Ciao a tutti... vi prego d'essere
clementi ok?... ora vi lascio al quarto e ultimo
capitolo di questa storia ciao buona lettura...
DOPO IL BALLO
La mattina seguente al ballo, Ginny faceva colazione nel tavolo
dei Grifondoro con accanto suo
fratello e di fronte Hermione e Harry.
Non la avevano lasciata neanche per un secondo per non farla incontrare con
Malfoy in quel preciso momento il portone della Sala Grande si apri e fece il suo ingresso Draco che si dirigeva verso il
tavolo dei Grifondoro più precisamente verso Ginny e
lei lo guardava con lo sguardo di ragazza innamorata.
-Ti proibisco di guardarlo e di parlargli!- le ordinò Ron appena vide Malfoy entrare e la portò a girarsi. -Hai
capito, Ginny?-
Ma lei si girò di nuovo per guardarlo, non gli
importava ciò che Ron gli diceva. Lui arrivò e la sorrise... un sorriso dolcissimo per poi finire con un
bacio di quelli che ogni ragazza sogna.
Ginny stava vivendo una bellissima favola che non sarebbe mai
finita neanche se tutti gli erano contro, loro si
sarebbero amati lo stesso.
Quando Draco si smise di baciarla le disse -
Buongiorno, Amore mio- e lei arrossì per l'emozione.
-Buongiorno anche a te, Draco-
Ron si mise in mezzo tra i due e rivolgendosi a
Malfoy gli disse: -Non parlarle, non guardarla, non sorriderle ma sopratutto
non insudiciarla con le tue labbra!-
-Weasley, fattene una ragione io e tua sorella stiamo insieme- lo contraddì Draco prendendo posto accanto
alla sua Ginny.
-Che cosa stai facendo, Malfoy?-
-Non lo vedi, faccio colazione con la mia ragazza- gli
rispose Draco sottolineando l'ultima parola.
-Tu non puoi stare qui! Sei un Serpeverde!-
gli gridò Ron arrabbiato -Vattene!-
-Invece lui rimane qui- contraddì Ginny a suo fratello.-Draco è il mio ragazzo quindi può-
-Tu stai facendo un grande errore-
-Weasley, perché non ritorni dai tuoi amichetti e ci
lasci fare la colazione in pace!-
-Malfoy, perché non chiude quella fogna di bocca!-
-Ron, adesso basta! Finiscila!- gli gridò Ginny irritata,
non avrebbe permesso a suo fratello di rovinargli la vita.
Alle loro spalle arrivo la professoressa McGranitt
che disse:- Signor Weasley,
la pregerei di comportati con uno della sua età e poi il Signor Malfoy non sta
facendo niente di male, può stare al tavolo dei Grifondoro-
Ron dovette starsi zitto e subire Malfoy che
faceva colazione con sua sorella e la McGranitt
avvisò Ginny che voleva parlargli dopo di che lasciò la Sala Grande.
Draco parlava allegramente con la sua Ginny e facevano
colazione. Lui aveva appena finito di spalmare la marmellata di ciliege sul
toast per mangiarselo ma fece prima Ginny che diede un grande
morso.
-Piccola ladruncola! Quello era mio e ora subirai una
punizione- le disse Draco scherzando e iniziò a solleticarla.
-No, ti prego tutto tranne questo- gli
Ginny cercando di sottrarsi.
Smise per farle il solletico e la baciò dolcemente: -Preferisco
le tue labbra al toast- riprendendola a baciarla
-Ti amo, Draco-
-Ti amo anch'io, amore mio-
Ron decise di andarsene per non vederli, tutto
ciò che stata accadendo era disgustoso e doveva fare un modo che Ginny e Draco
si lasciassero e aveva bisogno dell'aiuto di Harry e Hermione, che non si tirarono
indietro per il bene di Ginny.
I due innamorati si diedero appuntamento al lago e Ginny andò
nell'ufficio della professoressa McGranitt.
