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Autore: Swaggie    26/04/2012    4 recensioni
Eunhae-
Eunhyuk un bel giorno trova qualcuno che riesce a farlo sentire finalmente bene. Ma è piccolo, non capisce ancora.
Il bambino che ha di fronte sentendo dei rumori si volta ad occhi sgranati.
Hyukjae pensa che siano davvero belli, anche se sono rossi e gonfi.
"...E-ehy." Perchè balbetta? Non sa che dirgli e non sa perchè il cuore gli batte così forte all'improvviso.
Ha paura di sentirsi male e porta una mano al petto. (...) Si ritrova a sedere anche lui ma ora è intenerito. Gli circonda le spalle con un braccio poggiando la testa sulla sua spalla. "Come...ti chiami?" Domanda.
Il piccoletto lo guarda. "Donghae." (...) "Devo andare. E' il mio papà." gli dice triste. "Ci...ci rivediamo?"
Hyuk rimane sorpreso da quelle parole.
"Sì." Gli viene d'istinto rispondere.
"Domani ritorna qui."
Annuisce.
Stavolta è lui a dargli un bacetto casto sulla guancia destra.
Donghae.
Chissà perchè solo quel nome lo fa stare bene.
Genere: Fluff, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Donghae, Eunhyuk
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Open your eyes. 

Hae si morde le unghie, mentre Siwon continua a chiamare per la centesima volta. 
Sospira. 
Aspetta che gli squilli finiscano per scrivergli un messaggio. 
Afferra il telefono. 
-Siwon...- 
Digita, ma poi cancella tutto. 
Riscrive e cancella. 
Cambia le parole ma non lo convincono. 
Le sue torture vengono interrotte da un'altra telefonata. 
Risponde. "Siwon?" 
"Oh, Donghae finalmente!" 
Non ne può più, prima o poi l'avrebbe dovuto affrontare. 
"Won...credo sia meglio far finta di niente." 
Sente puzza di bruciato... 
Sarà la sua impressione. 
Si poggia al muro ingoiando il groppo che gli rimane in gola. 
"Don-" 
Un bussare frenetico lo fa fermare. 
Hae si sorprende. "Ma chi è?" Allontana appena il telefono per aprire. 
Davanti gli compare il vicino. 
Un ragazzino più piccolo, magro, con occhi e capelli chiari. 
Sembra spaventato. 
Ma ciò che colpisce di più Hae è il fumo che c'è attorno. 
"Cosa succ...?" 
"Dobbiamo evacuare il palazzo." Dice il giovane repentino reggendosi ai lati della porta. 
Donghae riavvicina il telefono. 
"Ti richiamo." 
Ma prima di staccare ha l'impressione che la linea sia già caduta. 
Dalle scale provengono urla varie. 
Non capisce. 
"Andiamo, muoviti!" 
Kibum, il ragazzo, lo prende prontamente per il polso e lo trascina per le scale. 
Non corrono, ma vanno a passo veloce. 
Più scendono, più il fumo aumenta. 
L'aria diventa irrespirabile. 
I due cominciarono a tossire. 
"Ma che diamine succede?!" 
"Non so, qualcosa giù a preso fuoco!" Kibum si ferma un attimo e prende dei fazzoletti. Ne porge uno a Donghae che dopo averlo imitato portandolo alla bocca ricomincia a muoversi. 
Abitare al settimo piano non è una gran cosa. Soprattutto in situazioni del genere. 
Pensa ad Eunhyuk e ringrazia il cielo che non sia lì, in quel momento. 
Si sta risparmiando quella confusione, lui è al sicuro per fortuna. 
Finalmente arrivano all'entrata del palazzo. 
Vedere qualcosa è quasi impossibile. 
Si mantengono alla ringhiera per scendere i tre gradini che li dividono dall'uscita. 
Da lì riescono a vedere le fiamme. Il cancello è annerito, Hae lo sfiora per sbaglio e ritrae all'istante la mano soffocando un urlo. E' rovente. 
Kibum all'improvviso si getta a terra. 
Donghae sente il rumore che fa cadendo, e si volta. 
"Kibum!" 
Lascia cadere il fazzoletto e corre dal più piccolo. 
Una signora sulla cinquantina li richiama. "Fate presto, per la miseria!" 
'Come se fosse facile!' 
Donghae prende in braccio l'esile corpo del giovane e prova ad uscire. 
L'aria comincia a mancare anche a lui, gli gira la testa. 
Una voce familiare lo fa riprendere, ma deve poggiarsi al muro per non abbandonarsi al pavimento. 
Un rumore sordo, stavolta più volento. 
Delle parti di muro sono cadute e bloccano l'entrata. 
Un'altra voce. 
Donghae si ritrova a pensare alla casa. 
A quell'appartamento che divide con il suo amato. 
Alle foto che ci sono, ai ricordi, alla tartarughina...Quante cose andranno perse se l'incendio si propaga? 
Racimola le forze, urla. 
Kibum pesa sempre di più, le gambe gli tremano. 
Solleva di più il ragazzo sopra l'apertura che le pietre cadute lasciano. 
Delle mani lo prendono, Hae si rilassa appena. 
Bummie è al sicuro. 
Prova a scavalacare, ma davvero non ne può più. 
L'ultima cosa che vede sono i fili dell'impianto elettrico che prendevano fuoco insieme alle piante e un locale lì vicino, senza motivo apparente. 
 
