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Autore: La Lady    24/04/2012    5 recensioni
Il sesto anno di scuola nella pregiata Hogwarts sta per avere inizio. Ma una lettera cambierà presto il destino di una persona. Una nuova studentessa entrerà a far parte di una Casa portando con lei problemi, amicizie, domande, e cambiamenti.
*Storia ambientata al sesto anno di scuola con molte modifiche all'originale. Se Black fosse vivo, se Severus non dovesse uccidere Silente, se...*
Tutti i personaggi (salvo due) di questa fanfiction sono di proprietà di J.K.Rowling
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio, Il trio protagonista, Nuovo personaggio, Severus Piton, Sirius Black
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da VI libro alternativo
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Sirius Black era senza parole.
Non solo una ragazzina si era intrufolata nella mansarda dove alloggiava con Remus, no, proprio quella ragazzina doveva entrare!
Rimase impietrito, l'asciugamano stretto intorno alla vita per coprire il suo sesso, incurante delle goccioline che scendevano fredde dai capelli lungo la schiena.
Rimase a bocca aperta, osservando quella ragazzina così sicura di se appoggiata al lavandino con gli occhi pieni di assoluta vittoria.
-Rose, questa non è la tua stanza.-
-Per forza.- rispose alzando un sopracciglio la mora - credi davvero che avrei rischiato le furie di mamma Weasley per entrare in camera mia?-
l'uomo si passò una mano sopra gli occhi, la stanchezza ormai padrona delle sue membra.
-Non dovresti essere qui.-
-Lo so. Ma non desidero altro che questo memento.- Con la voce tranquilla la mora si avvicinò all'uomo, posando la mano destra sul suo petto, sopra il cuore, dove faceva comparsa una ciccatrice rosa - la ferita si sta cicatrizzando bene, ancora un mesetto e sarai come nuovo.-
Perchè il ricercato Sirius Black doveva essere stato trovato proprio da quella ragazzina?! Perchè?!
Si maledì per aver allontanato Remus ed averlo convinto a passare la notte con Tonks; se ci fosse stato lui...
Con gentilezza scostò la mano della giovane dal suo petto guardandola fissa negli occhi.
-Ok, ti ringrazio di nuovo per avermi salvato la vita quel giorno, te lo devo ripetere?- La mora fece per parlare ma Sirius la precedette - Ero stato attaccato dai Mangiamorte e mi sono salvato solo trasformandomi in Animagus. Non avevo la minima idea che quel giardino fosse della tua casa men che meno che quella casa fosse abitata. ti ringrazio per avermi portato in casa e guarito le ferite con le pozioni e unguenti e per non avermi fatto arrestare quando mi hai visto in vesti umane. Però basta. Fine della storia. Sono un ricercato e sto combattendo una guerra. Cosa vuoi ancora da me?-
LilyRose ascoltava immobile le sue parole; certo, le aveva sentite fino allo sfinimento, per il mese in cui si era preso cura di Sirius Black, prima cane poi umano, e per le varie volte succesive in cui si erano incontrati prima della scomparsa definitiva dell'uomo.
-Forse voglio solo parlare Sirius. parlare da persone grandi e civili. Solo questo.-
Si voltò, i capelli neri che mandavano strani riflessi nella luce chiara del bagno. Sirius la vide scomparire nell'altra stanza e, sospirando, si asciugò alla meglio, indossando il pigiama che Molly gli aveva gentilmente prestato.


-Mio Signore, scusate il ritardo.-
Odiava essere interrotto durante le cene e ancor più odiava quella cena; sua figlia allo stesso tavolo del bastardo Sirius Black. Doveva chiudere la mente se voleva sopravvivere a quella serata, chiudere la mente  e riempirla di bugie.
-Severus, ben arrivato. Spero che il tuo ritardo sia accompagnato da notizie importanti sull'ordine".-
Sudava, anche se la notte era fredda e la maschera gli copriva il volto. Poteva sentire ugualmente il respiro affannato di Lucius alla sua destra ed i ringhi del mannaro alla porta d'ingresso, diversi metri dietro di lui.
-L'oscuro Sire sa che può fidarsi del suo servo-
Si odiava, per ogni parola detta, per ogni respiro in quel luogo, per ogni bugia costretto a dire, per la vita della donna che amava e ama ormai perduta da anni.
Il servo più fedele, la spia per eccellenza, l'uomo senza un'anima.
-Ne avrò nuova dimostrazione questa sera, Severus, accomodati e parlami dei progetti di Silente.-
Snape raccontò della cena a casa dei Weasley, non senza arricchire il racconto con parole cariche di odio verso Black: parlò del natale a Hogwarts e di Silente che aveva deciso di spedire Potter dai traditori Weasley con una protezione di dieci auron che non lasciavano mai lo stabile (se così si poteva definire).
Severus fu felice di non mentire per una volta, il preside gli aveva lasciato carta bianca sulle cose da dire.
"Racconta pure il nostro grazioso Natale a Hogwarts ed il capodanno che faremo dai Weasley. Dubito che Tom sia così ingenuo da mandare i suoi uomini quando siamo tutti riuniti. Ah, vuoi una tazza di thè?"
Maledetto vecchiaccio.