-Professoressa McGranitt, sono
Virginia Weasley- le disse Ginny da dietro la porta
bussando.
-Entra pure, Virginia- le disse la McGranitt
gentile.
Entrò nell'ufficio e si diresse verso la McGranitt
che la aspettava.
-Di che cosa voleva parlarmi, professoressa McGranitt?-
-Ho visto che ieri si è divertita molto a ballo-
-Si, è stata la serata più bella della mia vita-
-Non mi sarei aspettata che il soggetto era
Malfoy ma le apparenza ingannano. Ho visto come la guardava e con la trattava è proprio innamorato-
-Si ci amiamo. Ah, proposito la devo ringraziare per prima con
mio fratello-
-Non mi deve ringraziare, Virginia. Malfoy non faceva nulla di
male a sedersi accanto a lei-
-Quindi è dalla mia parte-
-Certo che lo so-
-La ringraziò ora devo andare-
-Hai un appuntamento con lui?-
-Si, vogliamo stare più possibile insieme-
-Allora vai, goditi la tua storia d'amore-
Ginny la sorrise prima di uscire
dall'ufficio, era felice di potersi confidare con qualcuno che non la giudicava
anche se era una professoressa. Passo per la sala comune per prendere il
mantello e la sciarpa dopo di che si avviò al lago dove Draco la stava
aspettando e notò che aveva messo la sciarpa che l'aveva fatto.
Le andò incontrò stringendola in un abbraccio pieno d'amore,
non erano stati mai felici come in quel momento e il loro amore appena
sbocciato rendeva ogni cosa più bella. Stavano passeggiando mano nella mano
lungo il lago ghiacciato sembrava che scintillasse quando Ginny lasciò la mano
di Draco per fare un enorme palla di neve,
quest'ultimo la guardava mentre costruiva un pupazzo di neve, era entusiasta
come una bambina e la vide estrarre dalla tasca dei tappi e un berretto per
ornarlo.
-Che ne pensi?- gli chiede Ginny quando lo finì.
-E' il più bel pupazzo di neve che abbia mai visto- le rispose Draco abbracciandola da dietro.
-Non me lo dici solo per farmi contenta, vero?-
gli disse Ginny voltandosi verso di lui.
-Lo penso davvero- le disse Draco sincero per poi baciarla.
Mentre si baciavano si strinsero
ancora di più, il corpo di Ginny aderiva perfettamente a quello di Draco e
sentendo freddo alle mani le mise nelle tasche del giubbotto di Draco per
riscaldarle quando si accorse che nella tasca sinistra c'era qualcosa e
la tirò fuori.
-Che cosa questa?- gli domandò Ginny
appena vide la lettera.
-E' solo una lettera, niente di
importante- le rispose Draco cercando di mascherare la sua ansia.
-Ma sul timbro c'è lo stemma della tua famiglia- gli disse Ginny
preoccupata notando lo stemma dei Malfoy cosi gli domandò - E' successo qualcosa? Che
c'è scritto in questa lettera?-
-Niente, stai tranquilla-
-Perché ti chiudi in te stesso? Perché non mi vuoi cosa c'è scritto in quella lettera?- gli domandò Ginny
preoccupata, ogni volta che cercava di capire o sapere qualcosa automaticamente
lui la respingeva da tutto ciò che lo riguardava eppure ora era fidanzati, credeva
che sarebbe stato più facile e invece si
sbagliava.
-A te non ti deve importare cosa c'è scritto, è una
questione tra me e la mia famiglia- le rispose Draco impulsivamente, sembrava
essere tornato quello di un tempo.
-Scusami, non volevo. Credo che sia meglio che vada- gli
rispose Ginny triste con le lacrime agli occhi correndo via, lui non voleva
confidarsi con lei e per questo motivo ci stava troppo male .
Draco si rese conto che aveva parlato senza pensare e era stato troppo impulsivo tanto che Ginny era corsa via
piangendo, subito lui la corse dietro cercando di rimediare al pasticcio che
aveva fatto e quando la raggiunse la afferrò per un braccio e la portò a
guardarlo, il suo viso per rigato dalle lacrime che lui stesso le aveva fatto
versare, non poteva vederla in quello stato e subito la strinse forte a sé.
