Anime & Manga > Detective Conan
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Autore: mangakagirl    23/04/2012    5 recensioni
-Ma allora…- disse il professore stupito.
-Allora c’è un falso Kid- dissero all’unisono seri i due detective e il ladro fantasma.
-Dannazione!- imprecò Haibara – questo è l’ennesimo problema che va a sommarsi a quelli già esistenti-
-Già- disse Hattori sedendosi sul divano a braccia incrociate – e che facciamo riguardo Ran?-
-Lo so io…- disse Conan imitandolo -… Kid fingerà di essere me-
-Cosa?!- esclamarono tutti tranne Haibara.
(tratto dal cap 3)
Genere: Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Heiji Hattori, Ran Mori, Un po' tutti | Coppie: Heiji Hattori/Shinichi Kudo, Ran Mori/Shinichi Kudo
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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20.
Shinichi camminò deciso verso il capannone designato da Gin e illuminato solo dalla luna piena che risplendeva in cielo. Sarebbe stata una splendida serata se solo Ran non fosse stata in mano all’Organizzazione. Il silenzio regnava sovrano attorno a lui, ed era rotto solo dai suoi passi sull’asfalto. Aveva solo un obbiettivo: salvarla.
Si lanciò una rapida occhiata alle spalle e vide sue figure seguirlo nell’ombra a debita distanza: tutto andava secondo il piano. Arrivò davanti alla porta del capannone e posò la mano sulla maniglia arrugginita, facendo scorrere la porta nei binari. Strinse con forza l’oggetto metallico che teneva in tasca e osservò ciò che gli si parava davanti: Ran, pallida per il sangue che stava perdendo dalle ferite, era legata e stava in piedi davanti una colonna, accanto alla quale c’era Gin che le teneva un braccio con forza, guardandola con sguardo maniacale assieme a Vodka. L’uomo dai capelli argentati si voltò verso di lui soddisfatto e scoppiò in una risata.
-Benvenuto, Kudo. Tempismo perfetto- disse scrutando l’orologio -Sono appena le 24.00-
-Risparmia il fiato- disse serio il ragazzo con gli occhi fissi nei suoi, gli si avvicinò rimanendo distante da lui pochi metri e tirò fuori la pen drive dalla tasca -è questa che volevi. Prendila e lasciala andare- gliela lanciò. L’uomo l’afferrò e la passò a Vodka, che la infilò in un portatile poggiato sopra due scatole di legno accanto a Gin.
 -Sembra autentico questa volta Gin- disse riferendosi al contenuto scrutandolo con attenzione.
“Dannazione, muoviti a controllarlo e lasciala andare!” pensò Kudo osservando preoccupato le ferite sanguinanti di Ran. Gin annuì lanciando un’occhiata al monitor senza lasciare andare la sua vittima. La ragazza fissò supplichevole Shinichi negli occhi ma, non appena lo fece, sbarrò i suoi e lui scosse impeccertibilmente il capo.
“Ran, non fare cretinate” pensò mentalmente cercando di parlarle con lo sguardo sentendo l’agitazione crescere. Agli angoli degli occhi della ragazza si formarono due piccole gocce d’acqua mentre Gin tornava a fissare Kudo.
-Ben fatto- gli disse.
-Ora lasciala andare- ordinò lui con tono sicuro. L’uomo cominciò a ridere sprezzante e schioccò le dita. All’improvviso Chianti, la donna con il tatuaggio di una farfalla sull’occhio, puntò un fucile alla tempia del ragazzo, sghignazzando trionfante.
-No, non credo che lo farò…- disse Gin - vedi, tu dovresti essere morto da un pezzo e lei- si voltò a guardarla con occhi maniacali -è davvero splendida-. La spinse verso la colonna facendole aderire la schiena contro, e le infilò le mani sotto la maglia mentre lei urlava inorridita capendo qual’era il suo obbiettivo.
-Prova a muoverti e sei morto-  disse Gin non appena il ragazzo cercò di scattare in avanti per proteggerla, mentre Chianti premè di più la canna dell’arma alla sua tempia. Gin fece scorrere le sue luride mani sul corpo di Ran mentre lei si dimenava e urlava impaurita, poi cercò di sbottonarle il pinocchietto.
