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Autore: newdirection_d    25/04/2012    2 recensioni
A quattordici anni si iniziano a capire tante cose, a quattordici anni le bambole si lasciano ai bambini, a quattordici anni niente più è solo un gioco.
Louis però, sembrava non capirlo.
Lottie era la sua piccola sorellina, e sempre lo sarebbe stata.
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Lottie aprì la porta di casa bruscamente, aveva troppe borse in mano.
Da quando viveva con suo fratello, ogni scusa era buona per farla andare a fare la spesa. 
-Ma cosa sta succedendo qui?- disse, dopo aver visto quelle tante decorazioni che avvolgevano la camera da pranzo.
Diverse persone che non conosceva, giravano avanti e dietro per la stanza.
Fortunatamente vide Louis in lontananza, così gli si avvicinò.
-Tutto questo caos?-
-Oh,Lottie. Portato la roba che ti ho chiesto?- le chiese scendendo dalla scala.
-Sì. Ho dovuto fare tante storie perché non volevano lasciarmi prendere le due bottiglie di vodka. Sono ancora minorenne,sai?-
-Sì, lo so. Ma hai detto che eri mia sorella?-
-Che diavolo c'entra?-
Louis distolse l'attenzione dalla bionda, posandola su qualcuno che credeva fosse un altro organizzatore.
-Nono, fermi. Il divano rimane dov'è.- disse, avvicinandosi a lui.
Lottie sospirò portando le buste in cucina.
Come al solito ci trovò Niall, che stava disperatamente affondando il cucchiaino nel gelato al cioccolato.
-Hey, biondino. Sei mica depresso?-
-Hey biondina. Giusto un po'.- disse rivolgendole un sorriso dolce.
Niall era un altro componente della band.
Forse era il più tranquillo. Anzi, senza forse.
Lo conosceva meglio di tutti, dato che era il suo migliore amico.
Quell'irlandese era davvero dolce e bello. Certe volte le veniva da chiedersi cosa avrebbe fatto se lui non fosse esistito.
Lottie si sedette accanto a lui e gli accarezzò una spalla.
Aveva qualcosa, era troppo malinconico.
-Tranquilla, non ho nulla.- disse prima che la ragazza potesse chiederglielo.
-Niall, guardami.- 
I grandi occhi azzurri del ragazzo si posarono su quelli di Lottie. 
Non c'era segno di disperazione, di malinconia, di panico... insomma, era davvero bravo a nascondere quello che gli succedeva.
Non volle insistere, però. 
Niall gli diceva sempre tutto, evidentemente non aveva voglia di parlarne.
-D'accordo, ti credo. Per qualsiasi cosa..-
-Ci sei, lo so. E lo stesso vale per te.-
Il biondo le fece il solletico facendola ridere a crepapelle.
Quando si calmò, gli chiese cosa avrebbero dovuto festeggiare.
-Siamo famosi, ogni tanto dobbiamo fare qualche festicciola ed invitare tutte le persone possibili, anche se non li conosciamo.-
-Ah, ho capito. Quindi dormire sarà impossibile, giusto?-
-In un certo senso...-
Lottie rise guarando la strana faccia che fece quel ragazzo.
Un altra sua potenzialità, era che sapeva sempre come far ridere le persone.
Era davvero un ragazzo d'oro.
-Va be' dai, andrò da Kimberly.-
-Oh, ma se vuole venire... cioè, puoi invitare quelli della tua scuola.-
-Sisi, così invece di andare in un altro quartiere di Londra, andrò in Italia. Niall, quelli della mia scuola?!- richiese, ricordando al biondo quanto odiasse quei ragazzi che tutti i giorni le gironzolavano intorno.
-No, hai ragione.- disse tra un boccone di cioccolata e un altro.
Lottie prese un cucchiaino e insieme al ragazzo, si immerse in quella delizia marrone.
 
 
 
 
 
 
 
 
-Che diavolo, gli One Direction organizzando una festa e tu ti rifiuti di andare?- le chiese la rossa, dando un pugno al cuscino incredula della stupidità dell'amica.
-Senti, odio vedere come delle puttane si strusciano addosso a loro. Non hanno il minimo rispetto.- ribattè sedendosi accanto a lei sul letto.
-Kim, se vuoi andare vai. Posso rimanere da sola a casa tua, non è mica la prima volta che succede!- esclamò poi, rendendosi conto del desiderio dell'amica.
-No, lasciamo stare. Hai ragione, non sopporterei mai di vedere Zay...i ragazzi, con delle cretine.- farfugliò un po' imbarazzata.
Lottie rise scuotendo la testa.
-Cosa abbiamo in programma per stasera?- chiese poi.
-Film. Il tempo delle mele ti piace?-
-Visto cento volte ma sì, mi farebbe piacere rivederlo.-
-Bene, allora vado a fare i papcorn.- 
Kim sorrise lasciandola da sola in camera.
La bionda si avvicinò alla finestra per osservare quel magnifico paesaggio che la finestra ritraeva.
Londra non era una brutta città, anzi, il contrario.
Ogni volta che un turista la visitiva voleva rimanere lì in eterno.
Era abbastanza fiera di abitare lì. 
Il clima in genera non era dei migliori, ma lo spirito dei cittadini era sempre fanfastico.
Tra i pensieri, si ricordò di aver dimenticato qualcosa di molto importante a casa sua: il cellulare.
-Occazzo!- pronunciò mettendosi il cappotto e scendendo a tutta furia dalle scale.
Non avvertì nemmeno l'amica, ma le aveva scritto un bigliettino che aveva lasciato sulla scrivania.
Arrivò fuori casa e un frastuono esagerato faceva ballare anche l'abitazione.
Bussò diverse volte, ma nessuno sembrava sentire. Allora, decise di entrare dalla porta sul retro, era sempre aperta.
Passò dal giardino e in diverse zone, c'erano ragazzi che parlavano, fumavano, si baciavano ed è meglio non continuare ad alencare.
Fece poco caso a quella gente e, ringraziando il Cielo, varcò la soglia dirigendosi al piano di sopra.
-Scusate, permesso. Scusate, permesso.- ripeteva intrufolandosi.
C'era un casino anche nelle camere.
Ma anche questa volta, si preferisce non descrivere.
Fortunatamente la porta di camera sua era chiusa: segno che nessuno era entrato.
Invece, si sbagliava.
Afferrò la maniglia aprendo la porta e alzando lo sguardo, trovò sul suo letto una sgualdrina in intimo che baciava un altro componente della band, Harry.
Il ragazzo dagli occhi verdi era senza maglia sopra di lei, inutile dire che in poco tempo si sarebbero trovati nudi sotto le coperte.
-Ma che diavolo state facendo qui?- urlò Lottie, a bocca spalancata.
I due sobbalzarono puntando gli sguardi sulla ragazza che li guardava schifata.
-Oddio.- disse la sgualdrina cercando di coprirsi.
Il riccio invece, come al solito, non disse niente e si limitò ad arrossire.
 
 
 
 
 
 
Ecco qui il secondo capitolo.
Scusate se non l'ho postato prima, ma in questo periodo ho molto da fare.
Voglio ringraziare tutti coloro che hanno recensito e che seguono questa storia.
Io veramente, non mi aspettavo di ricevere così tanto.
Siete meravigliose, grazie di cuore.
Comunque, spero vi piaccia.
xx,D.
  
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