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Autore: CriSnix    28/04/2012    1 recensioni
Salve a tutti!Questa storia è stata scritta a 4 mani da me e da WhiteStar. Spero vi piaccia!Aspettiamo vostre recensioni!
“Yuki....perché non sei rimasta qui con me?” disse, mentre dai suoi occhi viola,scendeva una lacrima che gli rigava il volto. Era furioso. Sbatté una mano sul muro. Non riusciva più a trattenersi. Doveva sfogarsi. Doveva piangere. Era da tanto che non piangeva. Le lacrime scesero calde e veloci,come un fiume in piena...."
(Tratto dal Prologo)
Genere: Azione, Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Akatsuki Kain, Hanabusa Aido, Nuovo Personaggio, Toga Yagari, Zero Kiryu
Note: Movieverse, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 24:Tutto bene ciò che finisce bene



“Yagari,la porta è chiusa dall’interno”sentenziò il giovane Hunter. Erano entrati attraverso il passaggio segreto, illuminato solo da delle torce sui muri. L’aria era pesante ed umida cosa che aumentava la loro tensione.

“Spostati!”disse Yagari burbero, caricò il fucile e lo puntò verso i perni della porta in ferro

“Fermo, ci farai scoprire così!”

“Hai altre idee?”domandò Yagari sarcastico. Zero tolse la mano dal fucile rassegnato e lo lasciò fare e in due colpi i perni scattarono via e la porta cadde rumorosamente. 

“Muoviamoci prima che scoprano che siamo qui”

I due hunter si diressero verso una cella più isolata rispetto alle altre, di sicuro Cross era rinchiuso lì; era seduto a terra, con una gamba piegata con un braccio appoggiato sopra. Aveva la testa bassa e il viso era coperto dai suoi lunghi capelli biondi.

“Cross!” a quella esultanza, il preside alzò lo sguardo e spuntò un sorriso sul suo volto scavato e stanco, ma subito dopo il suo volto cambiò in un’espressione grave.
“Che cosa ci fate voi due qui?! Vi avevo detto di non venire”

“Vi veniamo a liberare,mi sembrava ovvio!”rispose Zero aprendo la cella. 

“E’ pericoloso qui!Non l’ho capite che se vi trovano è la fine per le ragazze?”

“Ma stai zitto! O ti sentiranno e verremo scoperti”rispose Yagari togliendogli le catene. 

“Disse colui che ha sparato ad una porta” ribatté Zero sarcastico.

Uscirono in fretta dalla cella e,correndo, si diressero verso il passaggio segreto,ma una brutta sorpresa li prese alla sprovvista.

“Ma come, già andate via? Non volete fermarvi ancora un po’?” davanti a loro Akagi sorrideva ambiguamente. 

“Tu…maledetto bastardo!”soffiò feroce Zero 

“Calma la lingua,Kiryu! Voi portate gli altri nell’ala est,io devo fare una chiacchierata con questi tre” 

Legate le mani, ritornarono di nuovo nelle prigioni, spinti da quelli che loro un tempo li chiamavano “compagni” e preceduti da Akagi che li guardava trionfante, ora tutto quello che potevano fare era proteggere le persone che amavano.

“Per l’ultima volta, DITEMI DOVE SONO LE DUE MEZZOSANGUE!” tuonò dopo mezz’ora di interrogatorio, li aveva torturati, picchiati e minacciati ma niente era riuscito a cavargli una parola di bocca.

“Perché mai dovremmo dirtelo?”rispose Yagari ironico. Akagi, furioso, sbatté le mani sulle sbarre della prigione facendole vibrare.“ Pensi che arrabbiandoti,te lo diremmo? Illuso.” 

“Stai scherzando col fuoco Toga…” 

“Akagi, mi spieghi perché fai tutto questo? A quale scopo? Non pensi che quelle ragazze abbiano già sofferto abbastanza?”intervenne Cross cercando, per l’ultima volta, di riportarlo alla ragione

“Sono dei vampiri lo MERITANO di soffrire! E ora ditemi dove si nascondono!”

“Scordatelo!”esclamò Zero stringendo i pugni intorno alle sbarre.

“TU, piccolo moccioso insol…”Akagi si bloccò improvvisamente. Sentiva sulla sua schiena la punta di una lama che spingeva e con la coda dell’occhio intravide una figura di una ragazza con una giacca di pelle nera e dei lunghi capelli dello stesso colore.