Erano le due e mezza di notte e la Tana era animata dal rumore distante e soffocato del russare degli uomini. LilyRose si era ben ricordata di insonorizzare la stanza prima di entrare nel bagno di Black. stavano suduti su due letti, uno di fronte all'altro, anche se LilyRose aveva lagnato un po' per stare accanto a lui.
Le sembrava il paradiso. certo, un po' polveroso e malandato, ma pur sempre un posto magnifico da passarlo con Black. Erano soli, cosa che non succedeva da mesi. Erano anche in una camera insonorizzata, in pigiama, con due letti a disposizione. La giovane face appello a tutte le sue forze per chiudere la sua mente anche se dubitava che Sirius avesse invaso i suoi pensieri personali.
Lo guardava attentamente, dai capelli neri arruffati al tatuaggio che si intravedeva dalla camicia consunta, per poi tornare agli occhi grigi. Si era promessa di parlargli, a tutti i costi, anche se di costi ne valeva davvero molti.
-Rose, ascoltami...-
-Ti ho detto di farmi gli auguri Sirius. Ora-
L'uomo sgranò gli occhi, poche volte l'aveva vista così risoluta e, in quel momento ed in quel pigiama azzurro, sembrava più una donna che la ragazzina che si ricordava.
-Tanti auguri Rose-
Si sentì uno stupido.
Vide le spalle della ragazza rilassarsi ed un sospiro uscire dalle sue labbra. Purtroppo per lui, sapevo dove la ragazza voleva portare il discorso.
E maledì Remus ed il suo ritardo. Dov'era l'amico malandrino quando serviva?!
-bene... Molto bene...-
Ed eccolo li il momento difficile, quello che quasi tutte le sere precedeva il suo addormentarsi. Credeva di aver il discorso nella mentre da tutte le volte che se lo ripeteva, ma alla fine non era così. Rimasero dei minuti in silenzio, minuti nei quali Black aspettava in gloria e LilyRose si malediva.
Cavolo, era una Grifondoro e aveva passato quasi dieci scuole in sei anni! Un uomo seduto sul letto, anche se avrebbe voluto aggiungere molti altri aggettivi, non doveva farle paura. aveva vissuto mesi e mesi da sola, a partire dagli undici anni, cos'era quella sera in confronto?
-Ho diciassette anni. Lo sai vero quel che significa?- Inclinò la testa di lato, posando i suoi occhi scuri sul cuscino - Per la legge magica sono maggiorenne. Posso decidere se continuare gli studi o no, posso commettere sciocchezze e finire condannata ad Azkaban, e posso innamorarmi di chi mi pare.-
Per la seconda volta in quella sera Sirius si posò le mani sugli occhi. Accidenti, era solo una ragazzina cocciuta con una cotta adolescenziale, perchè non aveva trovato un bravo ragazzo a Hogwarts?! La scuola pollulava di ragazzi bravi, in gamba, e senza un precedente ad Azkaban.
- Ti rendi conto di quello che stai dicendo? E' solo una cotta, succede a tutti. - Voleva che la guadasse negli occhi, voleva essere convincente al massimo. - Non ti ho mai dato false speranze Lily e non te le darò adesso. Sono un ricercato, un uomo con un passato, non sono adatto ad una ragazzina che va ancora a scuola. Io la scuola l'ho passata da un pezzo.-
-Io non voglio il tuo passato, lo sai, voglio soltanto un futuro.- ormai era andata, non si sarebbe fermata anche a costo di farci mattina.
-Io non sono la persona adatta a darti un futuro, ho quasi quarant'anni!-
-Precisamente, ne hai trentasei-
-Basta Lily-
Non ci riusciva, non sapeva come levarsela di torno senza ferire i suoi sentimenti. Non era una ragazza cattiva e per la sua età ne aveva passate già tante, non le serviva lui. Nel mese in cui l'aveva ospitato e curato, Lily gli aveva raccontato la sua vita, senza vergogna, sui suoi genitori, sul suo patrigno, dei mesi estivi da sola nella villettina inglese.
-Fammi restare. Solo per stanotte.-
