i loro libri di Pozioni,
tranne
Santana e Brittany, la ragazza mora le diceva in maniera quasi
inudibile per
gli altri quello che doveva fare.
-San, non preoccuparti, so già che non
vincerò...- disse Brittany guardando
Santana – e non credo nemmeno di averne bisogno- disse
prendendo la mano di
Santana sotto la tavola. Santana ebbe l’impressione che ogni
parola che usciva
dalla bocca di Brittany facesse battere il suo cuore e che
l’amore che sentiva
nei suoi confronti era sempre più forte.
-Britt...- mormorò Santana. Gli occhi di Brittany fissarono
quelli marroni di
Santana. – A quanto pare ho avuto parecchia Felix Felicis
questi ultimi tempi.-
disse sorridendole.
Anche se entrambe avevano finito le loro pozioni, non gli importava di
quello
che il professore avrebbe detto. Posarono i loro calderoni sulla tavola
del
professore mentre lui guardava le disastrose pozioni dei loro compagni.
Quando
assaggiò la pozione di Santana, il professor Lumacorno
sapeva che si trattava
della migliore pozione.
-Miss Santana Lopez, questa pozione é perfetta- disse il
professore fancendole
segno di avvicinarsi. Quando gli arrivò vicino, il
professore le consegnò la
piccola fiala. –Questa le vale un Ottimo.
-Grazie...- disse lei seria. Prese la fiala e ritornò a
sedersi vicino a
Brittany, la giovane bionda rideva in silenzio.
Alla fine del corso, Puck si avvicinò rapidamente a Santana.
Non lo sorprendeva
più vedere Santana in compagnia di Brittany e ovviamente da
quando le aveva
detto di allontanarsi da lei, si erano avvicinate ancora di
più.
-Ciao San.- disse Puck, Santana si girò lentamente, la mora
sentì che quel
‘San’ non sarebbe mai stato speciale come quando lo
diceva Brittany. –Ciao
Brittany.
-Che succede Noah?- chiese Santana con un’aria scocciata,
mentre Brittany,
contrariamente a Santana, sorrise al ragazzo con la cresta.
-Euh... vorrei parlare con te.- disse Puck.
-Allora sono di troppo.- disse Brittany ridendo.
-No Brittany, affatto.- disse Santana rapidamente – Noah,
parleremo più
tardi.
-No San, voglio parlarti adesso.
-Beh, non io. – disse Santana arrabbiata.
-Sai cosa Santana... sono stufo, tutti parlano di te e io come un
idiota ti
difendo sempre, ma sai che c’é? Da adesso non mi
interessa più.- disse furioso
– che dicano quello che vogliono alle tue spalle, sono
problemi tuoi.
-Non ti ho mai chiesto di farlo Noah.- disse Santana sempre
arrabbiata.
-É quello che dovrebbero fare gli amici.- rispose
Puck.
-Beh, non farlo e non preoccuparti... inoltre me ne frego di quello che
dicono.- disse Santana voltandosi verso Brittany.
-Non credere di ingannarmi così facilmente... tu ed io
sappiamo bene che non é
vero... forse non ti ricordi di quando...
-Certo che me lo ricordo Noah.- gridò Santana. Brittany non
l’aveva mai vista
così, le sue mani tremavano e stava trattenendo le lacrime.
–Allora... vuoi
evitare qualche problema Noah? Beh, smettila di difendermi...anche
perché non
mi interessa.
-Ma se si trattasse di Brittany, ti renderebbe folle, non é
vero?- disse Puck
snervato, Santana lo guardò per qualche secondo –
non é vero?
-Lascia Brittany fuori da tutto questo Noah.- disse Santana
avvicinandosi a
lui. Brittany afferrò il pugno di Santana e la
tirò verso di lei per tenerla
lontana dal ragazzo.
-Quello che dicono di te non é così falso
apparentemente...- disse Puck.
Brittany si stupì di vedere Santana perdere il controllo
quando il giovane
iniziò a parlare di lei. – non starai iniziando a
provare qualcosa per
lei?
-E anche se fosse?- disse Santana.
-Avanti San! Tu ami tanto quanto un Serpeverde puo’ amare un
Babbano.- la prese
in giro il ragazzo. –Non essere stupida. Tutti i Serpeverde
pensano che tu sia
una traditrice... lei é una Tassorosso... Tassorosso San!
Avresti potuto
trovarti qualcuno di migliore.- In quel preciso istante, Santana gli
diede uno
schiaffo. Puck la guardò e Santana tentò di
colpirlo un’altra volta, ma il
giovane con la cresta le afferrò la mano prima che lei
potesse toccarlo.
-Basta San.- disse Brittany. Puck guardò Brittany, lui era
il solo a chiamarla
San.
-Va bene...quello che dovevo dirti non ha più importanza
San.- le disse
tentando di imitare il tono di voce di Brittany quando disse
‘San’.