-Mi dispiace. Io non volevo dirti quello che ho
detto- le disse Draco dispiaciuto poi gli alzò il mento e proseguì -Anche se ti
amo, non riesco a dirti molte cose che vorrei e mi fa star male non confidarmi
con te-
Ginny non riusciva dire una parola ascoltava ciò che Draco gli
stava dicendo mentre gli asciugava le lacrime.
-Ascoltami, non pensare che io ho poca fiducia in te perché non
è cosi e che io ho dovuto sempre tenermi le cose per me, non potevo
condividerle con nessuno visto quello che sono e per me è molto difficile ma se
questo ti allontana da me allora preferisco sforzarmi di dirti quello che mi
tormenta...
Si fermò un attimo per prendere fiato e fare un bel respiro,
ciò che stava per rivelarle era qualcosa di terribile che lui non voleva ma suo
padre decideva per lui. Ginny era molto ansiosa e vedeva dal sguardo di Draco che era qualcosa di terribile.
-Nella lettera mi padre mi diceva che era fuggito da Azkaban e che ben presto... ci sarebbe stata la mia
iniziazione... e mi avrebbe ritirato da questa scuola... e non vi avrei più
piede... e dei tanti progetti che aveva per me ma io non voglio diventare un Mangiamorte... non voglio uccidere le persone solo perché
lo ha detto un folle... io
voglio una vita normale insieme a te, alla persona che
conta più della mia vita...
Si interrupe le lacrime gli scendevano sempre
più giù subito Ginny lo strinse cullando per calmarlo, il suo cuore era molto
tormentato e voleva alleviargli quel peso che si portava dietro.
-Noi due insieme c'è la faremo, vedrai
e con l'aiuto di Silente non diventerai ciò che tuo padre vuole e ci sosterrà-
gli disse Ginny con gran forza d'animo, rassicurandolo.
-Ma ora è a Londra e non tornerà prima di tre mesi-
-Non ti preoccupare per questo, io conosco una persona che
potrebbe intermediare per noi- lo rassicurò Ginny accarezzandogli la guancia
per poi baciò.
Un bacio di cui Draco aveva un
disperato bisogno e che alleviasse un po' il suo dolore mentre c'era chi stava
tramando alle loro spalle.
Qualche giorno dopo, Ginny stava leggendo sotto una quercia e
vide da lontano a Draco e subito gli corse
incontro.
-Ciao, amore- disse Ginny dolce abbracciandolo da dietro.
-Non mi toccare, sudicia filobabbana-
le disse Draco con voce strascicata.
-Stai scherzando, vero?-
-Non sto scherzando affatto- le rispose Draco spingendola.
-Draco, ma che cosa hai?- gli chiede
Ginny preoccupata, prima pensava che fosse uno scherzo ma ora era strano.
-Malfoy, prego! Non sei degna ti pronunciare il mio nome sulle
tue sudice labbra- le disse Draco freddo come il ghiaccio.
-Dimmi che non è scherzo?- gli chiese Ginny supplicante.
-Niente affatto e poi non è vero che ti amo,
mi sono solo divertito a giocare con te-
-Non è vero- gridò Ginny scuotendola testa, non voleva credere
a quelle parole.
-Invece si, mi sono divertito a giocare con te tutto il tempo e
tu mia piccola sempliciotta hai fatto il mio gioco-
prosegui Draco prendendole il meno tra le dita e facendo uno dei suoi sorrisi
maligni. - E' stato facile con la storia del mio presunto cambiamento e quello
che non volevo diventare un Mangiamorte
ma erano tutte e due delle bugie-
-Non ti credo- gli disse Ginny negando le sue parole e
stringendosi più possibile a lui.
-Invece devi fattene una ragione e da oggi in poi
vedi di starmi lontana se non vuoi beccarti una Maledizione Senza Perdono-
disse Draco scaraventandola a terra e andandosene ridendo.
