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Autore: whitemoon    23/04/2012    6 recensioni
Un raggio di luce raggiunse la terra tagliando il cielo fosco a metà. Non c’era alcuna possibilità di scampo... Mi guardai intorno quasi disperata... non potevo lasciare che i miei compagni, la mia famiglia, fosse spazzata via da quel raggio di luce... Fu per questo che presi la mia decisione...
«non farlo, morirai!»
«Addio Natsu. Di addio agli altri da parte mia»
«LUCY, NOO!!!»

Ciao a tutti ragazzi. Questa è la mia prima ff, ma farò del mio meglio. Si svolge qualche tempo dopo il viaggio a Edoras. Ci potrebbero essere dei vaghi spolier per chi non ha ancora letto/guardato la storia dell'isola di Tenrou, ma niente di eclatante. Oltre alla citazione, vi anticipo solo che è una NaLu(ma cercherò di far crescere il loro rapporto col tempo) e che ci saranno dei nuovi personaggi. Da come l'ho in testa dovrebbe essere abbastanza lunga. Cercherò di aggiornare almeno una volta a settimana, due se ce la faccio. Che mi rimane da dire?! Niente, se volete leggete e se potete commentate per favore.
ps: metto OOC perchè probabilmente non riuscirò a rispecchiare perfettamente i caratteri originali, ma proverò comunque a rimanere fedele ai personaggi di Mashima.
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Lucy Heartphilia, Natsu, Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Lucy si svegliò lentamente, immersa nei caldi raggi arancioni del sole con la sensazione di aver dormito per anni.

Si guardò intorno, ancora mezza addormentata: i suoi compagni dormivano placidamente.

Spostò lo sguardo sul finestrino alla sua sinistra: il mare.

“Com’è bello il mare al tramonto …" pensò serena, intenta ad addentrarsi di nuovo nei meandri del sonno...... eh?!?! … il mare!?!? Al tramonto!?!? Non dovevamo andare nell’entroterra!?” la folgorò il dubbio svegliandola completamente.

Si voltò nuovamente verso i suoi compagni, in preda al panico: Erza dormiva serenamente, con la testa leggermente inclinata di lato.

« Ahhhhhh!!!!!! » Lucy urlò, mettendosi le mani nei capelli e balzando contemporaneamente giù dal seggiolino.

Quel grido ebbe due effetti: il primo fu svegliare i suoi compagni, il secondo fu attirare gli sguardi di tutti i passeggeri ancora a bordo della carrozza.

« Lucy perché gridi? » biasciò Happy con la faccia ancora assonnata.

La bionda non fece in tempo a rispondere perché in quel momento una scioccata Erza iniziò a balbettare qualcosa.

« Io … io … mi sono addormentata … … … sono pronta ad accettare qualsiasi punizione! » disse con crescente enfasi materializzando una spada che si puntò alla gola.

« Kyaaaa!!! » la bionda, ancora più agitata di prima, si precipitò a disarmare la spadaccina.

« Non è il momento di farci prendere dal panico va tutto bene …  tutto … bene … bene » disse Lucy con un aria sempre meno convinta.

« Giusto! … adesso … adesso dobbiamo scendere dal treno! » affermò Erza con gli occhi spalancati, dirigendosi al freno di  emergenza.

« Ma …» Gray sembrava intenzionato ad obbiettare, ma non fece in tempo a finire la frase, che la maga delle armature lo afferrò per il colletto della giacca e tirò il freno.

« Non è il momento per i rimpianti! » proclamò stoica la rossa, per poi correre verso il fondo del treno trascinando con sé Gray ed il povero Natsu i procinto di vomitare.

Superato lo shock iniziale per aver assistito a quella scena, i maghi furono seguiti anche da Happy, Lucy, Charle e Wendy che arrivarono giusto in tempo per vedere Erza gettare, prima Gray e Natsu fuoribordo e poi seguirli lei stessa.

Wendy e Lucy optarono per un atterraggio più semplice, facendosi aiutare dai loro amici alati.

Sceso dal mezzo, il gruppo tornò indietro, dirigendosi verso il villaggio più vicino. Da lì presero un treno fino alla città in cui avrebbero dovuto cambiare, questa volta rimanendo tutti molto attenti a dove scendere; tutti tranne Natsu che ovviamente stava male.

Arrivati alla stazione dove dovevano effettuare lo scambio, controllarono gli orari delle partenze: chiaramente avevano perso la coincidenza, ma ci sarebbe stato un altro treno nel giro di un’ora. Con quello sarebbero arrivati a Deliveri nella tarda mattinata del giorno seguente … considerato che avevano perso inutilmente mezza giornata di viaggio, non era andata loro così male.

Una volta sistemati sul treno, Lucy guardò fuori dal finestrino.  

Si ricordava fin troppo bene cosa aveva sognato prima di risvegliarsi e sapeva anche perfettamente come sarebbe continuato.

Sospirò, cercando di scacciare quei ricordi dalla sua mente che la ferivano con la loro lontananza, ma fu tutto inutile.

