Hallie sospirò ed iniziò a parlare. "Avevo dieci anni. Io, mio padre, mia madre e il mio fratellino Bivian eravamo in Italia, in Sicilia,al mare. Eravamo su una barca che avevamo affittato, e ci siamo spinti al largo, per fare i tuffi. Ci piaceva. <> si era raccomandata mia madre. Ma lui si sporse troppo. E cadde. Io gli davo le spalle, ma sentii il tonfo nell'acqua, mi girai, rimasi immobile. Riuscivo solo a gridare per chiamare i miei genitori, ma poi scoprii che erano andati all'interno della barca per prendere delle bevande.Giuro che non mi riuscivo a muovere, poi d'improvviso sprofondò,non lo vidi più. Aveva solo cinque anni, e lo vidi morire."

Niall non riuscì a trattenersi e incominciò a piangere.

Hallie riprese a parlare. "Da quel giorno ebbi delle crisi di depressione. L'immagine di Bivian che scompariva e di me immobile mi tormentavano ogni singola notte. Più crescevo più mi incolpavo. Mi vedevo come un mostro, so ch'è pazzesco pensarlo, ma immaginavo che dentro di me ci fosse una Hallie cattiva, malefica. Allora mi dissi <> Per questo sto sempre attenta ad ogni cosa che faccio, al cibo, ai miei atteggiamenti. Mi sento costantemente inferiore a tutti. La prima volta che mi tagliai fu a 14 anni. Fu una delle mie prime crisi vere e proprie. Provai piacere, era una sorta di liberazione. Poi arrivò l'estate..magliette a maniche corte,costume,canottiere...polsi in bella vista. Smisi.

Lo feci qualche altra volta, quando non resistevo, quando mi sentivo davvero male. Ne sentivo il bisogno, solo che cercavo di contenermi, sarei passata per pazza. Lasciavo cicatrizzare i tagli,poi riprendevo. Per un bel pò non lo feci, ma non riuscii a resistere a lungo. Ed oggi, dopo tanto tempo l'ho rifatto."

Niall si passò una mano sul viso per asciugarsi le lacrime. Aveva gli occhi rossi e singhiozzava. "Io so con certezza che tu puoi farcela. Sei bella e forte. Non hai mai chiesto aiuto ad uno psicologo?"

Hallie scosse la testa. "Ho sempre rifiutato. I miei genitori pensavano che crescendo mi sarei dimenticata della morte di Bivian. Ma non è mai successo. Da quel giorno cambiai."

"Che cos'altro ti provocò quell'incidente?"

"Oltre alla depressione? Un pò di tutto. Una delle mie paure più grandi è perdere le persone a cui tengo di più. L'immagine di Bivian che scompare mi tormenta e si trasforma nell'addio di qualcuno. Ho paura che le persone vadano via, scappino, e mi lascino qui,sola."

Niall,che ancora lacrimava strinse forte la ragazza. "Noi resteremo. Io, Zayn,tutti."

Hallie accarezzò il viso a Niall.  "Ora però devi promettermi che non dirai nulla a nessuno,sopratutto a Zayn. Non deve sapere delle crisi di depressione."

Niall fece una faccia interrogativa. "Ma...Devi dirglielo."

"No,penserà che sono matta."

"Lo conosco,non andrà così." insistette lui.

"Niall promettimi che non dirai nulla."

"Facciamo che io non dico nulla finchè lui non mi verrà a chiedere qualcosa." cercava di scendere a compromessi.

"Okay."

Insieme pulirono tutto, Niall medicò il polso di Hallie.

Scesero in salotto, e si addormentarono stesi sul divano.

 

_ _ _

Dopo un'oretta qualcuno li svegliò.

"Ehi voi due,svegliatevi." sussurava qualcuno.

Hallie aprì con fatica gli occhi. "Oh,ciao Harry."

Aveva i riccioli bagnati, era appena uscito dalla piscina. Si capiva perchè era in costume e teneva intorno alla vita un asciugamano blu. Gocciolava.

Niall si girò dall'altra parte.

Hallie sorrise e si alzò. Coprì Niall.

"Che ha fatto?" chiese Harry passandosi una mano fra i capelli bagnati.

"E' solo un pò stanco."

"Come mai?"

"Non so."

 

Harry, Niall dorme perchè ha pianto talmente tanto 

che gli occhi gli bruciano e gli provocano stanchezza. 

Dorme perchè è un ragazzo d'oro, che merita tutto.

