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Autore: DarkRozan    26/04/2012    0 recensioni
ATTENZIONE contiene riferimenti e spoiler su Lost Canvas
Si desta una nuova minaccia per Atena ed il mondo intero, e i cavalieri d'oro sono chiamati a rispondere a nuovi nemici. Ma uno di loro, Milo di Scorpio, dovrà fare i conti col suo passato e dalle sue decisioni dipenderà il destino del mondo.
Prima fanfic che scrivo, spero vi piaccia
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Scorpion Milo, Sorpresa
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Un vecchio amico La notte avvolgeva il Santuario di Atene, illuminato ormai soltanto dai fuochi della Meridiana dello Zodiaco.
Un grande silenzio era sceso sulle Dodici Case; Gli unici rumori udibili in quella sterile notte erano soltanto i passi irrequieti provenienti dalla casa dell'Ariete.
Mu non riusciva a prendere sonno e continuava a camminare per i corridoi del Palazzo da lui presieduto.
Non riusciva a capacitarsi di quel suo essere irrequieto, dopotutto la giornata si era svolta senza problemi: la Pace con Apollo poteva considerarsi compiuta, il duello tra Andur e Milo si era concluso senza eventi drammatici e avevano ospitato i Cavalieri del Triangolo Australe nella casa di Libra.
Dunque perchè si era svegliato di soprassalto nel cuore della notte?
Mu aveva decisamente un brutto presentimento. Senza fermarsi posò il suo sguardo sulla Meridiana, notando il fuoco di Leo ormai spento.
Sbuffò, era da due ore che si trovava a vigilare sul Grande Tempio.
< Tutto a posto Mu?> chiese una voce alle sue spalle. Il cavaliere di Ariete si voltò immediatamente allarmato, non avendo sentito nessuno arrivare, ed istintivamente si mise in posizione di attacco con il braccio destro rivolto verso il cielo pronto a scagliare la sua terribile polvere stellare
< Ehi, ma cosa ti prende?> disse lo sconosciuto con aria spaventata idietreggiando di qualche passo per cautela, venendo illuminato dalla luce di un braciere.
< Maledizione Saga, quante volte di ho detto di non usare le dimensioni per spostarti nella mia Casa?! Che cosa ci fai qui?> urlò l'Ariete 
< Ho sentito il tuo cosmo irrequieto e non volendo disturbare Aldebaran sono venuto a dare un'occhiata> si giustificò il cavaliere dei Gemelli.< cerca piuttosto di rilassarti o sveglierai tutto il Santuario>
< Scusami> disse subito Mu chiaramente mortificato calmando l'intensità del suo Cosmo < Non è la mia serata migliore come puoi vedere> aggiunse sospirando.
< Già, hai veramente una brutta cera... cosa ti succede? Non riesci a dormire?> chiese il cavaliere di Gemini
< Perchè non si vede?> rispose sarcastico il Custode della Prima Casa.
< Non ti dispiace se rimango qui vero?>
< No fai pure Saga, sono lieto che tu mi faccia compagnia>
Così dicendo si sedettero sui gradini del Tempio. Mu osservò il Cavaliere appena giunto; Indossava un maglione grigio piuttosto malconcio sicuramente creato da mani non esperte, ed un paio di Jeans anch'essi logori, coperti in parte dai lunghi capelli blu. Doveva essersi vestito in fretta.Trattenne una risata.
Sicuramente conciato in quel modo Saga non sembrava il serio e curato Cavaliere a cui  tutti erano abituati, conferendogli più che altro un aspetto trasandato.
Pensando che giusto un mese prima si erano ritrovati in quello stesso lugo come acerrimi nemici faceva stare ancora male il Cavaliere d'Ariete, lui che fin da subito aveva visto la sofferenza provata da Saga Shura e Camus nel colpirlo, seppur in nome di Atena. Le lacrime di sangue versate dai loro cuori... Scacciò quel pensiero dalla sua mente e prese ad ammirare le luminose stelle del cielo Greco, una miriade di piccoli punti luminescenti, uno spettacolo magnifico che da anni ammirava.
< Dunque, cosa ti turba amico mio?> chiese Saga voltandosi verso il compagno d'armi
< Mi è parso di percepire un cosmo ostile> disse l'Ariete < Sono sicuro che provenisse da Rodorio o da una zona vicina, quindi non possono essere stati i Cavalieri d'Apollo,.> sentenziò con un sibilio < L'ho percepito chiaramente per pochi istanti prima che scomparisse>
Saga ora lo osservava cominciando finalmente a capire il suo atteggiamento insolito. Ecco perchè lo aveva quasi attaccato, temeva che qualcuno potesse intrufolarsi nelle Dodici Case.
< Un Cosmo ostile? Chi potrebbe mai volerci attaccare in un momento simile?>
< Ares, Artemide, Zeus, la lista è molto lunga. Sono molte le divinità che odiano gli umani, e quindi anche Atena la nostra Dea che ci protegge da tempi immemori.>
Saga sospirò < Effettivamente hai ragione, quasi tutto l'Olimpo vorrebbe la caduta del Grande Tempio. Però se un Cosmo simile giungesse nelle vicinanze del Santuario non potrebbe passare inosservato.>
< Lo so bene. Ecco perchè non riesco a darmi pace. Non capisco chi vorrebbe attaccarci> disse infine esasperato < Abbiamo sconfitto Nettuno e Hades, ormai tutti sanno che non dobbiamo essere sottovalutati>
< Forse ti stai preoccupando troppo Mu. Magari non...> stava dicendo quando una strana sensazione lo pervase
Istintivamente i due cavalieri si alzarono. I muscoli tesi, gli occhi che cercavano di vedere oltre l'oscurità che li circondava.
< Lo hai sentito anche tu vero?> chiese il Custode della Prima Casa
Saga annuì leggermente rimanendo sempre concentrato.
Rimasero immobili e risoluti per circa un minuto. Infine videro due ombre sgusciare fuori dalle tenebre della notte, illuminati dalle fiaccole della Meridiana. Avevano un mantello nero che cadeva dalle spalle fino alle caviglie che ne copriva il volto completamente. Mu ebbe un sussulto. In maniera non molto differente si erano presentati Saga, Shura, Camus ed il suo maestro Shion un mese prima di fronte alla prima casa. Cercò di controllarsi, di rimanere calmo.
Fu Saga a parlare per primo
< Chi siete stranieri?> chiese con tono minaccioso
I due però non sembravano ascoltare le parole del Cavaliere di Gemni.
< Che perdita di tempo> disse uno dei due rivolgendosi all'altro< Tante ore ad aspettare che quel maledetto Ariete si calmasse per poi farsi scoprire>
La sua voce era fredda e tagliente e metteva i brividi
< Vorrà dire che ci faremo largo con la forza> continuò
Così dicendo si mise a correre verso la Prima Casa
< Non un altro passo> urlò Mu
Lo sconosciuto fece finta di non aver sentito continuando la sua corsa
< Come vuoi> sibilò L'ariete d'Oro < CRYSTALL WALL> Una parete di puro Cosmo si frappose tra lo sconosciuto e l'entrata del Tempio
L'aggressore saltò, alzò il braccio destro e con tutta l'aria che aveva in corpo urlò abbassandolo < DEATH'S SCYTHE>