-AIUTAMI- urlò Ran in preda al panico al ragazzo, che annuì e guardò con la coda dell’occhio la porta mentre il suo cuore batteva frenetico. “Quanto ci mettono, dannazione!”
-Merda, non riesco a sbottonarti- imprecò Gin schiacciandola di più alla colonna con il corpo e cercando di aprirle la zip del pantalone.
La porta scorrevole si spalancò e un pallone sfrecciò nella stanza colpendo in pieno il viso di Gin facendolo svenire.
-Ma cosa…?!- esclamò Vodka cercando la pistola ma un altro pallone spedì anche lui nel mondo dei sogni. Chianti puntò l’arma contro l’intruso, anzi gli intrusi, mentre Shinichi scattò in avanti e allontanò Ran da Gin approfittando del momento di distrazione della donna.
-Che ci fai tu qui?- domandò lei tra le lacrime.
-Non ora, Ran!- sbraitò lui guardando preoccupato Chianti che cercava di sparare ad un bambino con gli occhiali. Hattori spuntò alle sue spalle brandendo un’affilata katana, trovata chissà dove, e, con un attacco di kendo, tagliò a metà la canna del fucile poi, con il piatto dell’arma, colpì la donna  dietro al collo facendola stramazzare al suolo.
-Era ora!- esclamò Kid spingendo Ran verso di loro - Stava per violentarla, dannazione! Che aspettavate?! -
-Che abbassasse la guardia!- rispose Hattori tagliando le corde che legavano i polsi di Ran con la katana -Ora andiamocene di qui!- aggiunse guardandosi attorno inquieto.
-Non così in fretta- la voce di una donna riecheggiò dal fondo del capannone non illuminato. Conan scattò davanti a Ran e corrugò la fronte mentre dalla semioscurità si intravedeva una figura avvicinarsi.
-Che vuoi?- domandò sprezzante riconoscendo il tono mentre un raggio di luna che filtrava dalla finestra illuminò due occhi color ghiaccio, una massa di capelli color platino e un corpo sinuoso fasciato in una tuta da motociclista nera come la notte. Vermouth sorrise melliflua.
-Hi Cool Guy. How are you?- domandò divertita.
-Answer me!- rispose lui in inglese con rabbia. La donna si avvicinò loro così tanto che Hattori afferrò Ran e la nascose dietro la sua schiena per precauzione.
-Don’t worry, detective. Non voglio fare del male alla mia Angel. Volevo solo vedere come ti andavano le cose, Cool Guy-
-A meraviglia!- rispose ironico Conan mentre lei fissava Shinichi, ovvero Kid.
-Ancora lui?- domandò sorridendogli -puoi prenderti gioco di loro, ma non di me- aggiunse guardando i corpi dei MIB stesi a terra.
*  *  *
Una figura minuta strisciò silenziosamente lungo la parete in ombra del capannone facendo il massimo silenzio possibile. Osservò in tralice la donna che odiava con tutte la forze parlare con Kudo. “Fa’ attenzione, Kudo” pensò raggiungendo il computer sulle scatole di legno. Guardò schifata Vodka che giaceva lì accanto, con gli occhiali scuri distrutti sul naso, e sfilò la pen drive cancellando tutto il contenuto rimasto salvato nel computer. Strisciò di nuovo attacata al muro e uscì da una porta nacosta lasciata volutamente aperta in precedenza.
*  *  *
-Vermouth, che vuoi?- domandò nervoso Kudo fissandola negli occhi color ghiaccio. La donna assunse un’espressione seria e tirò indietro i capelli.
-Avvisarti: torneranno a cercarti e non saranno così magnanimi- disse seria indicando con il capo Ran mentre Hattori tirava le braccia indietro per proteggerla meglio.
 -A presto, Cool Guy- aggiunse con un sorriso la donna voltandosi di spalle e sparendo di nuovo nell’ombra -Vattene finchè dormono-
Sparì totalmente alla loro vista e Conan non se lo fece ripetere due volte; uscirono tutti e quattro nella notte spettrale e cominciarono a correre. Hattori fu costretto a prendere Ran sulle spalle, perchè a causa delle profonde ferite non riusciva a camminare, e a passare la katana a Kid. La figura minuta uscì allo scoperto e si avvicinò a Conan correndo.
