Fanfic su artisti musicali > Tokio Hotel
Ricorda la storia  |      
Autore: Anna Kaulitz    25/04/2012    0 recensioni
Fu una lunga, lunghissima notte, per i due migliori amici. Era nato un nuovo amore. Tom sapeva che quella volta non avrebbe fatto come al solito, non l’avrebbe lasciata lì, sparendo definitivamente dalla sua vita. No. Sarebbe rimasto e le avrebbe donato tutto il suo amore.
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Tom Kaulitz
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Tom era appena entrato, con la copia delle chiavi che Anna neanche ricordava di avergli lasciato.
Sorrise, ripensando a quel momento che c’era stato tra di loro circa 2 mesi prima.
 
“ Mi raccomando, io mi fido di te, non devi darle a nessuno, ok? “ disse, ridendo, la bionda, mentre consegnava quel doppione di chiavi al suo migliore amico.
“ Io ancora non ho capito cosa ci dovrei fare… “ le rispose Tom con un sorriso angelico stampato sulle labbra.
La ragazza gli diede una lieve pacca sulla spalla.
“ Te l’ho detto. Voglio che tu mi venga a trovare. Ogni volta che vuoi. E con le chiavi sei libero di farlo. Magari non venire proprio in questo periodo, dato che devo partire… “ gli fece l’occhiolino. “ Però, se vuoi farlo per… Che ne so, dare l’acqua alle piante o ‘’curiosare’’ in giro, non mi dispiacerebbe! “ risero insieme.
“ Guarda, innaffiare è proprio il mio hobby! “ le disse sarcastico lui, mentre si abbracciarono per un ultima volta prima della partenza di Anna.
Sì, le sarebbe mancata. E anche tanto. La sua unica amica donna. Gli sembrava quasi impossibile. L’unica ragazza della sua vita con cui aveva parlato più di una volta, che non si era ancora portata a letto. Fatta eccezione per la fidanzata di suo fratello.
 
Le lanciò sul tavolino della sala. Ricordava benissimo quel posto dove aveva passato interminabili pomeriggi. Si diede un’occhiata intorno.
 
 “ E’ sempre tutto come prima. “ Pensò sorridendo. Si tolse il giubbotto e lo lanciò sul divano.
 
“ Non le darà sicuramente fastidio. “
 
Salì le scale che portavano al piano di sopra e sentì il dolce fruscio dell’acqua. Acqua che probabilmente si stava posando sul bello, bellissimo corpo della sua adorata Anna.
 
Da quando lei era partita, lui aveva cominciato a capire che ciò che provava per lei non era semplice e pura amicizia. Lui sentiva qualcosa di più. Qualcosa che non aveva mai provato per nessuno. Qualcosa che, secondo Bill, si chiamava Amore. Chissà se valeva così anche per lei.
 
Improvvisamente, il rumore dell’acqua cessò. Il treccinato sentì un lieve cigolio, seguito da dei passi leggeri.
 
Bussò tre volte alla porta del bagno.
 
In quel momento, il cuore di Anna si fermò. Convinta che fosse un ladro, entrò nel panico. Si strinse l’asciugamano intorno al corpo e, senza far rumore, si avvicinò alla porta, provando a guardare il misterioso visitatore dallo spioncino.
 
Sorrise immediatamente. Vide la forma di una mano, fin troppo riconoscibile.
“ Quel ragazzo vuole farmi venire un infarto. “
 
Aprì senza esitazione e, nel vedere il suo migliore amico Tom, si buttò fra le sue braccia, noncurante del fatto che aveva tutti i capelli bagnati e che in questo modo avrebbe inumidito la grande felpa del ragazzo.
 
- Ehi bellissima!
 
Le disse lui stringendola forte, dandole un bacio sui capelli appena lavati.
 
- Ti ho disturbato? Forse era meglio se venivo in un altro momento…
 
La ragazza sciolse l’abbraccio e lo guardò, alzando un sopracciglio.
 
- Disturbato? Ma sei matto? Mi hai fatto un grandissimo piacere, venendo. Quanto mi sei mancato!
 
Lo strinse di nuovo.
Tom sorrise, per poi prenderle il volto e guardarla negli occhi.
 
- Mi sei mancata un casino anche tu, An.
 
- Oh davvero? Non ti hanno soddisfatto le centinaia di ragazze che molto probabilmente ti sono cadute ai piedi durante la mia assenza?
 
- Ma che c’entra, con loro non posso parlare e confidarmi… Sai è tutto un legame di corpi e…
 
La ragazza gli passò un dito sulle labbra adorne di quel piercing argentato che amava tanto, per farlo zittire.
 
- Sì, conosco la storia, non c’è bisogno che tu mi dia tutti i dettagli.
 
Gli fece l’occhiolino.
Il ragazzo la lasciò e entrò in camera sua.
 
- Come è stato questo viaggio?
 
Le disse ad alta voce, in modo che lei sentisse.
 
- Non è stato un granché, ad essere sincera. Mi aspettavo di meglio.
 
