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Autore: MerylSilversburgh    18/11/2006    3 recensioni
La morte. Il vero amore. La guerra. La vita di tutti i giorni. Tra l'incubo del mondo digitale e quello del mondo reale. La seconda parte, la prima pubblicata, di una trilogia sui digimon.
Genere: Romantico, Drammatico, Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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LA FINE DI QUALCOSA

FUGA

TAI –Non ci credo…giuro ancora non ci credo…quindi in realtà non ti hanno mai ucciso?-

MATT –No…quello che è crepato 8 anni fa è stato creato con i miei dati…era un clone…-

SORA –Un clone perfetto…-

MATT –I cloni non sanno di essere cloni…si comportano come gli originali-

L’unico che in quella situazione si trovava un po’ a disagio era Yamato junior, che non sapeva che emozioni provare…quello era suo padre. Suo padre era vivo. Aveva un padre.

SORA –Yama…dì qualcosa…-

YAMA -…-

MATT –Tranquilla…non deve dire niente se non vuole…-

TAI –Andiamo ragazzo, finalmente hai un padre…-

In quel momento, il bambino in questione si alzò e tenendo gli occhi bassi andò nella sua stanza. Sora fece per seguirlo ma Matt la fermò.

MATT –Lascia stare…è successo tutto così all’improvviso…è normale che sia confuso-

SORA –Non pensare che lui non ti voglia…-

MATT –Tranquilla…ah Tai, volevo ringraziarti per esserti preso cura della…della mia famiglia-

TAI –Ma figurati…-

MATT –Mi dispiace, se avete sofferto…-

SORA –L’importante è che ora tu sia qui…-

TAI –Beh…Ayumi, forse per noi è meglio andare-

MATT –Ma no restate!-

TAI –Tranquillo amico…io e te ci vediamo domani ok?-

AYUMI –Già anche perché credo che tutti gli altri vorranno vederti…organizziamo una cena magari-

TAI –Paga Matt?-

AYUMI (dandogli un botta in testa)-No cretino…-

TAI –Ma perché? E’ il festeggiato!-

AYUMI –Uff…ve lo porto via prima che Matt decida di morire sul serio…ciao ciao-

TAI –Ciao!-

SORA/MATT –Ciao!-

MATT –Tai non è cambiato di una virgola…-

SORA –Oh si invece…ma credo che con il tuo ritorno tornerà quello di una volta…-

MATT –Gli ha fatto davvero così male?-

SORA –Ha fatto del male a tutti noi…ci ha sconvolto la vita…ma pian piano siamo riusciti ad accettarlo…ma è inutile dire che mancava qualcosa-

MATT –Non è che ormai tutti si sono abituati alla mia morte e quindi…-

SORA –Matt…non ci si abitua mai alla morte di una persona…-

Seguirono attimi di silenzio. Inutile dire che la situazione era comunque imbarazzante.

MATT –Senti…ora vado a sistemare la situazione con nostro figlio e poi…poi chiariamo qualcosa anche io e te…-

Sora sorrise.

SORA –Trovalo stupido se vuoi…ma non ho mai smesso di aspettarti…di sperare nel tuo ritorno-

Anche Matt sorrise e si avviò verso la camera di suo figlio. Trovò il bambino sdraiato su un fianco sul letto. Lentamente appoggiò la mano sulla sua spalla. Lui avvertì il tocco e si girò. Guardò per la prima volta negli occhi il padre. Gli somigliava un sacco. Notò che i suoi occhi erano uguali a quelli dello zio Takeru, e a quelli che vedeva riflessi quando si specchiava. Pensò che anche il piccolo Heiji aveva quegli stessi occhi, ma non trovava alcun collegamento per quello.

YAMA –Tu sei davvero mio padre?-

Matt fu felice di non essere lui a dover iniziare la conversazione.

MATT –Si…-

YAMA –Ma se non sei morto…perché non sei venuto prima…?-

MATT –Perché non potevo…-

YAMA –Allora non ti importa di me?-

Lì capì la situazione. Yama aveva paura di affezionarsi, credeva che suo padre avrebbe potuto lasciarlo di nuovo e non si spiegava perché era stato via per otto anni.

MATT –Credimi…pur sapendo di essere tuo padre solo da qualche ora…ti voglio bene più della cosa che amo di più a questo mondo…non so se puoi capire…-

YAMA -…tu ami la mamma?-

MATT -…si…la amo da tanto tempo…e voglio sposarla-

YAMA -….-

MATT –Non me ne andrò via, te lo prometto…non ti lascerò mai più…-

Il bambino prese qualcosa in mano e lo porse al genitore.

YAMA –Questi sono tuoi? Li hai fatti tu?-

MATT –SI…molto tempo fa…-

YAMA –Me li ha dati lo zio Tk…-

MATT -…-

YAMA –Posso farti un test?-

MATT –Un test?-

YAMA –Cantami la numero tre di questo cd…lo zio mi ha detto che questo disco è l’ultimo che mio padre ha fatto prima di smettere di suonare…nessuno l’ha mai sentito a parte lui, la sua band, io la mamma e lo zio-

MATT –La tre? Me la ricordo…si chiama “ways”-

Matt cominciò a intonare i versi di una canzone. Sapeva ancora cantare bene. Yama riconobbe quella voce e si accorse che la canzone era proprio quella.

MATT –Scusa ma non ricordo tutte le parole…è passato tanto tempo. Scrissi quella canzone pensando a tutte le strade e i modi di vivere che una persona può scegliere…-

YAMA –Sei proprio mio padre allora…-

MATT –Eh già…-

Yama sorrise. E quando il padre tentò di abbracciarlo lui ricambiò.