-Ecco la per drive- disse passandogliela soddisfatta, il ragazzo l’afferrò e la ripose in tasca guardandosi attorno agitato.
-Grazie Haibara- disse distrattamente mentre lei lo guardò seria.
-Come sta?- chiese riferendosi a Ran.
-Male- rispose l’ex liceale incupendosi con tono afflitto. Finalmente scorsero il maggiolino giallo del dottor Agasa e tirarono un sospiro di sollievo. Kid si infilò accanto al guidatore con tale impeto da farlo sobbalzare e mollò la katana sotto il sedile.
-Kaito! Vuoi farmi morire?!- sbottò sdegnato il doc mentre Hattori entrava dietro aiutando Ran a sedersi; accanto a lei si posizionò Conan e Haibara, per ultima, chiuse con forza la portiera e guardò il conducente col fiatone.
-Vada professore, prima che sia troppo tardi!-
L’uomo diede gas sfrecciando a tutta velocità via da quel posto pericoloso e malfamato mentre Kid imprecava ansimante.
-Che è successo ragazzi?- domandò preoccupato il doc a nessuno in particolare.
-Per fortuna tutto è andato abbastanza liscio…- rispose Kid passandosi una mano tra i capelli. All’improvviso, nel silenzio generale che si era formato, il pianto di Ran sconvolse tutti. La ragazza si appoggiò al petto di Hattori, prendendo tra i pugni la sua maglia nera e affondandoci il viso dentro. Hattori la guardò incredulo sentendo le sue lacrime calde bagnargli la t-shirt e la strinse a sé cercando di consolarla, mentre Haibara fissava preoccupata Conan per capire qual’era la sua reazione. Il bambino aveva gli occhi totalmente coperti dalla frangia e si fissava le Converse rosse paralizzato dal pianto della ragazza che amava. Gli arrivava assordante nel cervello, rimbombando in ogni angolo e impedendogli di proferire parola.
-N-Non è v-venuto…- singhiozzò Ran in modo incomprensibile stringendosi di più ad Heiji –…h-h-ha preferito i s-s-suoi c-casi…- il pianto copriva così tanto le sue parole che rinunciò a parlare affondando meglio la testa nel petto dell’amico. Il ragazzo le massaggiò la schiena e lanciò un’occhiata preoccupata a Kid non sapendo cosa risponderle. Quest’ultimo scosse la testa sconsolato e sospirò.
-Tranquilla Ran- le disse il detective dell’ovest -va tutto bene… va tutto bene…- le frizionò le mani sulle braccia gelate facendo attenzione a non toccarle la ferita, per poi sringerla ancora sé. Sapeva che in quel modo non faceva nessun torto al migliore amico, si comportava semplicemente come avrebbe fatto lui in un’occasione del genere con Kazuha…
Haibara scosse lievemente Conan per richiamarlo alla realtà ma non ebbe segni di vita, sospirò e fissò Kid dallo specchietto retrovisore scuotendo il capo in segno arrendevole.
Dopo circa mezz’ora di silenzio, in cui risuonarono solo i singhiozzì di Ran, e tutti erano persi nei loro pensieri, il doc fermò l’auto davanti al cancello di casa sua e scese per aprirlo con le chiavi. Kid scese a sua volta e aprì la portiera di Ai, la quale posò piede a terra e afferrò repentina la mano di Conan tirandolo fuori dalla vettura con gli occhi ancora persi nel vuoto. Hattori si fece prendere dal panico e cercò le parole più “soft” per avvisare Ran che erano arrivati e pregarla, gentilmente, di lasciargli andare la maglietta ormai zuppa di lacrime, ma la ragazza si allontanò lentamente risparmiandogli quella fatica e sussurrò uno “scusa” indicandogli con il capo la pozza di lacrime che si apriva sulla t-shirt.
