I sedili di quell’aereo erano decisamente scomodi,cercavo di trovare una posizione in cui stessi bene ma alla fine mi arresi,presi le mie cuffie e lasciai che la musica si impossessasse di me accogliendomi nel mondo dei sogni dal quale mi ripresi solo quando arrivammo.
“El,svegliati,El” mia madre batteva piano la sua mano sulla mia spalla.
“Mamma sono sveglia”
Mi stiracchiai,presi la mia borsa e scesi piano le scale che mi portavano a terra.
Pioveva ed io avevo avuto la bell’idea di non indossare un cappotto con il cappuccio,i miei capelli e me compresa ricevemmo una bella doccia fredda.
“El,ecco la tua valigia,finalmente è arrivata” mio padre prese il bagaglio blu “sbrighiamoci Marco è qui fuori che ci aspetta”
Feci un lungo respiro e attraversai le porte scorrevoli.
C’era un uomo alto  magro con dei capelli brizzolati che ci salutava con un cartello in mano con su scritto “Fiocchi’s family”.
Mio padre lo abbracciò poi fu il turno di mia madre ed infine mio e di mio fratello “Questa è Eleanor e lui è simone”
“Eleanor ma sei sicuro che sia lei?La bimba del ciuccio che fine ha fatto?”
“E’ cresciuta” risposi sorridente mentre parlavano di quanto ero cresciuta cosi come fecero con mio fratello.
“Andiamo Jane,Josh e Emma vi stanno aspettando”
Il viaggio in macchina non fu poi cosi lungo,presto intravedemmo una piccola villetta.
“Eccoci arrivati”
Scesi velocemente tirando la valigia cercando di non bagnarmi.
Entrammo in casa,era abbastanza accogliente e profumata appena entrai vidi tre teste girarsi verso di noi.
Riconobbi subito Jane che si alzò e venne verso di me.
“Eleanor” sorrisi e ci abbracciammo,un abraccio sincero di due persone che si rivedevano dopo tanto tempo,un abraccio con molto affetto e felicità.
Era rientrata da parigi per vedermi.
“Come stai?”
Parlava a stento l’italiano.
“Bene tu?Sei grande,non mi ti ricordavo cosi”
“Io sto bene,grazie,sei bellissima”
“Ma cosa dici Jane,tu sei bellissima” In effetti lei era veramente bella,aveva degli occhi azzurri dei capelli mossi castano chiaro ed era alta,non troppo,ma quanto bastava.
Dietro di lei si fece spazio un ragazzo alto,incrociai il suo sguardo e fu la peggior cosa che potessi fare.
Alzò una mano in segno di saluto accompagnato da un “Ciao” a bassa voce.
“Ciao” allungai i bordi della bocca in un sorriso debole.
“Lei è Emma” Jane si scansò facendo passare avanti una ragazza di più o meno 13 anni.
Lei mi sorrise,senza vergogna “Tu sei Eleanor,Jane e Josh ti hanno descritta bene”
“El tu dormi in stanza con Jane ed Emma e Simone con Josh,venite di sopra che vi faccio vedere le stanze”
 
                                                                         ***
Ci eravamo sistemati e ora eravamo tutti seduti in salone a ricordare i vecchi tempi.
“Josh porta El a fare un giro qui intorno”
Lui si alzò e si girò verso di me. “Andiamo”
C’era un bellissimo tramonto,il cielo era di un rosso splendente che rapiva gli occhi di ogni passante.
Josh ed io camminavamo l’uno accanto all’altra in silenzio.
“Non sei mai stata a Londra?”
“No,è la prima volta”
“Non è poi un granché sai,piove sempre ed è freddo anche d’estate,Roma è molto più bella”
“A te piace Roma?”
“Si. Ela posso farti una domanda?”
Ela.Il sogno. Era lui il ragazzo del sogno.
Annuì.
“Ti ricordi di me?”
Potevo mentire e dirgli che ricordavo tutto,ma non so come né perché i ricordi di lui sono stati rimossi dalla mia testa.
“Mi dispiace ma no,non mi ricordo di te”
“Io invece ricordo tutto,da piccoli eravamo inseparabili e ne combinavamo di tutti i colori,eravamo sempre d’accordo,c’erano quei momenti che ti odiavo perché giocavi con mia sorella,vi mettevate dei vistiti e io mi arrabbiavo perché non potevo metterli essendo un maschio”
Scoppiai a ridere pensando  a quanto era bello essere bambini e litigare per cose cosi insignificanti.
“Non siamo poi cosi cambiati,infondo siamo solo diventati grandi”
“Si,non credo tu voglia ancora indossare vestiti per giocare con me e tua sorella”
Scoppiammo a ridere e ci riscoprimmo bambini.
“Domani ti farò da guida,mio padre mi uccide se non ti faccio divertire”
“Non devi farlo per forza”
“Cosa?”
“Intendo se non ti va,non c’è bisogno che mi fai da guida,davvero. Me la cavo da sola”
“No,non ti manderei mai in giro da sola,qualcuno potrebbe rapirti”
“Rapire me? Ma mi hai visto?”
“Si e se non ci conoscessimo e i nostri genitori non ci aspettassero…”
“Josh”
Da lontano intravidi un ragazzo,avrà avuto la nostra età.
“Matth!”
“Come stai?”
“Tutto alla grande e tu?”
“Bene,molto”si girò verso di me fissandomi “è la tua ragazza?”
“Oh no,lei è una mia amica,Eleanor”
Allungò la mano verso di me e mi sorrise,la strinse sorridendo anch’io.
“Molto felice di conoscerti,sei molto bella”
“Grazie”
Alzai lo sguardo,era l’esatto opposto di Josh,aveva dei profondi occhi nocciola e dei capelli castani a spazzola. Era bello,molto bello e continuava a fissarmi.
“Noi dobbiamo andare,ciao Matth,ci si vede”
“Si,ciao Eleanor”
Alzai la mano in segno di saluto.
“Ha già messo gli occhi su di te”
“Ti stai sbagliando”
“No,credimi lo conosco da sempre e quando guarda una ragazza in quel modo è perché vuole..lasciamo perdere”
“Non è male,è molto carino”
“Non è il tuo tipo”