MATT –Giuro che non lascerò mai più né te né tu madre…-

YAMA –Sono contento…a scuola mi prendono in giro…perché non ho un papà. Ora invece ce l’ho…-

MATT -…-

YAMA –Mi insegnerai a suonare la chitarra? A quella che abbiamo a casa ho rotto tutte le corde-

MATT –Ne compreremo una nuova…una elettrica…tutta per te…e diventerai bravissimo-

YAMA –Ok…ora ho sonno. Domani compriamo la chitarra! Me lo prometti vero?-

MATT –Non devi avere paura…io non me ne vado-

Il bambino sorrise, forse non era del tutto convinto ma presto si sarebbe abituato. Appena si fu addormentato Matt tornò in salotto, e trovò una Sora profondamente addormentata sul divano. Eh si…tutti quei colpi in una volta. La prese in braccio e la portò a letto. Poi sul divano ci andò lui. Era meglio sistemare le cose domani.

All’ospedale il giovane Iori Hida attendeva preoccupato che qualcuno con un camice bianco gli si avvicinasse per dargli buone notizie. Era tarda notte, non era il caso di chiamare nessuno. Ma come aveva potuto farlo…e soprattutto perché?

Finalmente un medico gli si avvicinò.

DOTTORE –L’abbiamo salvato per un pelo…-

CODY (sospirando)–Grazie a dio…-

DOTTORE –Resta il fatto che ha tentato di suicidarsi…lei ha idea di cosa sia successo?-

CODY –No…sono passato per il parco…ero andato a prendere qualcosa al bar…e l’ho trovato lì-

DOTTORE –Beh…quel ragazzo è fortunato, se non ci fosse stato lei sarebbe morto sicuramente-

CODY –Ora come sta?-

DOTTORE –Ha perso molto sangue…ma presto si riprenderà. Per ora ovviamente lo teniamo qui-

CODY –Senta…non è che per caso il dottor Kido è in servizio?-

DOTTORE –Kido? Credo di si…oggi dovrebbe avere il turno di notte-

CODY –Potrei parlare con lui?-

DOTTORE –Certo aspetti qui, ora lo chiamo-

Pochi minuti dopo un Joe affannato arrivò di corsa dall’amico.

JOE –Cody! Che diavolo è successo? Tk è tornato?!-

CODY –Con calma…si è tornato a quanto pare ma circa un ora fa ha tentato di ammazzarsi. Si è tagliato le vene Joe…-

JOE –L’hai salvato?-

CODY –Si per fortuna…-

JOE –Meno male…-

CODY –Hai idea di che sia successo? Insomma che ne è stato di Ainter, perché non ci hanno detto niente?-

JOE –Credo che pensassero di dircelo domani…ma perché Tk…?-

CODY –Non lo so…-

JOE –Chiamiamo qualcuno?-

CODY –E’ tardi…meglio rinviare a domani…-

JOE –Provo a vedere se è sveglio?-

CODY –Ci vado io se non ti dispiace…-

JOE –Affatto…io devo tornare a lavoro. Fammi sapere-

CODY –Certo…-

Cody si avviò verso la stanza dell’amico. Si chiedeva ancora il motivo…il motivo per cui l’aveva fatto. Trovò un Tk completamente cadaverico in faccia, con lo sguardo spento, che guardava il vuoto.

CODY -…-

TK -…Cody….-

CODY –Come stai?-

TK -…un pò debole…-

CODY –Beh…sei tornato e non mi hai detto niente?-

TK –Scusa ma…ho avuto un contrattempo…-

CODY –Che è successo Tk? Ainter?-

TK –Ainter è crepato…ho salvato il mondo ti rendi conto?-

Dicendo quelle parole aveva assunto un sorriso ironico forzato.

CODY –Tk…-

TK –E Matt è vivo lo sai…-

CODY –Cos…?-

TK –Già…-

C’era qualcosa che non quadrava. Matt era vivo, stupendo. Ainter era stato battuto, stupendo. E allora perché quel cretino si voleva ammazzare?

TK -…-

Ovvio. Come aveva potuto non pensarci prima?

CODY –Sei andato da Kari?-

TK -…perché ogni volta che mi faccio del male il motivo deve essere sempre Kari?-

CODY –Prova a dirmi che non è vero…-

TK –Non è vero…-

CODY –Sei meno credibile di un bambino che nasconde le caramelle…-

TK -…-

CODY –Tk…tu hai la tua vita…ora c’è di nuovo tuo fratello, tuo padre e tua madre aspettano solo te…-

TK -…-

CODY –Non puoi ucciderti capito non puoi! E lo sai perché! Sai cosa succederebbe! Sai quanto male ancora creeresti? Perché vuoi farci ancora del male?!-

TK -…avete tutti una vita adesso…è diverso…-

CODY –Sei proprio un piccolo egoista…come sempre…-

TK -…-

CODY –E’ per questo che hai perso Kari ricordatelo!-

Tk fece finta di non reagire ma in realtà quelle parole gli facevano incredibilmente male.

