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Autore: Ale HP    28/04/2012    2 recensioni

« È l'ultima volta che ci verremmo insieme? » aveva chiesto, leggermente insicuro.
« Non sei tu quello che ha detto che nelle vacanze di Natale verremmo qui ogni sera? » domandò Blaine a sua volta, nascondendo il suo dispiacere in una risata.
« Sì, ma fino a quel momento dovrai venire qui da solo » constatò, avvicinandosi alla cassiera, che sorrideva come sempre. « E non perderti la serata dei Musical, mi raccomando ».
Blaine si era asciugato una lacrima all'angolo dell'occhio, mentre Kurt pagava. « Le mie prenotazioni per uno sono già fatte » aveva detto infine.

Ultime ore di Kurt a Lima, ultime ore piene di fluff e malinconia.
Ma Blaine, nel suo profondo, sapeva che sarebbe riuscito ad aspettare.
Riferimenti alla 3x17
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Coppie: Blaine/Kurt
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Personaggi: Blaine, Kurt
Avvertimenti: One-shot, Slash, Spoiler3x17
Genere: Fluff
Parole: 1012


Our hearts will never be ready for this,
but you know, we'll never lose our love.

 
 
Kurt rigirava tra le mani la foto del ballo, sorridendo ai limiti dell'impossibile.
Come aveva potuto pensare di lasciarla lì a Lima? A New York sarebbe stata la sua sola ancora di salvezza, sarebbe stata l'unica cosa che l'avrebbe fatto sentire veramente a casa, per quanto quella città fosse il sogno di tutta la sua vita. O meglio, una parte del suo sogno.
 
« Promettimi che l'anno prossimo verrai anche tu » l'aveva detto così spontaneamente che quasi se ne era pentito. E se non fosse stato ciò che Blaine avesse voluto? Lui non voleva fare la fine di Rachel, che continuava a far inseguire un sogno a Finn, il quale nel profondo sapeva benissimo che non era ciò a cui ambiva. Blaine l'aveva guardato un momento, mentre lui arrossiva, e poi l'aveva baciato.
« È ovvio che lo farò » aveva concluso poi, da sotto le coperte del suo letto.
 
Kurt posò la foto in cima alla valigia, in modo da posizionarla come prima cosa, una volta arrivato nel suo appartamento della Grande Mela. Ma prima di farlo sorrise un'altra volta, ricordando quella serata.
Una delle migliori della sua vita, senza alcun dubbio. Specialmente per il post-ballo, che era quello che più aveva amato.
Si erano accampati nella sua macchina, e si erano baciati, staccandosi solo per riprendere fiato, con la sua corona che intralciava le cose. Rise al pensiero che se essa e il suo scettro non ci fossero stati quella probabilmente sarebbe stata la loro prima volta. Ci erano andati così vicini, ma tutto era finito con uno sguardo imbarazzato per lo scettro finito nel kilt di Kurt.
È stato meglio così, pensò deciso, ricordando la magica serata dopo West Side Story.
Ritornò allo scaffale, che senza quella foto sembrava così vuoto, e notò che l'unica cosa che era rimasta erano i due biglietti del karaoke del giorno prima.
 
« È l'ultima volta che ci verremmo insieme? » aveva chiesto, leggermente insicuro.
« Non sei tu quello che ha detto che nelle vacanze di Natale verremmo qui ogni sera? » domandò Blaine a sua volta, nascondendo il suo dispiacere in una risata.
« Sì, ma fino a quel momento dovrai venire qui da solo » constatò, avvicinandosi alla cassiera, che sorrideva come sempre. « E non perderti la serata dei Musical, mi raccomando ».
Blaine si era asciugato una lacrima all'angolo dell'occhio, mentre Kurt pagava. « Le mie prenotazioni per uno sono già fatte » aveva detto infine.
 
