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Autore: FeBookworm    23/04/2012    7 recensioni
Eccomi qui con il seguito ( tanto atteso spero!) di "Cuore e Ragione".
In questa storia vedremo come i piccoli Draco, Hermione, Blaise e James affronteranno dei nuovi anni ad Hogwarts e di come i poteri di Draco non andranno perduti. Di come, anzi, saranno utili all'ormai adulto Harry Potter.
Dal Prologo:
"Ma quelle voci, quelle luci argentate che lo proteggevano…Tutto nell’insieme facevamo parte di un qualcosa che lui non era ancora in grado di capire.
Quattro anni sono troppo pochi per rispondere a delle domande così grandi.
Forse, un giorno Draco avrebbe trovato la via…Avrebbe trovato tutte le risposte…
Per ora bastava tenere la sua testolina bionda protetta da tutti quegli sguardi e nascosta dal mondo.
Tom come sempre sapeva come proteggerlo.
Tom sapeva sempre tutto.
[....]
“I suoi poteri non rimarranno assopiti per sempre.”
“Ne sono consapevole, Cromo.”
“Prima dei suoi diciotto anni, Iride. Ricordalo. Draco dovrà ritornare ad essere l’Ultimo Oracolo.”
Genere: Avventura, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Blaise Zabini, James Sirius Potter, Nuovo personaggio, Un po' tutti | Coppie: Draco/Hermione
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
Capitoli:
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Nota dell'Autrice:

Ciao a tutti!!! Scusate per il ritardo con cui pubblico il 5° capitolo, ma questo periodo di Aprile è un po' complicato per me, perché rivivo brutti ricordi e sono costantemente triste. E quindi la voglia di scrivere si è un po' ecclissata.
Dovete ringraziare un mio amico che domani compie gli anni per questo capitolo. Perché in teoria questo è il suo regalo di compleanno.
(Ho amici complicati come me, lo soxD)
Comunque rispondo qui alle vostre bellissime recensioni, alle quali non ho risposto molto maleducatamente.

Silvietta: Ciao cara. Hai visto che ti ho aggiunto su pottermore? Ho finalmente capito come cavolo si fanno gli incantesimi e mi sento potente con la mia bacchetta di ebano, crine di unicorno, ragionevolmente flessibile e lungha 10 pollici e tre quarti xD Io non ho mai detto che con ron c'entra James. Attenzione xD
tatydanza: alla fine sei riuscita a prendere il bus? ahaha xD Sono contenta che tu sia risultata serpeverde su pottermore, io sono un tasso. Mi sento inutile xD comunque sono contenta che ron e james ti stiano antipatici. Anche per me è così.
giratempo94: No cioè...non so se hai visto la partita di ieri ma....Quattro pere abbiamo dato alla Roma!!!!!!!Yeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee *-* Quel mostro di vidal sta guadagnando punti nella mia classifica personale di giocatori preferiti! E siamo a più 3 dal Milan. Fuck yeah!xD su Blaise saprai tutto in questo capitolo e grazie mille per i complimenti!^^
Anima Lupetta: ciaoo!!! Grazie mille per gli hiphipurrà per me!xD Tranquilla, la mia storia non sarà fluff, non del tutto. Infatti in questo capitolo potrai vedere un Draco diverso. Spero che ti piaccia. Ti prego, continua ad avvisarmi se il mio Draco diventa troppo dolce, così gli rido il suo carattere bastardo di sempre. Ho la tendenza a rendere buoni un po'n tutti purtroppo! ^^"
hermione59: spero che questo capitolo possa chiarirti un po' le idee. Però io non ho mai detto che Ron è nel Corpo di James. Ho solo detto Potter. ;)
Jane39: Anch'io credo che Hermione non possa trovare ragazzo migliore di Draco, ma la nostra so-tutto-io deve sbattere il naso parecchie volte prima di capirlo. Dico anche a te quello che sto dicendo alle altre. Io non ho detto che Ron è nel corpo di James...xD
potter fan: grazie mille per i complimenti! Sono contenta che la storia di piace! Tranquilla, Tom è già bello che padellato!

Grazie a tutti coloro che leggono, seguono, ricordano, preferiscono e recensiscono la mia storia. E anche chi mi ha messo tra gli autori peferiti. Siete davvero dolcissimi *-*
Buona lettura!

ps: Tom vi saluta, ma è i viaggio in questo momento quindi non può essere con noi. Quando arriverete alla fine del capitolo capirete dov'è ;)

Capitolo 5.