CODY –Cos’è…speri di fare pena a qualcuno?!-

TK –Se credi che ci riprovi beh ti sbagli di grosso…-

CODY –Ah si?-

TK –Si…non ne avrei il coraggio-

CODY -…e allora che farai?-

TK –Me ne vado…da qualsiasi parte, lontano da qui. Io non posso vedere quello che c’è qui. Devo ricrearmi una vita, lo so…ma non posso farlo davanti a lei. Devo cancellarla dalla mia mente almeno per ora…dopotutto non ho il diritto di starle vicino…-

CODY –Qui c’è qualcosa di più…ma che è successo tra di voi?-

TK –E’ una storia lunga e inutile…-

CODY –Perché non la spieghi a lei questa storia…-

TK –Non posso Cody…loro hanno un figlio capisci…io non ho il diritto di…-

CODY -…-

TK -…domani stesso me ne vado…-

CODY –Cosa?!-

TK –Uscirò da qui, saluterò i miei e me ne andrò…-

CODY –Ma Tk…noi abbiamo bisogno di te…-

TK –Ognuno di voi ha creato la propria vita ormai, avete molte persone vicino a voi…ti verrò a trovare Cody, voglio conoscere tua figlia…-

Al duro Iori sfuggì una lacrima.

CODY –Dove andrai?-

TK –Dove vanno tutti…in America…credo…-

CODY –Ti darò il numero di Davis…ormai lui è un riccone, potrà ospitarti-

TK -…grazie…-

CODY –Sicuro di non voler vedere gli altri?-

TK –No… per favore non dirgli niente di quest’incidente. E se riesci fai in modo che Joe mi aiuti ad uscire di qui domani stesso. Io sto bene…-

CODY –Farò il possibile…-

TK –Ora è meglio che torni dalla tua famiglia…-

CODY –Domani ti accompagno all’aeroporto…-

TK –Ok-

Cody usci dalla stanza. Non sapeva se era giusto permettergli di andare via, ma se serviva ad evitare che si uccidesse era meglio lasciarglielo fare. Ma non poteva promettergli di non parlare di quello che era successo ad una persona.

Erano le dieci del mattino. Un Matt assorto nei suoi sogni venne svegliato da rumori di cucina, voci di televisore e richiami materni. Stava ancora cercando di aprire gli occhi quando si ritrovò davanti una piccola sagoma.

YAMA –Papà…?-

Che strano effetto faceva, sentirsi chiamato così. Anche il bambino esitava a pronunciare quella parola, era una situazione del tutto nuova anche per lui. Nuova ma incredibilmente piacevole.

MATT –SI…ora mi sveglio…-

YAMA –Mi hai promesso una cosa ricordi?-

SORA –Cosa gli hai promesso?-

La voce materna risuonò dalla cucina.

MATT –Che…che stamattina saremmo andati a comprare una chitarra elettrica…-

SORA –Ah si? Coi tuoi risparmi spero…-

MATT –Tranquilla…prima passiamo dai miei…-

SORA –Tsk…torni dopo anni di morte e già gli scrocchi soldi? Comunque hai pensato al rischio di andare in giro? Insomma magari te lo sei scordato ma all’anagrafe risulti deceduto-

MATT –E’ molto macabro tutto questo…beh che devo fare? Chiudermi in casa a vita? Come faccio a dire che sono vivo?-

SORA –Beh…l’unica è dire che chi ha identificato il corpo si è sbagliato perché non conosceva bene la vittima o qualcosa del genere…non possiamo certo spiegare che quel corpo non eri proprio tu ma era un clone mandato da Ainter per distruggerci dal dolore e scatenare una catena di suicidi…-

MATT –L’ha fatto anche perché Izzy capisse che c’era qualcosa che non andava a Digiworld e ci mandasse tutti alla morte…-

SORA –Beh è lo stesso…-

MATT –Chi ha identificato il corpo?-

SORA –C’erano i documenti nella tasca e Davis era sul luogo…poi anche Joe ti ha riconosciuto ma non legalmente-

MATT –Perfetto, basterà dire che sono partito il giorno stesso e un ladro mi ha rubato la moto con il portafoglio pieno di documenti-

SORA –Già…-

MATT –Bene, dobbiamo fare un po’ di giri figliolo, ma la chitarra la compriamo tranquillo!-

YAMA –Ok!-

Il bambino corse a giocare. Sora guardò Matt sorridendo.

SORA –Sembra che tu ieri sera abbia fatto un buon lavoro, sei riuscito a comprarti la fiducia di mio figlio…-

MATT –Tuo? Certe cose si fanno in due-

SORA –Scherzo…-

MATT -…-

SORA –Perché hai dormito sul divano?-

MATT –Perché sono un gentiluomo…-

SORA –Non dovevamo chiarire qualcosa io e te ieri sera?-

MATT –Si ma tu ti sei addormentata come una pera…-

Entrambi scoppiarono a ridere.

MATT –Ok, è ora di smetterla di imbarazzarsi…dopotutto siamo stati insieme una vita…e abbiamo un figlio…-

SORA –Guarda che io voglio ancora sposarti…-

MATT –Anch’io…-

Matt si avvicinò. Le loro labbra si incontrarono.

MATT –Mi sei mancata…-

SORA –Anche tu…troppo-

Era la decima volta che il campanello suonava ma né Kari né Soichiro avevano la benché minima voglia di aprire. Alla fine il ragazzo cedette e ancora assonnato aprì la porta facendo cessare quel suono indegno.

SOICHIRO –Cody?!-

CODY –In persona-

SOICHIRO –Ma non hai altro da fare al mattino?-

CODY –In casi normali mi scuserei del disturbo e andrei via ma…-

SOICHIRO –Ma immagino che questo non sia un caso normale-

CODY –Esatto, devo parlare con Kari-

SOICHIRO –Dorme-

CODY –Svegliala…e se non lo fai tu lo farò io-

SOICHIRO –Non puoi riferire a me?-

CODY –Assolutamente no-

SOICHIRO –Perché?-

CODY –Perché non ti riguarda-

SOICHIRO –Kari è quasi mia moglie…si che mi riguarda-

CODY –Sarà lei a decidere se dirtelo o meno allora…mi fai entrare o no?-

SOICHIRO –Si…-

Cody varcò velocemente la soglia poi guardò di nuovo l’amico.

