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Autore: angama    27/04/2012    0 recensioni
Siamo in un futuro diverso da quello che conosciamo, Draco Malfoy è morto, ma come può continuare a comunicare con Harry Potter?
Genere: Drammatico, Generale, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy, Ginny Weasley, Harry Potter
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Amico ritrovato

Amico ritrovato



Harry aveva appena varcato la porta e spostato l'arazzo, sentì uno strano rumore e si girò, l'uscio era sparito, la parete era uniforme senza una crepa: "Un giorno ci rivedremo amico ritrovato, quindi non ti dirò addio, ma arrivederci!"

Davanti a lui, sulla tavola finemente cesellata in mezzo alla sala, si era materializzato uno scrigno di legno finemente intarsiato con le lettere DLM.
Con mani leggermente tremanti lo aprì!
Dentro trovò l'antico libro di magia di cui aveva parlato Draco, una piccola chiave, delle fialette piene di imprecisate sostanze, diverse carte e sopra il tutto una lettera indirizzata a lui.

"Harry, se stai leggendo questa lettera oramai saprai tutto e la "parte nera" della mia casa sarà scomparsa per sempre.
Ho lanciato questo incantesimo, non perché io non voglio che scopriate cosa era celato, ma perché non volevo che in futuro qualcuno utilizzasse in maniera non giusta ciò che esso racchiudeva; inoltre spero che la gente si dimentichi dei Malfoy e di quello che hanno rappresentato!
In questo scrigno troverai la chiave per la cassaforte della Gringott, liste di ingredienti di pozioni da me elaborate e distillate, le fialette sono piene di queste nuove sostanze, troverai anche la spiegazione per come produrle e l'utilizzo di questi preparati. Ma la cosa più importante è che qui è custodito il mio testamento: tutti i miei beni e della mia "famiglia" sono tuoi, sono sicuro che saprai utilizzarli meglio di come abbiamo fatto noi!
E' il mio regalo di nozze per te e Ginny.
Ho saputo del grande evento da quella ficcanaso di Rita Skeeter, che ho incontrato per caso. Se ti sei chiesto come mai non abbia mai pubblicato la notizia, la risposta è molto semplice: le ho cancellato il ricordo, per fortuna l'ho incontrata prima che arrivasse alla "Gazzetta del Profeta".
Harry, ama Ginny anche per me.
Io non potrò mai scoprire cosa significa essere amati, ma sono contento che almeno io abbia imparato ad amare, per un tipo come me è già molto.
Vi auguro tanta felicità e gioia.
Con quell'amicizia che non abbiamo e non potremo mai condividere,

il tuo amico Draco."


Harry continuava a guardare la lettera e non si accorgeva che calde lacrime piene di dolore rigavano il suo volto.
Senza sapere come si trovò davanti  la porta di casa, Ginny sentendo dei rumori sommessi, aprì con cautela la porta e rimase pietrificata nel vedere il marito fermo davanti a lei in quello stato: in un pianto disarmante ed accorato.
Lo fece entrare, tutta preoccupata e lo fece sedere nella sua poltrona preferita, davanti al camino.

- Cosa è successo, tesoro? E' accaduto qualcosa a Ron? - Chiese preoccupata.

Lui la guardava, ma senza vederla, poi si riscosse.

- No,... non è successo niente a Ron.
- Ma allora, come mai sei in queste condizioni? - Ora Ginny era ancora più ansiosa.

Harry le diede la lettera che ancora stringeva tra le mani, quando vide la moglie finire di leggere, le raccontò tutto quello che era successo quel pomeriggio a Malfoy Manor.
Mentre lui raccontava, lei lo abbracciò teneramente e pianse anche lei.
Rimasero così per diverso tempo, anche quando il racconto era giunto al termine.

- Harry? - Nella voce di Ginny c'era una punta di incertezza.
- Sì, amore?
- So che non è il momento più adatto, ma devo assolutamente dirti una cosa.
- Mi stai facendo preoccupare.
- Ecco, oggi sono stato da Hermione, nel suo ambulatorio: non mi sentivo molto bene.
- Che cosa c'è che non va? - Domandò ansioso Harry.
- Non ti preoccupare, non sono ammalata è solo...
- E' solo, cosa?
- Aspetto un figlio. - Ginny lo guardava un pò preoccupata.

