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Autore: Alexis_Thomas    24/04/2012    2 recensioni
Ciao, la storia è ambientata nell'estate del 2012 precisamente i primi di giugno. Ora vi lascio ad una piccola anticipazione su cosa state per leggere.
Christelle, e il capitano delle Cheerleader della sua scuola, ha un migliore amico Zayn che per colpa di qualcuno o qualcosa viene allontanato dalla ragazza.Un bel giorno, il giorno del matrimonio di suo fratello, al ricevimento rincontra Zayn dopo circa 5 anni dal suo distaccamento nei suoi confronti.
Avvertimento la personalità di Louis non è la stessa di sempre.
Se vi ho incuriosito almeno un pò, aprite la storia e leggete. X X Camil
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Appena arrivata al piano di sotto, mi si presentò davanti una scena orrenda, anche se mio fratello di coprirmi la visuale parandosi davanti a me, riuscì a vedere i paramedici caricare su di una barella Liam.
Era sporco di una cosa rossastra, forse sangue, non ne ero sicura, era immobile come una statua di cera. In quel momento non capivo niente, vidi solo la sorella di Liam, Ruth, prendermi per un braccio, trascinarmi in cucina e darmi a Louis che mi riportò nuovamente in camera – Crissy, ti prego parla – mi disse scuotendomi per le spalle, povero Louis era quasi in lacrime. Mi chiamava ma non rispondevo, avevo il cervello offuscato da quella scena, Liam, il sangue, statua di cera, era immobile, non si muoveva, tutti che cercavano di non farmi assistere alla scena, forse avevano paura della mia reazione, forse non volevano farmi vedere quella scena per il bambino, bah,non capivo niente.
Al pensiero del bambino, portai le mie mani al ventre come per dare forza a quel fagiolino che cresceva dentro me, ed iniziai a piangere. Louis si staccò lentamente da me e al suo posto, venne Harry. Mi strinse forte, lo lasciai fare, ne avevo bisogno, avevo bisogno di qualcuno che mi desse forza, che mi rassicurasse, -shh … andrà tutto bene, te lo prometto – disse accarezzandomi i capelli. Quel gesto mi fece pensare a Zayn, già, dov’era? – Lou, ma dov’è Zayn? – dissi asciugandomi le lacrime, prima di rispondere i tre ragazzi  che erano nella stanza si guardarono negli occhi, così chiesi ad Eleonor, lei non sapeva mentirmi - Eleonor dov’è Zayn? – Crissy, lui … lui – non aspettai che mi rispondesse, mi divincolai dalla presa di Harry, andai alla porta e l’aprì, scendendo al piano di sotto.
Ormai, non c’era nessuno, solo Niall che dava una ripulita, di Zayn non vedo nemmeno l’ombra, decisi di andare fuori per assicurarmi che non fosse lì – ferma, dove vai – disse Niall – vado a vedere se Zayn è fuori – aspetta, è pericoloso! Ferma! – no, io vado fuo… - Ferma! –eccola , la voce che volevo sentire, quella di Zayn.
Lentamente mi girai, ritrovando uno Zayn con gli occhi gonfi e rossi, e con un taglio sul sopracciglio dal quale fuoriusciva del sangue. Non pensai molto, corsi verso di lui e lo abbracciai stringendolo forte a me, lui fece lo stesso. Sentivo il suo respiro diventare sempre più affannoso e pesante, così sollevai il mio viso, per vedere il suo. Quello che vidi era, un ragazzo che piangeva, anzi cercava di trattenersi dal farlo, lui mi strinse più forte e nascose il suo viso nel’incavo del mio collo, lo sentì singhiozzare e dopo piccole e calde gocce mi inumidirono la spalla.
Stava piangendo, povero cucciolo, chissà che è era successo. Più sentivo lui piangere e più la mia ansia accresceva.