SOICHIRO –Ok ok…ora la sveglio-

Soichiro, con la grazia e l’educazione di un re spalancò violentemente le persiane riempiendo la camera da letto di luce.

KARI –Ehi…dove è finito il bacino del risveglio?-

SOICHIRO –Mi spiace ma c’è un Cody impaziente che ti attende per parlarti-

KARI –Cody? Ma che vuole…-

SOICHIRO –Vorrei saperlo anch’io…-

KARI –Non te l’ha detto?-

SOICHIRO(con tono seccato) –No…sai com’è…non sono affari miei-

KARI -…-

SOICHIRO –Quindi facciamo una cosa, tu parla pure tranquillamente col tuo amichetto, io mi vesto e porto Heiji al parco…così non disturbo-

KARI –Ma perché sei arrabbiato?-

SOICHIRO(uscendo dalla stanza) -Sapessi…-

Nell’incrociare Cody, Soichiro si fermò.

SOICHIRO –Io vado via…e lo sai perché?-

CODY –No, perché?-

SOICHIRO –Perché come hai detto tu, non sono affari miei!-

CODY –Ma perché te la prendi tanto?-

SOICHIRO –Tsk…-

Dopo che Soichiro fu uscito con Heiji, finalmente Kari si presentò da Cody, con faccia molto incuriosita. Si appoggiò allo stipite della porta e guardò l’amico dritto negli occhi…anzi un po’ più su, stranamente quel ragazzo crescendo era diventato più alto di lei…

KARI –Non una parola su Takeru…-

Cody sorrise.

CODY –Non sono un messaggero dell’amore, sono qui solo per darti un informazione…-

KARI –Si ma sta più attento a quello che dici con Soichiro, non vedi come se l’è presa?-

CODY –E’ un po’ troppo permaloso quel ragazzo…-

KARI –Non sopporta che io gli nasconda qualcosa…perché sa che con Tk non l’ho mai fatto-

CODY –Oh si invece…-

KARI –Sora ha la lingua un po’ troppo lunga…-

CODY –Tranquilla non me l’ha detto lei…l’ho capito-

KARI –L’hai capito? E come?-

CODY –Da varie cose…e un po’ ho tirato a indovinare-

KARI –Cos’è…l’hai detto a Tk?-

CODY –Non mi permetterei mai, sono affari vostri…-

KARI –E allora che c’è?-

CODY –Voglio solo dirti che oggi stesso, dopo essere uscito dall’ospedale, Tk vuole partire. Vuole andare in America quel deficiente-

Cody notò l’espressione stranita di Kari. Ma solo dopo si accorse di aver fatto proprio una bella gaffe.

KARI –Ospedale?-

CODY –Ospedale? Quale ospedale? Chi ha detto ospedale?-

KARI –Cody…-

CODY –No…cioè…è andato a fare una visita…soltanto una visita…-

KARI –Senti un po’, innanzitutto tu sei l’essere meno adatto a dire bugie che esista su questo mondo e inoltre…-

CODY –E inoltre?-

KARI –E inoltre quel deficiente lo conosco fin troppo bene…che ha combinato stavolta?-

CODY –Nulla di che…-

KARI –Cody ti prego…se volessi lo verrei a sapere comunque…-

CODY –Ecco lui…-

KARI -…-

CODY –Non voglio dirtelo…-

KARI –Cody!-

CODY –Ok lui…non spaventarti ma…ha tentato…ha tentato di….-

Lo disse tutto di un fiato.

CODY –Si è tagliato le vene…-

KARI -…che…che ha fatto…?-

CODY –Ha tentato il suicidio…per fortuna ero in giro per il parco e l’ho trovato e soccorso in tempo altrimenti sarebbe morto li su quella panchina…-

KARI –Panchina…?-

CODY –Si…ma che c’entra la panchina adesso?-

Kari si rabbuiò.

KARI –Niente…proprio niente-

CODY –Beh ora sai tutto…non mi chiedi neanche perché lo ha fatto?-

KARI –Perché non voleva che me lo dicessi?-

CODY –Non lo so…-

KARI –Te lo dico io perché…perché vuole fare l’eroe, vuole chiudersi nel suo dolore e vedere il mondo con più pessimismo possibile…e questo vuol dire che non è cambiato di una virgola…è sempre il solito egoista di sempre…non capisce…NON CAPISCE! Sembrava migliorare quattro anni fa ma poi…ogni volta che mi dimostra di aver capito mi tira qualche brutto scherzo!-

In quel momento Kari cominciò lievemente a piangere.

KARI –E’ finalmente tornato, anche Matt è tornato…e lui che fa? Se ne va…si ricomincia tutto da capo…non capisce quanto i suoi amici hanno bisogno di lui, quanto i suoi genitori hanno bisogno di lui, quanto io…-

In quel momento si fermò. Cody la guardò dritto negli occhi.

CODY –Quanto tu hai bisogno di lui…-

KARI –Non ho detto questo…-

Cody sorrise.

CODY –Sarà pure un bastardo egoista e quello che vuoi, ma purtroppo tu lo ami e basta…-

KARI -Io non lo amo…-

Kari cominciò a piangere più forte.