Hogwarts al tramonto era sempre stata bellissima. Draco adorava guardare il sole tramontare dietro le montagne che circondavano il castello dalla sua scopa.
Lo faceva sentire parte di quella natura fiorente e forte.
Parte di un qualcosa.
“Andiamo, Dra! Muoviti!! O quelli del primo anno mi mangeranno tutto!” disse Blaise, dandogli una pacca sulle spalle.
“Come hai fatto?” gli chiese Draco qualche passo dopo.
“A fare cosa?”
“A sopportare i vecchi ricordi. Come sei riuscito a non ammazzare Potter quando eravamo piccoli al matrimonio con Ginevra?”
“All’epoca non ricordavo” disse Blaise come se non fosse niente di importante:”Iride mi ha fatto ritornare la memoria…al terzo anno. Quando Hermione ha rischiato di affogare. Diceva che Febo stava facendo il cretino e che aveva bisogno di qualcuno che riuscisse a tenerti a bada.”
“E con Ginny?”
Blaise si fermò e sospirò. Non poteva negare di aver sofferto all’inizio. Ginny era stata un’ancora di salvezza per lui. Quando stava per cadere nell’oblio, lei l’aveva tirato fuori.
Ma lui non era più quel Blaise.
Come Draco ed Hermione non erano più quelli di prima.
Aver avuto un’altra possibilità li aveva cambiati.
Hermione non era più così timida come all’inizio e Draco sembrava non essere più il gelido Principe delle Serpi.
E lui non aveva più voglia di star male per una causa persa. Voleva divertirsi, vivere senza pensare alle conseguenze.
Come al suo primo settimo anno.
“Non è stato facile all’inizio. Poi ho capito di non provare più lo stesso sentimento per lei. Il vecchio e il nuovo Blaise non provavano più la stessa cosa. Ginny…rimarrà sempre un capitolo importante della mia vita. Ma non è più il libro. Capisci?”
Draco annuì e continuò a camminare.
Blaise sbuffò e gli disse:”Conosco quello sguardo, Dra. A cosa stai pensando?”
“Perché non è così anche per me? Perché il vecchio e il nuovo Draco non possono cambiare i loro sentimenti?”
Blaise rise divertito e riprese il cammino.
Questa era proprio bella! Draco che cambiava i suoi sentimenti per Hermione? Sarebbe stata più probabile la fine del mondo!
“Blaise!!”
“Perdonami, Dra, ma hai detto proprio una gran bella barzelletta. Tu non puoi cambiare i tuoi sentimenti per Hermione. E’ da quando avevi undici anni la prima volta che me la meni su con quella…come la chiamavi? Lurida Mezzosangue? E poi…incenerisci con lo sguardo qualsiasi persona con una terza gamba nelle mutande se solo osa avvicinarsi a lei. Non puoi liberarti di Amore…” lo prese in giro Blaise.
Draco sbuffò:”Per una volta gli dei potevano anche farsi gli affaracci loro.”
Blaise rise di nuovo:”Si, certo. Speraci. Non lo sai che siamo il loro divertimento?”
Draco si fermò di colpo. Sentì una stretta al cuore e la vista annebbiarsi.
“Draco?” lo chiamò preoccupato Blaise.
L’altro ragazzo respirò a fatica e si appoggiò ad una quercia.
“Draco…dimmi qualcosa, ti prego!” lo richiamò Blaise.
Draco lo afferrò per le spalle:”I bulgari…e le francesi…sono di nuovo qui…un altro Torneo quattro Maghi con tre Potter in un solo posto…”
Blaise si preoccupò. Un altro Torneo? Ma dovevano farlo uno ogni generazione per le mutante di Merlino?
“Andrà tutto bene, Dra. Andrà tutto bene.”
Ma Blaise non notò che Draco aveva detto quattro.
Non Torneo Tre Maghi.
Quattro.
 