Sentì gli altri arrivare in salone, ma appena videro la scena si bloccarono sulla porta. Sollevando lo sguardo dalla spalla di Zayn, i miei occhi si scontrarono con quelli di Louis, sì, ora erano lo specchio dei miei, tristi, lucidi e cupi, Louis si sentiva inutile, lo leggevo nel suo sguardo, odiava sentirsi inutile.
Mi concentrai nuovamente su Zayn. Lì sollevai il viso con una mano, incastrai i miei occhi  ai suoi – ti prego dimmi che è successo! Per favore – okay. Stavamo giocando con alcuni fuochi d’artificio, quando uno, anche se accesso non scoppiava così, mi sono avvicinato per vedere … Liam mi stava pregando di tornare vicino a lui. Mi sono girato per poco tempo verso lui, e quando sono tornato con lo sguardo sul cartone stava per scoppiarmi in faccia, Liam si è buttato su di me, e il coso è scoppiato (nelle sue parole si sentiva rabbia) facendo volare tante schegge, pietre e terra in aria. Una pietra lo ha colpito alla testa. È caduto di fianco, non si muoveva (stava per piangere ancora) mi sono avvicinato per vedere che cosa fosse successo, e … appena la mia mano ha toccato la sua tempia, si è sporcata di sangue. Poi il resto lo sai – aveva concluso il suo discorso.
Io ero assente da quello che stava succedendo intorno  a me, sentivo solo un forte dolore al ventre, come aghi che trafiggevano la mia carne, e le parole di Zayn che mi ronzavano per la testa. Volevo sapere in che condizioni era Liam, se si era ripreso – voglio andare in ospedale – dissi alzandomi dal divano e andando verso la mia borsa per prendere le chiavi – non puoi andare, almeno non da sola – mi disse premuroso Niall – allora verrai tu con me – non puoi andare lo stesso – disse Zayn – perché non posso? – perché … in quelle condizioni non puoi guidare! – guiderà lui – dissi riferendomi a Niall – ehm, io non possiedo la patente, scusa – allora porterò Harry, lui ha 18 anni e sa guidare – io? Sei sicura – mi chiese Harry – sì, basta, andiamo – okay – disse Harry prendendo le chiavi e aprendo la porta d’ingresso – aspettate veniamo anche noi, tutti noi – disse Louis, cercando conferma in Zayn – s’, prendiamo la tua macchina (disse rivolto a me)è più grande ed entriamo tutti – okay, però sbrigatevi – disse Harry.
Harry diede gas alla macchina e dopo poco partimmo. Ero appoggiata al finestrino quando mi venne un giramento di testa, dovetti massaggiarmi le tempie, ma il mio gesto attirò l’attenzione di Louis – ehi, che hai? – disse accarezzandomi una spalla – eh, sto bene, voglio solo arrivare il ospedale per sapere la situazione di Liam – dissi sfoggiando un sorriso falso.
Sapete, in quel periodo non ro più io, cioè, ogni volta che le persone mi chiedessero come stavo, rispondevo sempre “sto bene, grazie” o “ mai stata così felice”; bhe, mi riusciva bene mentire quando non c’erano Liam o Zayn, loro erano capaci di smascherare ogni mia minima bugia, potevano sapere se avevo bisogno di qualcosa solo guardandomi negli occhi, c’era anche Louis che, da quando avevamo chiarito tutto era diventato per me, un secondo fratello come lo era Zayn, e come lo è Tyler. Louis, riusciva a capirmi, a farmi ragionare con lucidità, e a farmi calmare quando, ad esempio, mio fratello mi trattava da bambina malata, ed io mi incavolavo come no mai.