KARI –Io non lo amo affatto…-

CODY –Credo che Tk voglia starti lontano anche per non avere tentazioni a cercare di riconquistarti…pensa che tu abbia un figlio con Soichiro e quindi non crede di avere il diritto di coinvolgere anche il destino di un bambino…-

KARI –Ma ti rendi conto che se non ci fossi tu a dirmi queste cose io lo riterrei solo un bastardo che pensa solo a se stesso…-

CODY –Non credo…non lo penseresti mai di lui…-

KARI –Ma come fa secondo te una persona del genere a diventare padre?-

CODY –Ma lui è già padre…-

KARI –Cosa dovrei fare adesso? Sentirmi responsabile perché potrebbe uccidersi per me? E’ questo che mi distrugge capisci?-

CODY –Io sono qui solo in veste d informatore…tocca a te scegliere-

KARI –Io ho già fatto la mia scelta…-

CODY –Ah si? E quale sarebbe? Sposare una persona che non ami?-

KARI -…-

CODY –Dovresti almeno parlargli di Heiji…-

KARI –Tu non sai cosa succederebbe se gli parlassi di Heiji-

CODY –Succederebbe quello che realmente vuoi-

KARI –Io ho già tutto quello che voglio…e non voglio rischiare di perderlo per un’altra delusione-

CODY -…Kari…non avere paura…-

KARI -…-

CODY -…-

KARI –Porta i miei saluti a Takeru…-

CODY –Come vuoi…-

Era l’una passata e a casa di Sora, ormai anche di Matt, si era organizzato un pranzo fra amici, ovviamente per festeggiare il risorto. C’erano proprio tutti, a parte Tk e Cody. Un Matt sorpreso varcò la soglia, accompagnato da un miniatura simile a lui che teneva in mano una chitarra e un piccolo amplificatore. La felicità di rivedere il compagno perduto era ovviamente tanta…era vero che ormai l’avevano quasi superato, e che era strano ritrovarsi davanti una persona che pensavi non avresti rivisto mai più. Non mancarono le lacrime di Mimi e Kari, abbracci fraterni e presentazioni con tutta la prole creatasi in otto anni.

MATT –Caspita ragazzi…vi siete dati da fare-

IZZY –Pare di si…Andiamo Mimi smettila di piangere-

La ragazza abbracciò di nuovo Matt.

MIMI –Potevi avvertirci che eri vivo!-

MATT –Andiamo Mimi…credi che se avessi potuto non l’avrei fatto?-

JOE –Bene Matt, ora che sei arrivato mi riduci ad essere tra gli unici single ancora esistenti in questa stanza…prima almeno c’era Sora-

YOLIE –Peccato che a differenza di lei a te non basta volere per trovare-

JOE –Uh…coltellata!-

MATT –Yolie ma sei ancora così acida? Persino con Joe! Ma con quel pancione che ti ritrovi non dovresti calmarti un po’?-

KEN –Tsk…figurati è ancora peggio…-

YOLIE –CHE VUOI DIRE TU?!-

KEN –S-scherzavo….tranquilla amore ok?-

MATT –Devo anche fare i complimenti a Cody…tra moglie e figlia non so quale sia più bella…-

YOKO –Grazie…a proposito Cody arriva fra poco-

TAI –Intanto tu Matt non abbindolare le sue donne-

MATT –Ehi ho fatto solo un complimento!-

TAI –E pensare che a undici anni era uno stronzetto asociale…-

MATT –Le persone cambiano!-

SORA –Ok….direi che hai salutato più o meno tutti-

MATT –Oh si…ma mio fratello dov’è?-

JOE–Ehm…forse è meglio che io te parliamo un attimo Matt-

MATT -…certo-

Si appartarono in una stanza. Matt fece un segno a Sora e lei capì che forse era successo qualcosa.

MATT –Allora?-

JOE –Beh…hai visto Kari e Soichiro no?-

MATT –Si…-

JOE –Ti dispiace?-

MATT –Mi dispiace per mio fratello…ovvio-

JOE -…-

MATT –Che ha combinato?-

JOE –Non dovrei dirtelo ma ha tentato di ammazzarsi…la notte di ieri-

MATT –Ammaz….-

JOE -…-

MATT -…tutto a posto spero…-

JOE –A postissimo…però lui ha deciso di partire per l’America-

MATT –CHE?!-

JOE –HA detto che rimanere qui lo porterebbe di nuovo a tentare il suicidio-

MATT –Quel pazzo…che tu sappia è già partito?-

JOE –Dovrebbe essere all’aeroporto con Cody…-

MATT –Bene…vado-

Joe afferrò una spalla all’amico già quando quest’ultimo stava per uscire.

JOE –Matt…lascialo andare. Starà meglio…vedrai…-

MATT –Voglio almeno salutarlo-

Matt uscì e passò nel soggiorno dove tutti ridevano e scherzavano.

MATT –Sora…vado un attimo da Tk, arrivo subito-

SORA –Qualcosa di grave?-

MATT –No tranquilla…ma devo vederlo-

Matt salutò anche gli altri, prese la macchina di Sora e si avviò verso l’aeroporto.

CODY –Il tuo aereo sta per partire…-

TK –E’ ora di andare-

CODY –Tk, mi mancherai…-

TK (sorridendo) –Inutile che dica anche tu vero?-

CODY –Come pensi di guadagnarti da vivere?-

TK –Me la caverò vedrai…per ogni evenienza ho il numero di Davis-

CODY –Stammi bene amico…ora vado a rivedere tuo fratello-

TK –Salutamelo…-

CODY –Voglio solo dirti un'unica cosa prima…-

TK –Cosa?-

CODY –Non tutta la verità è venuta a galla…non gettare la spugna perché c’è ancora qualcosa che vi lega…lega te e Kari in maniera indissolubile-

TK –Rovinerei il momento poetico se ti chiedessi cos’è questa cosa vero?-

CODY –Già…anche perché non posso dirtela-

Mentre i due si stavano scambiando gli ultimi saluti, una sagoma si stava avvicinando velocemente a loro.