In quella quiete, spezzata soltanto dagli scossoni ritmici del treno che sembravano costringerla a ricordare, Lucy si immerse nuovamente nel mare di un passato nostalgico.

Il nemico che Sandy si trovava davanti era un ragazzo moro di sì e no trent’anni che vestiva completamente in nero.  

Lucy capiva perfettamente che c’era qualcosa che non andava … 

Nell’anno che aveva trascorso a Fairy Tail aveva accumulato una certa esperienza in battaglia; certo, era comunque una dilettante nell’arte del combattimento, ma nonostante questo riusciva comunque a percepire una nota storta nel comportamento della sua salvatrice. I muscoli tesi allo spasmo, l’espressione nervosa ed all’erta: Sandy era visibilmente irrequieta e non soltanto per l’imminente scontro … la ragazza era in svantaggio e lo sapeva; lo si percepiva in ogni suo movimento.

« Tellus extollere! »

Sandy diede inizio alla battaglia tentando di anticipare l’avversario, ma gli spunzoni di roccia che richiamò  trafissero soltanto l’aria; il nemico aveva già evitato l’attacco e con uno scatto inumano si era portato dietro di lei pronto al contrattacco.

La ragazza lo percepì in tempo, un attimo prima che fosse troppo tardi e, buttandosi di lato, evitò il calcio dall’alto che, affondando nel terreno, sollevò una nuvola di sabbia.

Sandy era stata fortunata, quella era l’occasione che aspettava:

« Ignis! » gridò.

Un turbine di fuoco si materializzò improvvisamente dalle mani della ragazza in direzione del nemico e, senza che questi potesse fare niente, fu investito dal getto infuocato che perforò la nube di sabbia.

Lucy, che non riusciva a capire cosa fosse successo, aguzzò inutilmente la vista cercando di penetrare quel muro di polvere, ma fu solo quando la nube si fu diradata che poté capire appieno il piano di Sandy: la sabbia, con il fuoco, si era trasformata in vetro.

Adesso il nemico era custodito in una prigione trasparente e luminosa simile a ghiaccio, dalle forme strane e sinuose.

«Sandy cosa sta succedendo?»

Quella domanda, in tono più che mai assonnato, proveniva da Ghery che, ancora mezzo addormentato, era sceso dal carro stropicciandosi un occhio.

« Niente, va tutto bene, è tutto finito … » gli rispose Sandy incredula ancora con il fiato grosso: non credeva che sarebbe bastato quello per sconfiggerlo; infondo il nemico era un subordinato del Saggio …

Lucy, che dalla balaustra esterna del carro che serviva da posto di guida, aveva osservato tutto lo scontro, guardò la scena sollevata.

Stava quasi per lasciare un sospiro di sollievo, ma il respiro le morì in gola: una strana sensazione le saettò attraverso il corpo.

“Non è possibile …”

La bionda non fece neanche in tempo a formulare quel pensiero, che le sue paure divennero realtà.

« Sarmenta! » urlò una voce sconosciuta nello stesso istante in cui Lucy cercò di avvertire l’amica.

« Sandy attenta! » gridò; ma era troppo tardi.

Una fitta rete di liane, radicata nel terreno, aveva già costretto Sandy ad inginocchiarsi a terra soggiogandola con la sua morsa.

« Ah, ah, ah ... che ragazza ingenua, non avrai pensato che solo perché evitato il tuo primo attacco, non riuscissi deflettere gli incantesimi!? Che sciocca, adesso ne pagherai le conseguenze!» disse il nemico rivolgendo una mano in direzione di Ghery.

Sandy sbiancò, intuendo il piano del ragazzo e con tutte le proprie forze provò a liberarsi dalla prigione impostale, ma fallì.

« Globus igneus! »

« No!! Ghery …» urlò la ragazza pronta a sentire il proprio cuore spezzarsi quando quel colpo avrebbe raggiunto il bambino.

A nulla servirono le grida disperate di Sandy; la palla di fuoco invocata dal nemico arrivò in prossimità del bersaglio ed esplose inesorabilmente alzando un enorme nuvola di fumo.

“Ghery … no … no … non può essere successo …” pensava ossessivamente la ragazza. 

Davanti a quel pennacchio nero che si innalzava nel cielo, tutta l’energia che l’aveva sostenuta fino ad adesso sembrava scomparsa e Sandy non poté fare altro che abbandonarsi alla sua prigionia: che senso aveva provare a scappare se ormai era tardi? Non aveva saputo proteggere Ghery, a quel punto non importava più niente

«Saaandyy!» le gridò una voce accorata e familiare.

“… eh … cosa?? …” pensò Sandy con l'impressione di non riuscire a risalire dall'abisso in cui stava sprofondando.

Qualcuno la stava chiamando … 

Non riusciva a capire chi fosse perché ormai le pareva di stare in mezzo all’ovatta, ma qualcuno la stava definitivamente chiamando! 

Perché la disturbavano adesso? Non vedevano che lei ormai era inutile!? Non potevano lasciarla in pace almeno adesso?