Arrivammo in ospedale, andammo a chiedere informazioni alla reception dove, ottenemmo il numero della camera di Liam. Appena arrivammo, trovammo tutti fuori, mia madre mi bloccò il passaggio – tesoro torna a casa con i ragazzi, qui ne avremo per le lunghe, anzi dormiranno da noi, vero? – disse mia madre cercando conferma dei ragazzi su quello che aveva appena detto – certo,non la lasceremo sola – disse Niall abbracciandomi – già, è la mia piccola pallina – disse scherzosamente Louis – e tu sei il mio orsacchiotto – dissi facendoli la linguaccia – io lo faccio solo perché questa volta tocca a me dormire con Crissy – ricevendo uno sguardo truce da mia mamma – hops! Dicevo per scherzare – si okay, ora posso vedere Liam? – spostai mia madre per andare nella camera del mio ragazzo. Mentre camminavo mi tenevo il ventre, non so perché ma lo facevo ogni volta che ero nervosa era, il mio anti stress personale – perché ti tieni la pancia? Stai male? Che hai? – disse mia madre, bloccandomi nuovamente il passaggio – no, sto bene grazie di avermelo chiesto – Zayn, Louis portate Christelle a casa per favore – subito – mi presero per le braccia, ma io mi divincolai – NO,NO,NO VOGLIO VEDERE IL MIO RAGAZZO!! –dissi quasi urlando, per via del nervosismo. Questo gesto mi procurò dei giramenti di testa e un rigurgito che trattenni, dovetti reggermi a Louis il quale con prontezza mi afferrò – wow, che t’è preso? – disse all’armato –niente, sto bene, era solo un giramento di testa, niente di grave – a me non sembra – disse lasciandomi nelle mani di Harry, il quale non sapeva che accidenti fare, mi fece sedere ad una sedia.
Louis tornò dopo poco con, in braccio una marea di dolci – ma… sei matto, per caso? – dissi sorridendo – perché? – disse, mettendo su un faccino tutto tenero, da bambini capricciosi – BUOOOONE – urlò Niall leccandosi le labbra – aspettate tutti! – dissi facendo allarmare tutti – che c’è stai male? – disse preoccupato Zayn – perché non andiamo a casa a preparare una torta forse tre, al cioccolato, cannella e alla frutta (?) – dissi sentendomi un po’ meglio – lo chiedi pure, andiamo mia regina pasticcera – disse Niall prendendomi sotto braccio, strappandomi un sorriso. Anche se il mio pensiero era sempre rivolto al mio Liam. Chissà come stava, perché non volevano farmelo vedere?
Arrivammo a casa, Louis era andato ad accompagnare Eleonor a casa.
Harry era andato in camera mia a sistemare il suo borsone. Eravamo in cucina, stavo preparando l’occorrente per preparare le torte con l’aiuto di Niall, nel frattempo era arrivato anche Louis il quale stava dando una mano a preparare la tavola mentre Harry stava cucinando la pasta alla carbonara, ci stavamo divertendo quando sentimmo Zayn urlare dal bagno – e, che cazzo! – fermi vado io – dissi ai tre ragazzi – no, signorina, non ti permetto di agitarti – disse Louis con fare materno(?) – senti, non penso starà sanguinando, si sarà dimenticato di prendersi i boxer – okay, vai, ma se è grave non esitarti a chiamare – disse Niall, dandomi il permesso di andare dal mio amico.
Salite le scale mi diressi verso la porta del bagno - Zayn, posso entrare? – ehm, no grazie, sto bene – sei sicuro? Hai bisogno di qualcosa? – Chistelle non rompere sto bene – disse lui, usando un po’ troppa rabbia – non ti arrabbiare, volevo essere solo gentile – dissi io con altrettanta rabbia. Sentendo le nostre urla Harry uscì dalla cucina – Ragazzi tutto bene? – siii!! – urlammo io e Zayn – non lo faccio più! – disse Harry quasi impaurito rientrando in cucina.
Mi voltai, per tornare giù, quando, Zayn aprì la porta del bagno – Crissy, aspetta – cosa vuoi? – dissi ancora un po’ arrabbiata – volevo chiederti scusa – sbuffai, ma come facevo a perdonarlo sempre? Ritornai con lo sguardo su Zayn – sei perdonato, ma ora ti disinfetto il taglio che hai sull’occhio – eh? Cosa? Ma … ma sono in mutande – ti ho visto nudo Zayn, e comunque la ferita ha bisogno di essere disinfettata – dissi entrando in bagno, chiudendomi la porta alle spalle.