TK –Matt…-

MATT –Uff….siete ancora qui meno male! Maledizione sono otto anni che non prendo una macchina in mano è difficile…-

CODY –MATT!-

MATT –Cody…oddio sei proprio tu?-

I due si abbracciarono. Poi Matt si staccò velocemente.

MATT –Un secondo eh…che lui deve partire-

TK –Allora Matt…come va? Sora? Tuo figlio?-

MATT –Tu perché non mi hai detto nulla di Yama ?!-

TK –Avrei rovinato la sorpresa…-

MATT –Dove te ne vai imbecille?-

TK –Lo conosci il detto lontano dagli occhi lontano dal cuore?-

MATT –E’ una cazzata…fidati, lo so per esperienza-

TK –Ci si può sempre provare…-

MATT –Tk…tu devi aver fatto qualcosa a Kari di molto grave…-

TK –E tu come fai a dirlo?-

MATT –Perché vi conosco…comunque, non sono qui per fermarti-

TK –E allora?-

MATT –Un po’ volevo salutare mio fratello e un po’ volevo…-

TK –Volevi?-

MATT –Invitarti a tornare, prima o poi…perché io ho bisogno di te-

TK –Tranquillo…anch’io ho bisogno di te e tornerò-

MATT –Ora scappa o l’aereo decolla…-

TK –Vado-

Dopo un abbraccio fraterno con Matt e Cody, Tk corse verso l’America.

MATT –Che dici, sarà solo una parentesi o farà come Davis?-

CODY –Dipende tutto da lui e da Kari-

MATT –Tu sai qualcosa che gli altri non sanno vero?-

CODY –Assolutamente no-

MATT –Di un po’, oltre che all’altezza e alla barba ti è cresciuta anche la furbizia?-

Cody sorrise.

CODY –Chissà…-

Cody e Matt tornarono a casa di quest’ultimo dove ancora si festeggiava a non finire. I grandi erano dilettati da Taichi e il suo ritrovato buon umore mentre i piccoli avevano fatto della piccola camera di Yamato una trincea.

MATT –Taichi…sei ancora stupido come una volta?-

Tai smise di ingegnarsi in quell’insulso balletto che stava facendo.

TAI –Sono solo felice amico!-

YOKO –Cody sei arrivato finalmente! Tk?-

CODY –Ecco…Tk…-

MATT –Ok glielo dico io…Tk è…è appena partito per l’America-

Kari fu l’unica non sorpresa di quella notizia.

MATT –Ha detto che non sa quando tornerà, se tornerà…ma sono sicuro che gli dispiace di non potervi rivedere-

SORA –Ma…ma perché?-

MIMI –Non poteva neanche aspettare di salutarci?-

MATT –Non chiedetemi nulla, ne so quanto voi-

TAI -…uff…sorellina voglio parlarti-

KARI –Tai è inutile che pensi che io sappia qualcosa perché non è vero!-

SOICHIRO –E’ questo che ti ha detto Cody ieri vero?-

KARI –Si ma…-

TAI –Ho detto solo che voglio parlarti…ti prego-

Kari si alzò sotto gli occhi un po’ rattristati di Soichiro. Lei se ne accorse, si abbassò e lo baciò.

KARI (sottovoce a Soichiro)-Non c’è niente che tu debba sapere…te lo giuro-

Il fidanzato sorrise. Poi lei seguì il fratello. Si chiusero in una stanza mentre in soggiorno la gente confabulava e Matt tentava di spiegare qualcosa che neanche lui conosceva fino in fondo.

TAI –Ok piccola…non facciamola lunga…tu prendi in giro chi ti pare, tuo figlio, Soichiro, Matt, tutto il mondo se vuoi!-

KARI -…-

TAI –Ma con me…lo sai che non puoi riuscirci. E’ ora che io e te facciamo un discorsetto perché è da quando ti ho scoperta incinta che le cose non quadrano!-

KARI –Tai…non sono affari tuoi!-

TAI –OH SI CHE LO SONO!-

KARI –Non urlare ti prego…-

TAI –Ok…ora ti elenco le mie perplessità: primo, la Kari che conosco io, qualsiasi cosa ti abbia fatto Tk, non sarebbe mai andata a letto con Soichiro Kanagawa poco dopo la fine della cosa più importante della sua vita! E quando dico la più importante sono sicuro che per te è stata davvero la più importante…-

KARI -…-

TAI –Secondo, la Kari che conosco io, non sarebbe così combattuta se fosse sicura di voler sposare Soichiro…-

KARI -…-

TAI –E terzo…la Kari che conosco io…non avrebbe mai lasciato che Tk partisse così…e soprattutto Tk stesso non sarebbe mai partito così senza neanche salutare i suoi migliori amici se non fosse successo qualcosa di grave!-

KARI -…-

TAI –Vi ho visto crescere, tutti e due! Quindi ora voglio che tu mi dica cosa c’è sotto tutta questa storia…e se provi a mentirmi di nuovo giuro che mi dimenticherò di essere tuo fratello-

KARI –Io…-

TAI –Kari io non posso vederti così….-

KARI –Non c’è niente sotto Tai…è solo che la Kari che conoscevi tu è cambiata…-

TAI –Non è vero…e poi cambiata a causa di cosa?!-

KARI -…-

TAI –Kari…qui non è in gioco solo il tuo destino e quello di Tk…Soichiro ti ama, ed Heiji non merita di soffrire. Nessuno merita di soffrire a causa vostra lo capisci? Lo capisci che non potete rovinare anche la vita agli altri oltre che a voi stessi? Perché è questo che avete fatto stando insieme…vi siete rovinati la vita a vicenda…-