-Non preoccuparti, bambolina…- la rassicurò lui allontanando il pezzo bagnato della maglia dal petto, e si stupì di vedere quanto sangue stava perdendo dal braccio mentre vacillava appoggiando il piede giù dall’auto. Ran non fece nemmeno caso al tenero nomignolo che le aveva rivolto il ragazzo per coccolarla e quasi cadde a terra per la debolezza. Kid l’afferrò repentino passandosi un suo braccio attorno alle spalle e, reggendola dalla vita, la portò verso la porta di casa mentre zoppicava pallida in volto.
-Vado a parcheggiare- disse il doc, Hattori annuì e seguì Kid e Ran mentre Haibara apriva la porta di casa. Kazuha si alzò di botto dal divano e corse incontro ai ragazzi che entrarono lentamente.
-Ran! Stai bene?! Dio, sei ferita! Ma che è successo?!-
-Piano Kazuha, è scioccata- disse Kid sottovoce lasciandola andare titubante con il terrore che cadesse da un momento all’altro.
Ran osservò l’amica con occhi vuoti e la superò in silenzio avvicinandosi all’alta specchiera appoggiata alla parete del salotto sotto lo sguardo attonito dei presenti. La ragazza si osservò attentamente: aveva gli occhi arrossati e coperti di lacrime, i capelli arruffati sulle spalle, braccio e gamba sinistra coperti di sangue secco e fresco, indossava una maglia a maniche corte verde e blu e un pantalone a pinocchietto beige. Alzò lentamente la mano destra e la infilò sotto la maglia ripercorrendo con le dita i punti in cui l’aveva toccata Gin, si toccò il bottone del pantalone e rabbrividì visibilmente: fortunatamente indossava quel pinocchietto che, da quando l’aveva comprato, aveva zip e bottoni difettosi che la costringevano a impiegare un sacco di tempo per aprirli e chiuderli. Altrimenti… La figura minuta di Conan comparve accanto al suo riflesso e lei lo osservò come se non lo vedesse davvero. L’ex liceale cercò di prenderle la mano, ma lei si scostò con un gesto secco e salì le scale a fatica per raggiungere la camera in cui dormiva con Kazuha. Quest’ultima guardò Hattori e lui le fece cenno di seguirla. Non appena sparì anche lei, sprofondarono tutti sfiniti nel divano e il detective dell’est si afferrò la testa con le mani fissando il pavimento. Sentì il tiepido tocco di Haibara sulla sua spalla e sussurrò:
-La colpa è mia-
-Non è vero, Kudo- gli disse lei dolcemente -se non ci fossi stato tu, Ran e Kid non se la sarebbero mai cavata-
Lui scosse il capo e sospirò.
-Ha ragione L. Macbeth, Kudo- la assecondò Kid -se solo non ci fossi stato tu, Gin l’avrebbe uccisa, poi avrebbe fatto fuori anche me, pensando che fossi te- Hattori lo fulminò pensando “ Tatto, Kid! ”
-A che è servito?- sussurrò ancora Conan -Mi odia ora, crede che abbia preferito un caso piuttosto che salvarla. Che c’è peggio di questo?- si decise ad alzare lo sguardo su Kid e Hattori.
I due non seppero cosa rispondere e il ragazzo tornò a reggersi la testa sussurrando: - Appunto, niente-


 
N. del’autrice: Eccomi! Scusate il ritardo ma sn stata occupata… emmm qst capitolo nn mi piace moltissimo, lo ammetto… voi xò ke ne pensate??
Il prox sarà il penultimo ( doveva essere l’ultimo ma ho deciso di scrivere un epilogo xkè il finale mi sembrava un po’ vago…) ma sappiate ke aggiornerò con un po’ di ritardo xkè prima di postarlo voglio essere sicura di avere scritto un epilogo decente! >.<
Recensite e fatemi sapere se qst capitolo vi ha soddisfatto . All’inizio avevate cpt ke era Kid e nn Shin? Fatemi sapere è importante!!
Intanto potete leggere Come farei senza te che invece continua normalmente!
Grz a chi ha recensito gli scorsi capitoli: missfunix e Kaity! Thanks! Inchino jap. v.v
Mangakagirl! ^.~
  
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