Mentre Ginny resto sola nella
disperazione, quello non poteva essere il suo Draco e se lo continuava a
ripetere e tutto quello era un incubo cosi da scappare alla realtà.
Era seduta sull'erba con lo sguardo fisso nel vuoto e un grande dolore dentro, voleva che Draco arrivasse e la
rassicurasse che non era vero niente ma lui non arrivo, non si mosse da lì e
poi non ne aveva la forza. Ad un tratto vide Draco che passeggiava da solo e subito corse da lui per essere confortata e tranquillizzata.
-Draco!- lo chiamò Ginny abbracciandolo disperatamente.
-Perché piangi, piccola?- le domandò
Draco preoccupato di vederla in quello stato.
-Dimmi che era solo uno scherzo... dimmi
che non mi consideri più una filobabbana... dimmi che
non è ti sei solo divertito a giocare con me... dimmi che mi ami-
Draco non capì ciò che stava accadendo però doveva
tranquillizzarla cosi le prese il viso tra le mani e disse - Amore, non so che
cosa sia successo ma io non chiamerei mai con quel spregevole nome e non
mi sono divertito a giocare con te, io ti amo- e la baciò con tutto l'amore che
aveva nel cuore.
-Allora chi era quello uguale a te che mi ha detto tutte quelle cosa orribili- disse Ginny confusa appoggiando
la testa al suo petto mentre lui le accarezzava i capelli.
-Non so ma quando lo scoprirò si pentirà amaramente ti averlo fatto-
-Ti amo, Draco-
-Ti amo anch'io-
******
Draco era appoggiato ad una colonna con le braccia incrociate per
tendere un agguato al responsabile dell'accaduto e proprio in quel momento
passò Ronald Weasley tutto
sorridente come se avesse vinto la lotteria mentre lui voleva rompergli la
faccia.
-Ti vedo felice, Weasley-
-Naturalmente, mia sorella ha aperto gli occhi su di te- disse Ron con la faccia da innocente.
-Non ti vergogni di aver usato un vile trucchetto
per allontanare e far credere a tua sorella che io mi stato solo divertendo a
giocare con lei-
-Perché non è vero che ti stai solo prendo gioco di lei?-
-No, io amo tua sorella-
-Dirlo a qualcun altro, tanto io non ti credo-
-Non importa, tanto non cambierai il legame e che c'è tra me e
Ginny-
-Per me resterai sempre la lurida serpe di sempre-
-Questo è troppo!- gridò Draco in spazientito e gli tirò un
pugno facendogli l'occhio nero, se le era cercata.
Ron stava pee
sferragli un pugno quando Hermione intervenne -Ron, Fermati!-
-Hermione, non hai visto che sta facendo?-
-Ron, lui ama davvero a Ginny, i suoi occhi non
possono mentire-
-Grazie, Granger-
-No, grazie a te. Non avevo visto Ginny cosi felice e ci
dispiace di aver usato quel vile trucchetto per
separarvi-
-Ron,
chiedi scusa a Draco-
-Sei
impazzita, Hermione? Io non
chiederò mai scusa quella lurida serpe-
Ron
girò i tacchi e si allontano da loro.
-Sono sicura che prima o poi anche lui lo capirà e ti chiederà scusa-
-Non mi aspetto che diventiamo
amici ma almeno capisco che faccio sul serio con Ginny-
-Lo capirà, vedrai-
Hermione e
Draco si strinse la mano e Ginny li vide, era felice che aveva Hermione dalla sua parte.
Appena Ginny scopri la verità
si arrabbio con suo fratello, Harry
e Hermione. Decise di non parlarla con nessuno dei
tre tanto lei aveva il suo Draco.
Draco cerco di farle capire
che doveva far pace con loro, le voleva
bene e si preoccupavano per loro.
-Non posso farlo- gli disse
Ginny imbronciata.