“Ci stavi forse cercando, Akagi?”domandò beffardamente la ragazza, ma non aspettò la risposta che con l’impugnatura della spada lo colpì alla nuca facendolo cadere a terra. Kerin aprì la cella e corse a liberare i tre uomini

“Ma che ci fate voi qui?!”domandò Zero mentre veniva liberato dalle catene

“Non pensavate sul serio che vi avremmo lasciato tutto il divertimento!”

“Ma chi vi ha aiutato ad entrare?” la figura di un ragazzo comparve dietro di loro

“Muoviamoci prima che arrivino all’entrata principale” a parlare era stato Kaito che sorridendo salutò l’hunter con la mano “Hey Kiryu! Sei messo male, eh?”

“Kaito?Vi ha aiutate Kaito?!”

“Non è il momento dei convenevoli andiamo via di qui”disse Electra liberando Yagari. 

“Tradito dal mio stesso fratello…perché?”domandò Akagi amaro mentre si sollevava da terra appoggiandosi al muro. Kaito abbassò lo sguardo e strinse i pugni 

“Perché è giusto così”rispose in un soffio.

“Giusto?! Ti sembra giusto tradire la tua famiglia per aiutare dei tuoi nemici?!”

Electra sfoderò la spada pronta ad attaccare, ma Yagari le abbassò la lama vedendo che Cross si avvicinava ad Akagi.

“A te Akagi, sembra giusto uccidere delle povere ragazze che l’unico errore della loro vita è essere il frutto di un amore impossibile? Non hanno cattive intenzione, te l’hanno dimostrato venendoci a salvare e allora perché insisti nel volerle morte?”
Akagi si sentì punto nel vivo e non riuscì a reggere lo sguardo dell’ex hunter: non era carico d’odio, ma comprensivo il che era ancora peggio per l’orgoglio ferito dell’uomo.

“Perché non vuoi aiutarmi a fare in modo che il sogno di Cinnamon e Ren si realizzi! La pace tra vampiri e umani non è solo un sogno queste ragazze e i loro genitori ne sono la prova!” La risposta di Akagi non arrivò “Mi dispiace che la tua testardaggine e il tuo orgoglio non ti permettano di fare la cosa giusta”

Electra sorrise commossa mentre rinfoderava la spada, come se fosse un segno di pace, ma non di resa.

“Andiamo, torniamo tutti all’accademia” sorrise Cross rivolgendosi ai giovani hunter. Così si incamminarono verso l’uscita preceduti di Kaito.

No…non può finire così! Il pensiero e l’azione furono istantanei: Akagi prese la pistola che aveva con sé e premette il grilletto e centrò il bersaglio. Sorrise maligno. No, non era ancora finita.

Uno sparo. Electra si sentì mancare il respiro. Le forze improvvisamente l’abbandonarono e poté solo accasciarsi tra le braccia di Yagari che le impedirono di cadere a terra.
“Electra!!” l’urlò di Yagari rimbombò per le segrete. La voltò verso di sé; il suo viso era mortalmente bianco e il suo respiro stava diventando sempre più affannoso. Gli occhi erano chiusi il cuore accelerava sempre di più il suo battito mentre il corpo di Yagari incominciava a tremare.

“Yagari…” sussurrò Electra allungando una mano all’hunter, lui la prese accorgendosi che i suoi guanti erano ormai zuppi di sangue.

“Ely! Ely! Non abbandonarmi anche tu” Il volto di Kerin era rigato dalle lacrime mentre il suo sguardo emanava solo disperazione, proprio come quella volta….

“Ma bene! Sono riuscito a fare quello che tu non riuscisti a fare dieci anni fà… ma come sono bravo!” la voce profonda e compiaciuta di Akagi non fece altro che aumentare la rabbia dell’hunter che, però, rimase in silenzio. 

“Lei ti aveva risparmiato e tu invece le hai sparato senza pietà!! Me la pagherai per questo!” Kerin era furiosa, vedere la sorella che le era sempre stata accanto in quelle condizioni era troppo. Portò le mani alle sue fidate Soul Rose mentre un’aura azzurrognola incominciava a circondarla.

“Ferma.” disse Yagari autoritario “Qui ci penso io, tu pensa a tua sorella” continuò porgendole il corpo della fidanzata

“Pensarci tu?! E cosa vuoi farmi? Ma guardati! Tremi come un bambino!”

“Si tremo… non di paura” prese la spada della ragazza gettando via il fodero “Ma di rabbia!!” Fu un attimo, l’hunter si lanciò verso l’avversario facendogli volare la pistola da mano.

