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Autore: _Eterea_    25/04/2012    2 recensioni
Ehilà!! Inizio col presentare questa nuova fanfiction, spero abbiate capito che il "Leprecauno" è una presa in giro .. se non lo avete capito..non importa ve lo sto dicendo io. La protagonista di questa ff è un mio OC, l'altro protagonista sarà Charlie Weasley e .. se volete saperne di più aprite e leggete!
b a c i
Eterea
Genere: Comico, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Bill Weasley, Charlie Weasley, Fleur Delacour, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'P.V.L '
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NOTE AUTRICE DA LEGGERE ASSOLUTAMENTE: Non molto di importante da dire, se non che: L’ultima parte del capitolo cambia POV, cioè, passa dal POV Rachele al POV Charlie. Questo non succederà sempre, ma ogni tanto mi piacerebbe mettere qualcosa dal punto di vista di Charlie. Ovviamente questo sarà ogni volta segnalato. ^^ Buona Lettura.
 
Capitolo 5
 
Quello che mi stavo chiedendo da un po’ di giorni era: perché mai io dovrei anche solo pensare di mangiare delle cose del genere a colazione.
Ok, posso capire che si tratti del pasto più importante della giornata, che deve renderti abbastanza in forze da affrontare il lavoro eccetera, eccetera ... Ma davvero qualcuno può pensare di mangiare tutta quella carne?!
 
< E di che ti lamenfi, è tutto squifito … > cercò di dire Bill tra un morso e l’altro della gigantesca bistecca che aveva davanti. Mio Dio. Era il quarto giorno che passavamo a Sătmare Balaur, e io non ero ancora riuscita a fare una colazione normale.
 < Certo, certo … almeno ci fosse del caffè decente. Questa roba è terribile … >
Allontanai la tazza il più lontano possibile dal mio naso, sbuffando e mangiando sconsolata una fetta di pane tostato.
< Beh prendi il the, no? > Adele mi guardò cercando di trattenere le risate, sapeva esattamente come fare ad irritarmi a prima mattina.
< Certo, se non mi facesse altamente schifo … >.
Bill ingoiò l’ultimo boccone e si rilassò sulla sedia, evidentemente soddisfatto.
< Allora, P.V.L, fai il resoconto di quello che ti hanno detto alla Riserva ieri, sono curioso >.
Improvvisamente mi rianimai, ricordando la conversazione con Cassian. Mi sistemai meglio sulla sedia e assunsi un’espressione molto seria, che fece preoccupare visibilmente Fleur che mi guardò con i suoi meravigliosi occhioni azzurri spalancati. Ma si può sapere perche dovrei avere un' amica mezza Veela?? Che nervoso.
 
Raccontai per filo e per segno tutto quello che mi era capitato alla riserva, lasciando perdere lo scherzetto di Bill ( che gli avrei fatto pagare più avanti), ma prestando particolare attenzione alla storia di Nicolae ( in modo che Bill e Adele si facessero delle grasse risate).
Quando ebbi finito e dopo aver fatto presente come la pensavo io a riguardo, rimasi un attimo titubante.
Lo sguardo di Bill non mi piaceva affatto.
Cioè, non sembrava affatto lo sguardo di uno preoccupato per il pericolo incombente, sembrava piuttosto … irritato?
< Quindi mi staresti dicendo di mollare? >
Lo guardai accigliata; ora si vedeva chiarissimo che si stava arrabbiando. Strano, molto strano.
< Beh … insomma sì, no? E’ troppo pericoloso, se Lui lo venisse a sapere- >.
< Oh andiamo! L’hai detto anche tu che quel Cassian è un vecchietto rimbambito. Perché dovremmo credergli?! Se ci hanno detto che si tratta di una cura per le malattie non credo che Tu-Sai-Chi si interesserebbe! >
Iniziai a irritarmi anche io.
< Bill ti ho detto come la pensa, no? Non si tratta di una cura- >
< Senti, ho accettato questo incarico, e non intendo mollare senza averlo prima portato a termine! >
Adele si intromise cercando di appoggiarmi.
< Bill, dai … è troppo pericoloso anche rischiare >.
Bill si alzò in piedi, era furioso.
< Non siamo dei principianti, sappiamo tutti qui che può essere pericoloso. Ma non dobbiamo comunque mollare. E se poi si trattasse davvero - disse in modo sarcastico - di un elisir di lunga vita potremmo distruggerlo come ha fatto Silente con la pietra filosofale. >
< Bill e se non facessimo in tempo? Lo sai quanto lui è forte, da quando lo sottovaluti così? >
Fleur era rimasta zitta tutto il tempo guardando sconcertata il suo fidanzato, poi cercò di parlare lentamente e a bassa voce.
< Bill, magori dovremmo parlorne anche con l’Ordinè … >.
 