-Ma
perché?-
- L’hanno combinata troppo
grossa questa volta-
-Ascoltami, se per ipotesi sarebbe
successo con Hermione, tu non avresti fatto di tutto
per proteggerla-
-Si, lo avrei fatto-
-Hai visto, loro volevano
proteggerti solo ma hanno un po’ esagerato-
Ginny ci rifletto molto e alla
fine decise di perdonarli a patto che lo non parlassero
più male di Draco. Per Hermione non fu difficile e
iniziò a stringere amicizia con Draco mentre Ron e Harry avevano smesso di parlare male di Malfoy ma non
avevano intenzione di diventare suoi amici.
Quei mesi volarono subito, la
storia tra Ginny e Draco procedeva bene e pian piano Ron
stava accettando Draco soprattutto quando apprese che voleva diventare un Auror e Ginny aveva il suo stesso sogno, sarebbero stati un bellissima coppia di Auror.
I due facevano progetti per
l’esteta e per il loro futuro insieme, nessuno lì avrebbe mai divisi, il loro era un amore magico e fiabesco. Ma molto presto avrebbero dovuto ricredersi, qualcuno
tramava contro la loro felicità.
Accade il 1° marzo di
pomeriggio, lei e Draco abbracciati su un comodissimo letto nella Stanza della
Necessità e stavano per ascoltato un CD che lui era andato a prendere in un
negozio della Londra Babbana, solo per lei.
“Ascolta le
parole con attenzione” le sussurrò Draco dolcemente all’orecchio.
La musica parti
e Ginny stretta tra le braccia del suo amore, ascolto quella canzone:
Eccoti sai ti stavo proprio aspettando
ero
qui ti aspettavo da tanto tempo
tanto
che stavo per andarmene
e
invece ho fatto bene
sei
il primo mio pensiero che
al
mattino mi sveglia
l'ultimo
desiderio che
la
notte mi culla
sei
la ragione più profonda
di
ogni mio gesto
la
storia più incredibile
che
conosco
conosco
eccoti
come un uragano di vita
e
sei qui non so come tu sia riuscita
prendermi
dal mio sogno scuotermi
e
riattivarmi il cuore
sei il
primo mio pensiero che
al
mattino mi sveglia
l'ultimo
desiderio che
la
notte mi culla
sei
la ragione più profonda
di
ogni mio gesto
la
storia più incredibile
che
conosco
eccoti
anche ora che non sei in casa
tu
sei qui mi parlavi per ogni cosa
gli
oggetti sembrano trasmettermi
l'amore
nello scegliermi
eccoti
finalmente sei arrivata
e
sei qui non sai quanto mi sei mancata
speravo
tu esistessi però non immaginavo tanto
sei
il primo mio pensiero che
al
mattino mi sveglia
l'ultimo
desiderio che
la
notte mi culla
sei
la ragione più profonda
di
ogni mio gesto
la
storia più incredibile
che
conosco
conosco
conosco
conosco
conosco
conosco
“E’ bellissima, Draco” disse
Ginny commossa.
“Ancora non è finita”
Ero esiliato dal mondo
nel
mio io più profondo
fantasia
che si bruciano lentamente
tu
Afrodite vivente ora sostami in mente
ora
che
più
mi perdo e più mi avvicino a te polo ed equatore
dei
giorni miei sei
baricentro
dei sensi
infondo io
non posso farmi male se avverto un brivido che sale
tu
sei tutto per me
non
ti lascerò mai mai mai
seducente
maledettamente
tu
sei tutto per me non ti perderò mai mai mai
tu
sei travolgente melodia tu sei la più bella magia
ora
io mi nutro di te
tra
pensieri e parole
sento
che
voglio
ubriacarmi del tuo odore lenta è la mia oscillazione tra equilibrio e passione
su di noi una febbre che ci scuote ore e ancora io sento vibrare le nostre mani
poi la notte ci assale infondo io non posso farmi male
se
avverto un brivido che sale
tu
sei tutto per me non ti lascerò mai mai mai seducente maledettamente
tu
sei tutto per me non ti perderò mai mai mai tu sei travolgente melodia tuuuuu
per meeeee per te cosa non farei uhhhhuhhhh
tu
sei tutto per me non ti lascerò mai mai mai seducente maledettamente
tu
sei tutto per meeeee
tu
sei tutto per me non ti lascerò mai mai mai
tu
sei travolgente melodia
tu
sei la più bella magia...