************************
 
Il Capo Auror Harry Potter si sentì in imbarazzo ad essere dall’altra parte.
Sedeva tra Theodore Notte e il professor Piton. E vedeva davanti a sé tantissimi ragazzi intenti a parlare dell’estate come lui molti anni prima.
“Theo…non ti senti un po’…”
“In suggestione? In imbarazzo? Oh, sì. Non sai quanto.”
“Ti sei abituato però, vero?”
“Certo, Potter. Non ti preoccupare. Dopo aver vomitato per i primi tre anni, ti passa.”
Harry divenne verde come l’uniforme delle Serpi e Theo rise di gusto.
“Ti sto prendendo in giro, Grifone. Vedrai che già tra un paio di sere ti passerà.”
improvvisamente il portone si aprì. Draco Malfoy con la sua camminata elegante ed aristocratica si diresse verso il tavolo di Serpeverde.
“Alla buon’ora signor Malfoy” lo riprese Nott.
Gli occhi di ghiaccio di Draco si posarono sulla figura di Theodore. Il sangue gelò nelle vene del giovane uomo.
“Theo? Cos’è successo?” chiese Harry:”Ti senti bene?”
“Conosco quello sguardo.”
“Quello di Draco, dici?”
Theo annuì:”E’ il Draco Mangiamorte quello. Non il Draco a cui ci siamo abituati.”
Harry scosse la testa:”Draco non è mai stato un Mangiamorte.”
“Ne sei sicuro? Come credi che abbia sopportato tutte le Cruciatus di Voldemort? Perché il buon Tom era con lui a infondergli coraggio? No, Harry. Draco ha sempre avuto quel lato maligno da Mangiamorte. Un lato che è una maschera difensiva. Senza di essa Draco è scoperto.”
Harry sospirò:”E’ tornato ad essere lo stesso Draco di prima.”
 
***********************
 
“Miei giovani studenti!” esordì Silente:”Quest’anno ci sarà una novità importante qui ad Hogwarts. Come potete notare si sono uniti a noi i nostri amici bulgari e le bellissime francesi.”
Draco, appoggiato allo stipite del portone con una spalla, ghignò beffardo:”Ti sembrano belle, Blaise?”
Anche Blaise ghignò:”Insomma. Le inglesi sono molto meglio.”
Era strano per Blaise vedere questo cambiamento radicale nel suo migliore amico. Ma ne era contento.
Draco finalmente aveva deciso di reagire. Di Agire.
“Quest’anno si terrà ad Hogwarts il Torneo Tre Maghi. Badate, non sarà semplice. Nel Torneo c’è chi…muore, purtroppo. Come accadde anni fa al povero signor Diggory. Ma con noi avremo la squadra Auror del signor Potter a proteggerci. Non potrà accaderci niente.”
“Oh, certo. Abbiamo il Bambino Sopravvissuto, possiamo anche ammazzarci a vicenda, tanto c’è lui!” commentò acido Draco.
“Sento una vena di gelosia nelle tue parole, Dracuccio?” lo schernì Blaise.
“Ma fammi il favore! Io sono l’Ultimo Oracolo! Sono molto meglio.”
“Oh, Apollo sarebbe così orgoglioso di te!” disse una voce femminile alle loro spalle.
Sia Draco che Blaise sorrisero:”Benvenuta ad Hogwarts, Iride” dissero in coro.
“Oh, grazie. Che carini che siete! Cosa sta dicendo Toro Seduto con la Barba?”
“Sta parlando del Torneo. Potter ci salverà da qualsiasi minaccia.”
“Ma fammi il favore! Tu sei l’Ultimo Oracolo! Tu sei molto meglio!” ribadì Iris.
Blaise scoppiò a ridere:”Si vede che sei la sua Protettrice, Iris. Avete lo stesso tono da superiori.”
“Per motivi di sicurezza solamente gli studenti del sesto e del settimo anno potranno mettere il loro nome nel Calice di Fuoco. Per il resto…non ho molto altro da dirvi, se non che vinca il migliore!”
“Tipico di Silente” commentò Iris:”Amor vincit omnia e balle varie.”
Draco ghignò e poi disse:”Come mai sei qui?”
“Non potevo mica perdermi il tuo ultimo primo giorno di scuola!” commentò lei come una mamma.
Draco fece un cenno a Blaise e l’altro ragazzo si allontanò.
“Niente bugie, Iridion. Che cosa sei venuta a fare qui?”
Gli occhi d’argento di Iride incrociarono quelli di Draco:”Volevo assicurarmi che tu facessi il tuo dovere. Devi mettere il tuo nome nel Calice.”
“Iride sta’ tranquilla. Lo so qual è il mio dovere.”
“Lo so. Ma occhi da cerbiatta potrebbe distoglierti da ciò che devi fare.”
Draco ghignò:”E’ così che l’hai soprannominata?”
“Sì. Le si addice.”
Draco rise:”Oh, Iride. Cosa farei senza di te?” disse, scompigliandole i capelli.
“Giù le mani, Ultimo Oracolo. Solo una persona si è permessa di farlo e non ne è uscita vincitrice.”
“Cromo ci è riuscito.”
Le guance di Iride divennero rosse e abbassò lo sguardo.
“Cromo è il dio del Tempio, il mio superiore.”
“Ottimo scusa, Iridion.”
 
