Beta: Skadi
Rating: Pg 13
Fandom: Star Trek TOS
Genere: Romanticoper quanto associare tale parola ad un vulcaniano mi pare un po’ troppo dato che poi non hanno nemmeno una luna u.u
Avvertimenti: Slash
Personaggi: Spock/Jim Kirk
Prompt: 017. Occhi, 068. Sussurro, 019. Mani della tabella di 100per100 (livejournal)
Disclaimer: Eh, no non sono miei ç__ç
Note: Mi sono innamorata del bacio vulcaniano. Probabilmente è colpa del sangue vulcaniano che mi scorre nelle vene - mia madre è sicuramente imparentata con Spock, non può essere davvero umana - ma è da quando ho conosciuto il loro diverso modo di baciarsi che aspiro a scriverci su qualcosa. Praticamente è diventato il mio nuovo kink *_*
Ps. Sono tutte e tre collegate
017. Occhi
Lasci le sue labbra con il cuore in gola e affoghi i tuoi occhi nei suoi, neri come il manto del mare che la tua amata Enterprise solca, e ti chiedi se sei tu che stai immaginando quel languido bagliore nelle sue iridi. Ti allontani leggermente, terrorizzato d’aver rovinato anni d’amicizia per il stupido impulso di un momento. Flemmaticamente le tue mani scivolano dalle sue spalle per abbandonarsi lungo i tuoi fianchi.
Socchiudi la tua rosea bocca ma prima che venga raggiunta da delle parole la pece dei suoi occhi annichiliscono le tue parole reclamando a sé ogni tuo pensiero.
068. Sussurro
Poi le sue sottili e logiche labbra si piegano nelle lettere del tuo nome, in un morbido sussurro che ti avvolge il cuore in una tiepida coltre di certezze - lui ci sarà sempre per te, non ti lascerà mai, mai - e ti rassicura come una dolce melodia.
Una sua mano si frappone fra di voi ed incerta, con due dita, si posa sulla tua bocca. Lasci che un tuo sospiro gli accarezzi la mano, prima che la memoria sul valore vulcaniano di quel tocco ti faccia portare un palmo a racchiudergli dolcemente il dorso, e ad accarezzargli le sottili dita.
019. Mani
Lentamente ti perdi nel tepore del legame delle vostre mani e ti chiedi se è il sapere cosa significhi per Spock o il fatto che sia lui a toccarti, a donarti un inusuale appagamento per quel contatto così abituale per un umano.
Porti le iridi a venerare la carne di scienza e logica che sono le sue mani raccogliendo fra le tue anche l’altra che era rimasta inerte, le vezzeggi con piccoli baci sulle nocche - così spigolose contro la tua carnosa bocca -, le culli con le tue dita e con le sillabe del nome dell’amico che hai capito di amare.
N.a: Sì, insomma, non è proprio un bacio vulcaniano ma si avvicina, no? *si arrampica sugli specchi*