Ginny era rapita da quelle
canzoni, erano ricchi di sentimenti, quelli che il suo Draco provava per lei.
Ora vieni con me…
…verso un mondo d’incanto,
principessa è tanto che il tuo cuore aspetta un sì…
Quello che scoprirai, è
davvero importante, il tappeto volante ci accompagna proprio lì…
Il mondo è tuo…
Con quelle stelle puoi giocar,
nessuno ti dirà che non si fa, è un mondo tuo per sempre…
Il mondo è mio…è sorprendente
accanto a te, se salgo fin lassù…
Poi guardo in giù…che dolce
sensazione nasce in me…
Ogni cosa che ho, anche quella
più bella, no, non vale la stella che tra poco toccherò…
Il mondo è mio…
Apri gli occhi e vedrai…
Tra mille diamanti correrò…
Con un po’ di follia e di
magia…tra le comete volerò…
Il mondo è tuo…
Fuoco celeste sarò
La nostra favola sarà…
Ma se
questo è un bel sogno…
Non tornerò mai più, mai più
laggiù…è un mondo che appartiene a noi…soltanto a noi…
Soltanto a noi…
Per me e per te…
…soltanto a noi…
..ci aiuterà…
…non svanirà…
…solo per noi…
…solo per noi…
Per me e per te…
-In queste canzoni sono
racconti i sentimenti che provo per te. Ti amo, piccola- le disse Draco
estraendo una piccola scatolina dalla tasca –Questo è per te-
Ginny prese la piccola
scatolina e l’apri. Conteneva un anello d’oro bianco.
- E’ il Claddag
Ring- le disse Draco dolcemente.
Ginny pianse felice, quello
era l’anello che in Irlanda si scambiavano per i fidanzati e che veniva utilizzato anche come fede nuziale. Draco infilò
l’anello all’annullare sinistro di Ginny, con la punta del cuore rivolta verso
l’esterno, a simbolo della loro promessa.
-Con la promessa che un giorno
diventerai mia moglie-
-Sarò onorata e felice di
diventare un giorno tua moglie. Ti amo tanto, Draco-
I due si lasciarono andare a dolci
effusioni.
Qualche minuto dopo, Ginny si ricordo che
aveva promesso a Hagrid che lo avrebbe aiutato con il
piccolo unicorno rimasto ferito cosi baciò per
l’ultima volta Draco e usci dalla Stanza della Necessità.
Ginny si senti di toccare il cielo con un
dito o meglio tre metri sopra il cielo e guardava l’anello contenta, non vedeva
l’ora che quel giorno sarebbe arrivato.
Appena
arrivò da Hagrid, entrò nel recinto e si avvicinò al
piccolo unicorno, iniziandolo ad
accarezzare, lo aveva chiamato
amorevolmente Draco quando una voce alle sue spalle le parlò.
-Ero sicuro di trovarti qui, noi due dobbiamo parlare-
Ginny si voltò per vedere il volto del suo interlocutore
e appena vide di chi si trattava, fu terrorizzata.
******
Il giorno dopo, di sera Draco era sdraiato sul letto quando Strawberry (il gufo di Ginny) che portava una lettera con sé,
atterrò sulla sua spalla. Gli fece una carezza sulla morbida testina e poi
sorride prese la lettera ma quando lesse il contenuto, subito il suo sorriso si
spense lasciando il posto all'amarezza.
