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Autore: Witness    26/04/2012    0 recensioni
"Ero sull'aereo che mi portava verso una svolta, verso una novità, verso il mio futuro. Tra poche ore arriverò nella città che che cambierà la mia vita per sempre. Non l'avrei mai immaginato sapete ? Le mie aspettative e i miei sogni non arrivavano fino a questo punto. Ma il destino come sempre è un passo avanti a me, e non mi resta che fammi travolgere da lui, come un uragano."
Era da tanto che avevo voglia di pubblicare una storia sui miei idoli, così un giorno ho iniziato a scriverla e la mia migliore amica, nonchè mia beta, mi ha costretta a pubblicarla.
Spero vi piaccia e di ricevere critiche costruttive.
Grazie !
Genere: Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Nicole

Buio. Buio assoluto. Dovrebbe farmi paura, terrorizzarmi. Invece lo trovo piacevole per la prima volta in tutta la mia vita. Mi sento protetta da quell’involucro oscuro impenetrabile, e sono li seduta, tranquilla.
Ad un certo punto tutto comincia a tremare intorno a me, non capisco il perché. Chiudo gli occhi. Li riapro e ne ritrovo altri due avanti a me. Come hanno fatto a raggiungermi ? E’ impossibile…
Mi sveglio. La prima cosa che vedo e sento è il mio cellulare vibrare sul comodino. Lo afferro velocemente, e mnemonicamente clicco il tasto per rispondere.
“P-pronto ?”
“Nicole, sono Shannon ! Ehi ma… non stai bene ?”
“No, no… mi sono addormentata mentre leggevo e…”
“Scusa, non volevo svegliarti ! Ti ho chiamata perché devo dirti una cosa importante.”
“Stai tranquillo, non fa niente. Dimmi tutto.”
“Dobbiamo tornare a Los Angeles il prima possibile, così possiamo iniziare le lezioni. Pensavamo di partire domani. Se hai problemi a trovare un posto dove stare non preoccuparti, puoi stare a casa con me e J…”
“Non preoccuparti ! Io abito a Los Angeles quindi ho una casa. Se volete partire domani per me va benissimo.”
“Ah, bene ! Partiamo prima di pranzo. Ti veniamo a prendere io e Jared con la macchina e andiamo insieme all’aeroporto, okay ?”
“Va bene, grazie mille ! E’ gentile da parte tua volermi accompagnare all’aeroporto.”
“Di niente… L’idea è venuta prima a Jared però, quindi dovresti ringraziare lui in realtà.”
“Lo farò sicuramente !” si certo, come no.
“Allora ci vediamo domani. Per qualsiasi cosa chiamami !”
“Grazie tante Shannon. A domani.”
Si ritorna a casa… evvai ! Con i piedi ancora intorpiditi dal sonno salto in piedi sul letto e comincio a muovermi in maniera sconclusionata, come se stessi ballando ma fossi totalmente ubriaca. Non vedo l’ora di tornare a casa e abbracciare Christine, di camminare a piedi nudi sulla sabbia, guardare i tramonti fuori sul terrazzo.
Dio, come sono felice !
Mi catapulto giù dal letto e riprendo il cellulare dal comodino per chiamare Christine. Digito il numero, ma improvvisamente mi arriva una chiamata da un numero sconosciuto. Timorosa rispondo.
“Pronto ? Chi è ?”
“Nicole ! Sono Jared !”
Si lo so che sei tu. La tua voce la riconoscerei tra mille…
“Si dimmi…”
“Shannon mi ha detto che sei d’accordo per partire domani…”
“Si e quindi ?”
“Quindi pensavo che potremmo uscire insieme a fare un giro per la città. L’altro giorno ti ho sentita parlare con Tomo mentre dicevi che è la tua prima volta qui a New York e che ancora non hai visto nulla. Io conosco la ‘grande mela’ come le mie tasche, perciò potrei farti da guida turistica. Che ne pensi ?”
Oddio… e ora che gli dico ?! Io e lui, da soli… pessima idea.
“Magari meglio di no. Domani sarà una giornata lunga e stancante, quindi penso andrò a dormire presto…”
“Dai Nicole, non hai mica 50 anni. Sei giovane. Se fai un po’ tardi questa sera di sicuro non morirai domani. E poi se proprio non vuoi fare tardi ti riaccompagno in albergo prima di mezzanotte. Dai ti vengo a prendere alle 8.00, e non accetto un no come risposta.”
“Ma…”
“Ci vediamo più tardi. A dopo !”
Non è possibile. Io non voglio uscire con lui da sola. E ora ? Come faccio ?
Ad un certo punto mi risuona in mente una frase: ‘Per qualsiasi cosa chiamami !’
Guardo il cellulare che ho fra le mani. Con le dita che tremano vado sulle chiamate ricevute. Inizia a squillare. Primo squillo. Secondo squillo.
“Nicole dimmi !”
“Scusa se ti disturbo Shan ma… sei impegnato questa sera ?”
 
