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Autore: Sciru    26/04/2012    1 recensioni
Le storie d'amore sembrano tutte uguali e sembrano ricadere all'interno di stereotipi consolidati come quello della donna che sceglie l'uomo da salvare oppure il nerd innamorato senza speranza della più bella. Ma le storie d'amore pur nella loro somiglianza hanno un'unicità particolare determinata dall'unicità delle persone. Questa è la storia di Lei e di Lui e di come si sono incontrati e di come sono andate le cose.
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Prima intervennero le malelingue: “Ti ha tradito” raccontarono a Lei. Lei non mise in dubbio le parole malevoli; perché avrebbe dovuto? Lui dopotutto era uno che andava in giro con una dubbia compagnia, che aveva avuto più ragazze che capelli. L’insicurezza di Lei e la lontananza iniziarono ad agire come un virus contaminando tutto quello che era intorno. Lei decise di vendicarsi: iniziò ad uscire con un altro ragazzo e facendo in maniera che il Natale successivo Lui potesse vedere gli sms lasciati dall’altro. Ma Lui la perdonò. Non si sa come e perché. E’ difficile entrare dentro la testa di un uomo innamorato, forse credeva che non fosse vero, che fosse solo una piccola vendetta di Lei. Ma Lei lo aveva tradito veramente. Credo che sia iniziata in quel momento quella spirale di dolore che si trascina fino ad oggi. Quel sottile senso di dolore e insoddisfazione che ha macchiato tutto, che ha eluso i controlli e che poi è riapparso all’improvviso come in un’imboscata. Tre mesi dopo Lei decise di lasciarlo: non si sentiva più amata, lo sentiva sempre distante, litigavano per giorni. Di chi era colpa? Del primo tradimento di Lui, della vendetta di Lei? Finì così all’improvviso: Lei credeva di smuoverlo con quella telefonata in cui gli diceva che era finita, Lui invece non fece niente per orgoglio. Non la chiamò più, non cercò di farle cambiare idea. Non fece quei gesti plateali tipici dei film: quelle appunto sono cose da film, non accadono nella vita reale. L’orgoglio del macho lo fermò: e così Lui perse l’unica donna che aveva creduto in Lui, l’unica che lo avesse mai incoraggiato a seguire i suoi sogni, l’unica che lo aveva amato senza condizioni. Lei perse l’unico uomo che aveva veramente capito la sua anima ribelle e nascosta e che l’aveva accettata per quella che era senza aspettative, senza il desiderio di plasmarla secondo i suoi desideri. Lei trovò un altro e ci rimase per cinque anni, tra alti e bassi e altri tradimenti. Cinque anni sono tanti da passare, eppure trascorsero in un attimo; Lui decise che se non poteva avere non ne avrebbe avuta nessuna. Vedete come gli stereotipi non funzionano affatto? Lui avrebbe dovuto trovarne almeno altre mille e farsene il doppio Lei invece avrebbe dovuto rimanere fedele sempre e possibilmente casta. Ma le cose non andarono così. Da quel momento iniziò per Lei un percorso tortuoso fatto di insicurezze, di tradimenti, di incertezze, di decisioni prese solo per volontà altrui e non propria. Per Lui invece iniziò quel cammino che lo doveva trasformare ancora di più nell’immagine del cattivo ragazzo, del picchiatore, del pilota di corse clandestine. Le loro strade si separarono nettamente ma forse era solo un’illusione. Quando tornava nella città di Lui per le vacanze, credeva di scorgerlo in Chiesa mentre era a Messa con la sua famiglia, gli sembrò di vederlo perfino nella città di lei abitava. Ed era così: Lui continuò a cercarla, a vedere dove andava senza avere il coraggio di parlarle. E non ebbe il coraggio di parlarle per cinque anni. La guardava da lontano mettendola su un piedistallo. Ma Lei in quegli anni era cambiata: era diventata triste, non era più spontanea e spensierata, era minata dalle insicurezze. Non sapeva cosa voleva: a forza di sentire quello che gli altri pretendevano da Lei non sapeva più dove volgersi, non sapeva cosa voleva fare della sua vita; molto più semplice allora seguire il cammino tracciato per Lei da altri. Aveva cercato di scappare varie volte: aveva avuto qualche scappatella ma poi era sempre rientrata nei ranghi, sconfitta dalla consapevolezza che era troppo vigliacca per cambiare la sua vita. Preferiva continuare a vacillare nel limbo delle decisioni non prese piuttosto che avere il coraggio dei propri desideri.
  
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