KARI –Appunto…-

TAI –Vi siete rovinati nel senso che ormai non riuscirete più a stare lontani…ma entrambi non la pensate così vero? Siete convinti di essere causa di male, di sofferenza…questo vi porta a soffermarvi sui dettagli, ad essere insicuri, a sentirvi immeritevoli…-

KARI –Tai smettila…tra me e Tk non c’è più nulla…perché a me non è concesso di amare un'altra persona?!-

TAI –Kari dimmi la verità…ti prego…-

KARI –Tai se ti dicessi la verità allora si che farei soffrire qualcuno…-

TAI –C’è sempre qualcuno che soffre Kari…non puoi sempre pensare a tutti…-

KARI –Vuoi sapere la verità? Vuoi saperla sul serio?-

Calde lacrime rigarono ancora una volta il viso della ragazza.

KARI –Voglio proprio dirti tutto! SI, proprio tutto! Voglio vedere come con la tua abile intelligenza riesci a risolvere la mia vita! Perché è la mia vita Tai…tutto il dramma che sto vivendo è la mia vita…-

TAI -…-

KARI –Sei felice tu adesso…ora tocca un po’ a me stare male…-

TAI (abbracciandola) –Kari…io voglio solo aiutarti…-

KARI -…quattro anni fa…-

TAI -…-

KARI –Quattro anni fa Takeru mi ha detto delle cose terribili…-

TAI –Quali cose?-

KARI –Preferirei non dirtele…ancora non mi spiego il motivo di quell’avvenimento…ero andata da lui per dirgli…per dirgli di Heiji…-

Tai si bloccò. Heiji era figlio di Takeru, avrebbe dovuto immaginarlo. Poi guardò in faccia la ragazza.

TAI –Stupida…-

KARI -…ma non gli ho mai detto niente…sembrava che lui mi odiasse, non sapevo spiegarmi perché…pensai che forse era dovuto all’addestramento o chissà…-

TAI -…-

KARI –Io voglio bene a Soichiro credimi…lui mi è stato vicino, e insieme abbiamo deciso di attribuirgli la paternità di Heiji, in fondo io e lui stavamo insieme…-

TAI –Quando arriva il “ma”?-

KARI -…ma quando ho capito che il ricordo di Tk era stato cancellato solo dal mio cervello e non dal mio cuore…allora…-

TAI -…-

KARI -…ha detto di amarmi…e quando l’ha detto mi sono resa conto di aver pensato di poter correre tra le sue braccia…di amarlo…io lo amo…ma non posso stare con lui capisci? Non solo per Soichiro…io non l’ho…perdonato-

TAI -…perché non gli hai chiesto spiegazioni?-

KARI –Non lo so…-

TAI –E perché lui se ne è andato in America?-

KARI –So che ieri ha tentato di ammazzarsi…credo che sia andato via per non vedermi…per non ritentare il suicidio…-

TAI –Alt! Frena un attimo…suicidio?-

KARI –Allora Tai? Ora che sai tutto…che proponi di fare?-

TAI –Non fare la sarcastica…-

KARI -…-

TAI –So che ti senti in debito con Soichiro ma….la riconoscenza non è uguale all’amore…-

KARI -…-

TAI –Inanzitutto io comincerei con la sincerità…devi dire la verità a Tk e sistemare le cose con lui…in un senso o nell’altro…-

KARI -…-

TAI –Non è difficile Kari…vedrai che dopo che avrai parlato con lui tutto sembrerà più chiaro…-

KARI –Ho solo paura che insieme potremmo distruggere il futuro di nostro figlio…-

TAI –No…quella sarà solo la vostra forza…-

KARI -…-

Tutti ormai erano rientrati a casa. Kari aveva messo a letto il piccolo Heiji per poi starsene tranquilla in camera. Era sdraiata sul letto, guardava un punto fisso con una mano davanti agli occhi per coprire la luce. Pensava che ormai la sua vita si fosse stabilizzata, era sicura di avere una famiglia, di amare Soichiro…ma ora dubitava di tutto. Inutile…era sempre lui la causa dei suoi guai…in un modo o nell’altro era sempre lui. Forse Tai aveva ragione…doveva parlare con Tk…chiudere le cose, se voleva sul serio sposare Soichiro. Ma era questo il problema: voleva davvero sposare Soichiro?

SOICHIRO –Ehi…-

KARI -…-

SOICHIRO –Devi dirmi qualcosa vero?-

KARI –Si…-

SOICHIRO –Kari…anch’io voglio risolvere questa storia. Quindi fa quel che vuoi…ma risolvila-

KARI -…-

SOICHIRO –Io sono sicuro di tutto…sei tu che devi ancora combattere con i fantasmi del passato-

KARI –Ho deciso…ho deciso che è ora di chiudere-

SOICHIRO -…-

KARI –Vado da lui…-

SOICHIRO –Sai dove trovarlo?-

KARI –Si…sarà a casa di Davis…nessuno può trovarsi un appartamento in due giorni-

SOICHIRO –Vuoi partire subito…?-

KARI -…porterò Heiji con me…-

SOICHIRO –Vuoi dirgli anche di lui?-

Kari si alzò e abbracciò il fidanzato.