Prese anche quei due biglietti e li mise dentro la cornice della foto. Sapeva che non doveva aggrapparsi ai ricordi, ma sapeva anche che era l'unica cosa che poteva fare, dato che non avrebbe visto gli occhi di Blaine dal vivo per molto, molto tempo.
Iniziò seriamente a pensare di abbandonare tutto - Rachel, la NYADA, New York - ma non avrebbe avuto molto senso, non a poche ore dalla partenza.
Blaine bussò proprio in quel momento alla porta di casa Hummel, facendo saltare Kurt per l'eccitazione.
Non si vedevano da dodici ore e gli era mancato già così tanto. Che cosa avrebbe fatto per le prossime due settimane?
Non ora, pensò, per poi correre all'ingresso.
Burt li guardò sorridendo, prima di borbottare qualcosa riguardo a una partita di Football e sulla sua vitale importanza.
Si abbracciarono stretti, senza staccarsi per un bel po', finché Blaine non si scostò per dargli un piccolo e casto bacio sulle labbra. Mancava così poco...
« S-sei pronto? » chiese poi, tremante. Non voleva che se ne andasse, non lo voleva proprio.
« Per quanto riguarda i miei bagagli sì, ma per quanto riguarda il mio cuore no, non lo sarà mai ». La voce di Kurt era sicura e allo stesso tempo intrisa di tristezza. Non riusciva ancora a credere che si stessero per lasciare, non dopo tutto quello che avevano passato.
« Ti amo così tanto » sussurrò Blaine, aggrappandosi letteralmente a Kurt, sull'orlo delle lacrime.
« Ti prego, Blaine, non... non fare così » mormorò insicuro l'altro, gli occhi lucidi e un groppo in gola che gli rendeva difficile parlare. « Mi spezzi il cuore ».
« Lo sai che non potrei mai farlo » replicò, concludendo con un bacio, stavolta più passionale.
 
 
Kurt stava per salire su quell'aereo che li avrebbe separati di chilometri e chilometri, e Blaine faticava a non piangere.
« Ti chiamo quando arrivo ».
Quello fu tutto ciò che riuscì a uscire dalle labbra di Kurt, diviso tra il voler restare e voler saltare su quell'aereo per poter finalmente andare a New York.
Dopo quella meravigliosa estate gli sembrava difficile poterlo fare, ma una voce che risuonò per tutto l'aeroporto gli ricordò che non poteva più aspettare. Baciò Blaine e dopo un ultimo sguardo corse via.
Blaine stava per crollare.


Kurt lo aveva chiamato ormai un milione di volte, e gli aveva mandato messaggi per ogni cosa che faceva - ne erano almeno una centinaia - ed erano passati solo quattro giorni.
Tra tutti quei messaggi, però, ce ne era stato uno che in quel momento continuava a leggere.
"Ero nel quartiere di Broadway con Rachel e ho visto due ragazzi camminare tranquillamente mano nella mano, mentre parlavano di quale Musical fosse il migliore. Ho pensato di vedere il futuro. Ed io ovviamente ero quello che diceva Wicked.
P.S. Ricordati di andare al karaoke, stasera ci sono i Musical, fai vedere chi sei."

 
Blaine non poté non andarci quella sera. Salutò la solita, sorridente, commessa, si sedette al solito, pulito tavolo e ascoltò le solite, bellissime canzoni, a volte rovinate da qualcuno stonato come una campana.
In ogni caso era lì, come aveva promesso a Kurt, con la sua prenotazione per uno e il suo papillion onnipresente.
Forse potevano piangere, disperarsi, ma il loro amore sarebbe rimasto di uguale forza e intensità, e nulla - proprio niente - sarebbe cambiato, anche se Blaine aveva avuto paura, anche se doveva affrontare il McKinley da solo.
Lui e Kurt si sarebbero comunque amati.






NdA
Prima di tutto ringrazio la cara Alch, che ha dato uno sguardo a questa FF in anteprima, dandomi un suo parere. Tanto amore per lei <3
After this, è tutta colpa della 3x17 e di I have nothing che sentivo a ripetizione mentre scrivevo. Il mio cuoricino fluffoso non riuscirà a resistere ancora a lungo.
La storia, in più, è stata scritta per la challenge del Gleeky Cauldron, con il prompt Prenotazione per uno.
Hope you liked it!
Ale <3
   
 
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