Hermione stava osservando Draco e Iride parlarsi. Incontrò lo sguardo di Blaise e lo fermò.
“Che cosa ci fa qui Iride?”
“Gelosa, Granger?” la punzecchiò il moro Serpeverde.
Hermione sbuffò:”Per niente, Zabini. Voglio solo sapere come mai quella non è sull’Olimpo.”
“Devono parlare di cose importanti, Granger. Stanne fuori e non cercare di contraddire Draco in questi giorni.”
Certo, come no. Come se lui fosse in grado di dirmi di no…
 
*************************
 
“Draco! Draco non lo fare!” urlò qualcuno dietro di lui.
Il Serpeverde si girò e notò Hermione correre verso di lui.
“Ciao Hermione. Sì, grazie. Anch’io sto bene. No, non ti preoccupare, non mi disturbi. Che cosa c’è?” le rispose lui sarcasticamente.
Sapeva già che cosa voleva chiedergli e sapeva già come le avrebbe risposto.
“Non lo fare!” disse lei con il fiatone, raggiungendolo.
“Non fare che cosa?”
Draco alzò un sopracciglio ed Hermione si innervosì:”Non fare finta di niente, Ultimo Oracolo dei miei stivali.”
“Tecnicamente Granger, tu non porti gli stivali.”
Hermione ghignò:”Dovresti cambiare il tuo repertorio di battute, Malfoy. Questa con me l’hai già usata parecchio tempo fa.”
Draco le fece un sorriso sghembo, la prese per i polsi e la sbatté contro il muro:”E come l’altra volta tu sei con le spalle al muro.”
“Draco…per favore. Sii serio”.
“No. Perché Potter si può permettere di fare queste cose con te e io no? Se vuoi giocare, gioca con tutti e due. Non ti sembra?” disse Draco, senza spostarsi minimamente da lei.
“Non mettere il tuo nome nel calice, Dra.”
Il giocane alzò un sopracciglio:”Come mai?”
“James lo metterà di sicuro e se tu mettessi il tuo nome, il Calice non lo sceglierebbe. Per lui è davvero importante. Deve dimostrarsi di essere all’altezza di suo padre.”
Draco si fece una bella risata amare.
All’altezza di suo padre! Questa era davvero bella.
Per quanto gli costasse ammetterlo, Harry James Potter era insuperabile nelle sue faccende. E soprattutto James Sirius Potter non era in grado di superarlo.
“Hermione non diciamo scemenze, per favore. Sappiamo entrambi che Potter non ha niente a che fare con Harry.”
“Ma…Draco! Per James è importante, lui deve partecipare.”
Draco si allontanò da lei bruscamente.
“E credi che io non debba partecipare? Il Fato ha deciso così per me, Hermione. Non posso sottrarmi.”
Hermione lo fulminò con lo sguardo:”Oh, certo. Il Fato. Ma per piacere, Draco! Inventa un’altra scusa! Non sopporti di essere secondo a nessuno non è vero Malfoy?”
Gli occhi di Draco si tinsero di rosso e la vena sul collo iniziò a pulsare.
“Ne avrei inventata un’altra, se solo fosse una scusa. Ma non lo è. Metterò il nome in quel Calice, Granger. Che tu lo voglia o no.”
Hermione lo schiaffeggiò:”Non usare quel tono da superiore con me, bastardo di un Mangiamorte.”
Ma Hermione si tappò la bocca subito dopo averlo detto.
Non l’aveva mai minimamente pensato. Eppure adesso l’aveva detto.
Gli occhi di Draco si assottigliarono:”Bene. Tornatene alla tua torre, Granger. Io almeno ho le palle di non chiamarti Schifosa Mezzosangue. Io qualcosa ho imparato dalla mia prima vita.”
Mentre Hermione lo guardava allontanarsi, non notò minimamente una testa bruna guardare la scena con un ghigno malvagio.
 