-Ti sei bevuta il cervello?!- Preso in contropiede, Sirius doveva aspettarselo.
Conosceva abbastanza bene la ragaza da immaginare una sua uscita del genere.
-Ne abbiamo già parlato Lily, basta, sono un uomo e tu una ragazzina.-
La giovane sembrò pensarci su, mordendosi il labbro inferiore mentre fissava senza vederle veramente le partofole viola accanto ai piedi nudi di Black.
-Va bene, me ne vado a letto nella mia camera. Però ad una condizione.- Si alzò lentamente, andandosi a sedere accanto all'uomo. - Solo una cosa, senza impegno Sirius. Io ti ho salvato la vita e adesso pagherai il debito che hai con me.-
Black non credeva alle sue parole. Cos'è che aveva detto la mora? Si specchiò in quegli occhi neri, così decisi e senza remissioni, e per un attimo vide riflesso in esso uno sguardo odiato nel passato e nel presente. Non ebbe il tempo di pensarci su perchè le mani della ragazza si chiusero gentili intorno alle sue.
-Lily...-
-Solo un bacio Sirius, solo un semplice bacio. Chiudi gli occhi..-
-Lily...- Si allontanò quel poco da lei per riordinare le idee - Non posso baciarti-
-Si che puoi - Rispose lei avvicinandosi al suo viso e accarezzandogli una guancia delicatamente -Un solo bacio per saldare il tuo debito, uno solo. Se ci pensi, potevo chiederti assai di peggio, no? Chiudi gli  occhi.-
Poteva andargli davvero molto peggio, no? Sentì l'altra mano della ragazza raggiungergli il collo e si decise ad assecondarla. Alla fine, cos'era un bacio?
eliminò lentamente la distanza che li separava, unendo così le loro labbra in un casto bacio che, già sapeva, alla ragazza non sarebbe bastato. Ed infatti la lingua della giovane andò a stuzzicare le labbra dell'uomo, invitandolo a qualcosa di più. Sirius si ritrovò le mani nei capelli corvini di lei, delicato, assaporandone la morbidezza, mentre la sua lingua incontrava per la prima volta quella di lei. Fu un bacio lungo, e si maledì da subito per la sua sconsideratezza, ma se quello fosse servito ad allontanarla...
Incredulo, fu lei ad allontanarsi per prima e dividere quel loro intimo contatto. L'uomo ne rimase sorpreso, notando che la sua mano si era spostata dai capelli della giovane alla sua guancia in una carezza. Guardò di nuovo quei pozzi neri che aveva per occhi, il viso colorato dall'emozione e dalla gioia, le labbra ancor più rosse del solito. ritrasse la mano e la ragazza ne seguì i movimenti prima di alzarsi.
-Buona notte Sirius. Alla fine era solo un semplice bacio, no?-
Quando la giovane scomparse dalla porta Sirius Black rimase impietrito. Non riuscì a dormire per l'intera notte e remus non si degnava di tornare.
ma poco gli importava alla fine, aveva ben altro nella testa.
Aveva una sola e piccola frase.
"Alla fine era davvero un solo e semplice bacio?"


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Dopo quasi tre mesi sono riuscita ad aggiornare. Il lavoro mi prende davvero molto spazio e dei problemi di famiglia mi hanno impedito di avvicinarmi a EFP.
Allora... Questo capitolo per me è molto importante e spiego il perchè:
Com e si può giustamente notare anche da altre mie fic, io sono una fan del caro professor Snape e Sirius non rientra affatto tra i miei personaggi preferiti. Quindi questo capitolo, e quelli futuri che verranno, non saranno una passeggiata per la mia mente e per le mie dita sulla tastiera. Spero solo di aver tirato fuori una cosa carina e accettabile. Si accettano ogni tipo di consiglio a riguardo, sperando (anche) che la figura di Sirius sia rimasta IC come mi ero prefissa.
Un grazie a chi legge e chi commenterà questo capitolo.
Alla prossima.

   
 
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