KARI –Questo non vuol dire che non tornerò da te…capito?-

SOICHIRO -…-

KARI -…Mi aspetterai vero? Aspetterai il mio ritorno…-

SOICHIRO –Kari tu non tornerai…-

KARI –Non puoi saperlo…-

SOICHIRO –Non so cosa…ma c’è qualcosa che ti lega a Takeru…-

KARI -…-

SOICHIRO (allontanandosi)–Comunque continuerò a sperarci…-

KARI –Dove vai?-

SOICHIRO -…dormo sul divano-

Davis l’aveva ospitato senza neanche chiedere il motivo del suo improvviso trasferimento. Certo sapeva della sconfitta di Ainter e del ritorno di Matt, ma non poteva essere a conoscenza del resto. Si alzò dal comodo letto degli ospiti e si intrufolò in cucina dopo essersi vestito. Davis aveva proprio una bella casa. Stava per prendere qualcosa dalla dispensa quando una voce lo fece sobbalzare.

KATIE –Ehi…hai fame? Aspetta ti servo io, sei un ospite.

Oltre alla bella casa Davis aveva anche una bella ragazza, uno schianto di modella che conviveva con lui. Uno schianto di modella che non si faceva scrupoli a girare per casa non troppo vestita. Beh…perlomeno quella vista l’avrebbe un po’ distratto dai suoi problemi.

TK –Ma no tranquilla…faccio da solo. Davis dov’è?-

KATIE –Si è appena svegliato…si sta facendo una doccia-

TK –Ma sono le nove del mattino…è incredibile. Davis è diventato addirittura mattiniero…L’america cambia sul serio la vita delle persone-

KATIE –Tu sei qui per cambiare?-

TK –Beh…non proprio…comunque spero di non disturbare-

DAVIS –Non disturbi…ben alzato-

TK –Ben alzato a te piuttosto, hai comprato una di quelle sveglie al titanio?-

DAVIS –No…ho semplicemente imparato a non romperle-

TK –Comunque grazie di tutto amico…non rimarrò qui per molto-

DAVIS –Se per te va bene sono in grado di trovarti un appartamento nel giro di oggi…una cosa modesta-

TK –E come fai scusa?-

DAVIS –Qui in America è tutto basato sulle conoscenze…-

TK –Beh…allora grazie-

DAVIS –Altrimenti puoi rimanere qui quanto vuoi…-

TK –No…preferisco stare per conto mio-

DAVIS –Come vuoi. Katie, ti dispiacerebbe lasciarci un attimo da soli?-

KATIE –Certo…vado a farmi una doccia anch’io-

DAVIS –Bene…perché il qui presente ha da raccontarmi parecchie cosette-

MATT –Mamma sono io! Ci siete?-

NATSUKO –Ciao Matt, che fai qui a quest’ora?-

MATT –Niente vi ho fatto la spesa…meno male che siete già svegli-

NATSUKO –Tuo padre dorme ancora…ma perché hai fatto la spesa per noi? Non siamo ancora così anziani!-

MATT –Tranquilla…è che non avevo niente da fare. Sora e Yama sono a letto e io devo accompagnare Kari e Heiji all’aeroporto fra un quarto d’ora-

NATSUKO –E Soichiro?-

MATT –Beh…sai com’è…la situazione non è delle migliori-

NATSUKO –Come sta Tk?-

MATT –Mamma tranquilla sono passati solo tre giorni…fidati sta bene-

NATSUKO –Potrebbe anche chiamare…dopo quattro anni che è stato via non è il massimo farsi vedere una volta e ripartire di nuovo…-

MATT –Abbi pazienza…lo sai com’è quando c’è in mezzo Kari-

NATSUKO –In compenso mi sembra ancora incredibile che tu sia qui-

MATT –Beh…ci sono-

NATSUKO –Forse ora dovrai andare…grazie per la spesa-

MATT –Di nulla…sai dopo che questa storia tra Tk e Kari sarà sistemata io Sora ci sposeremo. Vogliamo che loro due ci siano...e soprattutto voglio affianco mio fratello-

NATSUKO –Sono contenta…-

MATT –Ora vado…ci vediamo presto mamma-

Era strano come le cose erano cambiate. Una famiglia unita proprio quando lui stava per crearsene una sua. Uno strano scherzo del destino. Uno scherzo comunque piacevole.

Kari si stava preparando ad uscire con due piccole valigie quando una mano sulla spalla la fece sobbalzare.

SOICHIRO –Già te ne vai…-

KARI -…Heiji è già sveglio e l’aereo parte fra poco-

SOICHIRO –Concludi questa storia…ok?-

KARI –Si…-

SOICHIRO –Io ti amo comunque…-

KARI -…-

SOICHIRO –Forse solo in un mondo senza Tk io potrei stare con te…dopotutto niente qui è mio…tu non sei mia…Heiji non è neanche mio figlio…è tutta roba di Takeru….-

KARI –Ma che dici…-

Ad un tratto Kari assunse un’espressione spaventata. I suoi occhi stavano per riempirsi di lacrime. Soichiro volse lo sguardo nella direzione in cui stava guardando la ragazza.

HEIJI –Mamma…-

Heiji era lì. Aveva sentito tutto. Aveva solo tre anni ma alle parole “non è mio figlio” non sarebbe rimasto indifferente. Anche perché anche lui era corso via singhiozzando.

KARI –No…-

SOICHIRO -…io…mi dispiace…io non…vado a parlargli-

KARI –No ti prego…hai già fatto abbastanza danni-

SOICHIRO –Kari lo sai che per me quel bambino vale moltissimo! Lascia che parli con lui!-

KARI –Ora dobbiamo andare-

Il suono di un clacson si sentì fino in casa.

KARI –E’ Matt…-

SOICHIRO –Kari ti prego…digli che gli voglio bene. Comunque vadano le cose Heiji non ha colpa!-

KARI –La colpa è solo di sua madre…-

La ragazza andò a prendere il bambino che ancora rattristato la seguì. A Soichiro non rimase che assistere con il capo abbassato.

  
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