Il braccio si abbassò, veloce proprio sulle loro teste.

Per qualche secondo non accadde nulla, poi lentamente Mu vide il suo muro mentre si copriva di crepe, sempre più numerose, sempre più profonde, finche non esplose in una miriade di minuscoli cristalli.

Saga era attonito, la  tecnica di difesa più potente di Mu a nulla era servita.

< Il prossimo colpo è per te Ariete> urlò il nemico alzando il braccio, pronto a colpire ancora.

< Aspetta Morte> disse l’altro cavaliere bloccandogli il braccio

Morte?? È così che si chiama” Saga era incredulo

< Non siamo qui per il tuo sollazzo, ricordi?> Morte lo fissò per qualche istante, poi placò il suo Cosmo ed abbandonò la postura di attacco.

< Chiama gli altri, io continuo da solo>

< Molto bene Carestia, non deluderci> Disse serio voltandosi per tornare da dove era venuto

Carestia accompagnò con lo sguardo il compagno che spariva nelle ombre della notte, dunque si voltò verso i cavalieri d'Oro ancora allibiti ed immobli. Trasudavano paura.

< Non sono qui per voi Cavalieri, nè per la vostra Dea. Fatemi passare e non vi accadrà nulla>

Saga strinse i pugni.< Come osi> disse soffocando la collera < Come osi chiederci di lasciarti passare dopo quello che avete appena fatto... non so come il tuo amico, Morte o come si chiama, sia riuscito ad infrangere il Crystall wall di Mu e non mi interessa... TU NON PASSERAI> urlò il Cavaliere di Gemini avvolto dal suo cosmo dorato.

< Vi ho già detto che non voglio combattervi, lascerò ad altri il piacere di sconfiggervi. Io devo passare.> disse con voce calma. Poi abbassò il capo e sussurrò < BLINDING LIGHT> una luce immensa ed intensa lo avvolse completamente, come una grande fiaccola in quella buia notte.

Mu e Saga furono costretti a coprirsi gli occhi per non essere accecati.

"Maledetto" Imprecò Saga nella sua mente. Il nemico stava scappando e lui non poteva fare niente.

Dopo qualche secondo aprì nuovamente le palpebre. Non c'era più nessuno. Carestia aveva passato la prima casa.

< No figlio di un cane, non raggiungerai Atena.> sibilò tra i denti voltandosi per tornare alla sua Casa. 

< Aspetta Saga> disse Mu < non è da solo!> 

Saga si voltò. Di fronte ai due Cavalieri sui gradini del Tempio stavano all'incirca trenta figure vestite di nero. Armature color pece con al centro un quadrato rosso sangue.

< Siamo qui per le vostre teste cavalieri> urlò la folla innanzi alla prima casa.

< Le nostre teste? Venite a prenderle se avete il coraggio> disse Mu minaccioso

Saga lo guardò. Anche lui non aveva l'armatura, erano privi di difese contro quegli esseri. 

Gli sguardi dei cavalieri si incrociarono. Nessun dubbio, nessuna paura della morte, avvolti dalla calda luce del loro cosmo.

La nera marmaglia si avvicinò 

< Non possiamo bloccarli tutti> osservò Saga

< Allora mandiamone più che possiamo nel Tartaro> sibilò Mu < STARDUST REVOLUTION>

 








  
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