Anime & Manga > Kuroshitsuji/Black Butler
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Autore: MadLucy    25/04/2012    2 recensioni
A Evazick, perchè lo accetti come un umile regalo di compleanno.
Guarda per terra, vede la sua rabbia futile consumata in schegge di dolorosa inoffensiva violenza. Solo una bambino con le mani bagnate di rosso.
Lo spettro di Jim, ogni angoscia di Alois era riflessa in pochi centimetri di specchio. E lui era lì a fissarli senza più forza, con quegli occhi sporchi.
Più ricordi, più dolore. Semplice aritmetica elementare.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Alois Trancy
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Alois

Hourglass.









Una sensazione familiare gli intorpidisce le dita, confusa e nauseante. Sangue che sgorga dai palmi, e da tutte quelle ferite che niente riuscirà mai a richiudere.
Frammenti di specchio traslucido sul pavimento, frammenti di un futuro perduto e sempre presente. Riflettono spezzati ed inermi la storia che l'ha sempre seguito, ombre tinte di sangue versato e lacrime trattenute. Il sapore dei ricordi e delle disillusioni è cenere, secca e malata sulle sue labbra sporche.
Cenere. Cenere e fuoco. Capelli del colore dei rubini sotto la luce, capelli bruciati troppo in fretta. Un nome tabù che non sa più pronunciare.
La sua prima perdita, solo l'inizio di una maledizione senza scampo. Perso, quel fratello minuscolo dal sorriso immenso. Perso per sempre in una strada affollata di echi e tenebre, silenzioso come foglie vittime di una stagione morente. Perso e mai più ritrovato in un'anima sciolta da pioggia grigia.
Guarda per terra, vede la sua rabbia futile consumata in schegge di dolorosa inoffensiva violenza. Solo una bambino con le mani bagnate di rosso.
Lo spettro di Jim, ogni angoscia di Alois era riflessa in pochi centimetri di specchio. E lui era lì a fissarli senza più forza, con quegli occhi sporchi.
Sporchi. Sporchi. Sporchi. Sfacciati e spudorati. Sporchi. Lo diceva sempre, il conte Trancy.

Attende il dolore, rassegnato. Più ricordi, più dolore. Semplice aritmetica elementare.
Ma si mette a ridere, schernendosi brutalmente.
Non è forte, è debole. Non è sicuro, ha paura. Non si ama, si odia.
Ma ogni menzogna può diventare realtà, un'illusione forgiata da mero pianto, se ci crede fino in fondo. La verità non può nascere in un mondo marcio come il suo.
Il passato si riflette nel futuro, ma la differenza è che in quest'ultimo non ha nulla da perdere. Solo ricordi di cadute e cicatrici a rammentargli chi era.
Abbandonare Jim in quello specchio rotto, imparare ad ignorare il sangue. Può solo nascondersi dietro le grette menzogne di cui è l'artefice. Non ha più paura di morire, solo di vivere gli anni del suo passato buio.
Ridendo Alois afferra la clessidra sul tavolo, macchiando il vetro d'un velo di impronte rossastre e avvelenate. Mentre l'ultimo rivolo di granelli sta scivolando inevitabilmente lungo lo stretto collo la rovescia.
E quel bizzarro gioco a cui sta sfidando il destino può ricominciare, lì dove l'ultimo fantasma di se stesso l'ha lasciato.



































Note dell'Autrice: Quando ho scoperto che era il suo compleanno, mi sono detta "Non posso non dedicare una storia ad Eva!" E di chi parlare se non di questo pazzo qua?! Era da tanto che non scrivevo di lui, mi mancava. Così è nata questa roba.
Non so se vi piace, potete anche dirmi che non avete capito un'acca. Voglio dire, un senso dovrebbe esserci da qualche parte: chi lo coglie vince... vince... uhm... un bel niente, ma almeno non non avrà sprecato cinque minuti della sua vita a leggere roba incomprensibile.
Allora concludo con l'augurare ancora buon compleanno ad Eva e... darvi la buonanotte. Grazie per avere letto!
Lucy
ps: Luka! Perchè sei morto, tesoro di un bimbo?! ç.ç

  
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