Dorme perchè è comprensivo, perchè è diverso da tutti.

 

 

"Va bè. Se Niall dorme significa che il pranzo non l'ha preparato nessuno." rise lui.

"Ti proporrei di prepararlo insieme a me, ma la voglia di cucinare che ho è pari a zero, quindi ordiniamo delle pizze." sorrise Hallie.

Harry annuì. Prese il telefono ed ordinò.

"Arrivano tra mezz'ora. Apparecchio intanto." disse lui mettendo il telefono a posto.

"Vuoi una mano?"

"No,grazie." le sorrise.

Hallie estrasse dalla tasca il cellulare, compose il numero della madre e la chiamò.

"Mamma,sì,sono io, sì sì sto bene, dopo pranzo passo a prendere dei vestiti. Sì okay, fammeli trovare sul mio letto, va bene. Tu come stai? Mh, mi fa piacere. Coosa?Andrai a Berlino? Ah..Non credo di venire. Dovrei preparare tutto in fretta. Quanto starai? Tre giorni? Mi piacerebbe venire, ma.... ti offendi se non vengo? Se incontrate Madelyn salutatemela, abbracciatela più forte che potete. Ti voglio bene. Quando parti? Oggi? Ah, okay. Ciao mamma,ciao."

 

La voglia di affrontare un viaggio in areo, preparare le valigie in fretta e furia,
proprio non ce l'ho.
Amo Berlino, non vedo l'ora di tornarci, ma hanno sbagliato proprio momento.
Ho bisogno di stare con Zayn e Niall e il resto della band,
mi fanno stare bene, sono al sicuro.

 

"Non volevo urigliare, ma...starai da noi,quindi?" Harry la raggiunse.

Si sedettero sul divano. "Forse. Se Zayn acconsente."

"Se non acconsente lui,lo faccio io." rise maliziosamente.

Hallie scoppiò a ridere.

 

'Sto ragazzzzzzo <3

 

 

"Quindi tu e Zayn state ufficialmente insieme?" domandò.

"Diciamo di sì."

"E Niall?"

Hallie alzò un sopracciglio, interrogativa. "Niall cosa?"

"Sto zitto,vah."

"Oh,sono arrivate le pizze." disse la prima cosa che gli passò per la mente, e sparì dietro la porta.

 

 

Harry non me la racconta giusta è.é

 

 

Uscì sul balcone. 

 

"Quando torni? Fra poco arrivano le pizze." scrisse un messaggio a Zayn.

 

"Non riesco a tornare per pranzo,scusa."

 

"Va bene, ciao Zayn, <3."

 

Chissà.

Meglio non pensarci troppo per non finire per ingelosirsi.

 

Appoggiò le mani sulla ringhiera e si fece spostare i capelli dal vento che tirava.

Qualcuno le appoggiò le mani sui fianchi, e incominciò a baciarle il collo.

Girò leggermente la testa:Zayn.

"Credevo fossi a fare delle commissioni." sorrise lei,girandosi.

"No. Sorpresa,son qui tutto per te." disse lui baciandola.

"Che hai fatto al polso?"

"Nulla."

 

 

Sono pazza e mi taglio ecco cos'ho fatto.

 

 

Zayn riprese a baciarla. La stringeva a sè e le passava le mani sotto la maglia, facendo scorrere le punta delle dita fredde sulla sua schiena nuda.

 

Brividi,brividi.

 

"Sono arrivate le pizze!" annunciò Harry dalla cucina.

Hallie si scostò regalando un ultimo sorriso a Zayn, e si diressero verso la tavola.

La ragazza era di fronte a Niall. Si poteva benissimo intuire che era ancora afflitto per le cose che Hallie gli aveva detto, ma cercava di nasconderlo, sorridendo ad ogni sguardo che gli si dava. 

Mangiarono fra una risata e un'altra. Di quel che era successo non ne parlarono.

 

 

E' la cosa più bella del mondo stare in loro compagnia, e vederli ridere e scherzare.

La loro è un'amicizia vera, invidiabile.

Sono fantastici, tanto.
 

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Hallie e Zayn:3

 

Ciao a tutti:)
Spero vi sia piaciuto anche questo capitolo, e come sempre ringrazio tutti quelli che leggono e recensiscono!
Al capitolo precedente sono arrivate 6 recensioni; IO-VI-AMO.
Che dire? Grazie veramente a tutti, a presto ♥♥ :)