“Non male Toga sei forse davvero il miglior hunter in circolazione, ma non sei diverso dal ragazzino ambizioso che eri!”

“Ti sbagli Akagi, sono cambiato e te lo dimostrerò adesso!” Yagari corse in direzione dell’uomo e, velocemente, lo colpì al petto. Akagi emise un grido di dolore mentre l’hunter toglieva la lama dalla carne. L’uomo si accasciò a terra reggendosi il punto ferito e con le ultime forze che gli rimanevano guardò verso il fratello. 
“Ka…i…to.”detto questo cadde a terra e emise il suo ultimo respiro. Il ragazzo gli si avvicinò e gli chiuse gli occhi insegno di rispetto.

“Mi dispiace, non volevo arrivare a questo…”

“Non preoccuparti, non si sarebbe fermato, lo so, ucciderlo era l’unico modo per impedirgli di mandare la sua anima ancora più in basso…però…” la voce sicura del ragazzo incominciò a vacillare “… era pur sempre mio fratello.”

“Kaito…”

“Ora andate, Electra ha bisogno di cure mediche, io vi raggiungerò non appena avrò messo a posto le cose qui. Devo liberare gli altri e ripulire l’ufficio dalle cose di mio fratello”

Così se ne andarono, lasciando l’hunter a lavare con le lacrime i peccati del fratello.



Luce. Fastidiosa e abbagliante luce. 
Cosa mi è successo? Dove sono? La giovane riprese pian piano conoscenza fino a riprendere pieno possesso delle sue facoltà, prima mentali poi fisiche. Si trovava indubbiamente in un ospedala ma non ricordava se ci fosse arrivata con le proprie gambe, fino a quando un dolore lancinante al fianco non le fece ricordare tutto.

“Oh! Hai ripreso conoscenza?” Yagari era seduto vicino al suo letto vestito, come al solito, come un cowboy in pensione. Però quegli orrendi vestiti non le furono mai più cari come lo erano ora. “Hai dormito per 3 giorni consecutivi, stavo incominciando a pensare di doverti svegliare con una bacio come una principessa” disse sarcastico

“Io direi più come una protagonista di una telenovela argentina.” Commentò l’altra prima che un’altra stilettata al fianco la costrinse a ristendersi. “Dov’è mia sorella?”

“Zero l’ha accompagnata ieri sera in accademia, era distrutta, ti ha vegliata per due notti mentre io ero con Cross.”

“E Akagi e Kaito?”

“Akagi è morto” disse tutto d’un fiato

“Morto?! Non mi dire che Kerin ha….”

“No, sono stato io” per un po’ scese il silenzio, Yagari sapeva bene che la ragazza non approvava quello che aveva fatto, ma era stata l’unica soluzione.

“Povero Kaito… deve essere distrutto.”

“Lui dice che si aspettava che prima o poi sarebbe successo, il fratello non si sarebbe fermato davanti a niente se non la morte e lui lo sapeva bene, Cross l’ha portato con se all’associazione dice che vuole che diventi il suo vicepresidente insieme a Zero, infondo a dimostrato di avere dei giusti valori”

“E così un fratello riesce dove l’altro a fallito: guadagnarsi la fiducia dei suoi compagni.” Un’altra lunga pausa segui quest’affermazione, L’hunter si avvicinò alla finestra e prese ad osservare il cielo sereno.

“Sai…” cominciò “Ora che tutto è finito stavo pensando che dopo le tue dimissioni potrei anche mantenere fede alla mia promessa e farmi mia, per sempre.”

“Romantico come sempre vedo.” Commentò sarcastica Electra “Comunque potrei anche accettare.”

“Cosa vuoi dire con potrei?!”

“Che riceverai la mia risposa solo e solamente sull’altare, e ora vai voglio riposarmi.”

“Ma guarda un po’ che tipo!” borbottò l’hunter mentre apriva la porta facendo spazio all’infermiera venuta a cambiare le fasciature.

“Signorina, il dottore dopo vorrebbe parlarle”

“Si, va bene… Ah! Yagari!”

“Che c’è?”

“Ricordati dell’anello di fidanzamento!” disse ridendo la ragazza.

Si, si era scelto senza dubbio la moglie più ingrata, sfrontata e testarda di questo mondo, ma nonostante questo sentiva che era l’unica che sarebbe riuscito ad amare per sempre.


   
 
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