Sandy alzò la testa quasi meccanicamente, senza veramente osservare ciò che la circondava, guidata da chissà quale forza.

“Non può essere …” pensò la ragazza spalancando gli occhi.

Dopo l’iniziale stupore, Sandy fu invasa da un profondo senso di sollievo, quando tra il fumo nero intravide Ghery sano e salvo nascosto tra le braccia di Lucy: la bionda in qualche modo aveva bloccato quel colpo.

« Saaandyy, ascoltami attentamente: non mi rimane molto potere magico … durerò all’incirca un minuto … credo … mi dispiace, non sono di molto aiuto, eh!? Comunque sia, so che è poco tempo, ma cerca di fargli perdere i sensi con i tuoi incantesimi più potenti, mentre mi rimane ancora un poco di potere magico!» le urlò la maga "degli spiriti stellari".

« Aspetta Lucy tu non capisci …» tentò di replicare Sandy, ma la bionda la interruppe:

« No, capisco perfettamente! So che è difficile, ma, ti prego, fidati di me!» 

Sandy la guardò indecisa: Lucy la stava supplicando con un'espressione seria in volto.

Prolungò lo sguardo ancora per qualche secondo, poi, stranamente, si fidò.

 «Va bene allora, facciamo a modo tuo» le disse sorridendo decisa.

«Signorine!? Non vi pare di esservi scordate di qualcuno!?  … » sogghignò il nemico che fino a quel momento non aveva interferito: si era solo limitato a portarsi in mezzo alle due godendosi la scena, ma ora era il momento di concludere la storia.

« … direi che adesso è ora di finirla! » disse sprezzante, allargando le braccia.

« Ignis! »

Un turbine di fuoco partì da ciascuna delle sue mani, in direzione delle ragazze, ma, a metà del percorso, entrambi sparirono come le liane che immobilizzavano Sandy.

Il ragazzo si voltò sorpreso verso Lucy, che era in piedi, davanti a Ghery, con la mano destra protesa in avanti.

« Tu puoi … » iniziò a dire scioccato.

« Inflamma! »

Il nemico fu interrotto dal pugno infuocato di Sandy, che lo prese in pieno sulla guancia sinistra e lo scaraventò in aria.

Il ragazzo fu sbalzato all’indietro di qualche metro, ma la maga non fermò il suo assalto: doveva finirlo in fretta.

Lo caricò, mentre ancora era a mezz’aria, e lo fece piombare a terra con un calcio dall’alto.

« Tellus extollere! »

Gli spunzoni di roccia questa volta lo presero, imprigionandolo al suolo senza che potesse reagire.

« Fulgur! »

Il fulmine della ragazza concluse lo scontro: raggiunse inesorabilmente il nemico facendogli perdere i sensi.

Ce l’avevano fatta … adesso ce l'avevano davvero fatta ...

Sandy si voltò in direzione di Lucy e Ghery con espressione stupita, incredula di ciò che era appena avvenuto, ma ben presto la sorpresa si mutò in apprensione.

Fece soltanto in tempo a vedere Lucy cadere in avanti, che con uno scatto fulmineo, di cui non si credeva capace, arrivò dalla ragazza facendola scivolare morbidamente in ginocchio.

« Lucy … ohi Lucy … tutto bene!? Che ti succede? » le chiese in tono preoccupato: la bionda era madida di sudore e faceva fatica a respirare.

« È … tutto a posto, … è solo che … non mi sono ancora abituata … a questo tipo di incantesimo … ed in più … il mio potere magico … è al limite … » spiegò Lucy a fatica con il fiatone che le spezzava le frasi « ... grazie per avermi creduto» disse infine prima di svenire sulla spalla di Sandy.

La ragazza la guardò per un attimo, sorpresa.

« Grazie a te per averci salvato » disse poi con tono carico di gratitudine mettendole una mano sul capo con fare protettivo.

Lucy sorrise tristemente guardando fuori dal finestrino senza realmente vedere il panorama che le scorreva accanto …

Era di lì che il suo tradimento aveva preso avvio, anche se quello non sarebbe stato veramente l'inizio di tutto ... 



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N.d.A.

eccomi di nuovo qua cn qst sudato capitolo xD ma ci pensate che sn già arrivata al cap 10(o 11 contando il prologo)... wow e fin qui nn ho raccontato nnt O.o... cavoli cm sn prolissa xD qst cap ne è la prova: ho rimandato ank lo scontro^^" cmq nel prossimo si svolgerà la battaglia, nn vi preoccupate xD

intanto ringrazio dinuovo coloro che hanno commentato lo scorso cap^^:  RougeAmarantus, Ambra_the_witch, KREAYTESSYA, Happy_, MissAnimeLover99, Saralasse. Grazie davvero^^ grz ank a coloro k leggono e basta^^ e cm ultima cosa vi invito di nuovo tutti a dirmi k ne pensate^^

il prossimo cap spero di postarlo cm sempre o giovedì o venerdì^^ dtt qst vi saluto^^ alla prossima se avrete la pazienza di sopportarmi ank xD

whitemoon

  
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