-Perfetto... andiamo Britt.- disse Santana uscendo dalla sala, Brittany
ebbe
qualche difficoltà a seguirla, ma non disse nulla. Santana
ci mise qualche
minuto a uscire dal castello con Brittany sempre dietro di lei.
–Mi dispiace
tanto per tutto questo, Britt.- le disse senza gaurdarla. Si vergogna
molto per
la maniera in cui l’aveva trattata il suo amico. Ma si
vergognava ancora di più
per la maniera in cui lei aveva reagito. – mi dispiace
veramente tanto.- disse
con voce tremolante.
-Va tutto bene, non preoccuparti.- le disse avvicinandosi e posando una
mano
sulla sua spalla.
-Come vuoi che non mi preoccupi? Non voglio che nessuno ti tratti
così... e
almeno non il mio unico amico.- disse Santana quasi in
lacrime.
-Non mi importa di quello che ha detto Puck.- disse Brittany andandole
di
fronte, Santana teneva la testa bassa e qualche lacrima
scivolò sulle sue
guance. –Conti solo tu San.
-Puck ha ragione Britt.- disse Santana osservandola. Brittany
sentì che
qualcosa le faceva male, come se il suo cuore si stesse spezzando in
piccoli
pezzi. – Io... io non so amare. Non so amare e non voglio
rovinare tutto.-
Santana abbassò di nuovo la testa, ma Brittany le prese la
mano.
- Io ti amo San.- disse Brittany. Santana la guardò
sorpresa. – Ti amo.
-Anche io ti amo Britt... non puoi immaginare quanto ti amo.- disse
Santana
prendendo le due mani di Brittany – ma non voglio farti del
male... non voglio
che quello che é appena successo ricominci.- disse
Santana.
- So che tu non mi faresti mai del male e io nemmeno.- disse Brittany
asciugando le lacrime che scendevano lungo le guance della mora.
Santana le
sorrise e la baciò sulla guancia.
-Grazie Britt.- disse stringendola tra le sue braccia.
–Grazie veramente.-
Brittany sentì il suo cuore gioire vedendo Santana un
po’ più serena. Si rese
conto dal modo in cui Santana la stringeva tra le sue braccia, che
c’era della
paura, ma anche un altro sentimento, l’amore. Quando si
separarono, le due
ragazze si guardarono un’altra volta negli occhi.
–Dove sei stata tutto questo
tempo?- le chiese Santana.
-Non lo so... e tu, dov’eri?- disse Brittany
sorridendo.
-Ti stavo aspettando.- disse Santana che arrossì quando si
rese conto
dell’importanza di quelle parole. Ma Brittany le si
avvicinò e la baciò
lievemente sulle labbra.
-Sono contenta che tu mi abbia aspettato.
-Anche io sono contenta.- disse Santana – dovremmo tornare
al...
-Oppure possiamo restare qui... tu ed io.- l’interruppe
Brittany sedendosi per
terra. Santana si sedette e appoggiò la testa sulle gambe
della bionda.
-Credo che si potrebbe fare.- disse Santana sorridendole. Brittany
passò le
dita nei capelli della mora e non poté impedirsi di pensare
quanto fosse bella,
i suoi capelli neri, la sua pelle ambrata e i suoi occhi...i suoi occhi
marroni
che le impedivano di dormire.
–Cosa?
-Cosa ‘cosa’?- disse Brittany
-Perché mi guardi così?
-Perché ti amo.- disse Brittany –É un
problema Lopez?
-Non farmi prendere la mia bacchetta Pierce.- rise Santana mentre
accarezzava
con la mano il viso di Brittany. La bionda sorrise e Santana
portò la sua mano
sul collo per farla avvicinare a lei, Brittany sentiì che la
sua respirazione
era più lenta, come se la mora le facesse mancare il respiro
ogni volta che le
si avvicina. Santana la baciò, nel momento in cui le loro
labbra si incontrarono,
le due ragazze sentirono i loro cuori battere più
forte.
-Ti amo- disse Brittany.
-Anche io ti amo.- disse Santana.
Le due ragazze restarono così per delle ore... perdute negli
occhi
dell’altra.
Buongiorno a
tutti!
Ecco
il 5 capitolo! Spero che la storia continui ad
appassionarvi... nel prossimo capitolo si
capiranno un paio di cosette sulla cara San!
Ai fan del Faberry: non disperate... arriverà devo ancora
finire la storia...ed
é comunque lungo tradurre dal francese (chi conosce la
lingua mi puo’ capire).
Ringrazio ovviamente chi ha messo la storia tra le
ricordate/seguite/preferiti,
chi lascia qualche commento e anche chi non lo lascia!
Tenterò di postare entro giovedì sera, ma sono in
periodo di esami all’università,
quindi non assicuro nulla.
A presto!
B.