Quella notte Draco non riuscì a prendere sonno per le parole delle lettera, possibile che fosse vero? Che
lei non lo amava più? Non poteva essere un altro piano del fratello di Ginny
per allontanarli ormai lo aveva accettato e avevano istaurato un rapporto
civile e aveva controllato la calligrafia è era proprio quella della sua amata
Ginny. Ma come poteva non amarlo più? Che cosa avesse fatto per portare la sua Ginny ha non
amarlo? Coma era cambiato da quel pomeriggio?
Ginny era
nelle sue stesse condizioni non aveva dormito e non aveva smesso di piangere tutta
la notte bagnando letteralmente il cuscino ma quello era l'ultimo dei suoi problema pensava a come poteva stare il suo Draco
dopo quella lettera e i sensi di colpi non la lasciarono mai.
La mattina seguente era sabato, niente lezioni e niente compiti,
avrebbe potuto stare al letto tutta la giornata ma
aveva promesso che sarebbe andata a Hogsmeade con Seamus Finnegan... non avrebbe
trascorso più giornate spensierate e felici in compagnia di Draco.
Ricordava il giorno di San Valentino, era stato unico e
speciale... si era svegliata in letto ricoperto di centinaia di petali di
rose... aveva percorso una strada di petali che l'aveva
portata tra le braccia del suo Draco... la giornata era trascorsa tra baci,
abbracci e tenerezze... la sera fu magica... Draco l'aveva condotta nella sua
stanza dove aveva sistemato dieci candele rosse a forma di cuore... 100 rose
rosse... la dolce musica dei violini... sul un tavolino una bottiglia di vino
con dei bicchieri a coppa e una coppa di fragole con la panna... aveva creduto
lui voleva fare l'amore con lei... la verità era che voleva addormentasi e
svegliarsi con lei... aveva dormito sul suo petto abbracciata in un nodo
d'amore...
Non avrebbe più dormito con lui... niente più voli in groppa
alla sua scopa... niente più pic-nic notturni, niente più tramonti romantici…
niente più progetti per l'estate… niente pomeriggi magici… niente più promesse
per il futuro… non sarebbe potuta più diventare sua moglie… tutto era finito.
Stava aspettando Seamus nel giardino,
lui era stato sempre innamorata di lei e aveva
accettato la sua corte e doveva ammettere era molto simpatico e divertente.
Guardava il bel cielo limpido, gli uccelli che cinguettavano, gli scoiattolo che raccoglievano le ghiande e Draco che
arrivava verso di lei subito si girò per andarsene, non voleva infliggergli
alto dolore.
-Aspetta, devo parlati- le disse Draco con tono deciso. Lei si
girò e notò che aveva le occhiaie e il viso pallino sbattuto, non aveva dormito
per niente quella notte.
-Non credo abbiamo niente da dirci- gli disse Ginny
distaccata e fredda guardando di lato.
-Invece si, voglio che abbi il coraggio di dirmelo in faccia
ciò che hai scritto nella lettera- ribatté Draco sempre deciso, sperava che lei
gli diceva che era tutto uno scherzo.
-Non ti amo più, contento- gli urlò Ginny con voce dura e
falsa, dentro di sé stava malissimo.
Non poteva essere vero ciò che stava accadendo, la sua Ginny
gli aveva detto che non lo amava e fu come se mille spade si fossero conficcate
nel suo corpo, il suo cuore si strinse in una morsa, il respirò
si mozzò e le gambe diventano molli.
-Dimmi che non è vero... dimmelo- le chiese Draco con
voce disperata e strozzata scuotendole le spalle per avere una risposta.
-Lasciami, ti prego- gli urlò Ginny .
Non ce la faceva a vederlo cosi, era troppo doloroso per il suo piccolo cuore.
-Dimmi che è tutto uno scherzo... ti prego-
le chiese Draco disperato mettendosi in ginocchio stringendo forte le sue
ginocchia.
-Ti ho detto di lasciarmi- gli urlò Ginny supplicante, cosi si faceva del male da solo.
-IO TI AMO, GINNY! NON POSSO VIVERE SENZA DI TE!- gli urlò
Draco ancora più disperato.