Ti stai fermo? – dissi cercando di tenere la testa di Zayn ferma – se tu non mi facessi male mi starei fermo – disse lui dimenandosi per sfuggire alla mia presa – Zayn basta! – urlai per la disperazione – okay mi sto fermo ma ad una condizione – alzai un sopracciglio  - quale? – voglio appoggiare la mia testa sulla tua pancia – perché? Anzi non rispondere, fa quello che vuoi!
Dopo pochi secondi Zayn appoggio sul mio ventre il suo orecchio, era una strana sensazione nemmeno Liam l’aveva mai fatto – lo sai che lo sento muoversi – mi disse con voce dolce e pacata Zayn – ma che dici, è ancora piccolo non si può sentirlo muovere – dissi cercando di nascondere l’emozione che provavo in quel momento – invece io lo sento anche se è minuscolo – disse posandomi la mano sul ventre.
Io pensavo al suo sguardo, la sua espressione sognante, pensavo come poteva essere se ….. scossi la testa per cancellare quei pensieri – Crissy? – dimmi Zaza – cosa avresti fatto se il bambino, fosse stato mio e no di Liam? – eccola, la fatidica domanda; cosa avrei fatto? Che avrei risposto ora? – beh, avrei cercato  di parlare con Liam spiegarli la situazione. Poi avrei parlato con i nostri genitori, avrei trovato una soluzione – smisi di parlare e mi concentrai sull’espressione di Zayn, era triste, deluso quasi – ma, sei sicura di volere Liam? – cosa vuoi dire? – voglio dire, sei sicura di voler passare il resto della tua vita con lui e … - e? – e non con … me? – mi stava guardando negli occhi, in qualche modo sentivo che stava guardando dentro me, mi stava esaminando, stava cercando di capire la verità, non potevo mentire, non a lui, perché l’avrebbe scoperto. Abbassai lo sguardo – si, sono sicura – dissi più a me che a lui – ti prego, guardami negli occhi – alzai piano il viso fino ad incontrare i suoi occhi color oro fuso – io … io – presi fiato – io non sono sicura più di niente, ormai (stavo iniziando a piangere) ho paura di quello che potrebbe accadere, ho paura delle confusione che ho in testa, ho paura dei miei sentimenti che in questo momento sono più confusi che mai. Quando la tua mano a sfiorato il mio ventre, ho sentito una strana sensazione in me, quando hai detto che sentivi muovere il bambino mi sono emozionata, perché, neanche Liam l’ha mai fatto.  Zayn io … - non mi lasciò terminare la frase, poggiò le sue labbra sulle mie. Era un bacio casto, innocente, però poi, fece una leggera pressione sulle labbra e dovettì dischiuderle per lasciar passare la sua lingua, dando inizio ad una bellissima danza.
Ci staccammo e lui mi prese le mani, poi guardandomi negli occhi mi disse – Ho…ho un dubbio – quale? – tu hai detto che per il conteggio delle settimane, era di Liam, giusto? – ehm, si ma che … - fammi finire, e se ti fossi sbagliata ed io fossi il padre del bambino? – potrei chiamare la dottoressa e chiederle quando si potrebbe fare il test del DNA per confermare la paternità – oh, grazie – disse stringendomi in un abbraccio.
Christelle vieni giù, Louis sta svaligiando il piano bar! – disse Harry, urlando dal piano di sotto – oh, Dio, gli alcolici di papà, mi ucciderà – dissi a Zayn – LOOOOOOOOOUUUUUIIIIS!! – urlai io. Corsi immediatamente giù, e appena arrivai in salone, trovai Louis con la parte superiore del corpo nella vetrinetta degli alcolici – LOUIS WILLIAM TOMLINSON – urlai, per lo spavento il poveretto urtò la testa sotto la mensola – ma sei, impazzita? – disse lui – non bere gli alcolici che sono lì dentro – perché no? – perché sono della collezione di mio padre, e poi è presto per bere alcolici – okay, però ora voglio un pezzo enorme della torta alla cannella – disse Louis tutto felice e contento – le torteeeeeee! – urlarono Harry e Niall. Tutti corremmo in cucina dove trovammo le torte, sane e salve sul bancone, erano ancora da infornare – menomale, Crissy ci avrebbe ucciso – disse Niall, tirando un sospiro di sollievo – oh, non solo cocco! – dissi io cercando di sembrare il più arrabbiata possibile.