 
 

Jared

Informale o elegante ? Mmm… informale. Camicia bianca, giacca di pelle nera, jeans neri, stivaletti.
Capelli modellati verso l’alto o tirati dietro ? Verso l’alto, decisamente.
7.45
Merda, è tardi ! Un’ultima occhiata allo specchio prima di uscire… perfetto ! Come sempre.
Mi precipito fuori dalla camera d’albergo e corro alla macchina. Accendo la radio, parte una canzone che mi sembra di aver già ascoltato, non riesco a concentrarmi sulla melodia però, anzi quasi mi infastidisce, quindi abbasso il volume. Sono nervoso. Sento il bisogno di muovermi, colpa l’adrenalina che circola nelle mie vene e che mi sta sovraccaricando di energia. Comincio a cantare e a tenere il tempo con le dita, battendole sul volante. Mi aiuta a scaricare un po’ di tensione.
Nicole… dove ho già sentito questo nome ? E’ come se appartenesse al mio passato. Come se facesse parte dei miei ricordi. Ma perché dico questo ? Con tutte le Nicole che ho conosciuto finora. Devo smetterla.
Parcheggio vicino al suo albergo, scendo e chiudo la macchina velocemente. Entro nella hall. E’ li, seduta sulle scale, con la testa china sul cellulare, completamente assorta dai suoi pensieri, e i capelli le coprono una parte di viso. Mi avvicino, silenziosamente. Mi inginocchio avanti a lei che subito alza lo sguardo su di me, spaventata.
“Ma che fai ?!” mi dice con la voce stridula.
“Niente… ti osservavo mentre smanettavi con il cellulare. Stai scrivendo un messaggio… scommetto a qualcuno a cui tieni molto. Sorridevi mentre…”
“Okay, smettila ! Mi fai paura. Usciamo di qui…”
Sembra seccata. Eppure non sono stato scortese. Le cammino affianco, e lei non proferisce parola. Resta seria. Esce dall’albergo, ma si ferma, come se stesse aspettando qualcuno, o qualcosa. Ma cosa ?
“La macchina l’ho lasciata più avanti, andiamo.”
“No aspetta… Sta arrivando…”
Che cosa ?! “Chi sta arrivando, scusa ?”
“Oh, eccolo.”
Seguo il suo sguardo, e vedo un uomo muscoloso su una moto, con il casco in una mano e che ci saluta con quella libera. Ma che cazzo ci fa qui mio fratello ? Lo guardo meglio per accertarmi che sia davvero lui.

Maglia bianca con scollo a V, giacca nera elegante, capelli castani corti, accenno di barba, triade sul collo, sotto l’orecchio. Ora indossa anche gli occhiali da sole. Si è proprio lui.
Ma che diamine ci fa qui ? Dovremmo esserci solo io e Nicole. Non io, Nicole e Shannon.
“Ragazzi, scusate il ritardo ma… ehi, come siamo belle questa sera !”
“Grazie Shan, ma non esagerare. Sono normale.”
“Non credo proprio di star esagerando.”
Effettivamente non esagerava. Nicole è una bella ragazza, ma questa sera lo è ancora di più. I lunghi capelli castano chiaro le scendono mossi e morbidi sulla schiena, gli occhi grandi color nocciola sono contornati da una sfumatura di colore argento, e le labbra rosse, carnose.
Per non parlare del suo fisico ! Formosa, ma non troppo, media altezza, gambe magre, ma sempre nascoste da un paio di pantaloni, anche oggi. Solo che sono stretti, perciò se ne nota la forma. Porta una giacca lunga e stretta, elegante, grigio acceso che richiama la sfumatura argentea sugli occhi.
“Jared, svegliati !” la sua voce mi risveglia dai miei pensieri.
“Bro, ti sei incanto guardando Nicole !” e scoppia a ridere, divertito.
“No, stavo solo pensando… ma tu che ci fai qui ?”
“L’ho invitato io. Sai ho pensato che più siamo meglio è ! Non ti da fastidio vero ?”
“Macchè, anzi… non so come non sia venuta a me l’idea di invitare Shan.” rispondo sorridendo.
Non capisco. Perché invitare anche Shannon ? Perché non vuole passare del tempo sola con me ? Infondo non le ho fatto nulla di male, e non mi sono dimostrato antipatico o arrogante. Che problema ha con me ? 
Non so darmi delle risposte, ma spero di riceverne presto.
   
 
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