***************
 
Pioveva forte da giorni ormai in Scozia. Segno che l’animo del giovane Oracolo no era tranquillo.
Blaise l’aveva visto parecchie volte la notte in riva al Lago Nero. Si “divertiva” a scatenare temporali, scagliare fulmini e lampi, aizzare un vento fortissimo e far tremare la terra.
La natura era il suo modo di esprimere i suoi sentimenti contrastanti.
Blaise sapeva che da un lato Draco avrebbe voluto ammazzare Potter. Ma la voglia di ammazzare Hermione in quel momento era più forte.
E anche per Blaise era così.
Per la miseria! L’aveva avvisata e lei se n’era fregata bellamente.
Nemmeno Draco voleva parteciparvi, ma era obbligato. Lui aveva un compito da portare a termine. Non poteva sottrarsi ai Numi.
Bagnati fradici entrarono in Sala Grande dove stava il Calice di Fuoco.
Molte ragazze osservarono estasiate la camminata aristocratica di Malfoy. Oppure il suo regale sedere?, pensò Blaise ghignando.
“Malfoy! Proprio non potevi resistere alla tentazione, vero? Devi per forza far vedere che sei tu il migliore, eh?” lo punzecchiò James Potter.
“Lascialo stare, Jamie. Se fai così non farai altro che incoraggiarlo” disse Lily Potter con una cadenza francese.
“Lily ha ragione, James. Per i Mongiamorte stare sotto i riflettori e come stare a casa” continuò Albus Severus con il suo accento bulgaro.
Draco continuò la sua camminata senza degnarli di uno sguardo. Gli bastava sapere che Eris era tra quella gente pronta a vendicarlo.
Ed Eris adorava vendicare i suoi piccoli Oracoli fragili ed indifesi.
Mise il suo nome nel Calice e una serpe fuoriuscì da esso. L’animale si aggrappò alla gamba sinistra di Draco e risalì su tutto il suo corpo, fino a fermarsi sulle sue spalle.
“Giovane Oracolo” disse l’animale.
Draco ghignò. Tipico di Hades presentarsi sotto le sue prime sembianze.
“Dio degli Inferi. Che piacere vederti” rispose il giovane in serpentese.
“Lo so che mi adori. Comunque volevo informarti che i tuoi genitori sono molto fieri di te. Lucius ha aggiunto di dirti che finalmente hai tirato fuori le palle dei Malfoy.”
Draco ghignò di nuovo:”Papà sa sempre come farmi i complimenti. Ci vedremo presto, Hades” detto questo si allontanò.
“Andiamo, Blaise. Ho un tema per Nott da finire.”
Dopo aver lasciato uno sguardo minaccioso alla Trinità dei Potter, Blaise lo seguì.
“Ehi, Zabini! Quando ti stancherai di fare da lacché a Malfoy? Non sei stanco di fargli da secondo?” lo punzecchiò James.
“E tu quando smetterai di nasconderti sotto le gonnelle di papà Harry, idiota? Abbassa la cresta, Potter. Tu non sei nessuno.”
Draco gli diede una pacca sulla spalla:”Blaise…quante volte te lo devo dire? Non bisogna dare soddisfazioni alla plepaglia.”
“Lo so, Dra. Ma non sono riuscito a resistere.”
“Mica ho detto che hai sbagliato!”
 
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Un falco d’argento picchiò alla finestra di Malfoy Manor.
“Una lettera, Thomas?” chiese Narcissa dal suo quadro.
“Sì, madre. E’ di Silente.”
“Spero che Draco stia bene” commentò acido Lucius.
“Oh, sì. Sta benissimo. Ma…parteciperà al Torneo Tre Maghi.”
“Quel ragazzo sa sempre come rendermi fiero di lui.”
“Ma è pericolosissimo, Lucius!” commentò sua moglie preoccupata.
“Beh…forse dovremmo chiamarlo Torneo Quattro Maghi. Parteciperanno anche i tre fratelli Potter” disse Tom.
“E tu che cosa c’entri in tutto questo, figliolo?” chiese Lucius.
“Sarò l’insegnante di riferimento di Draco. Theodore non può, perché gli hanno affidato James. Quindi Silente ritiene opportuno che ci sia qualcuno che conosca Draco come le sue tasche a consigliarlo.”
Lucius ghignò:”Oh, sono sicuro che tu e Draco farete un ottimo lavoro.”
Anche Tom ghignò e in quel momento assomigliò tantissimo al perfido Lucius.
“Faremo, papà. Tu e la mamma venite con me. Ci sarà della Magia Oscura molto potente, papà. Abbiamo bisogno del Grande Maestro di quest’arte.”
Lucius prese per gioco una valigia dal quadro:”Non vedo l’ora di partire. Ho tanti bei ricordi della cara Scozia.”
 
“Uuuuuuuuh, la cosa si fa interessantissima!!” commentò Cromo, mangiando i suoi pop-corn.
“Mi sembri un bambino, Cromo” disse Iride, pensierosa.
“Zitta e guarda la tv.”
“La Terra.”
“E’ uguale!!!!!!!”

   
 
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