Crissy stai bene ora? – mi chiese premuroso Niall – oh, grazie di esserti interessato a me, comunque si sto bene – dissi sorridendo – prego, mmh per me non è vero che stai bene – disse corrugando la fronte – sto bene, davvero! – sicura? – al 1000% - dissi andando verso Harry per darli una mano.
Serve una mano? – chiesi addentando una carota – sì, e grazie! – disse sorridendomi dolcemente. Presi un mestolo e iniziai a mescolare la brodaglia bianca che aveva preparato, per noi – ehm, Harry che cos’è – dissi un po’ schifata, da quella puzza – è una cosa, che … farà bene a te e al bambino – disse fiero di se – ehm, okay se lo dici tu, va bene. Comunque se dovrai dormire con me … devi indossare le mutande, e i pantaloni del pigiama – okay, no problem baby. Ma, potevo benissimo dormire senza – ok, allora, punto 1) Zayn ti uccide, punto 2) Liam ti trucidava in croce, e punto 3) a me fa schifo, averti dietro di me, diciamo … NUDO (?) – dissi concludendo – eh, esagerata, nudo è una parola grossa io direi lib … - Harry, tu metterai mutande e pantalone, fine del discorso – dissi incenerendolo con lo sguardo – okay, okay, non lo faccio più.
Dopo quello che era successo, non avevo tanta fame … mi diressi in bagno per rinfrescarmi il viso, quando, sentì la porta aprirsi, mi voltai è vidi che era Zayn.
Abbiamo lasciato un discorso … a metà – disse abbassando lo sguardo – non mi va di parlarne in questo momento … e in questo luogo … sto pensando ad altro – dissi – a cosa, per caso a Liam – disse un po’ … arrabbiato – perché ti comporti, così … in questo modo – non lo so è che … anzi lo so … - si bloccò – cioè, dai Zayn – il motivo è semplice, io ho cercato di dimenticare, quello che è successo … tra noi due, ma non ci riesco, io sento qualcosa per te, ogni volta che ti osservo vorrei stringerti tra le mie braccia e lasciarti piccoli baci, vorrei coccolarti, vorrei sentirti mia … ma c’è sempre Liam – disse questo nome quasi con disprezzo – c’è sempre lui, e quando mi hai informato della tua gravidanza, ho sentito qualcosa di importante che stava per nascere tra due persone che si amavano ma … poi hai detto che era di Liam, qualcosa dentro me si è rotto … e poi, quando mi hai detto che avresti fatto il test mi sono sentito felice, soprattutto perché hai dichiarato che provi un qualcosa per me – basta Zayn, ti prego – dissi tra le lacrime – voglio solo sapere una cosa – se vuoi saperlo, sì, temo che il bambino sia tuo, non ne sono certa ma e … - Zayn mi posò le sue labbra sulle mie – perché hai detto temo – perché ho paura di quello che potrebbe fare Liam e … - BOOM! – sentimmo un rumore alla porta e posando lo sguardo per terra trovammo Harry – ma che ci fai qui? – ehm, ragazzi so tutto …
 
TO BE CONTINUED ….
 
Saaaaalve Gente
Perdonatemi per il grandissimo ritardo, ma sono stata molto impegnata in questo ultimo periodo (non uccidetemi) nel prossimo capitolo scopriremo cosa “sa” Harry e come i nostri “amanti” se la caveranno, ci sarà anche una notizia sorprendente.
Spero che questo capitolo sia di vostro gradimento.
Fatemi sapere che ne pensate.
Un bacione enorme
Camil 

  
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