Gli rispose lei dal bagno, mentre si rivestiva.
 
- Davvero? Strano, New York è una città davvero bella…
 
- Sì, per essere bella è bella, però non mi sono divertita per niente. Speravo in qualcosa di più… Magico, ecco.
 
Disse, mentre entrava in camera sua, dove Tom si trovava, seduto sul letto.
Il ragazzo rimase a bocca aperta. La ragazza non era vestita completamente. Aveva indosso solo delle mutandine color bordeaux di pizzo e un baby doll abbinato. (Era così: http://image.made-in-china.com/2f0j00EekTbSWqCDcM/Sexy-Lingerie-Baby-Doll-EB002-.jpg)
 
- Che c’è? Credevo tu fossi abituato nel vedere ragazze in lingerie. Chiudi quella bocca, che mi metti in imbarazzo.
 
Disse lei, aprendo un cassetto per cercare qualcosa da mettersi.
Il ragazzo non poteva resistere. Vedere in intimo una puttana era una cosa, vedere in intimo la sua migliore amica, che sentiva di amare, era un’altra.
 
Percepì il suo membro che piano piano si alzava, involontariamente.
“ Non adesso, statti fermo! “ pensò il treccinato, inconsapevole di cosa fare.
 
- Ehi, tutto bene?
 
Ripeté lei, chiudendo il cassetto e sedendosi vicino a lui.
 
- Non… Anna… Io…
 
Balbettò, mentre passava gli occhi su tutto il corpo di lei. Dagli occhi color smeraldo al seno prosperoso, dalle cosce perfette e lisce ai piedi nudi. Il membro ormai si era alzato del tutto. Ma la ragazza non sembrò notare la situazione.
 
- Tu?
 
- Ecco, durante la tua assenza, io… Ho… Capito che… Insomma… Noi…
 
La guardò negli occhi, affranto.
 
- Eh, però così non mi aiuti!
 
Le disse alzando un po’ la voce, indicando il completino di pizzo che aveva indosso.
 
- In che senso? Non… Non ti sarai mica… Innamorato?
 
Tom si morse un labbro, per poi guardare in basso. Sembrava vergognarsi di quella cosa.
Invece An sorrise, felicissima di ciò che aveva scoperto.
 
Si protese verso di lui, posandogli una mano nell’incavo tra il collo e la spalla.
 
- Tom… Tu mi… Desideri?
 
Il ragazzo neanche le rispose, si avventò su di lei, baciandola con passione.
La bionda si spaventò un poco per la brusca reazione che lui aveva avuto, ma poi si lasciò andare al piacere che il treccinato le stava dando.
 
Le sue labbra passarono dalla bocca al collo di lei, mentre le mani percorrevano le spalline del baby doll, facendole scendere verso il basso.
 
La ragazza intanto, gli tolse la felpa e poi la canottiera, ammirando gli addominali scolpiti di Tom.
 
Lui sorrise, notando ciò, per poi sfilare delicatamente il completo di intimo di lei, lasciandola spoglia. Indosso aveva solo un braccialetto che lui le aveva regalato per il suo ventesimo compleanno.
 
La baciò poco sopra il petto, per poi scendere sui seni prosperosi di lei, leccandoli delicatamente, mentre la ragazza gemeva dal piacere.
 
Con le dita le sfiorò la schiena, per poi arrivare alla pancia e scendere verso il basso. La guardò mordendosi il labbro e tormentandosi il piercing, mentre lasciava che lei gli sfilasse i pantaloni e poi le mutande.
 
La bionda stette per qualche secondo a fissare l’asta del ragazzo, che era davvero dotato.
 
Lui si accorse anche di questo e rise piano, per poi prenderle il volto leggermente, accarezzandole i capelli, abbassandolo. Avrebbe smesso se la ragazza non sarebbe stata d’accordo.
 
Ma a quanto pare, non rifiutò l’offerta che le era stata posta e prese in bocca il membro del ragazzo di fronte a lei.
 
Tom gettò la testa all’indietro, gemendo.
 
Ma Anna si staccò quasi subito. Voleva il vero piacere, lei. Si voltò, incurvando la schiena, appoggiandosi alla spalliera del letto.
 
Il treccinato non esitò e la penetrò con tutta la forza che aveva, facendola gemere. Continuarono così per un bel po’.
 
Fu una lunga, lunghissima notte, per i due migliori amici. Era nato un nuovo amore. Tom sapeva che quella volta non avrebbe fatto come al solito, non l’avrebbe lasciata lì, sparendo definitivamente dalla sua vita. No. Sarebbe rimasto e le avrebbe donato tutto il suo amore.
 
NOTE: ciao ciao :D :D allora questa storia non è mia… l’ha scritta una mia amica,che tra l’altro è su EFP ma che si vergogna a pubblicarla :D :D
Quindi fatele tanti tanti applausi :D
Bacioni,Anna. 

  
Leggi le 0 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Tokio Hotel / Vai alla pagina dell'autore: Anna Kaulitz