-Devi accettare la realtà, Draco- gli disse Ginny falsamente e
convincente, lui lasciò la presa. -Mi dispiace-
Lui si rialzò da terra pensando perché stava accadendo proprio
a lui? Dov'erano finite le promesse d'amore eterno? Che niente e nessuno li avrebbe separati... dov'era finito
il loro amore?
–Cosa è cambiato da quel pomeriggio?-
le chiese Draco supplichevole ma Ginny non rispondeva. –Rispondimi!-
-Riprenditi questo, non lo voglio più- gli disse Ginny sempre
voce dura e fredda, togliendosi il ciondolo e gettandolo a terra come un
oggetto di scarso valore. Perdonami,amore mio ma non
posso fare altrimenti pensò cercando di trattenere le lacrime e le grida che
volevano uscire fuori disperatamente.
Draco si chinò a raccoglie il ciondolo, molte persone potevano
pensare ch'era solo un oggetto ma per lui era molto di
più, quello era il simbolo del loro amore... un amore che non esisteva più e
nel vedere Ginny che lo gettava a terra gli si spezzò il cuore, era come se le
pugnalate non finivano più.
Ginny estrasse dalla tasca il Claddag Ring e glielo restituì. Draco nel
ritrovarsi l’anello nelle mani, si senti morire, tutto per finito.
Ma il colpo di grazie fu quando vide la sua Ginny correre
incontro ad un'altro ragazzo felice e si baciarono,
quella scena non c'è la faceva più corse via con il cuore straziato dal dolore
e svuotato si accasciò in un angolo del bagno fuori uso del ragazze.
-Che hai, Ginny?- le chiese Seamus
vedendola piangere.
-Niente, va tutto bene- le rispose Ginny con un groppo in gola,
le lacrime scendevano sempre più giù, non c'era modo di fermarle una volta incominciate.
Lei aveva spezzato il cuore all'unico ragazzo che aveva mai
amato e lo stesso che gli aveva donato la felicità, la stessa felicità a cui
lei stessa aveva messo fine. Aveva dovuto farlo per il bene di Draco ma non
c'era giustificazione a ciò che aveva fatto.
Draco era raggomitolato nel letto tra le mani stringeva il
ciondolo e l’anello che le aveva regalato, le lacrime non accennavano a
smettere ripensava al momento che lei gli aveva detto che non lo amava più poi
rivide quella scena che aveva spezzato il suo cuore in mille pezzi e aveva
distrutto tutte le promesse e i progetti che avevano fatto insieme, la sua
Ginny veniva accarezzata da un altro ragazzo e lei
aveva lo sguardo da ragazza innamorata che gli donava solo a lui e infine il
ragazzo si era chinato su di lei per baciarla e le loro labbra si era unite in
un dolce e coinvolgente bacio almeno era quello che lui aveva visto.
Lui non poteva non piangere disperatamente al pensiero che lei
non lo amava più, non lo avrebbe più sorriso, non lo avrebbe più donato la sua
infinita dolcezza, non lo avrebbe più baciato come solo sapeva fare lei,
non lo avrebbe più guardato con lo sguardo di ragazza innamorata,
non lo avrebbe più illuminato le sue giornate e vegliato il suo sonno.
Lei non voleva più saperne di lui, l'aveva abbandonato ed era
di nuovo solo e nessuno lo avrebbe amato per quello che era veramente e no per
la posizione, il cognome e i soldi.
Lui era sicuro che se la luce cioè
Ginny non sarebbe tornata l'oscurità avrebbe preso il sopravvento e sarebbe
stata la fine di tutto ciò di più bello che la vita gli aveva regalato.
Fine
La fine è stata triste, lo so... ma non vi preoccupate la
storia non finisce qui se volete sapere come va a finire la storia d'amore tra
Draco e Ginny, non perdetevi "L'Amore vince su tutto" e già in
lavorazione.
Voglio ringraziare tutti quelli che hanno letto e commentato la
mia ff... sperò di aver trasmesso tutte
l'emozione che ho provato nel scrivere questa ff