 
Eunhyuk ora cammina più sereno. 
Lo ama, lo ama, e lo ama. Deve smetterla di negarlo. 
Gli sembra di essersi tolto un peso sul cuore. 
E' quasi del tutto convinto che non ci sia nulla di sbagliato. 
Come gli ha detto la madre, l'amore è la cosa più forte che ci sia. 
In ogni sua forma. 
Gli deve parlare. 
Ne ha un disperato bisogno. Proprio come quel giorno all'asilo, ha bisogno di stringerlo a sè. 
Deve confessargli quelle parole che il suo cuore conserva da una vita. 
Però, mentre tutto sembra tranquillo, diventa irrequieto, come se qualcosa non quadri. 
Arriva in prossimità del loro palazzo, e vede un sacco di gente lì radunata che urla. 
Una colonna di fumo si leva dal suolo. 
Sgrana gli occhi. 'Donghae'. pensa istintivamente. 
Si avvicina di corsa, si fa spazio fra la gente. 
Nota che il piccolo locale accanto al palazzo va a fuoco e che le fiamme si propagano lungo i muri, i fili, le piante, il cancello e il suo interno. 
Si porta un braccio alla bocca e tossisce. 
Si volta e cerca di distinguere fra quella folla il volto che spera di vedere sorridente, ma non c'è. 
Il cuore gli batte forte. 
Si sente la gola dannatamente secca. 
"Eunhyuk!" 
Si volta. 
Si ritrova davanti Siwon. "Che fai qui?" Gli dice. 
"E' una ...lunga storia." Risponde l'altro affannato. "Dov'è Donghae?" Chiede rialzandosi. 
"Fate presto, per la miseria!" Urla una donna impaurita. Quello che deve essere il marito la stringe per cercare di tranquillizzarla. 
I due riescono a distinguere fra tutto quel fumo una figura inconfondibile. 
"Donghae!" Strilla Eunhyuk. 
Si ritrova a correre ma Won lo afferra. "Attento!" 
Appena in tempo. 
Una parte della parete cede, bloccando parte dell'entrata. 
Hyuk evita il tutto per un pelo. Si libera, ora anche Siwon è più allarmato. 
Spostano parte dei detriti, Hyuk vede la mano di Hae annerita. 
Comincia a piangere. 
"D-Donghae!!" 
Gliel'afferra e la stringe. 
Siwon crea altro spazio e riescono finalmente a portarlo completamente fuori. 
Arrivano i vigili del fuoco che cominciano a spegnere le fiamme. 
Siwon ed Eunhhyuk vengono aiutati anche da altre persone. 
Portano Hae più lontano, lo fanno stendere. 
Accanto Hyuk riesce a vedere il vicino Kibum, curato da altre persone. 
"Donghae! Apri gli occhi" Lo implora Siwon ripulendogli la faccia. 
Eunhyuk gli solleva il capo. Cerca di fermare il pianto, ma gli riesce difficile. "Hae...Hae, riesci a sentirmi?" 
Un uomo del quarto piano, un medico, dice alle altre persone "Chiamate un medico!" 
 
E quando arriva l'ambulanza è tutto un confondersi di ansia, paura, fiamme e luci. 
   
 
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