Lui rimase un pò sorpreso, ma poi un grande sorriso gli illuminò il volto.

- E' magnifico, è stupendo, è... non trovo le parole per spiegarti quello che sento, amore. Mi hai fatto il più bel dono del mondo!
- Non sei dispiaciuto, allora? - Ginny fece un sospiro di sollievo.
- Assolutamente no! Perché mai hai pensato ad una cosa simile?
- Ecco... io... Tu ripeti sempre che non vuoi che niente interferisca con il tuo tirocinio da Auror e quindi ho pensato che un bimbo, in questo momento, fosse una complicazione per te... Poi, questa sera, sei arrivato distrutto da tutto quello che hai scoperto e non sapevo come avresti reagito alla notizia e poi... Scusa, credo di essere già in stato di ansia da gravidanza!.. Quando ci siamo sposati avevamo deciso, visto lo stato delle cose, di non pensare ad un futuro, ma di vivere il momento. Voldemort incombeva sulle nostre vite e quindi non ho mai pensato al domani; ma ora...
- Quando ci siamo sposati non abbiamo potuto, come tutti i novelli sposi, pensare ad un futuro insieme, ma solo goderci ogni giorno che Dio ci concedeva. - Harry la guardava dispiaciuto. - Se avessi deciso di aspettare, invece di essere tanto egoista da volere a tutti i costi sposarti, avremmo prima di tutto fatto un matrimonio in grande, come ti meritavi! Secondo non avremmo vissuto con la morte nel cuore, che invece all'inizio conviveva con noi, ma chiacchierato dei nostri futuri pargoli... Sicuramente, in questo caso, non ti saresti posta il problema della mia reazione, perché saresti stata sicura che io avrei toccato con un dito il cielo dalla felicità. Un figlio per me non sarà mai un problema, come sai, io non ho mai avuto una vera famiglia ed ho sempre sognato di averne una tutta mia, da coccolare e da amare.
- Oh, Harry... sono tanto felice di sentire queste tue parole. Io comunque, volevo essere solo tua moglie, non mi è dispiaciuto fare un matrimonio in gran segreto e con pochi invitati, certo non nego che ho sempre sognato un matrimonio in pompa magna, come tutte le ragazze, ma sapevo come stava la situazione ed avevo deciso di starti vicino qualunque cosa sarebbe successa. Io ti amo e niente mi avrebbe tenuta lontano da te... Non ti ho mai detto che quel giorno, quando ti scontrasti con Voldemort, io ti seguii, avevo deciso che se tu fossi morto, io mi sarei lanciata contro di Lui, sicura di seguirti. Non avrei mai potuto vivere, anche solo un secondo, senza di te.

A quella confessione Harry la baciò teneramente, ma con tutta la passione che sentiva nel suo cuore.

- Anch'io ti amo tantissimo e nemmeno io posso vivere senza di te, anche se fosse per un solo istante. - Rimasero abbracciati, persi nei loro pensieri.
- Harry?
- Hmm...
- Se fosse un maschio, so che saresti contento chiamarlo James, ma ti dispiacerebbe se lo chiamassimo invece Draco?
- E' la cosa più bella che mi potessi chiedere... sì, se sarà un maschio lo chiameremo come il nostro amico ritrovato! - Rispose, guardandola con occhi pieni di amore e la passione prese il sopravvento sulla dolcezza del momento.

Dopo nove mesi il lieto evento arrivò a casa Potter, il piccolo Draco, un bellissimo bimbo con capelli rossi ed occhi verde smeraldo, portò tanta gioia e felicità., anche se la maggior parte della loro famiglia ed amici non capirono il perché della scelta del nome.
Ginny guardava i suoi tesori, Harry cullava tra le braccia il loro piccolo grifoncino.