Rimasi con la bocca aperta, cercando di dire una parola quando mi bloccai di colpo.
< Il cosa? >.  Fleur mi guardò con gli occhi spalancati portando si istintivamente una mano alla bocca, come se si fosse fatta sfuggire una parola di troppo. Guardai anche Bill e Adele. La seconda aveva la mia stessa espressione interrogativa, mentre Bill guardò male Fleur.
< Allora? > chiese Adele curiosa.
Bill sospirò < Ve ne avrei parlato presto … non mi sembrava il momento opportuno. L’Ordine della Fenice è un’organizzazione segreta, fondata da Silente, per contrastare Tu-Sai-Chi >.
< Avevo sentito delle voci, ma non sapevo che esistesse veramente … Un momento. Perché non me ne hai parlato prima? E perché noi due – indicai me stessa e Adele - non ne facciamo ancora parte? >.
Ok, ora Bill era evidentemente in imbarazzo.
< Vedi … - iniziò senza incrociare il mio sguardo, non assolutamente un comportamento da Bill – Senti, ne riparliamo un'altra volta, ho un sacco di cose da fare, l’importante è che adesso lo sapete, no? Ciao > Baciò Fleur sulla fronte e schizzò, più velocemente della luce, fuori dal ristorante dell’albergo.
 
Rimasi perplessa per qualche minuto, poi mi girai cercando spiegazioni, verso Fleur.
< Oh, non guordore moi. Non ha mai volutò dirmì parcé … >.
Sospirai e mi alzai dalla sedia < Ok, sentite io devo fare un giro in paese per comprare delle cose, visto che ho il pomeriggio libero, avete bisogno di qualcosa? Vi raggiungo alla caverna per le 18, ok? >.
< Va bene, ehm … non credo di aver bisogno di niente urgentemente, a dopo! >
< Nemmenò moi >
< A più tardi allora … > Me ne andai, ancora confusa per la discussione con Bill, così presa nei miei pensieri che per poco finii contro una delle finestre vicino alla porta dì’ingresso dell’albergo. Certo, se io non faccio queste figure, il mondo non gira più.
 
----
 
Passeggiando per le vie del centro, mi resi conto di una cosa sorprendente: in fin dei conti i negozi dei maghi ( che siano in Romania o a Londra) non erano poi così diversi. Più o meno vendevano le stesse cose, anche se ovviamente con nomi diversi.
Uscii dalla farmacia in fretta cercando di infilare il borsellino nella borsa a tracolla, impresa più che ardua: la causa è la mia imperterrita lotta contro le borse grandi; più è piccola la borsa e meglio è, per me.  Beh, poi però mi riduco a dover fare scenette assurde in mezzo alla gente per riuscire a ficcarci dentro lo stretto indispensabile.
 
A causa di questa mia distrazione andai a sbattere contro qualcuno. Mi scusai con il malcapitato, poi alzai lo sguardo e rimasi un attimo pensierosa. L’avevo già visto da qualche parte. Anche lui aveva la mia stessa espressione, ma dopo qualche secondo si illuminò.
< Aspetta, tu sei Rachele giusto? La collega del fratello di Weasley? >
Loguardai ancora un attimo incerta, poi ricordai. Era il tizio che Alina mi aveva presentato alla Riserva … e a guardarlo bene, ora, non era poi così male. Capelli lunghi fino alle spalle legati indietro ( forse questo ricordava un po’ Bill, ma va beh) neri e occhi dello stesso colore. Pelle abbronzata e, dal fisico, supposi lavorasse nello stesso reparto di Charlie. Bene, un altro fissato dei draghi … tutti a me capitano?
< Certo, adesso ricordo! Ci aveva presentati Nicola – Alina… anche se mi sfugge il tuo nome. >
Mi sorrise gentilmente < Sono Emil, Emil Sebastian. Se hai bisogno di aiuto per orientarti, non devo far altro che chiedere. >
Mi stava decisamente simpatico, poi era così carino … perché non approfittare, no?
< In realtà avrei finito di fare compere, ma avrei proprio voglia di un gelato … se sai suggerirmi un posto. >
< Ma certo! Vieni dai, te lo offro io. >
< Qui in Romania siete tutti così gentili e disponibili con i turisti? > A Londra col cavolo che un bel ragazzo ti offre un gelato così, per gentilezza.
< Beh, se sono amiche dei nostri colleghi e belle ragazze, perché no? >
Mi guidò fino ad un bar dietro l’angolo, poco affollato ma decisamente accogliente. Ci sedemmo ad uno dei tavolini fuori, dopo aver reso il gelato, a causa della calura della giornata.
< Sai volevo chiederti una cosa … > Iniziai dopo aver mandato giù qualche cucchiaino di gelato il cioccolato.
< Spara >
< Cosa ne pensi di Alina? >
Tirò fuori un’espressione un po’ irritata. Bene, a quanto pare Alina non sta simpatica a molti.
< Sinceramente? Non la sopporto. > Siamo in due, caro.
< Sai – proseguì – è molto viziata, egoista e quando si mette in testa una cosa è difficile riuscire a smuoverla. Per esempio, adesso che si è presa una cotta per Weasley, è diventata ancora più insopportabile. Non ho idea di come faccia quel povero ragazzo a sopportarla... è così appiccicosa. Credo debbano farlo santo, dopo tutto quello che deve sopportare; io l’avrei mandata al diavolo già da un pezzo. >
< Ah, non sei l’unico… >
< Non ho voglia di parla di quella piaga, perché non mi parli di te, invece. Credo che la tua vita sia decisamente più interessante >
Rimasi con lui a parlare di me per ore; credo di non aver mai parlato tanto in vita mia. Stare con quel ragazzo era veramente piacevole, ti ascoltava e commentava in modo divertente… non era riuscito a trattenersi dal ridere quando gli avevo raccontato l’episodio dei capelli blu ( ma, dopotutto, come dargli torto…).
Infine guardai l’orologio e mi accorsi che si erano fatte le 17 e mezza passate. Mi scusai e lo dovetti salutare frettolosamente < Figurati, spero di passare un altro pomeriggio così piacevole, a presto! >
Mi smaterializzai velocemente in albergo per mettere in camera gli acquisti della giornata e poi mi smaterializzai di fretta alla Caverna.
< Rach! Come ha passato la giornata? Stiamo procedendo alla grande qui! >
Guardai Adele con lo sguardo più malizioso che riuscii a fare ( dio, che fatica per me) < Ehhhh, sapessi… >
< COSA?! Racconta, subito! Non scappare, RACH!!! >

