Capitolo 10.
Point of view; Zayn.Sicuramente non ero stato il massimo della cavalleria, anzi. Ma era stato troppo rivedere quegli occhi.
Sospirai, ero ancora nel letto e fissavo il soffitto con le braccia incrociate dietro la testa. Qualche minuto dopo la testa castana di Liam fece capolino dalla porta,
“Sei sveglio?” chiese con gli occhi fuori dalle orbite. Già, non era da me svegliarmi presto.. ma non riuscivo a stare calmo. Decisi di parlarne con lui, mi avrebbe consigliato cosa fare.
“Liam devo raccontarti una cosa..” lui annui e si sedette sul letto affianco a me.
“Spara!” sorrisi.
“Hai visto il nuovo fonico?” lui annuii,
“Ecco, me la sono fatta.” rise,
“Tutto qua?!” scossi la testa.
“Quella ragazza è Es!” sbarrò gli occhi,
“Come?” io gli spiegai un po’ meglio,
“I suoi occhi erano troppo spenti, brutti. E allora le ho fatto togliere le lenti, quel viola l’avrei riconosciuto ovunque. Era lei Liam, lo ha confermato!” si vedeva che non riusciva a crederci, biascicò qualcosa cercando di afferrare.
“In effetti potrebbe essere lei, non la vediamo da otto anni ormai, o almeno lo credevo fino a ieri sera..” io sospirai.
“Che posso fare?” lui mi poggiò una mano sulla spalla,
“Oramai niente.” si alzò e fece per uscire, sulla porta si girò.
“Non vorrei farti stare peggio, ma tra un ora e mezza dobbiamo essere allo studio per registrare” sbuffai, sarebbe stata una lunga giornata.
Eravamo entrati in quel momento nello studio e Paul già ci stava facendo tremila raccomandazioni.
“Mi sono spiegato? Non è la prima volta che incidete un disco e quindi sapete come comportarvi. Ah Harry, niente cazzate. Il vostro fonico può sembrare dolce e gentile ma è un piranha altamente professionale!” il riccio rise e annuii.
Entrammo nella stanza con i cinque microfoni e dalla porta sbucò lei.
Indossava un jeans attillato, una maglia grigia con scritto ‘Everithing is possible!’ nero, una camicetta a quadri bianchi e rossi, una sciarpetta molto sottile grigia con delle treccine ai vertici e delle converse abbinate. I capelli non erano più lisci, ma a onde, solo che erano legati alla buona con una matita, però alcune ciocche sfuggivano da quella cipolla. Sugli occhi c’erano un paio di ray ban come i miei e al collo un paio di grosse cuffione nere.
Era bella, decisamente, solo che era completamente diversa dalla ragazza della sera prima. Senza dire nulla diede un foglio a Liam con l’ordine delle canzoni e iniziammo a registrare il nuovo album.
Dopo due ore toste uscimmo finalmente da lì, lei era seduta davanti a quel macchinone tutta concentrata con Paul dietro. Lui si girò verso di noi,
“Siete stati bravissimi! E poi lei – si rivolse a Es – ha fatto un lavoro meraviglioso! È riuscita a far sembrare le vostre voci ancora più belle di quanto non lo fossero già. Dai fagli sentire qualcosa!” lei annuì e iniziò a muovere le mani su quel grande macchinone, dopodiché fece partire una delle tante canzoni.
Aveva ragione, il suono delle nostre voci era assolutamente perfetto. Come diavolo aveva fatto? Improvvisamente il cellulare di Paul prese a squillare e lui uscii fuori per rispondere.
A quel punto la ragazza si alzò in piedi e ci parlò.
“Ehm, devo dirvi una cosa..” vidi i ragazzi farsi subito curiosi.
Abbassò la testa e ripetendo il gesto della sera prima, si tolse le lenti, poi ci guardò di nuovo. Harry spalancò la bocca,
“Estelle?” lei annuii.
“Ciao Harry.” Liam mi guardò senza dire nulla, poi tutti andarono ad abbracciarla, io invece uscii fuori.
Quella ragazza sembrava un fantasma, appariva e spariva quando le faceva comodo e quando meno te lo aspettavi.
Sospirai e mi accesi una sigaretta, probabilmente in quel momento era l’unica cosa che riuscisse a farmi stare meglio. Ad un tratto sentii dei passi dietro di me e poi vidi due dita che mi rubavano la sigaretta.
La guardai, era.. non riuscivo nemmeno a trovare le parole. Mi sorrise quando vide che la scrutavo. Presi coraggio,
“Mi dispiace per ieri sera.” lei alzò un sopracciglio,
“Bel tentativo di scuse, ma se volevi darmi della puttana, non preoccuparti, non mi sono offesa.” strabuzzai gli occhi.
“Che?” lei scosse la testa ridendo e una lacrima le scivolò sulla guancia,
“Niente Zayn, lascia stare.”disse buttando la sigaretta e rientrando.
Here I am u.u
Ciao bellissimi :))
Stavolta sono riuscita a postare prima, anche se è solo un capitolo di passaggio D:
Devo essere sincera, mi riesce molto difficile scrivere questa FF, e anche se non ne sono sicura, pernso che il prossimo sarà realmente l'ultimo.
Non preoccupatevi, stavolta finisce bene u.u
Grazie delle 7 recensioni al capitolo scorso, siete mitiche <3
Scusate per gli errori del capitolo, so che c'è ne sono D:
Al prossimo allora!
Mà.