- Harry?... Nostro figlio sarà libero, vero?
- Sì, Ginny, sarà circondato da tutto il nostro amore e dal nostro affetto. Quando sarà grande sarà libero di fare le sue scelte.

Detto questo abbracciò la moglie e fece una carezza sul viso del figlio: "Tu sarai libero, figlio mio, vivrai la tua vita come meglio credi ed io sarò sempre orgoglioso di te. Sempre!" Si curvò per dargli un bacio sulla fronte.

Erano passati tre anni da quando aveva visto per l'ultima volta Draco Malfoy. Ora nel maniero era stato spostato il San Mungo, l'ospedale del mondo magico dove lavoravano la sua amica Hermione e sua moglie Ginny. Il piccolo Draco correva spensierato nell'antico giardino dove gli ammalati potevano prendere una boccata d'aria e stare sotto i raggi del sole di maggio.

Davanti al cancello, in ferro battuto, era stata posta una lapide in memoria di Draco Malfoy, colui che aveva donato il castello, il giardino e tutte le sostanze per amodernare e spostare l'ospedale. Colui che aveva ideato nuovi rimedi per malattie e maledizioni, che fino a qualche anno prima nessuno avrebbe potuto curare, tra queste le conseguenze del morso di un lupo mannaro. Inoltre i famosissimi Auror Frank ed Alice Paciock tornarono coscienti di se stessi e del mondo che li circondavano, anche se strascichi della Maledizione Cruciatus non sarebbero scomparsi del tutto, ma almeno poterono tornare a casa.
Era anche menzionato il fatto che avesse sacrificato la sua giovane vita, affinché Harry Potter aumentasse i suoi poteri, per sconfiggere l'Oscuro Signore.

Harry era davanti alla lapide insieme a Ginny e con un sorriso guardavano loro figlio, mentre cercava di raggiungere una farfalla.

- Avrei voluto trascorrere del tempo con lui per conoscerlo meglio ed eventualmente aiutarlo. - Fece un profondo respiro.
- So cosa vuoi dire, ma tu hai passato del tempo con lui! Certo, la maggior parte l'avete trascorsa cercando di danneggiarvi, ma sono sicura che se ripensi agli anni di scuola, ora ti metteresti a ridere per quegli atteggiamenti infantili che avete tenuto. - Ginny lo guardava dolcemente, come faceva con loro figlio quando faceva i capricci e si ostinava a fare il bambino dispettoso.
- Hai ragione, come sempre d'altronde... Ricordo, al primo anno, quando aveva scoperto di Norberto, il draghetto di Hagrid, e voleva farci prendere con le mani nel sacco da Gazza, che comunque ci trovò, ma fu invece preso lui dalla McGranitt, dovevi vedere la sua faccia in quel momento! - Si mise a ridere di gusto. - E quando Hermione, al terzo anno, gli diede quel bel pugno? Ero convinto che prima o poi si sarebbe vendicato, ma non fece mai niente. Forse, già da quello dovevo capire che non era ciò che sembrava. - Si rattristò di nuovo.
- Vedi che hai tanti ricordi di lui? Sicuramente la chiacchierata che avete fatto nel Pensatoio rimarrà la più bella. Ricordati, Harry, noi perdiamo fisicamente le persone, ma non spiritualmente. Loro rimarranno per sempre nei nostri cuori e nei nostri ricordi. Niente li toglierà da lì. Saranno con noi per sempre. - Gli diede un tenero bacio.
- Grazie, amore di esistere e di aver scelto me. Senza di te sarei perso. - L'abbracciò teneramente.

"Non ti scorderò mai, caro amico ritrovato, ed ho fatto in modo che nessuno si scordi di te. Perché era giusto, perché nessuno deve finire nella nebbia dei ricordi. Ma soprattutto perché mio figlio sappia di te e di quello che hai fatto. Deve sapere che porta il nome di una persona di cui essere fiero ed orgoglioso. Fino a che vivrò parlerò sempre di te e dei nostri anni a Hogwarts. Non ti scorderò mai! Arrivederci, amico mio."

Richiamarono il loro pargolo e, dopo un ultimo saluto all'amico, si smaterializzarono.
  
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