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Cambio p.o.v------------------------
 
< Dai su, si può sapere perché non vuoi mangiare, piccolino? Andiamo, Snarl… >
Accidenti, mi da sempre sui nervi non riuscire in qualcosa. Questo povero draghetto sta morendo di fame, si rifiuta di farsi nutrire e io non riesco a capire il perché.
< Charlie, dai fai una pausa! Anche tu hai bisogno di mangiare, se svieni lì dentro non sarai d’aiuto a nessuno >
Sentii la pancia brontolare rumorosamente, così mi decisi a seguire il consiglio di Leo, anche se di malavoglia.
Era da poco prima dell’ora di pranzo che mi trovavo con Snarl, il cucciolo di Dorsorugoso di Norvegia arrivato da una settimana, e mi ero preso così tanto con lui che mi ero persino dimenticato di mangiare.
Entrai nel corridoi e mi ritrovai faccia a faccia con Alina. Maledizione.
< Charlie!! Purtroppo adesso devo andare di urgenza al laboratorio! Ci vediamo stasera a casa, ciao! >
Un brivido mi percorse la schiena. Ma quanto diavolo ci vuole a disinfestare una stramaledetta casa? Poverina, mi dispiace quel che le è successo, ma adesso credo che stia un po’ approfittando della situazione. Mah.
Mi diressi verso la mensa della Riserva, stavo per arrivare a destinazione quando incrociai Emil, era più sorridente del solito e sembrava di ottimo umore. Buon per lui.
< Ehi, Emil. Successo qualcosa di particolare oggi per renderti così felice? >
< Diciamo che ho passato un bel pomeriggio, insieme alla collega di tuo fratello >
Rimasi accigliato. < Collega di mio fratello? >
Scoppiò a ridere < Ma come? Rachele, no? >
< Ah … già. >Ovvio che avessi capito, solo che… mi sembrava strano. Rachele non mi sembrava il tipo da accettare un appuntamento così su due piedi da uno praticamente sconosciuto.
< Ci siamo incrociati in centro e le ho offerto un gelato. Cos’è quell’espressione, non sarai geloso spero. >
< Cosa? No, no certo che no. Perché mai dovrei… >
< Meglio così, perché sai, credo mi interessi. Anzi se per caso la incontri con tuo fratello, non è che potresti mettere una buona parola su di me? Te ne sarei grato. >
< Cavolo, la conosci da poche ore e già ti “interessa”? > Chiesi ironico, e un pochino irritato.
< Sai, è particolare. Mi trovo bene con lei, quindi meglio essere prevenuti, no? Sono in ritardo, ci si vede Weasley! >
< Certo, certo … ciao > Il perché mi desse così fastidio non riuscii a capirlo. Dopotutto Emil è un bravo ragazzo, niente di cui preoccuparsi. No?
Sul fatto che Rachele sia un tipo particolare nulla da obiettare, è ironica, simpatica e le sue buffe fobie la rendono ancora più divertente…
 
Ma si può sapere perché sto progettando mentalmente di tornare indietro e dare un pugno sul naso a Emil??
   
 
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