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Autore: nowtellmeastory    27/04/2012    2 recensioni
“Perché una canzone vale più di mille parole. Perché una canzone, resta per sempre.”
Possono due fratelli innamorarsi della stessa ragazza?
Lei, scontrosa ma fragile. Loro, due rockstar sconosciute nella sua vita. E' tutto un caso, una strana coincidenza. Un intreccio, un amore particolare, un dolcissimo odio. Segreti che fanno male.
..perchè non tutti hanno la capacità di salvarsi la vita, ma lei ci riuscì. Ci riuscì grazie a loro.
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Jared Leto, Nuovo personaggio, Shannon Leto
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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No, non mi ero dimenticata della FF, e nemmeno di voi! Quindi, eccomi qui con un altro capitolo! (A me fa schifo, però giudicherete voi) Fatemi sapere cosa ne pensate e ditemi che non mi avete abbandonata ç-ç
SweetEchelon.



Capitolo 37

-Audrey
“Jared! Sbrigati che facciamo tardi in aeroporto!”
Era la mattina di del 10 Luglio, mattina in cui partimmo per andare in viaggio di nozze, destinazione: sud Africa. Io ero pronta e stavo uscendo, con dei pantaloncini ...di jeans e una canotta, la coda alta e gli occhiali da sole, mentre Jared era ancora a sistemarsi, di sopra.
“Jared! Faremo tardi se non ti sbrighi!”
“Arrivo! Sto arrivando!” corse lungo le scale affannosamente e si piazzò davanti a me, facendomi scoppiare a ridere:
“Perché ci hai messo così tanto tempo?!” chiesi fra una risata e l’altra.
“Dovevo sistemarmi i capelli, no?!” disse passando le dita fra la chioma scura.
Jared ci siamo già sposati, ora dobbiamo prendere solo l’aereo e andare in viaggio di nozze!” era più forte di me, mi misi a ridere ancora!
“Si ma non posso farmi vedere scomposto da eventuali fan! Ho un immagine da portare avanti, io!” divve annuendo con convinzione.
“Certo, come dici tu!” e gli baciai delicatamente le labbra.
“Andiamo o dobbiamo aspettare ancora?!” ci strillò allegramente Shannon dall’auto, con affianco Tomo.

“Arriviamo subito!” rispondemmo all’unisono, e dopo aver sorriso a vicenda, ci avviammo in macchina.
Il sole mattutino di Luglio batteva sulle strade americane, mentre l’auto morbidamente le percorreva senza troppa velocità, a farci compagnia la musica alla radio, ma all’improvviso Tomo interruppe il silenzio:
“Come mai l’Africa, Jared?” e si voltò a guardarlo.
Jared tirò un lungo respiro e lo feci anche io, fermandomi a guardarlo a mia volta, aspettando che parlasse:
“Ecco.. perché non voglio che questo viaggio, sia solo un viaggio di piacere.. nel senso, il sud Africa è un posto magnifico, avvolto dalla natura, dal verde, dalla tranquillità. Ed è avvolto da persone che hanno bisogno d’aiuto, come ben sai. Io e mio fratello lo sappiamo benissimo, e anche Audrey ne è a conoscenza, infatti abbiamo riflettuto molto prima di scegliere la destinazione, e quando ad entrambi è venuto il colpo di genio, abbiamo scelto senza pensarci due volte una meta che non solo può darci pace, bellezza naturale e tranquillità, ma può darci anche un insegnamento importante per la vita, un insegnamento che ricaveremo aiutando persone che hanno bisogno di cose che a volte per noi sono superficiali, come anche solo un bicchiere d’acqua. Ecco, questo è il motivo per cui abbiamo scelto il sud Africa” sorrise nel dire queste parole e Tomo sorrise di rimando, dicendo:
“Jared, vi fa onore questo. E’ stupendo, davvero, complimenti. Gli Echelon hanno una guida da cui imparare molto.”
“Non sono io la guida degli Echelon, Tomo. Siamo noi, tutti e tre insieme, la loro guida.” Dicendo questo diede una pacca sulla spalla al fratello, che gli sorrise dallo specchietto retrovisore.

-
I ragazzi partirono in tutta tranquillità, niente saluti strappalacrime, niente tristezza, niente pensieri, tutto fu sereno e con la consapevolezza che la distanza sarebbe svanita in pochi giorni, ma in quei giorni si sarebbero dovuti rilassare e fare qualcosa di utile.
Arrivati a destinazione, i ragazzi si guardarono intorno con meraviglia e un sorriso sul viso che nessuno avrebbe potuto togliergli, in quel momento. Il tramonto era mozzafiato, sembrava che il sole bruciasse, e in lontananza, l’oceano rifletteva il cielo più bello che avessero mai visto:
“Jared..” sussurrò Audrey in estasi, con un leggero venticello che le scompigliava la coda.
“Lo so, non c’è bisogno di dire niente..” l’abbracciò e le sorrise, permettendole di godere di quella vista assolutamente magica.
Arrivarono in un centro abitato dove c’era la casa che avevano affittato, una casa semplice e sobria, con un piccolo terrazzo dove c’era un tavolino e delle sedie in legno scuro, in perfetta armonia con il colore di quella terra meravigliosa. Sistemarono i loro vestiti e le loro cose, si diedero una rinfrescata e si misero a letto insieme, guardando fuori dalla finestra la notte scura come il caffè, illuminata dalle stelle che sembravano perforare quel velo inoltrepassabile.
 “Sono così felice di essere qui con te, Jared..” disse impercettibilmente Audrey, stringendo le sua mani che l’avvolgevano da dietro.
“Io sono felice anche solo per il fatto che ora sei mia, in tutto e per tutto..” le rispose e le baciò la nuca candida, cosa che di istinto le fece chiudere gli occhi.
“Ti amo così tanto..”
“Anche io, e resterai con me per sempre..”
“Per sempre è tanto tempo amore mio..”
“Ne sono consapevole, ma vedrai che andrà tutto bene” annuì convinto.
“Certo, tutto andrà bene –sorrise e sospirò- buonanotte amore mio.”
“Buonanotte Audrey”.

 
  
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